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Autore: Harry Fine    23/07/2019    3 recensioni
[Anime/manga fantasy]
Al mondo ci sono tantissimi ragazzi che soffrono. Oppressi dai bulli, soggetti a violenze e che annegano nella loro disperazione. E in cambio tutti loro ottengono qualcosa di molto speciale. Gli Stick. Oggetti venduti da uno strano sito che dona poteri che gli concederanno la loro vendetta. Almeno fino al giorno dell'arrivo di Tempest, il cataclisma che distruggerà e ricostruirà il mondo da zero. Riusciranno i protagonisti a svelare il mistero dietro il sito per maghi prima che ciò accada?
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: OC
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Per i bui corridoi del covo degli amministratori, Ichi camminava a passo lento. In quel periodo stavano succedendo fatti che non aveva assolutamente messo in conto all'inizio.

Il gruppo di Runa Fuyutsuki si era rivelato più caparbio e astuto di quanto si sarebbe aspettato per degli esseri umani. E soprattutto avevano capito come sfruttare al meglio i loro stick.

E anche se si era diviso e aveva perso due componenti, sapeva che erano ancora la minaccia maggiore. Soprattutto a causa della presenza di Xsorof V e Alastor Tanata, i due “irregolari". Il loro arrivo non era previsto e si stava rivelando destabilizzante.

Quei due erano dotati di magie fuori dal comune e soprattutto erano troppo intelligenti per cadere in qualsiasi trappola. Inoltre sul secondo non si sapeva quasi nulla.

Era rimasto nell'ombra per due anni da quando aveva ricevuto il suo stick, senza mai usare la sua magia o provare a contattare altri maghi. Questo lo rendeva un'incognita pericolosa.

E non erano loro l'unica cosa che lo stava facendo riflettere.

Nana negli ultimi tempi si stava comportando in modo strano. Troppo persino per una come lei. Aveva notato che osservare quei maghi combattere la dilettava e non solo. Pareva che tutti gli umani in qualche modo la intrigassero.

Nonostante fossero delle creature rumorose, incivili e rozze, avevano catturato il suo interesse, come dimostrava la sua alleanza temporanea con quel tale Subaru e quella più a lungo termine con quel “contatto” umano di cui si era rifiutata di parlare a tutti loro. E non si era limitata solo a questo.

Ni, Roku, Hachi, Juushi e Juugo erano tutti morti e Juuhachi era stata danneggiata. Tutti i loro colleghi erano giunti alla stessa constatazione: erano stati deboli e per questo avevano trovato il loro destino.

Ma lei sembrava stranamente interessata ai combattimenti in cui erano stati sconfitti piuttosto che alla loro effettiva morte.

Aveva mostrato di essere decisamente coinvolta quando aveva visto, in particolare i ragazzi sotto la sua giurisdizione, uccidere i suoi alleati.

Ma forse non avrebbe dovuto essere troppo sorpreso. Anche Nana era stata una “irregolare" un tempo. Una davvero pericolosa. Molti erano stati i dubbi quando le era stato offerto il settimo seggio al loro tavolo proprio per questa sua caratteristica. Ma aveva fatto il suo dovere per tutto quel tempo, quindi non riusciva a spiegarsi cosa avesse attivato il suo cambiamento.

Ma in ogni caso non se ne doveva preoccupare. Il piano del re stava procedendo bene, nonostante le interferenze.

L'energia negativa stava venendo prodotta e assorbita rapidamente e molto presto il loro sovrano avrebbe realizzato il suo grande disegno per la Terra.

Era per questo che lui era stato creato. Che tutti loro erano stati creati. Ma era anche questo il motivo per cui il comportamento di Nana lo aveva messo in allarme.

Non sapeva se si sarebbe davvero ribellata al suo ruolo, ma non le avrebbe permesso di intralciare ulteriormente gli obiettivi del re. Ed era proprio per questa ragione che stava andando da lui.

Si fermò infatti davanti ad un grande portone bianco, per poi varcarlo. 《Mio sovrano, sono arrivato》 Disse con un inchino.

Era entrato in una gigantesca stanza vuota tenuta in piedi da possenti colonne ed illuminata dalla grande sfera bianca fatta di magia che fluttuava proprio al centro.

E al suo interno, si trovava l’artefice di tutto. La persona che aveva creato gli stick, il sito per maghi e i suoi amministratori, nonché colei che aveva in mente di trascinare quel mondo sul ciglio della distruzione, anche se ad un primo sguardo non si sarebbe mai detto.

Il tanto famigerato re aveva infatti le sembianze di una ragazzina sui quattordici anni. Aveva lunghissimi capelli mossi di un argenteo molto chiaro che raggiungevano i piedi nudi, con una camicia da notte a coprire il suo corpo esile ed apparentemente innocuo, ma aveva lo sguardo più inquietante che si fosse mai visto.

Pareva antico. Antico come il mondo e acceso da una luce intensa nella pupilla verticale. Infine delle Lacrime di sangue scendevano a fiotti sui suoi zigomi, in contrasto coi lineamenti delicati.

Solo quegli occhi sembravano emanare una potenza terrificante, infatti Ichi non osò alzare il capo fino a quando lei non lo chiese. 《Cosa sei venuto a riferire, figlio mio?》

《Mia signora, il gruppo di maghi che si oppone ai nostri piani ha purtroppo ucciso anche Roku, Juushi e Juugo, nonostante due delle loro compagne siano morte insieme a loro.》

Il re rimase impassibile. 《Non è importante. Anche se il vostro numero è sceso, avremo comunque abbastanza energia negativa per far sorgere Tempest. Questi maghi non potranno esserci di alcun intralcio appena quel momento arriverà. Ma confesso di essere curiosa riguardo tutti loro. La loro energia è talmente intensa…》

《C'è anche qualcos'altro, mio sovrano. Credo che qualcosa non vada in Nana. È probabile che qualcosa abbia fatto riaffiorare parte della sua coscienza originaria.》 Disse Ichi.

La ragazzina lo osservò. 《Se è come dici, allora distruggetela appena possibile. Nessuno si deve mettere sulla nostra strada, nemmeno uno di voi.》 Disse, mentre l’amministratore si inchinava ed usciva.

Avrebbe sistemato lui stesso Nana. La sua prolungata assenza stava rendendo sempre più chiaro che li avesse traditi. Per questo avrebbe cancellato lei e tutti gli altri irregolari insieme ai loro alleati.

 

 

E mentre il capo degli amministratori si avventurava per i corridoi scuri, Midori faceva altrettanto per le vie del centro.

La situazione in quel periodo l'aveva messa parecchio in agitazione.Dimitri, Runa e Hana erano andati via. Si erano staccati dal branco Di botto e questo non andava bene.

Poi l’occhiata delusa della mora le aveva fatto particolarmente male. Non aveva effettivamente capito cosa ci fosse tra loro due, perché sapeva che il bacio che si erano scambiate significava qualcosa, ma era certa che a quel punto avesse perso il suo affetto.

E questo la faceva stare solo peggio! Dopo la rottura del gruppo, Xsorof e i gemelli le avevano offerto di ospitarla a casa loro, visto che non aveva altri posti in cui andare, e lei si era sfogata nell’unico modo che conosceva: cucinando.

Erano quattro giorni che continuava a servire ai tre i piatti più disparati pur di gestire lo stress, ma in quel periodo la gravidanza si stava facendo sentire e non sembrava esserci modo di trovare pace.

Perciò, avendo svuotato il frigo, era andata in centro a fare la spesa, anche per distrarsi da tutto il resto. Solo che poi vide passare una familiare chioma tinta di rosa coperta da un cilindro.

《Ciao Alastor.》 Salutò istintivamente, facendo voltare il giovane.

Solo allora la ragazza vide che non era da solo, visto che un ragazzo sui venticinque anni lo teneva a braccetto e che accanto a loro camminava una coppia di uomini poco più grandi.

Avevano tutti un aspetto incredibilmente esotico e affascinante. Il più alto aveva la pelle abbronzata, ribelli capelli neri, lineamenti scolpiti e due seri occhi blu incredibili. Mentre quello accanto a lui era il contrario.

Capelli biondi perfettamente ordinati, occhioni verdi chiaro che spiccavano sulla pelle pallida del viso aguzzo ed un sorriso furbetto in viso.

Infine, quello più vicino ad Alastor aveva lunghi capelli castani legati, un naso greco invidiabile, pelle rosea e dei malinconici occhi verde scuro.

《Oh. Ciao Mido-chan.》 La salutò allegramente il ragazzo con la protesi, avvicinandosi. 《Come stai oggi?》

《Ala-chan, chi è lei? Una tua amica?》 Chiese il castano curioso, osservandoli da lontano insieme agli altri due.

《Si. L'ho conosciuta da poco ad una festa. Purtroppo sta affrontando una gravidanza tutta sola e ha bisogno di aiuto. Potrebbe venire con noi? Vi preeeeeego.》 Spiegò lui, sfoderando due occhioni da cucciolo incredibili.

Midori lo guardò sorpresa. Non sapeva che Alastor potesse essere così… civettuolo. Non sembrava affatto il mago sarcastico e astuto che aveva ammazzato quell'amministratore a sangue freddo la sera della festa.

《Ma certo che può venire! Non serve neanche chiedere. Comunque il mio nome è Asahi.》 Disse il biondo, mentre il più alto rivolgeva un leggero inchino alla ragazza.

《È un piacere conoscerla, signorina. Il mio nome è Kazuchi, mentre lui è Keiro.》 Disse educatamente, facendola arrossire ed inchinare a sua volta.

《Molto piacere. Il mio nome è Midori. Comunque non voglio disturbarvi. Sono qui solo per una commissione.》

《Sei qui per far compere?》 Le chiese il ragazzo dai capelli rosa, stretto ancora al braccio di Keiro.

《Si, purtroppo ho svuotato il frigo di Xsorof e quindi vorrei rimediare.》

《Oh. Allora insisto, vieni con noi. Ti faremo compagnia. Non sia mai che una signorina debba andare in giro da sola.》 Trillò lui, osservandola con un sorriso, mentre i tre uomini lo spalleggiavano. Per conquistare le ragazze, la galanteria era sempre l'arma migliore.

L’albina a quel punto accettò e tutti e cinque si avventurano nei corridoi del centro commerciale.

《Le altre volte che ci siamo visti non abbiamo avuto tempo per parlare. A che mese sei arrivata con la gravidanza?》 Chiese il mago di colpo.

《Quasi oltre la metà del sesto ormai.》

《È fantastico! Allora non manca molto alla nascita.》 Esclamarono Keiro ed Asahi come due bambini.

《Sai già se sarà un maschietto o una femminuccia?》

《No. Purtroppo non c'è stato tempo per fare delle ecografie.》

《Ah beh, allora sarà una bella sorpresa.》 Disse Alastor, prima di bloccarsi, indicando una vetrina.

《Guardate che tutine adorabili!》 Disse indicando degli articoli per neonati.

《In effetti sono davvero carini.》 Convenne Midori.

 

《Ti va di entrare a comprare qualcosa?》

《Eh? Ma no. Non voglio disturbare…》

 

《Oh, nessun problema mia cara. Una signorina incinta dovrebbe farsi viziare un po'.》 Disse Asahi mentre entravano nel negozio ed iniziavano a guardare gli scaffali.

C'era di tutto e di più. Tutine, scarpine, peluche, seggioloni, culle…. Midori non poteva fare a meno di sentirsi emozionata. Quelle cose erano per suo figlio. L'avrebbero aiutata a prendersene cura per i suoi primi anni e questo la stava facendo brillare di gioia.

Alastor su fece sfuggire un risolino. 《Che succede Mido chan? Non eri mai venuta in un posto così?》

Lei inclinò la testa, un po' a disagio. Ovviamente aveva pensato di fare un salto, ma i soldi che stava usando appartenevano ai suoi amici e i tre la stavano pure facendo restare a casa loro, quindi non voleva essere di ulteriore peso.

Il ragazzo se ne accorse, quindi decise di distrarre la sua attenzione. Non avrebbe voluto che si mettesse a piangere o avesse altre crisi simili. 《Se non sono indiscreto, mi puoi dire chi tra Xsorof e Dimitri è il padre? Sono curioso.》 Disse, mentre cercavano nel reparto dei passeggini. Midori si morse un labbro.

《In realtà il padre non è nel nostro gruppo. Anzi… è a causa sua se sono diventata una maga. Vedi… questo bambino non è frutto di un rapporto consensuale. Suo padre era una persona orribile che mi ha usato come una bambola. E lo ha fatto fino al punto in cui ho ricevuto uno Stick.》

Alastor a quel punto perse il sorriso. Essere costretti ad essere la bambolina di qualcuno? Quella era una sensazione che conosceva fin troppo bene.

《Due domande. Perché hai tenuto il bambino? E quel tipo è morto vero?》

《Si. Lui non c'è più. L'ho pietrificato io stessa. E riguardo a mio figlio… so che forse dovrei odiarlo per come è stato concepito, ma non è stata colpa sua. Non ha scelto lui che succedesse questo. E poi… sono stata così felice quando ho saputo che c'era. Ormai è la mia ragione di vita.》

Il ragazzo la guardò sorpreso. Non sapeva se definirla pazza o troppo ingenua, ma doveva ammettere di ammirarla un po'. Ne aveva passate di tutti i colori, eppure continuava a mantenere quella parvenza così gentile.

Solo che l'arrivo di Kazuchi, Keiro e Asahi li distrasse. 《Ragazzi, guardate cosa ho preso per voi! Li ho visti e non ho saputo resistere.》 Disse il castano, dando a lui un morbido peluche a forma di coniglietto bianco e a lei uno a forma di civetta dalle piume brune.

《Ohhhh. È adorabile.》 Commentò il diciottenne con gli occhi scintillanti.《Grazie mille.》 Disse, dando poi un appassionato bacio sulle labbra del castano.

Midori li guardò ad occhi sgranati, mentre stringeva il peluche. Quello sarebbe stato un ottimo regalo per suo figlio, solo che la scena che aveva davanti l'aveva a dir poco sorpresa.

Alastor si staccò da lui con un sorrisetto malizioso. Quei baci erano davvero deliziosi. Solo che poi si ricordò del “pubblico" che avevano e si voltò verso l’albina, aspettandosi disgusto o di sentirsi chiamare “sgualdrina”, ma trovò solo stupore.

《Alastor, mi puoi spiegare cosa….?》 Il ragazzo sbuffò.

Accidenti ai regali adorabili e agli occhioni dolci di Keiro, per colpa loro aveva mandato all’aria tutto. Tanto valeva vuotare il sacco. 《Midori, tu sai cosa è uno sugar daddy?》

La ragazza ci pensò un attimo, poi diventò completamente rossa. 《Tu…!? E Loro…!?》

Alastor si mise a ridere per quella reazione, nonostante fosse piuttosto sorpreso che fosse solo molto sconvolta e non schifata. 《Già. Io e loro abbiamo quel tipo di relazione. E non hai idea di quanto siano bravi sotto le coperte.》 Disse nel suo orecchio, facendola diventare violacea mentre cercava di non immaginarseli in atteggiamenti intimi.

《Ehm… spero che questo non sia un problema per te.》 Disse Asahi, sempre stretto a Kazuchi, che osservava con un sorriso la buffa reazione della ragazza.

《Come? Oh no no no! Cioè… Non c'è problema, chiunque secondo me è libero di fare quel che vuole e stare con chi vuole.》 Disse lei, cogliendoli di sorpresa.

《Vi ringrazio molto, signorina.》 Disse il corvino col suo solito fare pacato, prima che tutti tornassero a guardare gli scaffali.

Il ragazzo dai capelli guardò con sospetto la ragazza. Nessuno era mai venuto a conoscenza di tutto così facilmente. Si era pure beccato degli insulti alquanto pesanti da parte di qualcuno.

《È seriamente tutto a posto?》

《Ehm… certo. Mi ha sorpreso. Tanto. Ma dopotutto loro sembrano delle persone speciali. Si vede che ci tengono molto a te.》

Lui la guardò confuso e poi rise.《Ah no no. La nostra relazione è primariamente carnale. È un bel dare ed avere per entrambe le parti.》

《Sei sicuro? Dal modo in cui Keiro ti guardava pensavo…》

《Oh no, è assolutamente impossibile. Soprattutto perché loro tre non sono neanche gli unici.》 Disse sornione mostrando la rubrica del cellulare. C'erano almeno altri tredici contatti.

Midori arrossì ancora. 《Ehm… va bene allora. Ma secondo me loro ci tengono davvero a te, Keiro in particolare. Comunque ti ringrazio molto per l'aiuto con tutti questi adorabili articoli per il mio piccolo, sei davvero gentile, e scusatemi tutti per il disturbo. Ma ora devo andare. Devo preparare il pranzo. Buona giornata.》

Alastor, dopo averle assicurato che il seggiolone, la culla e il passeggino sarebbero stati recapitati a casa di Xsorof rimase a guardarla andare via. Quella ragazza non era male. Anzi era piuttosto gentile. Gli stava simpatica, e le sue parole continuavano a rimbalzare nella sua testa. Keiro… ci teneva davvero?

Anche la ragazza dal canto suo pensò spesso a lui quella sera. Alastor alla fine era persona decisamente più gentile di quanto volesse mostrare. Ed era quello che aveva detto anche a Xsorof e i gemelli quella sera, riferendolo poi anche a Loki per telefono.

Il ragazzo dai capelli rossi fu molto contento di ricevere quella notizia. Era sicuro che quando Hana e Dimitri si sarebbero calmati e sarebbero tornati con Runa avrebbero avuto un valido compagno di squadra.

《Loki, noi andiamo a letto. Buonanotte.》 Lo salutò sua madre distraendolo dai suoi pensieri.

《Anche io vado mamma.》 Disse, tirandosi su con uno sbadiglio. Solo che poi sentì come un sibilo alle sue spalle e si abbassò d'istinto appena in tempo.

Un terribile fendente tagliò in due la libreria, mentre la spada, simile ad una katana dalla lama larga, che l’aveva tagliata veniva tirata indietro. 《Ohhh. Ti ho mancato. Peccato. Volevo ucciderti in maniera indolore》 disse l’amministratore che si ritrovò di fronte.

Aveva l'aspetto di una elegante geisha, con le labbra laccate, gli occhi a mandorla e la complicata acconciatura ornata da rose e pettinini preziosi. Un’apparenza davvero elegante… se non fosse stato per il ghigno che segnò poco dopo la sua bocca.

《Poco male. Ti farò a pezzi adesso》 Disse, mentre dall'elsa della sua spada emergevano tantissimi tentacoli muniti di bocche e denti affilatissimi.

   
 
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