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Autore: Sherry_4869    17/07/2019    3 recensioni
Il dottor Agasa e i Giovani Detective si preparano per una giornata al mare., in cui vogliono tutti rilassarsi. Proprio ora che Ai sta iniziandoa sentirsi al sicuro dall'organizzazione, le sue sicurezze crollano inesorabilmente, ma Conan sarà pronto a difenderla. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Detective Boys, Hiroshi Agasa, Quasi tutti, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È una calda mattina di Luglio, quando Conan i Giovani Detective si incontrano
di fronte a casa del dottor Agasa: hanno in programma tutti una giornata al mare,
e andranno in autobus, ma, come al solito, il dottore li fa attendere...
 
Mitsuhiko guarda insistentemente l’orologio.
“Sono quasi le 7:50 ragazzi, rischiamo di perdere l’autobus!” dice il ragazzo, un po’ sconsolato.
“Non devi dirlo neanche per scherzo! Ci tengo tanto ad andare al mare!” si lamenta invece Ayumi.
“Io ho fame!!!” grida Genta: “Non abbiamo neanche fatto colazione per arrivare in tempo e ora rischiamo di perderlo!”
“Il problema non è il cibo, Genta! Possiamo sempre mangiare a pranzo,
ma il bagno di mattina dobbiamo farlo!” lo rimprovera Mitsuhiko.
“Calma ragazzi.” Dice tranquillamente Conan: “C’è Ai col dottor Agasa,
non gli permetterà di farci perdere l’autobus”
“Ma... Ne sei certo, Conan?”
“Sì, Ayumi!” conclude il ragazzo.

Proprio in quel momento, la porta di casa Agasa si apre...

“Andiamo, dottore, si muova!” gli dice Ai, uscendo per prima, e trascinando l’uomo per un braccio.
La ragazza indossa un cappellino bianco e un vestito, un prendisole,
anch’esso bianco e con una sottile fantasia fucsia, quasi trasparente.
“Strano... Non si veste praticamente mai di bianco.” Pensa Conan: “Beh... In fondo le dona...” pensa tra se il ragazzo,
senza accorgersi di essere rimasto imbambolato a guardare Ai per tutto il tempo.
Ella gli arriva vicino, e nota che Conan è leggermente arrossito ed è zitto da un po’: “Conan? Conan!” lo chiama.
“Ma insomma Conan!!! Perderemo l’autobus!” strilla Ayumi, risvegliandolo:
“Ah! Oh, ehm... Sì, sì, certo, scusate, andiamo!” urla il ragazzo, agitandosi.
La combriccola si avvia alla fermata. Ayumi nota che Ai e Conan stanno parlando, da soli, ed è gelosa.
Mitsuhiko si accorge che Ayumi sta guardando Conan, e si ingelosisce a sua volta di lui.
“Vuoi spiegarmi che cos’hai?” chiede Conan ad Ai: “Ma non ho niente!”
“Ah, non ci credo! Oggi sembri particolarmente solare, e poi da quando in qua ti vesti di bianco?”
“Beh, dato che ormai mi sento più al sicuro, voglio provare a vivere una vita da bambina normale!”
“Non sei una bambina, Ai!”
“Ti sbagli, Shinichi, sia io che te lo siamo, è innegabile, e finchè avremo questo aspetto
saremo condannati a fare i bambini, perché noi lo siamo!”.
Conan si infastidisce: “Se tu trovassi un antidoto potremmo vivere la nostra vera vita,
mentre ora ci tocca nasconderci da quelle persone che ci vogliono morti,
senza poterle affrontare direttamente!”
Ora era Ai a essersi infastidita: “Ah! È così? Stai dicendo che è colpa mia?
Vorrei ricordarti che creando quel farmaco ti ho salvato la vita,
dato che quelle persone volevano che creassi un veleno! È solo grazie al mio farmaco che sei vivo,
e anche da adulto non potresti affrontarli: sono un’organizzazione enorme,
di cui conosciamo a malapena la punta dell’iceberg, e i cui membri sono sparsi in tutto il mondo!
Per una volta metti da parte il tuo maledetto orgoglio e lascia all’FBI e alla CIA quello che gli compete!
Sei un detective, non un soldato e per difenderti hai solo il cervello!
Non puoi pensare che vada sempre tutto liscio! Prima o poi, col tuo comportamento,
finirai per lasciarci la pelle senza neanche rendertene conto!”.
Ai aveva iniziato ad alzare la voce, facendo voltare i bambini: “Ai, va tutto bene?” Chiede Ayumi.
“Oh... Ehm, sì, ma certo che sta bene! Eheh!” tenta di tranquillizzarla Conan,
ridendo nervosamente e mettendo le mani avanti. ‘Cavoli, si è proprio arrabbiata’ pensa tra se.
Intanto il gruppo ha raggiunto la fermata, giusto in tempo, infatti l’autobus arriva subito, e tutti salgono,
e finalmente, si parte verso il mare. Ovviamente rimangono tutti in piedi, dato che non sarà un viaggio molto lungo.
“Senti Ai, scusami per prima, davvero, non avrei dovuto darti la colpa!”
“Sei solo un ragazzino, Shinichi!”
“E dai! Scusami!”.
In quel momento, Ai nota un uomo sull’autobus.
Non può crederci: è lui.
La ragazza sente immediatamente le palpitazione e il fiato mancare, e inizia a sudare freddo:
“Quell’uomo... è... No... Non può essere... è qui per me... Non posso crederci... Sono ovunque!”.
Conan si accorge immediatamente che Ai non sta bene, ne intuisce il motivo,
dato che il comportamento della ragazza, ogni volta che accade è sempre lo stesso:
deve aver visto qualcuno dell’organizzazione.
Il ragazzo subito diventa serio, e si guarda intorno, poi sussurra all’amica:
“Ai! Ai, chi hai visto?” ma la ragazza non gli risponde, sembra quasi non averlo sentito.
Conan allora allunga un braccio, facendolo passare attorno alla vita della ragazza,
e con l’altro la circonda all’altezza delle spalle e mettendole una mano sulla testa, e la stringe a se,
in modo da nasconderla e farla sentire protetta, sperando di calmarla.
Ai, senza nemmeno accorgersene, si ritrova col visto sul petto di Conan, stretta forte a lui.
Può sentire il suo fiato accarezzarle la testa, il suo calore, il suo profumo,
e la sua voce calma che le sussurra: “Stai tranquilla, ci sono io”.
Senza rendersene conto, arrossisce, e alza un braccio fino al petto di Conan, stringendogli il lembo della maglietta.
“Dottor Agasa!” lo chiama Conan, con un’espressione seria:
“Si, Shin... Ehm, no... Conan!”
“Ai non si sente bene, se non le dispiace ci sediamo, ci sono due posti liberi più avanti.” 
“Oh... Ma certo, fate con calma!” acconsente l’uomo, intuendo quale possa essere il problema.
Mentre i due ragazzini si allontanano verso i posti più vicini all’autista,
Ayumi, Genta e Mitsuhiko cominciano a confabulare:
“Ragazzi, ma che cos’hanno quei due oggi?” Chiede Genta, con un tono che sarebbe attribuibile
all’ispettore Nakamori quando si interroga con gli agenti su chi possa essere Ladro Kid.
“Non lo so Genta, è davvero tutto molto strano!” riflette Mitsuhiko.
“Già! Prima Conan si mette a fissare Ai, poi parlano per tutto il tempo fino alla fermata,
poi si mettono a litigare, poi se ne vanno da soli...” dice Ayumi,
con un filo di gelosia in quelle parole, che danno un’idea a Mitsuhiko:
“Ehi! Ragazzi, ma se Conan e Ai...” e Genta lo precede, avendo intuito l’idea dell’amico
“Coooomee?!?!?! Ma quindi tu dici...” e a sua volta viene interrotto da Ayumi
“Secondo te loro due sono...”

...
 
ANGOLO DELL’AUTRICE: Ehilà! Ciao a tutti voi, fan di DC J da quanto tempo non scrivevo più fanfiction! Ultimamente mi sono di nuovo appassionata a questo anime che ha dominato la mia infanzia, e vedendo il film numero 20, “l’incubo più buio”, mi è tornata l’ispirazione per scrivere qualche fanfiction a tema ConanxAi! Non mi dilungo, spero vi piaccia e mi raccomando, fatemelo apere con una lunga recensione, che aiuta tantissimo, dicendomi secondo voi cosa vi piace e cosa no. Il secondo capitolo è già quasi pronto, e spero di pubblicarlo a breve! Baci!!
   
 
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