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Autore: Solitary_soul_    23/07/2019    0 recensioni
Breve one shot scritta di getto.
semplicemente vedremo i nostri protagonisti in attimi di vita quotidiana di coppia.
Galeotto fu netflix
può contenere spoiler su Sex Education
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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«Cosa guardi?» chiese il biondo prendendo posto sul da divano accanto alla donna, poggiando la testa sulle sue gambe lasciò che gli accarezzasse i capelli senza staccare la sua attenzione dallo schermo in movimento a pochi metri da loro.
«Sex Education» rispose semplicemente. Sul volto dell'uomo si dipinse un sorrisetto malizioso, sfruttando la sua posizione iniziò a lasciarle dei leggeri baci risalendo la coscia che venne ricoperta immediatamente dai brividi.
«Non mi sembra che tu abbia bisogno di lezioni, piccola, ma se serve posso darti ripetizioni io...» propose con voce roca fremente di desiderio continuando nella sua opera fino al pezzo di stoffa che copriva l'ultima parte della gamba.
«Ma che hai capito scemo! È una serie TV babbana su Netflix...» rise allontanandolo un po' e scompigliandogli i  capelli, ma lui offeso si drizzò a sedere osservando comunque il volto sorridente della compagna che era tornata a guardare il dispositivo con sguardo sognante.
«Di cosa parla che ti piace così tanto?» sogghignò lui incuriosito, amava vederla così. Lo divertiva quando si faceva coinvolgere dalle storie babbane.
«È un ragazzino un po' sfigato, "spavento" in un certo senso dal sesso... Ma si trova spinto dalla ragazza che gli piace a dare consigli su come risolvere i problemi di coppia e sessuali, ai suoi compagni di scuola.» gli rispose sorridente, ma prima che lui potesse aprire bocca riprese a parlare.
«Però ciò che mi piace di più è la storia del suo migliore amico» concluse indicando il ragazzo sullo schermo. Il biondo si fece più attento, conosceva bene quello sguardo. Si era immedesimata nella storia in qualche modo, ed ora era davvero curioso di sapere dove andava a parare.
«Vai avanti, adesso mi devi spiegare perché» la spronò a continuare e lei gli sorrise di rimando.
«Va bene, mi spiego meglio... Questo ragazzo è sempre preso di mira da un bullo perché è gay ma non ha paura, non ha problemi a mostrarsi per quello che è. Il bullo lo prende in giro in realtà perché lo ammira per il suo coraggio e il suo esser libero. Secondo me è gay anche lui e ne è innamorato, ma vista la rigidità del padre non ha il coraggio di ribellarsi e mostrare i suoi veri sentimenti» terminò alla fine accoccolandosi tra le braccia dell'uomo senza mai staccare lo sguardo dai suoi occhi grigi.
«Allora è per questo... Ti ricorda qualcuno» alluse con un sorrisetto beffardo prima di lasciarle un bacio sulla fronte.
«Pensi che io ti abbia sempre preso in giro e trattata male perché ero invidioso di te? Perché mi piacevi?» riprese baciandola lungo la spalla. Lei si voltò salendo a cavalcioni su di lui, appoggiò delicatamente la fronte alla sua inspirando il suo profumo. Rimasero per un tempo infinito a guardarsi negli occhi, presi in quel semplice gesto che li aveva sempre accompagnati negli anni.
«Io non lo penso, furetto. Io lo so. Loro non mentono, non lo hanno mai fatto» indicò gli occhi con un cenno del capo. L'uomo si lasciò sfuggire un sorriso e un leggero bacio a fior di labbra.
«Già... Con tutto quello che ti ho fatto, ancora non capisco come tu abbia fatto a perdonarmi.» asserì consapevole ripensando a quanto fosse stato ingiusto con lei durante tutti quegli anni.
Le scostò una ciocca di capelli portandogliela dietro all'orecchio ripercorrendo mentalmente il loro assurdo ricongiungimento: Era una giornata qualsiasi quando lei si era presentata alla porta del Manor con un mandato di perquisizione magica poiché era accusato di aver nascosto manufatti oscuri. Lui quando l'aveva vista era rimasto senza fiato, sia per la situazione che per lei. E aveva reagito come aveva sempre fatto fino ad allora insultando lei ed il suo stato di sangue sporco, accusandola di non aver alcun diritto di entrare a casa sua in quel modo.
Si erano trovati da soli a litigare, e lei aveva reagito in un modo del tutto inaspettato tenendogli testa anche senza la presenza dei suoi amici al suo fianco. Quando lei furiosa aveva iniziato a scagliare tutti gli oggetti che trovava nella stanza contro di lui, si era affrettato a schivarli come meglio poteva finendo alla fine con uno scatto repentino a bloccarle i polsi contro il muro mentre la teneva ferma con il suo peso. Mai aveva visto quegli occhi nocciola ardere di rabbia come allora, sicuramente non era stata tutta colpa sua ma questo all'epoca ancora non lo sapeva. La sentiva annaspare con il fiato pesante contro il suo corpo, ma era rimasta immobile, non cercava di divincolarsi ne di allontanarsi da lui. Inspiegabilmente il biondo si era trovato a trattenere il fiato avvicinandosi sempre di più al suo viso fino a sfiorarle le labbra con il fiato caldo. Fu così strano quel loro primo bacio, si erano allungati entrambi socchiudendo gli occhi nello stesso momento, tanto che nessuno dei due era mai stato in grado di capire chi in realtà avesse baciato l'altro per primo. Quando si allontanarono da quel leggero tocco e aprirono gli occhi, non si mossero nonostante la presa sui polsi della donna si era ormai annullata. Lo guardava e basta. Finché dopo interminabili minuti di silenzio lei non gli chiese sprezzante perché non si fosse ancora allontanato, aggiungendo che quella vicinanza avrebbe potuto contagiarlo con malattie strane. Non seppe nemmeno lui perché, ma a quelle parole e a quel tono così tagliente si mise a ridere.
Gli era sembrata una cosa così ridicola e stupida tanto che fu costretto a chiedersi come aveva fatto in tutti quegli anni a crederci. Ma crescere in una famiglia come la sua non era stato affatto una passeggiata, aveva dovuto adeguarsi e per un po' durante la sua gioventù aveva veramente pensato che gli insegnamenti razzisti che gli erano stati impartiti potessero avere un senso. Solo dopo la guerra aveva capito quanto stupido fosse, e aveva cercato di crescere suo figlio privo di questi pregiudizi.
Ricordava come lo sguardo della donna da seccato si era trasformato in confuso a causa di quella risata e di come aveva spalancato gli occhi incredula quando aveva appoggiato di nuovo le labbra contro le sue, prima di lasciarsi andare anche lei. Una volta di nuovo separati si era preso un ceffone in pieno volto seguito dalle urla isteriche della donna che lo accusavano di essere pazzo a baciare una donna sposata, anche se prontamente la corresse facendole notare che se non portava più la fede nonostante sull'anulare sinistro ci fosse il segno lasciato dall' abbronzatura voleva dire che non era sposata. Non più almeno. Non sapeva nemmeno lui quando aveva fatto attenzione a quel particolare, ma la lasciò senza parole.
Autoritario le disse un luogo ed un ora in cui incontrarsi, senza aspettare una replica l'aveva lasciata in quella sala da sola. Quando arrivò l'appuntamento lei era lì, nessuno dei due poteva crederci. Ma da quel momento non erano più riusciti a restare lontani l'uno dall'altra.
«A cosa stai pensando?» gli chiese riportandolo nel presente. L'uomo sorrise quasi impercettibilmente strofinando il naso contro quello della donna.
«Al nostro primo bacio» sussurrò prima di appoggiare ancora le labbra contro le sue.
«Mi dispiace per lo schiaffo» aggiunse lei colpevole facendo sorridere ancora l'uomo sotto di lei.
«Tranquilla, me lo ero meritato, proprio come il pugno al terzo anno. Ma se proprio vuoi farti perdonare io un paio di ideucce le avrei...» le propose all'orecchio con voce suadente, mentre la faceva scivolare sul divano sotto il suo corpo.
«Sai, questo Netflix non mi dispiace affatto, soprattutto finiamo sempre così dopo» ridacchiò in fine.

***note***
Holaaa... e niente: quando mi parte la ship non mi ferma più nessuno. Scusate ma questa dovevo proprio farla, guaradando Sex Education non ho potuto fare a meno di pensare a quanto in realtà queste due coppie potessero essere simili.
(sindrome di stoccolma portami via.)
detto questo spero che per quanto breve (e probabilmente sgrammaticata visto che non ho avuto tempo di rileggerla) vi sia piaciuta. se volete fatemi sapere cosa ne pesate oppure fate un salto sul mio profilo per vedere altre opere.
Chi volesse mi trova anche su Wattpad come @solitary_soul_
Bacietti a tutti voi citrioliniiiii
   
 
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