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Autore: fantasybooks    19/07/2019    2 recensioni
Ambientata dopo la 6x10. L'intento è quello di regalare una piccola gioia a tutti quelli che, come me, amano questa coppia, ma che ogni volta rimangono a bocca asciutta. Ho voluto semplicemente immaginarmi un piccolo momento Bellarke prima che guerre, pestilenze e altre apocalissi li impegnassero a salvarsi la pelle.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Era riuscito a portarla indietro. Era riuscito a riavere la sua Clarke.
Quando si era reso conto che il cuore le si era davvero fermato e avrebbe potuto perderla per sempre, il panico gli si era insinuato in ogni fibra del corpo. “Testa e cuore” aveva detto, nella speranza che lo sentisse e tornasse da lui. E così era stato. Era viva ed era solamente Clarke, niente più Josephine.

Tirò ancora un sospiro di sollievo, aveva perso il conto di quante volte gli aveva sconquassato il petto da quando aveva sentito nuovamente il suo respiro all’orecchio. La guardò sonnecchiare stesa sul lettino di quel piccolo rifugio di fortuna. Era salva, se lo ripeteva come un mantra. Si avvicinò alla sua figura stesa cercando di non far rumore per non svegliarla e si sedette lì accanto.

Il viso rilassato, i capelli scompigliati, era bellissima, si trovò a pensare. Non era la prima volta che lo ammetteva a sé stesso.
Come gli aveva detto qualche ora prima Josephine, il loro era uno strano rapporto. Leader, assassini, amici, traditori e chissà cos’altro. Avevano condiviso così tanto che ormai gli era impossibile vedere qualcun altro al suo fianco. Erano mente e cuore e no c’era spazio per qualcos’altro, per nessun altro. Le spostò una ciocca di capelli dalla fronte e la vide svegliarsi lentamente sbattendo le palpebre.

-Hey, come ti senti? –
-Come se fossi morta e risorta-
Sorrise, era questo il “non perdere mai la speranza”, il riuscire a scherzare anche nei momenti peggiori.
-Grazie per avermi salvato- gli disse appoggiandogli una mano sul braccio stringendolo appena per aiutare a sollevarsi e mettersi seduta.
-Ti avevo promesso che non ti avrei lasciata morire… anche se devo ammettere che me lo ero immaginato diverso il nostro primo bacio-
La vide interdetta per un attimo, non se l’aspettava una dichiarazione così e, sinceramente, non se la immaginava neanche lui. Ma non poteva più andare avanti così, con la paura di perderla ogni giorno senza che lei sapesse la verità.
Gli sorrise e le parole che poi uscirono dalla sua bocca gli risuonarono nelle orecchie come delle campane che quasi credette di averle solo immaginate.
-E come te lo eri immaginato? –
Bellamy Blake non era mai stato di molte parole, ma forse era la stanchezza, la paura che ancora gli attanagliava le budella, oppure era semplicemente lei, che si decise a dar voce quel pensiero che da troppo tempo gli impegnava la mente.
-Magari al chiaro di luna, o delle lune in questo caso, mentre guardiamo le stelle e chiacchieriamo intorno al fuoco, e le fiamme creano delle ombre sul tuo viso. E poi tu ridi per una mia battuta stupida e allora io ti prendo la mano e mi avvicino- e mentre dice queste parole fa lo stesso guardandola negli occhi.
-e quando ormai siamo talmente vicini che ci separano solo pochi centimetri, con l’altra mano ti sposto i capelli dietro l’orecchio e poi…-
Un lieve tocco per paura di essere respinto. Lentamente e trattenendo il respiro, appoggia le labbra su quelle di Clarke. Sono calde e un po' secche, cosa che prima, nella foga di salvarla non aveva notato.
Apre gli occhi e lei lo guarda assorta. Non è arrabbiata, né scioccata, è, oserebbe dire, sollevata.
-Io me lo ero immaginata esattamente così- ed è un battito di ciglia che Clarke è sulle sue labbra per un bacio più profondo, più disperato. Le sue mani corrono a stringerla a sé per sentirla più vicina e per approfondire ulteriormente quel contatto tanto agognato, mentre le dia di lei si intrecciano dietro il suo collo.
È bello, è giusto, è quello che entrambi hanno sempre voluto. Sono bocche che si cercano, che si mordono, che si esplorano. Il fiato è corto, gli sguardi in fiamme, le guance arrossate e le labbra gonfie. Si vogliono, ma non è quello il momento. Si staccano a malincuore e si stringono in un abbraccio carico di promesse e sì, sicuramente di qualcosa di più.







N.d.a 
Questa è la prima fan fiction che scrivo, scusate la banalità. Se vi andasse di lasciare qualche parola di commento nei sarei più che felice. Grazie a tutti quelli che hanno perso qualche minuto a leggere questa storia. 
-S
  
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