Oggi è un nuovo giorno. Di notte ha piovuto, stemperando il caldo degli ultimi giorni, dissetando gli animi dopo la delusione dell'addio a persone care, spegnendo fuochi e accendendo nuove speranze. La pioggia ha fatto scorrere il sangue e ripulito le strade. Le lacrime hanno bagnato gli occhi e allagato il cuore.

È una sensazione dolce e amara. Abbiamo ottenuto tanto, perdendo molto. Non ci sono vincitori o perdenti. Un burrone profondo a dividere il cuore. Da una parte il buio, il vuoto, lo sconforto. Dall'altra i ricordi, i sogni, il desiderio. La mostruosità della morte contro la bellezza della vita. La fragilità della separazione contro la forza di un abbraccio.

Te ne sei andata. Da lui. Non potevi restare. Ed è giusto così. Tu sei sua. E io ti ho fatta mia. Avrei voluto tenerti nel mio abbraccio. Il mio cuore urlava, lacerato dal dolore. 

- No, André, ti prego non portarmela via.

Ma te ne sei andata. Dovevi andare. Il suo richiamo era troppo forte, scandito dai rintocchi del tempo e della distanza che vi separava. Maledette pallottole. Maledetti assassini. Dannata torre.

E adesso sono inutili le mie parole che vorrebbero dirti fiumi. Pesanti i pensieri colmi d'immagini di te, di noi. Vuote le mie mani che non ti possono stringere. Disperati i miei occhi che non possono vederti. Aride le mie labbra che vogliono baciare le tue mani.

I miei pensieri corrono ai momenti in cui mi hai accolta in casa tua, come una sorella, una di famiglia. Ripenso a tutto ciò che mi hai insegnato, a quello che mi hai dato. Mi hai portato a vedere il mare. Ti piaceva andare in Normandia lontana da tutto e da tutti tranne che il tuo André, il tuo uomo, il tuo sostegno. E ci hai portato me, più volte. Camminavamo insieme, a piedi o a cavallo, sulla spiaggia. Io, ragazza di una città sporca e lontana, ero meravigliata dall'immensità del mare e il modo in cui bacia l'orizzonte. Ero attratta da te, con il tuo sguardo limpido, il vento che ti muoveva i capelli, i raggi del sole che ti accarezzavano la pelle. Mi guardavi divertita perché con i miei piedi nell'acqua. Ti avevo detto che avrei voluto nuotare, ma non potevo con il vestito che mi era d'intralcio. Mi sentivo come una ragazzina e tu mi sorridevi, contenta.

- Domani torniamo così potrai nuotare.

- Oh che bello, Madamigella!

- Sei, felice, mia piccola Rosalie?

- Sì... tanto.

- Bene. Sai che guardare il mare, sentire il suono delle onde mi calma, mi aiuta a, dimenticare i problemi...

Ho annuito dall'emozione. Riuscivo a capire ciò che provavi. Avrei voluto abbracciarti, ma non sapevo come avresti reagito.

- Anch'io sono felice di essere qui con te e con André.

André era sempre nei tuoi pensieri, tuo immenso amore, ma anch'io mi sentivo amata, desiderata dalle tue attenzioni. Ero stata fortunata che il sole mi aveva colorato il viso nelle nostre passeggiate. Aveva nascosto le mie guance arrossate alle tue parole. Saperti felice era importante per me. Essere fonte della tua felicità mi faceva sentire unica, speciale. Tua. 

Non te l'ho mai detto, mia dolcissima Oscar, ma io mi sono innamorata di te. Non lo credevo possibile, ma non so con quali altre parole descrivere i sentimenti che provo per te. Ieri ho stretto la tua mano, ho accarezzato i tuoi capelli e ti ho detto addio. Oggi ho indossato al collo il fazzoletto con cui ti ho pulito il viso prima che mi lasciassi. Lo indosserò, lo porterò sempre per ricordarmi di te, per sentirti vicino quando quella sensazione di nostalgia mi assalirà, quando sarò colta dalla voglia di abbracciarti, quando la tua mancanza sarà così forte da togliermi il respiro e farmi scoppiare in singhiozzi, facendomi chiedere il perché di questo mio destino.

E anche questa notte se ne va. Un'altra senza di te. Agli occhi di tutti sono una donna sposata. Ho un marito che amo, con cui ho condiviso momenti intensi e con cui desidero costruire un futuro, guardare avanti, rinascere in questo mondo nuovo perché lui è il mio uomo. Nella profondità del mio cuore dilaniato dal dolore e nei miei pensieri colmi di te, oggi che non ci sei più, e nei giorni a venire, tu sarai sempre con me, perché tu sei la mia donna.