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Autore: Scorpion550    24/07/2019    1 recensioni
Il titolo è davvero pieno di significato: da sole erano troppe poche parole quindi le ho messe in una sola.
Sono tre storie non collegate tra oro, due storie di matrice comica credo e una di cui devo io stesso comprendere il genere, credo che la metterò come horror o qualcosa del genere.
Amore: "Lui si definiva un grande scrittore"
Solitudine: "o trovi una valvola di sfogo o muori"
Disperazione: "era stato sconfitto"
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Amore
Cos'è l'amore? 
Un sentimento egoistico, risponderanno i cinici; 
Un sentimento bellissimo pieno di rose e felicità, diranno i novelli amanti;
L'arte di risolvere in 2 i problemi che da soli non si avrebbero, replicheranno le coppie di lunga data.
Per me l'amore è rendere felice l'altro per essere felici noi stessi. Una guerra contro se stessi alle volte, ma sempre per una buona causa. L'amore è fare di tutto per regalare un sorriso alla persona che ami.

L'uomo si alzò dalla scrivania stiracchiandosi, l'articolo l'avrebbe spedito tra qualche ora dopo averlo ricontrollato.
Sentì sbattere la porta di casa “Amore sei a casa?”
Una donna di una bellezza mozzafiato si affacciò dal corridoio “sì, e ora me ne vado pure”
“ma”
“niente ma Giovanni, tra noi due è finita. Addio” la porta di casa sbatté violentemente.
Giovanni deambulò fino alla scrivania prima di lasciarsi cadere sulla sedia, aprì l'articolo che aveva appena finito di scrivere e lo cancellò completamente e ricominciò.

L'amore è un'arma che le donne utilizzano per soggiogare il compagno, per sfruttarlo e infine buttarlo via quando non ne ha più bisogno come un fazzoletto usato. 
Uomini, prestatemi orecchio, fuggite dalle bestie che avete accanto.
L'amore è una merda.
 Giovanni Vitaletti

Lui si definiva un grande scrittore




- Solitudine
Pensate alla cosa che più vi spaventa in assoluto, cos'è? Ragni? Altezza?
Per me è la solitudine: all'inizio non è nemmeno così male, finalmente un po' di calma, ti puoi riposare, nessuna pressione sociale. Fantastico e non c'è nessuno che ti disturba. Poi inizi a voler essere disturbato e iniziano anche i problemi.
Vorresti essere disturbato così tanto che alla fine è il tuo stesso cervello a farlo: inizi a sentire il tuo nome, ma non c'è nessuno, inizi addirittura a vedere qualcuno con la coda dell'occhio, ma non c'è nessuno. 
Poi le cose sono due, o torvi una valvola di sfogo o muori, ti senti dilaniare dentro, lotti contro te stesso, contro le tua realtà che forse nemmeno esiste.
Beh, io sono vivo, e nessuno che mi possa disturbare.




- Disperazione
Aveva fallito, quell'orrenda creatura aveva fatto breccia nella sua difesa, dopo un'ardua lotta durata diversi giorni era stato sconfitto. Aveva provato di tutto: veleno, armi, aveva persino provato a bruciarla eppure quella bestia maledetta lo aveva battuto.
Sul fondo dell'abisso della disperazione, una mano venne tesa verso di lui, era la speranza, e lo stava aiutando a rialzarsi. Lui fu rapidissimo, un colpo fulmineo.
Aveva vinto! Aveva ucciso quella maledetta zanzara, finalmente si era preso la sua brutale vendetta per le notti insonni che aveva passato.
   
 
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