Serie TV > Law & Order
Segui la storia  |       
Autore: QueensOfFandom94    18/07/2019    0 recensioni
Amanda si rende conto dei suoi sentimenti per il bel detective solo quando ormai pare essere troppo tardi....
Genere: Angst, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amanda Rollins, Odafin Tutuola, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le porte del pronto soccorso si spalancarono. 
Sonny aveva gli occhi socchiusi, la fronte madida di sudore, con la mascherina per l'ossigeno su naso e bocca, fissato sulla brandina con le cinghie e la coperta termica. 
- Cos'abbiamo?- fece il medico di turno al pronto soccorso.
- Uomo, sulla trentina, ferita da arma da fuoco al torace.- fece il paramedico - Ha perso molto sangue, ma è rimasto cosciente durante il tragitto.- 
- Va bene, in rianimazione.- fece il medico - facciamo la valutazione dei danni e decidiamo se operare.- fece spingendo la brandina nel reparto. 
Fin rimase lì, in attesa. Aveva già avvertito Amanda, Olivia e Barba.
Il suo tenente e il pubblico ministero non tardarono ad arrivare. Erano entrambi visibilmente molto agitati e nervosi. 
- Fin...- fece Olivia - che è successo?- 
- Una rapina in un emporio.- fece il poliziotto - ho dovuto prendere una deviazione per tornare a casa, mi sono imbattuto in un tamponamento, sono sceso per dare una mano ai colleghi e ho sentito lo sparo.
Quando sono entrato Carisi era per terra.- 
- Come sta?- fece Barba. 
- Stanno facendo la valutazione dei danni, poi decideranno se operare o meno.- fece Fin - ha perso molto sangue... ho cercato di tamponare l'emorragia...- fece guardando la giacca sporca di sangue. Il sangue di Carisi. 
- Vado ad avvertire i suoi.- fece Olivia.
...
...
...
- Le condizioni sono stabili.- fece il medico. 
La situazione era grave. Dai risultati dell'angio-tac  risultava che il proiettile aveva sfiorato di poco l'aorta, per poi fermarsi.
Decidere di estrarre il proiettile comportava il rischio di provocare un'emorragia interna inarrestabile. 
Però non potevano nemmeno lasciare il proiettile dove si trovava.
- D'accordo. Fate preparare la sala operatoria.- fece il medico - notizie dalla banca del sangue?- 
- Ci stanno mandando le riserve che abbiamo richiesto.- fece l'infermiera.
Il medico iniziò ad aprirgli piano la camicia, cercando di fargli meno male possibile, per separare  il tessuto  che si stava attaccando alla ferita.
- AH!- fece Sonny scattando quasi a sedere sulla lettiga.
- Infermiera.- fece il medico spronando la sua assistente a tenerlo fermo. 
La  donna gli si mise dietro e lo afferrò saldamente per le spalle, inchiodandolo al lettino e prendendo un panno umido che gli passò sulla faccia, per cercare di calmarlo.
- Si rilassi.- fece il medico pulendo con un tampone imbevuto di acqua ossigenata la ferita.
Sonny strinse gli occhi a più non posso, stringendo con forza il lettino su cui era adagiato, ma stette ben attento a non farsi sfuggire nemmeno un lamento. 
- So che fa male...- fece il medico - ma devo ridurre l'infezione. Tra poco la portiamo in sala operatoria e quando uscirà si sentirà meglio di prima.- 
Sonny si riscosse e afferrò il braccio del medico.
- Amanda.... per favore.... fatemi vedere Amanda un'ultima volta...- supplicò Sonny in balia del dolore e della paura. 
Il medico gli diede una pacca sulla spalla - Vedrà chi vuole, ma domani.- 
- No... per favore....- fece Sonny - vi prego....- 
Il medico vide che la pressione si stava alzando pericolosamente. Fece un cenno all'infermiera di dargli qualcosa per calmarlo.
La donna gli iniettò della novocaina e a poco a poco il poliziotto si addormentò mormorando - Amanda....-
...
...
...
- Olivia....- fece Barba raggiungendo l'amica davanti al vetro della sala rianimazione. Sonny era ora privo di sensi, collegato al respiratore, ricoperto di fili e ventose per l'elettrocardiogramma.
La poliziotta si voltò verso l'amico - Notizie di quel bastardo?-
- Lo hanno arrestato.- fece Barba - era in quel negozio per commettere una rapina... non gli servivano per la droga ma per giocare d'azzardo. La pistola aveva nove proiettili....di cui otto a salve.
In pratica Carisi si è preso l'unico colpo vero.-
- Probabilmente voleva spaventare il negoziante se questi avesse opposto resistenza... poi è andato nel panico...- 
- Sta cercando di convincere gli agenti che ha agito per legittima difesa. Ma  le telecamere del negozio confermano che Carisi gli stava a circa un metro e mezzo, non ha tirato fuori l'arma d'ordinanza.... e il negoziante dice che ha provato a calmarlo con le parole e a convincerlo ad andar via...-
- Ha provato ad aiutarli tutti e due.- fece Olivia - e guarda il ringraziamento.- 
- Come sta?- 
- Ha perso molto sangue. Stanno aspettando che arrivi il sangue per la trasfusione...- in quel momento ricordò il giorno in cui morì Mike Dodds. Sonny aveva cercato di salvarlo donandogli il sangue.... ma nemmeno la prontezza di riflessi del detective era riuscita a salvare la vita al sergente. Quella storia aveva dell'incredibile.
Mike Dodds era sopravvissuto  allo scontro con un pluriomicida stupratore ed aveva perso la vita per un caso di violenza domestica.
Non poteva credere che avrebbero perso un altro detective scampato persino alla furia e al delirio di un poliziotto che aveva finito per rapire e violentare una ragazza della stessa età di sua figlia e a mille altre occasioni in cui era facile che restasse ucciso o ferito gravemente... per morire in una rapina di un negozio.
No, si rifiutava di crederci.
Si rifiutava di perdere un altro collega e un altro amico. 
Fin li raggiunse.
- Olivia...- fece il poliziotto - ci sono le sorelle di Carisi.-
...
...
...
- La prego, ci dica come sta.- fece Theresa, la maggiore delle sorelle di Sonny. A sè stringeva la sua unica figlia, come per avere un conforto ed un sostegno in quel momento terribile. 
- La situazione purtroppo è molto delicata...- fece il medico -Il proiettile che l'ha colpito ha perforato l'addome sul lato sinistro, ha per poco sfiorato l'aorta. L'emorragia è piuttosto dirompente. 
Dobbiamo intervenire con urgenza.- 
- Ma ce la farà, vero?- fece Bella. 
- Faremo il possibile.- fece il medico. 
In quel momento gli infermieri spinsero il lettino con sopra il poliziotto, privo di sensi e pronto per essere operato in sala operatoria.
La luce della '' Surgery'' si accese.
E l'attesa iniziò. 
Le quattro donne e il cognato di Sonny presero posto sulle poltroncine della sala d'attesa, cercando di darsi conforto a vicenda. 
- Volete... volete che vi porti qualcosa, non so, un caffè....?- fece Olivia. 
- L'animale che gli ha fatto questo.- fece Gina - Voglio vederlo dietro le sbarre quanto prima.-
Olivia alzò lo sguardo. 
Amanda era lì, con lo sguardo atterrito e sconvolto, prima di correre via. 
- Scusate.- fece Olivia seguendo la sua detective. 
...
...
...
Amanda era corsa fuori dall'ospedale, sedendosi sugli scalini, schiacciata dal dolore, dalla paura e dal senso di colpa. 
'' Sei stata tu. Se muore, la colpa è tua.''- continuava a dire una vocina nella sua testa -'' dovevi stargli lontano, Amanda. Non avresti mai dovuto rivolgergli la parola.... a quest'ora se ne starebbe tranquillo a casa sua se non fosse stato per te''.
Qualcuno le sfiorò la spalla.
Si voltò e vide Olivia.
- Ehy... che succede?- fece la bruna sedendosi sulle scale. 
- Sono io quella che dovrebbe andare dentro per quello che gli è successo.... dovrei esserci io su quel lettino...-
- Ma che stai dicendo?-
- Era da me... stavamo preparando la cena.... poi mi sono accorta che avevo preso il sale da lavastoviglie invece di quello da cucina... e lui è uscito per andare a comprarlo... se non mi fossi sbagliata a comprare quel maledetto sale...- fece Amanda - dovevo andarci io...- 
- Ehy.- fece Olivia obbligandola a guardarla in faccia - Guardami. Non è colpa tua.
E' stata una tragica fatalità.-
- Ma non sarebbe successo se fossi stata più attenta...- fece Amanda - anzi, se lo avessi tenuto lontano fin dal principio...- 
Ricordava ancora quando era arrivato all'Unità. Nick era stato sospeso e l'unità era sotto organico e Olivia aveva fatto richiesta per un detective con empatia, sensibilità e doti umane. Il suo primo giorno sembrava un bambino il suo primo giorno di scuola, tutto sorrisi e premure, che cercava di farsi degli amici offrendo ciambelle, pieno di voglia di imparare e di fare.
All'inizio doveva dirlo, quasi non riusciva a sopportarlo quell'atteggiamento che sputava ottimismo e fiducia nelle persone da ogni poro. Per lei, che era abituata ad aspettarsi il peggio dalle persone, soprattutto dai parenti era difficile lavorare fianco a fianco con un uomo che sembrava essere fatto di miele e zucchero filato... ma poco a poco aveva imparato a vederlo per quello che era: un uomo gentile, premuroso, pieno di principi ed ideali, con uno spiccato dono per l'empatia e l'entrare in confidenza con i delinquenti e farsi raccontare a poco a poco tutto quello che sapevano... ma che allo stesso tempo non mascherava il suo disprezzo più totale per certi soggetti con cui si trovavano faccia a faccia, arrivando persino a cedere alla tentazione di ricorrere alla violenza... e doveva ammetterlo, molti casi che avevano affrontato sarebbero rimasti irrisolti o con molti buchi, se non fosse stato per la sua caparbietà ed il suo ''vizio'' di unire i ragionamenti da avvocato al lavoro investigativo.
Era un uomo eccezionale, sotto molti aspetti. 
E prima ancora di rendersene conto  si era innamorata di lui.
- Sarebbe successo comunque.- fece Olivia - Ogni poliziotto sa che in questo lavoro la morte è sempre in agguato.
Per mano di uno psicopatico.... di un delinquente da due soldi.... mentre siamo di pattuglia....  lo abbiamo sempre saputo di non aver scelto un lavoro sicuro... io, te, Fin, Carisi... sapevamo che era una possibilità.
Carisi è fatto così. Vuole sempre fare la cosa giusta: è il motivo per cui è diventato un poliziotto... e quello per cui ti sei innamorata di lui.- 
Amanda sgranò gli occhi per la sorpresa.
- Beh?- fece Olivia - Doveva essere un segreto?- 
- Come lo....?- 
- Hai seminato indizi dappertutto.- fece Olivia.
Tipo quando stava per essere portata in sala parto. Poco prima che sopraggiungessero le doglie aveva dovuto affrontare il problema del distacco della placenta. Ricordava che mentre piangeva per il dolore e la paura, non faceva che chiedere di Carisi.
'' Sonny....voglio Sonny....''- i medici però non gli avevano permesso di entrare in sala parto. 
Dopo la nascita della piccola Jesse, quando Amanda era andata con la bambina in centrale per mostrarla a tutta la squadra, e l'aveva data in braccio a Sonny per potersi finalmente concedere lo sfizio di una buona tazza di caffè, li aveva visti e non aveva potuto fare a meno di pensare alla splendida famigliola che sembravano in quel momento.
E a quanto arditamente sperasse che Amanda le confessasse che il padre della bambina ( che risultava ancora ignoto) fosse Carisi stesso e che stavano insieme, ma che non erano ancora pronti a rendere la cosa di dominio pubblico, magari per paura che uno dei due venisse trasferito sulla base di quell'assurda regola che vietava relazioni sentimentali sul posto di lavoro e nello stesso ufficio.
Quando poi Carisi, con un atto di coraggio, aveva preso la pericolosa decisione di fingersi un maniaco per infiltrarsi in un rifugio per pregiudicati accusati di reati sessuali per catturare uno stupratore, ne aveva avuto la certezza.
Amanda in quei giorni non aveva fatto altro che chiederle quando sarebbe tornato a '' campo base'', se sapeva come stava, e a chiederle velatamente di farlo tornare il prima possibile. 
E ciò non aveva fatto altro che confermare i suoi sospetti.
- Ascolta, so che hai avuto delle brutte esperienze con gli uomini e che le persone di cui ti sei fidata ti hanno fatto soffrire... ma Carisi no.
Si sparerebbe piuttosto che farti del male.- 
- Lo so... ma il problema non è lui, sono io.- fece Amanda - Io rovino e distruggo tutto quello che tocco.-
- No, questo non è vero.- fece Olivia - Carisi non è in quelle condizioni perchè tu ti sei sbagliata a comprare un pacco di sale.
Carisi sta così perchè fa un lavoro pericoloso e sottopagato. E se muori in servizio ti ricompensano con un funerale di stato, una medaglia al valore e una bandiera piegata.- nel dir così le strinse forte una mano per confortarla - Ma Sonny è un uomo forte.... e testardo. Lo sai com'è fatto.... quando pensa di avere un'intuizione giusta, la segue fino in fondo, anche se dovessero rivoltarsi tutte le forze della natura.
Amanda inspirò profondamente.
Altrochè se lo sapeva....ricordava ancora il caso del campione di basket accusato di violenza carnale da almeno tre donne. Nonostante ci fossero tre testimonianze che provavano uno schema ricorrente e la conseguente colpevolezza dell'accusato, Sonny continuava a difenderlo guadagnandosi occhiatacce a tutto andare dal resto della squadra.
Ma alla fine '' il pivellino'' aveva dimostrato di aver ragione: infatti, dopo  aver fatto alle presunte vittime delle domande più specifiche e mirate in seguito all'aggressione subita, erano rimaste sul vago, minimizzavano, generalizzavano.... ma ciò che aveva costituito il ragionevole dubbio era l'affermazione, in fase istruttoria, di una vittima che si era dichiarata disposta a dire tutto quello che la polizia e il PM volevano sentirsi dire in cambio della stessa cifra che avevano preso le altre.
E poi la terribile verità: Si, il loro sospetto aveva avuto rapporti con tutti e tre, ma consensuali. Lo sponsor però aveva scoperto che la sua unica figlia ed un campione di basket, nero e quindi per lui di razza inferiore, non solo stavano assieme ma lei portava in grembo il frutto di quell'amore. E pur di allontanarli, non aveva esitato a rovinare il buon nome dell'uomo trascinandolo in una storia di abusi sessuali, pagando tre donne perchè dicessero che i rapporti avuti  non erano stati consensuali. 
'' E' come quel caso, tesoro...''- pensò Amanda -'' hai tutto contro di te... ma lo so che nemmeno la condizione più disperata ti può fermare quando pensi di riuscire a fare qualcosa...''
...
...
...
Passarono circa due ore quando finalmente Olivia ed Amanda fecero ritorno nella sala d'attesa, dove vi erano le sorelle di Carisi, sua nipote, suo cognato, Fin e Barba.
Barba stava facendo ritorno dal bar dell'ospedale con un sacchetto pieno di panini assortiti.
- Vi ho portato qualcosa da mangiare...- fece l'avvocato rivolgendosi alla famiglia del poliziotto.
Gli interpellati lo ringraziarono con un -'' Grazie''- così flebile che quasi nemmeno loro riuscirono a sentire.
- C'è qualche novità?- fece Olivia.
Fin dissentì - Non ancora. Ma forse è un bene.- 
- Che vuol dire?- chiese Bella.
- Che le notizie cattive camminano veloci. Se fosse successo qualcosa di brutto a quest'ora lo avremmo saputo...- in quel momento le luci si spensero, e i presenti scattarono come pupazzi a molla. 
Il momento del responso era simile ad una sentenza: una parte di loro voleva sapere con tutto il cuore cosa era stato deciso, ma l'altra avrebbe pagato perchè quel momento non arrivasse mai. 
- Dottore...- fece Theresa facendosi coraggio - Come sta?- 
Il medico rispose - Il proiettile ha sfiorato di poco l'aorta ma non l'ha toccata, e poi è passato a pochi millimetri dalla colonna spinale.
E' davvero un miracolo che sia risucito a superare l'atto operatorio.- 
I presenti tirarono un sospiro di sollievo.
- Gracias a Dios....- fece Barba abbandonando per un attimo la faccia imperscrutabile e severa che lo contraddistingueva.
Amanda sorrise mentre le lacrime di gioia le annegavano la faccia. 
- Tuttavia, durante l'intervento...- fece il medico - il flusso di sangue al cervello si è interrotto per qualche secondo. Abbiamo dovuto metterlo in coma farmacologico. Era l'unico modo per scongiurare il pericolo didanni cerebrali irreversibili.-
- Ma...- fece Amanda con la voce che tremava appoggiandosi a Fin- ne... ne uscirà.... vero?- 
- Non so dirvelo per adesso. Tutto quello che possiamo fare adesso è tenerlo sotto controllo e aspettare che la circolazione cerebrale torni nella norma.-
...
...
...
Poco dopo, il detective Carisi venne trasferito in terapia intensiva. Se non fosse stato per la mascherina dell'ossigeno su naso e bocca, la flebo attaccata al braccio sinistro, e l'incessante '' bip'' dell'elettrocardiogramma, chiunque avrebbe potuto dire che stava dormendo tranquillamente.
Era come guardare un neonato mentre dormiva: la visione della vera pace.
Ma non era così.
Sonny era in coma. Nonostante l'intervento che aveva subito fosse tecnicamente riuscito, il detective dagli occhi azzurri era caduto in uno stato catatonico da cui almeno per il momento, era prematuro ed azzardato fare previsioni.
- Mi dispiace tanto....- fece Amanda con il volto annegato nella lacrime stringendogli una mano, quasi sperando che quel dolore potesse richiamarlo invita. 
Si era offerta di restare con lui, mentre le sorelle del poliziotto erano tornate a casa per organizzare i turni, preparare le borse per accamparsi in ospedale ed avvisare i genitori, che al momento si trovavano fuori città per partecipare al funerale di un loro vecchio amico. 
Non sapeva come avrebbe fatto a dir loro che il loro unico figlio maschio, era in quel letto a rischiare la vita per... per un maledetto pacco di sale. 
Che lei si era sbagliata a comprare. 
Ciò che le aveva detto Olivia non era servito a consolarla. Continuava a pensare che se non fosse stata così stupida da sbagliarsi a comprare quel maledetto sale, Sonny in quel momento sarebbe stato in piedi, e in salute.
- Lo vedi che avevo ragione.... ti dovevo stare lontana.... faccio solo casini....- fece Amanda - eppure avevo cercato di avvisarti....-
Perchè lei si era accorta da un pezzo che Sonny provava dei sentimenti molto forti per lei. E se da una parte era al settimo cielo nel sapere che l'uomo di cui era innamorata e con il qualche ogni tanto condivideva dei momenti complici e da famiglia felice... dall'altra ne era terrorizzata. Lei non era capace di fare la brava fidanzatina e presto o tardi, Sonny nel pacchetto figlia e cane annessi, avrebbe dovuto farsi carico anche di qualche scheletro che sicuramente sarebbe tornato a bussare alla sua porta... o comunque avrebbe rovinato tutto.
Durante una trasferta per prelevare una sospettata, avevano bevuto entrambi un paio di bicchieri di troppo, e fu in quell'occasione che Carisi le aveva fatto capire in maniera inequivocabile che non gli sarebbe dispiaciuto andare a letto con lei... ma che si sarebbe preso tutto il pacchetto: lei, Jesse, Frannie... 
E il pensiero di essere felice per poi sentirsi dire '' Tu quest'uomo non lo meriti, non meriti questa felicità'', l'aveva spinta a dargli una delusione tale per spingerlo ad allontanarsi il più possibile da lei.
E doveva essere qualcosa di forte.
Quindi aveva chiesto al barista di raggiungerla in camera la mattina dopo, con la scusa di chiedergli ulteriori informazioni sulla loro sospettata, una volta che fu sicura che Sonny potesse vederli.
E se avesse visto uscire un uomo dalla sua camera così presto, sicuramente avrebbe pensato che avevano passato la notte insieme e avrebbe cercato di evitarla, capendo di non avere speranze... 
Solo che lei non riusciva a fare a meno di lui e della sua compagnia.
E lui a quanto pare non poteva non darle il suo sostegno. 
- Stavo solo cercando di proteggerti...- fece la bionda con una lacrima che le solcava il viso - ti prego torna... da me, da Jesse, dalle tue sorelle, dai tuoi genitori... torna da noi.-
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Law & Order / Vai alla pagina dell'autore: QueensOfFandom94