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Autore: Striginae    22/07/2019    10 recensioni
[Ineffable Husbands - Reverse!What if: Angel!Crowley/Demon!Aziraphale]
«Converrai con me nel dire che per i demoni l’acqua santa è letale. Così non è stato per te. Ergo, non sei un demone. E se non sei un demone, sei un angelo. Ovvio, no?» […]
«Se un angelo non brucia nelle fiamme infernali, è un demone.»
Punto, fine della questione.
Semplice, no?

Cosa accadrebbe se dopo lo scambio di corpi tra Crowley e Aziraphale, l'Inferno e il Paradiso traessero delle conclusioni del tutto errate e decidessero di intervenire per ristabilire l'ordine? Solo guai.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Belzebù, Crowley, Gabriele, Hastur
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Flown away, fallen apart

Prologo



Londra, 10:30 a.m., 7 Luglio 2019

Chi sei?
“Sono una parte di quella forza che eternamente vuole il male ed eternamente opera il bene.”[1]


Che cosa ne sanno gli umani di noi demoni, si domandava Crowley leggendo tale presuntuosa asserzione. Aveva intravisto quella frase nella quarta di copertina di un tomo enorme, più simile ad un mattone che ad un libro che aveva trovato casualmente a casa. Non ricordava nemmeno di avere una cosa del genere, non era certo un amante della lettura, il demone. E aveva anche le sue buone ragioni, visto come lo facevano irritare certi scritti.
Fatto sta, che quello stupidissimo aforismo era uno smacco per tutti i demoni. Un insulto bello e buono! Ridicolizzava il loro (suo) lavoro, sottolineava quanto fossero inutili tutti i loro (suoi) sforzi nel compiere la cosa sbagliata. Li riduceva a delle semplici pedine del grandioso piano divino, buoni solamente a fare risplendere ancora di più la magnifica vittoria del Bene sul Male. Insomma, tanta fatica solo per rimpinguare ancor di più l’ego di qualche borioso angelo? Inaudito!
Ciò che faceva saltare ancor di più i nervi al demone era la consapevolezza che in fondo in fondo, quella maledetta affermazione quasi profetica, era corretta. Lui, un dannatissimo demone dell’Inferno, aveva operato il bene dell’Umanità quando insieme ad un certo angelo aveva evitato l’Apocalisse.
Forse è vero che alcuni umani ne sanno una più del diavolo, rifletteva Crowley, stizzito per i sentimenti contradditori che gli suscitava la spinosa questione. Meglio per lui tornare alle sue demoniache occupazioni.
 


Durante la sua lunga permanenza sulla Terra, Aziraphale aveva imparato una cosa sugli esseri umani: amavano scrivere di mondi post-apocalittici e distopici. Aveva letto qualcuno di quei libri, rimanendo affascinato dalla fantasia che quegli esseri mortali dimostravano di possedere… zombie, mutazioni genetiche dovute a scorie nucleari, complotti di stato, profezie Maya e chi più ne ha più ne metta!
Chissà  come reagirebbero se solo sapessero che vivono già in un mondo post-Apocalittico, si domandava Aziraphale, seduto dietro il bancone della sua libreria, guardando di sottecchi i pochi clienti che ancora si ostinavano a tornare nonostante tutti i tentativi dell’angelo di distogliergli dall’idea di comprare i suoi preziosi volumi.
Certo, è vero, l’Apocalisse era fallita ma c’era pur sempre stata, in teoria. Fortunatamente il giovane Adam Young era riuscito a rimettere tutto a posto. Nonostante l’angelo fosse sinceramente sollevato per aver impedito la distruzione della Terra e per essere riuscito a scampare alla punizione del Paradiso, era inquieto. Aveva disobbedito ai suoi superiori e li aveva ingannati con qualche sotterfugio per giunta ma, lo aveva fatto per il bene dell’Umanità ed è questo che un angelo dovrebbe fare, non è così? Non avrebbero dovuto condannarlo per aver compiuto la cosa giusta!
Non ebbe tempo di interrogare ulteriormente il suo animo tormentato dall’incertezza che un cliente minacciava d’acquistare uno dei suoi libri preferiti. Aziraphale non ci pensò due volte a raggiungerlo per sventare il pericolo imminente.
 


Londra, 11:30 a.m., 21 Luglio 2019


«Oggi è una giornata splendida, non trovi?»
Mentre parlava l’angelo non degnò il demone di uno sguardo, concentrato com’era su St. James Park, invaso da turisti rumorosi e allegri. Aziraphale lanciò qualche briciola alle pasciute papere del parco che facevano a gara per accaparrarsi i pezzi di pane più grossi.

«A me sembra una giornata come tante altre.»
Il demone squadrò con astio prima le papere e poi i turisti, vagamente risentito per la mancanza di attenzioni da parte dell’angelo. Si schiarì la gola per convogliare l’attenzione di Aziraphale su di sé, aveva qualcosa da proporgli.

«Sai, ultimamente non si fa altro che parlare dell’allunaggio. Che ne dici di una gita sulla luna, noi due insieme? Dicono che sia magnifica in questo periodo dell’anno.»
Tentò Crowley, ostentando sicurezza. Quando mesi prima aveva proposto ad Aziraphale di scappare verso Alpha Centauri la situazione era ben diversa. C’era il destino del mondo in gioco e la sua era stata una richiesta disperata, un tentativo come un altro per disperdere le loro tracce. Forse era rimasto ferito dal rifiuto dell’angelo, quella volta. Ma adesso, non c’era alcun motivo di temere un “no” da parte sua. Si trattava di una semplice vacanza e Crowley non desiderava altro che un po’ d’intimità per lui e Aziraphale.

«Oh. Be’, se la metti così… Non credo di poter rifiutare!»
Rispose Aziraphale, non provando nemmeno a nascondere il proprio entusiasmo. Gli esseri umani in quel periodo dell’anno sono soliti prendersi del tempo per se stessi. Perché mai lui e Crowley non dovrebbero fare lo stesso? Inoltre, Aziraphale era sicurissimo che in tutti quei lunghi seimila anni, non si erano mai presi una pausa. Era arrivato il momento di fare nuove esperienze, perché non cominciare proprio da un breve soggiorno sulla luna?

«Allora è deciso. Partiamo questa notte, ci vediamo qui. Ci stai, angelo?»

«E sia. Non mancherei per nessun motivo al mondo.»


Londra, Mezzanotte, 22 Luglio 2019

A St. James Park, quella notte, nessun angelo e nessun demone si videro.
Nessuno andò sulla luna.
Entrambe le parti non avevano considerato l’unico motivo al mondo che li avrebbe costretti a rimandare il loro incontro.



[1]: La pronuncia Mefistofele, nel Faust di Goethe. L’idea di questa “storia” è venuta proprio leggendo questa frase. Spero tanto che Goethe mi perdoni.


Note finali
Uh, la mia seconda fanfiction su Good Omens. Questa volta a più capitoli, cosa che non è assolutamente da me. Il primo capitolo l'ho già scritto, penso di aggiornare molto presto infatti. Non ho resistito all'idea di postare questa schifezza di prologo, quindi eccomi qua! 
Come già detto è una Reverse!What if, dato che ultimamente la mia dash su Tumblr ne è invasa, ho deciso di cimentarmi a modo mio in questa piccola impresa. 
Ringrazio tantissimo chiunque abbia letto fino a qui :) 
A presto! 
   
 
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