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Autore: bbhyung    20/07/2019    0 recensioni
Chanyeol ha atteso oltre un decennio per poter prendere la sua vendetta. Il suo piano è quello di approfittare delle debolezze della famiglia reale, di distruggerli lentamente e di riuscire, con la sua astuzia e tutte le notti insonni passate a pensare a un possibile riscatto, a riprendere ciò che era suo dal principio. Durante il suo tentativo di regolare i conti, qualcosa va inevitabilmente storto e Chanyeol non sa come affrontare quell'assurda situazione. Aveva previsto tutto, ma non di coinvolgere il suo cuore in una situazione così macabra.
Genere: Angst, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I giorni antecedenti al matrimonio erano stati molto brutti per Baekhyun che non aveva fatto altro che intristirsi sempre di più, il tempo era passato in fretta e la fine del mese era arrivata. All'inizio — quando quella storia sembrava lontana e il giorno della cerimonia solo un problema del futuro — stava già molto male, immaginava che una volta che sarebbe arrivato il momento sarebbe stato anche peggio, invece la mattina del matrimonio i sentimenti che provava erano svaniti del tutto. La tristezza c'era, ma la consapevolezza di doverlo fare era molto più forte, sapeva che non c'era più niente che potesse dire o fare per evitarlo. Si stava preparando nella sua stanza, il suo sarto di fiducia gli aveva consegnato l'abito su misura che era stato cucito per lui, si guardava allo specchio e si sistemava la camicia e i capelli, doveva arrivare per primo al luogo della cerimonia così da attendere lì la sua sposa, poi avrebbero festeggiato tutto il giorno. Dopo un respiro profondo uscì dalla stanza, sperando che il gesto che avrebbe compiuto a breve non fosse stato vano.

Chanyeol se ne stava disteso sul divano della sala in cui il suo gruppo si trovavano in quel momento, erano stati dei giorni piuttosto intensi anche per lui. C'erano state centinaia di cose da preparare, non solo da parte del principe ma anche dei lavoratori, si erano visti poche volte e quel fatto gli pesava, molto. Ora potevano riposare dato che la cerimonia era iniziata e ciò che era stato fatto era stato fatto, era andata. Aveva fatto pace con Sehun ed era tornato a dormire nella sua stanza, tuttavia il loro rapporto era cambiato, non si sentiva più a suo agio né con lui né con gli altri. Era più difficile vedere Haeri dato che Baekhyun glielo aveva vietato e ne era felice, meno la vedeva meno lei lo pressava, in quel momento era già abbastanza provato per conto suo, non voleva parlare con nessuno.

Girò la testa e vide tutti brindare con uno spumante scadente, di colpo scorse Haeri avviarsi verso di lui con due bicchieri alla mano. "Bevi." disse, passandogliene uno. Chanyeol si mise seduto in modo da fare un po' di spazio anche a lei sul divano e la guardò, facendo un'espressione strana e involontaria non appena lo spumante toccò la sua lingua. Nonostante ciò, lo bevve tutto. "Come stai?"

"Non lo so." rispose. "Non sono triste, solo... rassegnato?"
"Credo sia la parola adatta," sorrise lei, bevendo. "A quest'ora la cerimonia sarà già finita, staranno festeggiando."
Sospirò e scosse la testa. "Non penso che dovremmo parlarne qui."
"Volevo solo assicurarmi che stessi bene, penso che questo sia uno dei pochi momenti in cui possiamo effettivamente parlare tranquilli."
"Oggi non ci voglio pensare." poggiò la testa sul cuscino e chiuse gli occhi. "A tutta quella storia, basta così. Ho bisogno di un po' di tregua. Se c'è dell'altro spumante puoi riempirmi il bicchiere?"

Baekhyun sorrideva ai nobili che andavano a congratularsi con lui, mentre alla sua sinistra c'era sua moglie che faceva lo stesso. La cerimonia era passata in fretta, si era sentito sul punto di vomitare un paio di volte ma era riuscito a non rovinare tutto, suo padre non aveva smesso di sorridere e neanche lui, aveva messo su quel sorriso da quando era uscito dalla sua camera e non lo aveva più tolto anche se, in realtà, dentro non era affatto felice. "È bello vedere le nostre famiglie tutte unite." Byun Eunjin, sua moglie, gli prese la mano e Baekhyun la guardò. Si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò qualcosa. "Possiamo dare inizio al buffet? Sono stanca di salutare tutti."

"Certo." rispose lui. Il tempo di dire ai camerieri di cominciare a portare il cibo che tutti si concentrarono solo su quello, compreso Baekhyun, che non aveva chissà quanta fame ma doveva pur mangiare qualcosa per riempire il suo stomaco vuoto. Non sapeva come parlare a quella donna, erano seduti allo stesso tavolo, lei mangiava, sorrideva proprio come lui, eppure la sentiva così lontana. "È buono? Tutto preparato dai nostri cuochi."

"È ottimo, sono contenta di fermarmi qui stanotte." sorrise.
"A proposito —."
"Ho chiesto a tuo padre di darmi la vostra stanza migliore, hanno già portato lì le mie cose." disse, Baekhyun era confuso, credeva che lei avrebbe insistito per dormire con lui e invece —. "Spero che non ti dispiaccia non dormire insieme. Sai, anche se ci siamo sposati... non credo che sia opportuno."
"Come vuoi tu, Eunjin." sorrise. Vide suo padre sollevare un calice pieno di champagne e tutti rimasero in silenzio.

"Facciamo un brindisi a questa nuova coppia, che possano essere felici e che Dio li benedica." tutti sollevarono i loro bicchieri, compresi i due novelli sposi. Spostò un occhio sulla ragazza e vide che non ne bevve neanche un po', si sollevò e lasciò il tovagliolo che si era poggiata sulle gambe sul tavolo.

"Vado un attimo in bagno."
"Ti accompagno." dopotutto non aveva idea di dove si trovassero le stanze. Si sollevò, sorrise e le prese la mano. Lei sembrava strana, non appena arrivarono davanti al bagno delle signore la lasciò entrare e aspettò fuori. Sospirò numerose volte, era... strano. Fingere non gli piaceva affatto. Erano passati una decina di minuti e lei era ancora chiusa lì dentro, bussò alla porta e la richiamò. "Stai bene?"
"Non entrare." disse, il suo tono di voce sembrava addolorato. La sentì sbattere contro qualcosa e lamentarsi così aprì la porta, era seduta su uno dei comodini pieni di roba e si stava tenendo una mano sulla pancia. "Quale parte di non entrare —." non riuscì a parlare, cominciò a respirare in modo irregolare e l'altro si chiese cosa c'era che non andava.
"Devo chiamare un dottore?"
"No." aveva gli occhi lucidi, lo guardò e sorrise. "È normale."
"Come fai a dirlo? Lui può darti qualcosa, ti farà stare meglio."
"Sono incinta, Baekhyun." mormorò, delle lacrime scorsero lungo le sue guance ed andarono a bagnare il vestito candido che portava addosso. "Di sei settimane."

Chanyeol era disteso lungo lo schienale del divano con le gambe sollevate,i piedi premuti contro la parete e la bottiglia di spumante alla mano, ogni tanto ne prendeva un sorso, i bordi della sua bocca erano pieni di goccioline di alcool che scorreva giù. Ormai sentiva di essere andato, stava solo aspettando che il sonno prendesse il sopravvento ma a causa della testa che gli faceva male non riusciva a rilassarsi del tutto. Niente riusciva a fargli dimenticare di Baekhyun, neanche la mezza bottiglia di prosecco che si era scolato. Era quasi finita, bevve le ultime gocce e la abbandonò sul divano, si rimise dritto e chiuse gli occhi. 

Ovviamente dormì per ore, perse coscienza alle tre del pomeriggio e si risvegliò sei ore dopo, quando era ormai buio. La testa gli girava, corse verso il bagno e a bere dell'acqua, non si sentiva neanche troppo male. Non c'era nessuno nella sala, pensò che erano stati proprio degli stronzi a lasciarlo lì da solo, ma se ne fece una ragione. A nessuno importava di lui. Chissà se Baekhyun stava ancora festeggiando, se stava dormendo con la sua nuova moglie, se quando l'aveva baciata per finta aveva sentito qualcosa. Ritornò nella sua camera e aprì la porta, guardò i suoi compagni e sorrise. "Dove sei stato?" chiese Minseok.

"A smaltire la sbronza sul divano della sala comune, voi dov'eravate? Ho bisogno di farmi una doccia." si lanciò sul letto e chiuse gli occhi. "Che giornata di merda."

"Già." parlò Sehun. Rise e si sollevò, poi li guardò tutti e tre.
"Il bagno è tutto tuo." rispose Jongdae, appena uscito dalla stanza in questione.

Erano le undici passate quando qualcuno andò a bussare alla porta della loro porta, nessuno aveva idea di chi fosse e si rilassarono quando videro che era solo una cameriera, tutti tranne Chanyeol. Lei le chiese di seguirlo, era un po' titubante. Sapeva che c'era un solo motivo per cui gli aveva chiesto di andare con lei ed era confuso. Lo condusse fin davanti la camera di Baekhyun, la porta era aperta. Non appena entrò si ritrovò davanti il maggiore, non riuscì a dire niente che l'altro lo abbracciò, portò le mani dietro la sua schiena e dopo averne usata una per chiudere a chiave lo strinse forte. "Mi sei mancato." mormorò, lasciandogli molti baci sulla guancia. Non disse altro, non sapeva cosa chiedergli, non voleva essere scortese e farlo stare male. "Pensavo che non ci saremmo visti oggi." in effetti credeva che avrebbero dormito insieme, i novelli sposi.

"Io non posso stare con lei, Chan." parlò, con un nodo alla gola che rendeva la sua voce molto diversa dal normale. "Questo matrimonio non serve affatto a salvare il regno, è l'ultimo dei loro pensieri."

"Che vuol dire?"
Si allontanò e lo guardò, Chanyeol notò che aveva gli occhi rossi e gonfi, come se si fosse sfogato tutto d'un colpo. "Lei è incinta."
"Cosa?" domandò dopo un po', era rimasto a bocca aperta.
"Non lo sa nessuno, solo io e te. E la sua famiglia, credo. Hanno chiesto di farci sposare ora non per salvare il regno ma perché... non vogliono metterla in cattiva luce, mi ha detto che l'idea dei suoi genitori era che quando sarebbe nato avremmo detto a tutti che quel bambino fosse mio figlio, ma ci credi?" chiese, non sapeva se ridere o piangere. Portò la testa sul suo petto e singhiozzò in modo più forte. "Me ne voglio andare, non me ne frega un cazzo del regno, della corona, di lei, voglio andarmene."
"Baekhyun." disse piano, allontanandosi e guardandolo negli occhi. "Prima di tutto, calmati."
In effetti il suo respiro era molto irregolare, tossì e si diresse verso il letto dove l'altro lo raggiunse e lo abbracciò di nuovo. "Non è giusto."

"Niente ti porterà via da me." restò ad accarezzargli la schiena per farlo calmare, mentre gli sussurrava quelle parole. "E niente ti farà del male, finché sarai con me starai bene. Non piangere."

Baekhyun sapeva che doveva raccontargli di come era andata. "Il matrimonio... è stato strano." cominciò a parlare, non appena ebbe smesso di singhiozzare. "La cerimonia è durata poco, ci siamo promessi amore eterno davanti a tutta la mia famiglia e a Dio, quando è ovvio che a lei importava anche meno di me — eppure non lo avevo notato. Ci hanno fatto gli auguri, siamo andati a mangiare, mentre eravamo a tavola non si è sentita bene e l'ho accompagnata in bagno, me lo ha detto e ha vomitato un paio di volte, ha anche detto che nelle prime settimane è normale." rise e chiuse gli occhi. "Ma che ha in mente mio padre?"

"Lui non può saperlo."
"Io non so se ne è al corrente o meno, ma non... è giusto." ripeté. "Lei ama qualcun altro, io amo qualcun altro, perché dobbiamo stare insieme? Che lei se ne vada con l'uomo che ama, io starò con il mio. Non è giusto che stiamo insieme, Chanyeol."
Sorrise. "Cosa vuoi fare?"
"Ne abbiamo parlato, io e lei. Si è confidata con me e ora non la odio più come un tempo, lo sai? Siamo molto simili."
"No, tu non sei incinta."

"Dio, smettila." quasi si ritrovò di nuovo sul punto di piangere, gli si avvicinò e si poggiò sul suo petto. "Abbiamo deciso che faremo così." fece una pausa. "Per ora continueremo con questa farsa, in modo da calmare i dissapori e non scatenarne altri, lei vivrà al suo castello dato che ancora non siamo sovrani, starà con l'uomo che ama e partorirà lì, terrà il bambino un segreto. Quando mio padre morirà, scioglierò il matrimonio — anche se per me non ha nessun valore, non voglio restare sposato con lei a vita. E porterò te sul trono con me. Ovviamente questo non gliel'ho detto, credo che sconvolgerà un po' tutti." sorrise e lo baciò. "Ti piace come idea?"

"Io..." mormorò, no, non gli piaceva affatto. "Sì." sorrise. "Perché sei stato così male per il matrimonio, allora?"
"Perché credevo che per lei fosse vero, invece no, non significa niente per entrambi. È una notizia bellissima, no?" chiese, Chanyeol annuì. "Non ci voglio più pensare. Facciamo l'amore?"

Dopo quella sera, Chanyeol non sapeva come definire quella situazione. In un primo momento aveva visto Baekhyun distrutto, dopo un po' si era calmato e gli aveva spiegato come stavano veramente le cose, non sembrava neanche essere più un problema, il matrimonio. Non che gli importasse qualcosa di come affrontava quella faccenda, anzi — ciò che lo aveva disturbato di più era stato quello che gli aveva detto il principe, che aveva intenzione di portarlo sul trono con lui una volta che il padre fosse morto, quando Chanyeol sapeva benissimo che non avrebbe mai voluto sedersi lì e che non avrebbe mai permesso che il re morisse di morte naturale. Si era seduto una sola volta sul trono, era tutto in oro, pieno di pietre preziose, vistoso ed elegante. Si era seduto lì, aveva preso lo scettro di suo padre e la corona — pesante e fin troppo grande per la sua testolina da bambino di sei anni — e il sovrano gli aveva detto che un giorno ci sarebbe stato lui, a governare. Il solo pensiero, il ricordo di quel momento lo faceva stare male. Era cresciuto con la consapevolezza che non sarebbe stato più possibile arrivare di nuovo lì e non voleva arrivarci. Sarebbe stato tutto più semplice, se non ci fosse stato Baekhyun. Se non avesse dovuto scegliere tra lui e la sua vendetta.

Si svegliò a causa del calore del corpo del più grande che era incollato a lui, non appena si mosse leggermente si ritrovò un bacio stampato sulle labbra. Ne era certo, non c'era nessun altra cosa che voleva vedere appena aperti gli occhi la mattina, stare con lui lo rendeva felice. "Devo andare a lavoro." mormorò, sbadigliando ripetute volte.

"Ci faccio prima portare la colazione, va bene?" rimase un paio di minuti ad abbracciarlo e poi per andare alla porta si spostò su di lui, gli lasciò un bacio e lo scavalcò. Chanyeol sorrise e si rimise sotto le coperte. Sentì la porta riaprirsi dopo un po' e qualcuno toccargli la spalla, non appena si voltò scorse una ragazza che non aveva mai visto prima. Spalancò gli occhi, anche lei era visibilmente confusa.

"Baekhyun non c'è." disse naturalmente. "Ma tornerà tra poco. Lei è?"
"Sono sua moglie."
"Ah." si sollevò e si inumidì le labbra, poi gli porse la mano destra. "Piacere, sono il suo migliore amico."
"Piacere... scusa se mi siedo, mi gira la testa." si poggiò ai piedi del letto e guardò interessata la stanza. "Suo padre mi aveva detto di venire a salutarlo ma se non c'è posso andare via, ritorno al mio castello." parlò con calma, l'altro non riuscì a rispondere che il principe rientrò nella stanza.
"Eunjin? Che ci fai qui?" domandò subito, poggiando i due piatti sul tavolino e guardando minacciosamente l'altro. "Vuoi fare colazione con noi?"
"Meglio di no, sto andando via e tuo padre voleva che ti salutassi."
"Fai buon viaggio allora." sorrise.
"Non guardo, potete baciarvi." disse Chanyeol, infilando la testa sotto le coperte. Baekhyun sorrise e si sedette, la ragazza invece si sollevò e si avvicinò alla porta.
"Non volevamo farlo. È stato un piacere." detto ciò, uscì.
Una volta che fu andata via Chanyeol tirò fuori la testa e sorrise al maggiore. "È simpatica."

Non si aspettava di conoscerla in quel modo, ma era successo tutto così velocemente che neanche sembrava essere accaduto. Dopo averne parlato e dopo averci riso su con Baekhyun andò a lavoro, gli toccava smontare ciò che avevano costruito per il matrimonio e ripulire quell'aerea, sarebbe stato un bel lavoraccio. Chanyeol era confuso. Il principe voleva portarlo sul trono con lui, ma continuava a fargli fare quei lavori faticosi? Sapeva che probabilmente doveva solo chiederglielo, se avesse voluto cambiare ambiente — ma non voleva ritrovarsi tutto il giorno seduto, ad esempio, in biblioteca a non fare niente. Voleva lavorare, non era il tipo di persona a cui piaceva restare con le mani in mano, ovviamente c'erano i momenti in cui avrebbe preferito oziare che sforzarsi, ma essendo stato sempre abituato a quella vita di sforzi gli sarebbe sembrato fin troppo strano cambiare tutto drasticamente. La verità era che non sapeva cosa voleva. 

Gli sembrava naturale passare le giornate a lavorare, ma voleva poter avere più tempo per lui. Voleva riscoprirsi, visto che non sembrava sapere cosa volesse dalla vita e chi fosse. E se non lo sapeva lui, personalmente, era un po' difficile cercare di spiegarlo agli altri. Parlò con Haeri, di sfuggita e nel bel mezzo del corridoio, non avevano discusso di chissà cosa ma lei gli aveva chiesto di vedersi più tardi. Era rischioso, ma se andavano nella lavanderia negli orari in cui non c'era nessuno e parlavano lì non c'era pericolo di essere ascoltati o visti. Fecero proprio così — Chanyeol aprì la porta della stanza in questione e non appena entrò la richiuse. Lei stava facendo davvero il bucato, lui si sedette e le sorrise. "Com'è?"

"Com'è cosa?" chiese Haeri.
"Tutto. Come va?"
Inarcò le sopracciglia. "A me meravigliosamente, a te? L'uomo che ami si è sposato ieri."
"E quindi? È solo un matrimonio, non è mica una cosa grossa." disse ironicamente. "Dico sul serio, all'inizio mi sentivo molto demoralizzato ma ora lei è già tornata al suo regno, è come se non fosse mai successo niente.
Ridacchiò. "Se lo dici tu. Hai in mente qualcosa per il piano?"
"Niente." rispose subito.

Non sapeva più come fargli capire ciò che la stava perseguitando. "Sarò onesta con te, io non voglio affrettare proprio un bel niente, se pensi che stia cercando di correre per far succedere tutto più in fretta. Non scappare da me, non ti costringerò a fare niente se non vuoi. Il fatto è che ci tengo a te, più questa storia va avanti più i tuoi sentimenti diventeranno forti, più sarà difficile dirgli la verità. Perché dovrai dirgliela, Chanyeol. Ci sarà un giorno in cui dovrai guardarlo negli occhi e rivelargli chi sei, presto o tardi succederà e in quel momento non potrai scappare. In quel momento sarà lui a scegliere cosa fare, non puoi assolutamente prevedere se continuerà ad amarti, se ti butterà nelle segrete o se ti ucciderà lui stesso, possono succedere centinaia di cose, le opzioni sono talmente tante..." fece una pausa e sospirò. "Io ho aspettato più di quindici anni e posso aspettare ancora per vedere quell'uomo soffrire. Posso farlo. Non sono legata a nessuno, non rischio di ferire nessuno — ma tu quanto riuscirai a resistere prima che questa situazione cominci a fare veramente male, non solo a te ma anche a chi ami?"

  
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