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Autore: Ranko96    21/07/2019    3 recensioni
E se le loro avventure non fossero ancora finite?
Se, come me, sei rimasto/a scottato/a dal finale inconcludente del manga qui troverai un seguito, con nuove avventure e con la storia d'amore che ci ha fatto sognare.
DALLA STORIA:
Perché sono così stupido? Perché non riesco a dirle le cose come stanno veramente?
Tornati dalla Cina mi ero ripromesso che non l'avrei più allontanata, che avrei sempre fatto di tutto per proteggerla e tenerla al sicuro perché...non voglio mai più riprovare la sensazione di perderla. Eppure quando l'ho vista vestita da sposa il mio cuore non ha retto e la mia mente ha iniziato a farsi i soliti complessi. Non sono abbastanza forte, non sono abbastanza uomo per lei.
Il problema è che vorrei prima risolvere il disagio della maledizione e diventare davvero forte, vorrei concludere i miei allenamenti prima di iniziare la vita da sposato. Perché per mio padre e il suo è così difficile da capire?
Ecco perché quel giorno, mentre lei aspettava un si, io rincorrevo quella stupida acqua.
Ma sicuramente lei non lo ha capito e avrà pensato che me ne sia fregato del matrimonio. E forse è per questo che è più triste
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, ranma/akane, Ryoga Hibiki
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Triangolo
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È tardissimo! Non capisco perché quella stupida di Akane non mi ha svegliato! Ieri sera è andata in camera tutta impettita e a pugni chiusi solo perché ho cercato di impedire, a quell'idiota di Ryoga, di approfittarsi della sua forma da maiale per fare il bagno con lei. Dovrebbe ringraziarmi e invece mi tiene il muso. Ma infondo chi se ne frega di quei due, non mi intrometterò più nei loro affari. Che poi quel porco di Ryoga...lui sa, perché sta ancora qui a fare il maialino?! No ma cosa sa, è stato solo un attimo di disperazione, credevo fosse morta e mi è scappata qualche parolina carina, fortunatamente lei non ha sentito nulla. La cosa che non capisco è come quello stupido prosciutto possa provare qualcosa di così forte per quel maschiaccio di Akane quando ha già una ragazza. Per colpa di quella strega adesso mi tocca correre. Schivo prontamente la solita vecchia pronta a bagnarmi ogni dannata mattina e riprendo a correre verso i cancelli della scuola. << Ei Ranma!>> vengo salutato da due miei amici. << Ciao ragazzi. >>, riprendo fiato non appena varco l'entrata. << Pensavamo non venissi. Abbiamo visto Akane arrivare da sola e non ha saputo dirci se saresti arrivato o meno.>> Ah quindi quell'arpia sa fare anche la spiritosa. Già me la immagino tutta sorridente, con quell'aria da santarellina innocente che dice di non saperne nulla del mio ritardo. Ma chi crederebbe a quella stupida? Chissà se è già arrivata in classe. << Akane Tendo, ora che non c'è quell'intruso di Ranma Saotome, buttati tra le mie braccia e salutami come avresti sempre voluto fare!>> Nella confusione sentii queste parole e, prima che quel testardo riuscisse a finire la frase, lo trovai e con uno scatto, modestamente, molto agile, mi frapposi tra lui e Akane. Lo blocco, alzando la gamba e facendo aderire, senza troppa violenza, il mio piede con il suo viso. Quando imparerà? << Buongiorno anche a te Kuno.>> sbuffo abbassando la gamba. << Maledetto Ranma Saotome. >> mugolò il ragazzo che avevo appena colpito. Mentre mi avvio al portone sento nel cortile delle voci che sussurrano i soliti commenti, "povero Kuno", "non imparerà mai", o il peggiore di tutti : "Che carino, Ranma è geloso!" seguito da squittii femminili. La sensazione che sento forte però è lo sguardo di Akane su di me, infondo non l'ho degnata di uno sguardo. Me la doveva pagare per non avermi svegliato. Vengo raggiunto dai miei due soliti amici, i stessi che mi avevano salutato al cancello. << Ranma, cos'è successo tra te e Akane sta volta?>> Sempre i soliti impiccioni. << Quella stupida non mi ha svegliato sta mattina e ho dovuto correre per non fare tardi.>> spiego incrociando le braccia e sbuffando irritato. << Beh se voi dormiste insieme nella stessa camera non succederebbe...>> ammicca, dandomi qualche spallata, il più basso. Sono certo di essere arrostito. Ma come gli vengono in mente certe idee malsane? Io dormire con quella li? << Ma sei impazzito per caso? Non dormirei mai con quel maschiaccio, è talmente violenta che mi prenderebbe a calci e pugni anche mentre dorme! >>, butto le mani avanti. << Chi sarebbe il maschiaccio violento?! Ranma sei uno stupido, sono io che non vorrei mai dormire con te! E poi io ho il mio P-chan che mi tiene compagnia tutta la notte. >> Mi giro lentamente, terrorizzato dalla reazione di Akane. Le parole erano dure ma la cosa che mi spventava sempre di più era l'espressione adirata che riusciva a fare ogni volta. Metteva i brividi, anche perché era lo specchio di ciò che mi avrebbe fatto a breve. Ma perché è sempre nei paraggi quando dico queste cose?! Ora cosa mi darà? Un calcio? Un pugno? Invece ora che mi sono voltato la vedo solo a testa alta, occhi chiusi e rigida mentre cerca di avere un senso di superiorità. Dovrei risponderle? Non faccio in tempo perché si volta di scatto e corre in classe. Strano, una reazione troppo calma per il suo sguardo così tanto inferocito. Io almeno uno schiaffo me lo aspettavo. << Comunque sei troppo duro con lei. Akane è così carina!>> << Già, dovresti ammetterlo almeno una volta.>> << Vorrei avere la vostra ingenuità.>> dico sospirando prima di entrare in classe. Mi avvio al mio banco e nel farlo incrocio gli occhi di Akane, ma solo per una frazione di secondo perché poi lei distoglie subito lo sguardo puntandolo a terra. Ma che le prende? Aveva un'aria triste e da quel poco che ho potuto vedere i suoi occhi erano turbati, pensierosi e cupi. Mi siedo nel banco dietro al suo e poso la cartella in terra, estraggo un foglio bianco con una penna, strappo un angolo e ci scrivo sopra un: "Che hai? Triste per l'abbraccio mancato di Kuno?". Stropiccio il pezzetto di carta e glielo lancio perfettamente davanti alle braccia conserte, sul banco. Dopo poco mi arriva la risposta: "geloso?". Sbuffo. Ma per chi mi ha preso? Come posso essere geloso di una ragazza così poco sexy? E per di più di Kuno. Però devo ammettere che... " Ti piacerebbe". Uso la sua solita risposta per prenderla in giro. Legge ma non accenna a darmi più alcuna risposta. Le ore di lezione si susseguono, una più noiosa dell'altra, fino ad arrivare alla ricreazione. Mi alzo per andarmi a comprare qualche panino ma vengo bloccato sul posto da Ukyo. << Ei Ukyo, buongiorno.>> cerco di superarla ma mi si mette di nuovo davanti, sta volta faccio caso ad un sacchetto che ha tra le mani. Ma quello è...un cestino per il pranzo?! Se lo vede Akane andrà su tutte le furie, ma non posso rifiutare, non voglio che ci resti male Ukyo. Che faccio?! Perché tutte a me?! << Io...volevo fare qualcosa di carino per te dal tuo rientro a casa in realtà, ma non avevo tempo così...spero ti piaccia.>> sembra arrossita. << Ranma quanto sei fortunato! A noi il pranzo non lo prepara mai nessuna.>> mi arriva una voce da dietro. Non so che fare. Lo accetto o no? << Che fai Ranma? Non accetti il pranzo di Ukyo? Avrà lavorato sodo per prepararlo.>> un altro compagno che non si fa gli affaracci suoi. << Forza Ranma, è tutto per te.>> la ragazza mi viene ancora più sotto con quella scatola. Sospiro rassegnato. Come posso rifiutare? La conosco da troppo tempo, ci rimarrebbe malissimo. Spero che Akane possa capire. A proposito di quel maschiaccio...ma dov'è? Perché ancora non si è fatta sentire? Mi sporgo per guardare l'intera classe ma di lei neanche l'ombra, poi vedo una ciocca dei suoi capelli sparire nel corridoio. << Grazie Ukyo, sei molto gentile. Ora però devo andare!>>, le prendo velocemente il pasto tra le mani e corro via in direzzione del luogo in cui ho visto sparire Akane. È così strana oggi. << Ranma aspetta!>> Mi dispiace U-chan, ma... Quella stupida di Akane. Chiedo in giro dove possa essere e molti mi dicono di averla vista salire sulla terrazza. Mi avvio anche io. Apro la porta e la vedo, mi da la schiena mentre guarda il panorama, il vento le muove i corti capelli e la gonna della divisa, lasciando intravedere di più le sue gambe allenate. Ma da quando guardo le gambe di Akane? Sospiro di nuovo e mi faccio coraggio. << Akane...>> << Vattene via. >> Sembra davvero arrabbiata sta volta. << Ma non è colpa mia! Ukyo è stata gentile e io...>> Non mi fa finire la frase. << E tu non hai potuto rifiutare, vero? Infondo è bello avere una fidanzata che si preoccupa di prepararti il pranzo e per di più sa anche cucinare bene! >> Dalla voce sembra stia piangendo. << Akane...>> Non so davvero cosa dirle. << A me non interessa nulla di pranzi, di fidanzate e...>> mi blocco immediatamente non appena mi rendo conto di ciò che ho detto. << Cioè non fraintendere Akane, io intendevo dire che...>> cerco di uscire da questa situazione come meglio posso, ma non mi da il tempo di superare l'imbarazzo e la paura di ferirle i sentimenti che, lentamente, si volta verso di me con sguardo duro. Mi mette i brividi ma so di aver sbagliato, io non intendevo dirle che non mi importa di lei. << No ho capito benissimo cosa intendevi dire. Anche io non mi sarei mai voluta fidanzare, non con uno come te. Non mi importa nulla di te, stupido! >> Noto i suoi pugni sempre più serrati. Comunque se è questo quello che pensa sono contento che lo abbia detto. Se non interessa a lei figuriamoci a me. << Neanche io la volevo una fidanzata, è solo una perdita di tempo, io mi devo allenare!>> sottolineo l'ultima frase rimarcandola con la voce. La sento sbuffare come un toro inferocito. << E allora allenati senza rompere le palle a me e senza andare in giro a fare il dongiovanni! >> << Io non faccio il dongiovanni! >> ribatto stizzito. Ma per chi mi ha preso? << Ah no? E allora tutte quelle che vanno in giro a dire che sei il loro fidanzato? Il pranzo di Ukyo però l'hai accettato e sono sicura che non avresti rifiutato neanche quello di Shampoo o di Kodachi! >> << Che ci posso fare se piaccio a quelle pazze!? E ti scoccia tanto che abbia accettato il pranzo di una mia vecchia amica?! Va bene! >> senza pensarci, preso dalla rabbia e dalla foga del momento e, soprattutto, dalla voglia di non volerle dare ragione e probabilmente da un pizzico di consapevolezza dei suoi sentimenti e dei miei, lancio a terra il pranzo di Ukyo lasciandolo rovesciare completamente. La vedo immediatamente paralizzarsi e sgranare gli occhi castani. << Ecco ora sei contenta!? Quante volte devo ripeterti che non mi interessa e che se fosse per me...>> << Ranma!>> Vengo bloccato da un urlo. So perfettamente chi è che ha strillato il mio nome alle mie spalle. Lo so ed è questo che mi porta ad immobilizzarmi. << Come hai potuto, Ranma? Mi ero svegliata più presto del solito per cucinare.>> Mi volto e trovo Ukyo intenta a camminare verso il porta pranzo completamente rivoltato, sembra davvero molto abbattuta. Speriamo non se la prenda troppo. Non volevo farle un torto. Non voglio farne neanche ad Akane. Ma perché mi caccio sempre in queste situazioni?! << Ukyo...mi...mi dispiace non...>> Non sono riuscito a finire la frase perché la mia attenzione è stata catturata dalla corsa di Akane all'interno della scuola. Istintivamente faccio per seguirla ma la mano di Ukyo mi blocca tenendomi il braccio. << Lasciala andare. Quella bambinetta viziata ti ha costretto a buttare il pranzo, giuro che mi vendicherò. >> Ma che dice? È impazzita? Non può prendersela con Akane, è più debole di lei. Devo fare qualcosa, non voglio che a rimetterci sia Akane. << No Ukyo ma cosa ti salta in mente?! Non è stata colpa di Akane!>> << Ti tiene sotto ricatto forse? Non giustificarla, dovrà pagare per ciò che ha fatto!>>, il suo sguardo è veramente determinato. << Senti, perché non lasciamo perdere questa storia eh? Ti prometto che mangerò qualsiasi cosa mi cucinerai.>> mi sforzo di sorridere per convincerla. Quella stupida di Akane dovrà ringraziarmi anche per questo. << Davvero Ranma caro?! Mi fai così felice!>> gli occhi di lei sembrano essersi fatti a cuoricino e lascia la presa dal mio braccio per stringersi le mani davanti al petto. << Non montarti la testa, lo faccio perché...>> Ma perché nessuno mi lascia mai finire di parlare?! Se ne è andata con una determinazione negli occhi che mi ha messo i brividi. Spero solo abbia capito il motivo per il quale ho accettato di mangiare le pietanze preparate da lei. Non voglio che si batta con Akane, quella stupida è violenta con me ma non se la caverebbe in un duello con Ukyo. Sbuffo. Ora devo solo stare attento a non farmi vedere da lei mentre mangio le pietanze preparate da Ukyo. Mentre scendo le scale per tornare in classe penso che sarebbe facile spiegare la situazione ad Akane, per non creare fraintendimenti, ma non voglio assolutamente che sappia cosa sto facendo per lei, probabilmente non capirebbe e si arrabbierebbe perché le sto dando involontariamente della debole. Ma io voglio solo proteggerla. Torno in classe con lo stomaco che brontola ma questo a quella ragazzina della professoressa non importa perché ho fatto tardi e devo essere punito. Evito la mossa dell'assorbimento dello spirito combattivo ed esco dalla classe optando per la più classica punizione. Mentre sono in piedi vicino alla porta della mia classe, sento la voce di Akane che chiede alla professoressa di poter andare in bagno. Dopo pochissimo la porta si apre e lei esce a sguardo basso e con del rossore sulle guance. Ed ora perché fa così? Devo chiederle scusa per quella frase infelice. << Akane io...ecco...>>, poso i secchi d'acqua per terra e sospiro cercando più coraggio. << Tieni, ti ho preso l'ultimo panino rimasto.>> mi allunga il pasto confezionato, senza però ancora guardarmi in viso. Ammetto che forse un po' sono arrossito. Mi capita quando fa la carina...e mi capita anche di guardarla e pensare che forse... Afferro il panino e lo apro iniziandolo a mangiare, voglio proprio gustarmelo. << Mi dispiace di averti fatto gettare il pranzo.>> La guardo più attentamente. << Non è stata colpa tua, sono stato troppo avventato io, è solo che non sapevo come farti capire che...>> << Che non hai interesse per queste cose così futili, lo so, l'ho capito. Tu vuoi solo diventare imbattibile e...>> Perché non mi guarda? Sembra così imbarazzata anche lei... << No, non...>> Perché sono così stupido? Perché non riesco a dirle le cose come stanno veramente? Tornati dalla Cina mi ero ripromesso che non l'avrei più allontanata, che avrei sempre fatto di tutto per proteggerla e tenerla al sicuro perché...non voglio mai più riprovare la sensazione di perderla. Eppure quando l'ho vista vestita da sposa il mio cuore non ha retto e la mia mente ha iniziato a farsi i soliti complessi. Non sono abbastanza forte, non sono abbastanza uomo per lei. Il problema è che vorrei prima risolvere il disagio della maledizione e diventare davvero forte, vorrei concludere i miei allenamenti prima di iniziare la vita da sposato. Perché per mio padre e il suo è così difficile da capire? Ecco perché quel giorno, mentre lei aspettava un si, io rincorrevo quella stupida acqua. Ma sicuramente lei non lo ha capito e avrà pensato che me ne sia fregato del matrimonio. E forse è per questo che è più triste e meno arrabbiata. La cosa divertente è che posso affrontare qualsiasi sfida, qualsiasi avversario, ma non riesco proprio a dirle qualcosa di carino, o semplicemente quello che penso davvero. Sono una frana. << Ora devo proprio rientrare, sennò metterà anche me in punizione.>> fa un piccolo sorriso e finalmente mi permette di guardarla in faccia. Resto spiazzato dal suo comportamento e non riesco proprio a fermarla e a dirle quello che devo. Mi sono perso tra i pensieri e non ho colto l'occasione. Sono un idiota. Ora che ci penso non si è neanche interessata a come ho risolto la faccenda con Ukyo. Ma non le interessa davvero?
   
 
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