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Autore: Fanta Gaia    21/07/2019    0 recensioni
Sirius quando aveva accettato di fare il padrino di Harry James Potter, non aveva immaginato che un giorno avrebbe dovuto fargli da padre
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Harry Potter, James Potter, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Più contesti
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Come tutte le sere uscì dalla casa dei Potter andavo da Peter per dargli un po’ di compagnia, arrivato al nascondiglio segreto vidi la porta aperta ed entrai con la bacchetta in mano, già stavo pensando al peggio mi immaginavo il suo cadavere privo di vita ma non c’era nessuno all’interno.
Corsi in moto dai Potter ma quando arrivai era troppo tardi, Peter ci aveva tradito la casa era completamente distrutta, lasciai cadere la moto ed entrai ancora illuso dalla speranza di vedere Lily e James, attraversai il salotto e vidi il cadavere del mio migliore amico sulle scale, soltanto poche ore prima stavamo ridendo e scherzando vedendo il piccolo Harry sulla sua prima scopa.
Le lacrime mi rigarono il volto non distogliendo lo sguardo da quello del mio amico andai oltre e arrivato della cameretta vidi il cadavere di Lily che giaceva come addormentato sul pavimento era fredda la scossi ancora incredulo, erano tutti morti ed era causa mia.
Un pianto mi scosse ed io riuscì a rimettermi in piedi, il piccolo Harry nella culla stava piangendo, lo guardai meravigliato non era possibile che fosse ancora vivo quella doveva essere un’allucinazione, si avvicinò al piccolo e lo prese in braccio il piccolo continuava a piangere, così lo cullai e mi resi conto che era vero, era riuscito a sopravvivere.
Hagrid entro nella casa semidistrutta, arrivo nella cameretta e trovo Lily stessa a terra e Sirius con le guance rigate dalle lacrime che cercava di calmare il piccolo << Sirius >> lo chiamo ma non si voltò, Hagrid si avvicinò a Sirius che tremava lacerato dal dolore, << dai a me il bambino >> ma quando lui cerco di prenderlo Sirius glielo sottrasse e lo guardo con gli occhi che erano stati svuotati da qualsiasi luce, Hagrid fece segno a Sirius di seguirlo, poi si diresse lentamente verso le scale, arrivati fuori Sirius diede la sua moto a Hagrid non riusciva a guidare e non voleva lasciare Harry, si mise dietro il mezzo gigante tenendo sempre stretto il piccolo fagotto. Sirius non guardo di stessero andando si accorse che erano artisti soltanto quando senti la moto scendere e Hagrid che frenava dolcemente, scese come un’automa, poi segui il mezzogigante dentro il castello, Silente li aspettava sulla soglia << Hagrid cos’è successo? >> << Signore, Sirius è arrivato prima di me e non sono riuscito a portare soltanto il bambino non ha voluto lasciarlo, mi dispiace signore >>
<< Tranquilla Hagrid, grazie >>
<< I Potter sono tutti morti, tranne il piccolo Harry >>
singhiozzo poi Albus gli diede una pacca sulla spalla e cerco di consolarlo, poi rivolse l’attenzione a Sirius << Mi dispiace >> Sirius non rispose << vieni, entrambi avete bisogno di riposo e vorrei fare visitare il piccolo >> la McGranitt li aveva raggiunti, da quanto conosceva Sirius mai lo aveva visto così, li scorto in silenzio verso l’infermeria dove Harry fu visitato anche se non lascio mai le braccia di Sirius. Soltanto quando furono lasciati soli in una stanza del castello, lo fece stendere sul letto e poi tutte le forze lo abbandonarono e si lasciò andare ad un pianto disperato.


La sua unica famiglia era andata distrutta, i Potter non erano i suoi veri famigliari ma quelli con cui aveva un legame di sangue non avevano fatto altro che odiarlo mentre James e la sua famiglia lo aveva accolto quando era scappato di casa, gli mandavano veri regali di Natale e si ricordavano il suo compleanno erano piccoli gesti che lo avevano fatto sentire finalmente amato.
Lui e James erano cresciuti insieme, aveva assistito alla sua completa perdita della testa per Lily Evans, l’aveva visto conquistarla e mettere su famiglia mettendo finalmente la testa a posto ma non dimenticando mai il suo cuore da ragazzo.
Quando avevano scoperto la profezia erano spaventati e preoccuparti, far venire al mondo un bambino in quel periodo era già stata una decisione complicata ed ora erano anche nel mirino di Voldemort, Sirius avrebbe fatto di tutto per proteggerli ma con James avevano deciso che fosse più sicuro anche per la sua vita affidare il compito a Peter, in quel momento Sirius avrebbe preferito aver perso lui la vita purché Lily e James fossero ancora vivi, lui non li avrebbe mai traditi avrebbe preferito morire piuttosto che farlo, e poi lui non aveva nessuno mentre loro avevano il piccolo Harry che ora si ritrova solo.
Smisse di piangere, Harry si era addormentato andò da Silente con il piccolo tra le braccia << devo fare una cosa. Ne abbia cura >> “abbine cura” quella era la frase che utilizzavano quando facevano da baby Sitter al piccolo, la voce gli si incrinò ma si voltò ed usci.

Cerco Peter in ogni angolo della città ed alla fine lo scovo era stato così stupido da non abbandonare la città << Sirius, amico mio >>
<< Come osi chiamami amico >>
<< Ma cosa dici, ora che James è … >>
<< È morto a causa tua. Li hai traditi >>
<< Sirius cosa potevo fare ?>>
<< Potevi morire, io sarei morto per loro >>
<< Sirius tu … >>
<< Ed ora morirai come doveva essere >> Sirius alzò la bacchetta completamente accecato dalla rabbia, poi i suoi ricordi si interrompono e tutto diventa nero.
Al suo risveglio era in una stanza buia di una qualche prigione, senti dei passi avvicinarsi << Sirius Black >> lo chiamo una voce maschile, lui si alzò dal letto e si diresse verso le grate << Venga che deve essere processato >>
<< Processato per cosa? >>
<< Per la morte dei coniugi Potter e per l’attentato alla vita del bambino >> percorse in silenzio il corridoio e quando arrivo nelluala fu legato ad una sedia, e le accuse cominciarono, non gli interessava di finire in carcere nulla poteva privarlo della vita più di quanto lui già non ne fosse svuotato. Harry era con Silente e lui sapeva che sarebbe stato al sicuro, Peter solo lo preoccupava, non sapeva se fosse morto.
   
 
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