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Autore: Dioni    25/07/2019    1 recensioni
Secondo capitolo del crossover Inuyasha/Assassin's creed.
Sesshomaru,Ezio e Toran sono diretti Nella regione dell'Hokkaido,cuore gelido del nord del Giappone per investigare su Otsune,signora degli Ainu e degli yokai del nord che stranamente sembrano collaborare con gli umani e hanyou di quella zona.Ma altri motivi spingono il giovane cane a incamminarsi verso nord dove misteri e scoperte di vite passate lo trascineranno verso un passato misterioso che coinvolge le origini della sua razza e forse della sua famiglia. Ma nel presente un altra ombra si innalza sull'esistenza di Sesshomaru,già minacciata dalle mire dei templari. Il feroce signore della guerra Oda Nobunaga e sulle sue tracce in attesa di porre fine alla sua vita per motivi che solo lui conosce e che aspira a sottomettere l'intera isola del Giappone sotto il vessillo della sua casata,mentre il mondo si apre ad una nuova era di apertura agli stranieri e di industriosa modernità. Sesshomaru questa volta dovrà prepararsi al meglio per affrontare prove alla quale non era pronto ed affrontare un destino più grande di quanto potesse mai immaginare.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Era passato così poco tempo da quando il figlio del generale cane era entrato a suo malgrado in quella storia millenaria,una storia nella quale una guerra segreta tra la confraternita degli assassini,una setta segreta che professava il libero arbitrio di tutte le razze,che la libertà era qualcosa di più di un semplice concetto,ma un diritto inalienabile che nessuno poteva negare e che andava difeso anche a costo della vita. Dall'altra parte l'ordine dei templari,rappresentavano il rovescio della medaglia e idealmente opposti agli assassini, un vasto gruppo di uomini e donne che muovevano le loro mani nell'economia,nella religione,nel sistema politico e militare di ogni paese,razza e civiltà nella quale entravano in contatto. La maggior parte di loro erano membri dell'ordine solo per il gusto dell'avidità e dei vantaggi che potevano ricevere dai loro confratelli,ma tra i più potenti tra loro aderivano ad un antico ideale secondo la quale i popoli e le masse erano come mandrie di bovini impazziti e che il mondo necessitava di ordine e controllo,anche attraverso azioni che molti avrebbero ritenuto impensabili. Corruzione,inganni,minacce,tutto per il bene del nuovo mondo che volevano costruire. Quella guerra era combattuta anche in quel momento,esattamente li,tra le foreste innevate della regione più settentrionale del Giappone,L'Hokkaido. Tra le fronde bianche degli alberi e la neve soffice che copriva il suolo una figura si spostava a gran velocità tra i tortuosi sentieri del bosco. Un uomo incappucciato,vestito di un kimono,hakama e tabi bianchi e alla vita vi era legato un obi rosso,portava due katane su fianco sinistro e nei occhi d'oro si poteva leggere uno sguardo feroce e tenebroso,come solo un predatore può avere. Correva in mezzo agli alberi come se gli riuscisse naturale e nel frattempo riusciva ad esaminare attentamente la maggior parte degli ostacoli,alberi,cespugli,dossi e buche coperti dalla neve non erano un ostacolo per lui,quelli restavano al loro posto e non facevano nulla per fargli del male,il vero problema era un altro. Si guardava intorno nell'attesa cercando di individuare il prossimo colpo e poi lo vide,l'ennesimo, un piccolo frammento di ghiaccio delle dimensioni dell'indice di un uomo adulto,che si conficcò in un albero a lui vicino,si fermò un attimo e in men che non si dica si diresse nella direzione del piccolo frammento trasparente. Le sue gambe erano veloci e la rapidità nel cambiare percorso era sovrumana,vide altri frammenti provenire dalla sua direzione,il sole in alto nel cielo illuminava i piccoli ghiaccioli che passavano nel zone di luce che non erano coperte dalla vegetazione. Li schivò compiendo piccoli spostamenti laterali senza diminuire troppo la sua velocità,presto si sarebbe avvicinato al suo avversario. Sentiva il suo odore nell'aria,sentiva i suoi passi sulla neve fresca,rapido e feroce avrebbe colpito senza colpo subire,poi un improvviso giro del suo sguardo si impuntò dietro una serie di alberi vicini tra loro,non lo vedeva bene,ma sapeva esattamente dove si trovasse. Si lanciò nella direzione che i suoi sensi gli stavano indicando,fece un balzo,estrasse la katana dal manico e dal fodero bianchi, e poi colpì. Un taglio dall'alto verso il basso si mosse da dietro i piccoli e sottili alberi,ma del suo avversario non c'era traccia,in compenso ad attenderlo una colonna di ghiaccio si formò da sotto i suoi piedi e subito tentò di colpirlo in pieno volto,ma uno dei suoi piedi si trovava sulla sommità della stessa e sfruttò la forza del pilastro di ghiaccio per darsi una spinta all'indietro ed evitare così che la sua testa divenisse un colabrodo. Ma appena fu di nuovo al sicuro vide la colonna innalzarsi e subito dopo cadere nella sua direzione,un capriola verso la sua sinistra permise all'uomo di salvarsi appena in tempo,appena si riprese lo vide,era lui,colui che gli stava rendendo la mattina una vera giornataccia,non lo vedeva bene per via del sole che gli infastidiva gli occhi,ma lo avrebbe riconosciuto dovunque,non attese oltre e si lanciò alla carica,cosa che fece anche l'altro,la lama era pronta e le sue braccia erano forti,in quello scatto c'era tutto ciò che serviva per porre fine alla disputa. Un fendente dritto si allungava di fronte a lui trovando così un altro ostacolo sul suo cammino,il filo della spada cozzò contro un oggetto piuttosto particolare,sembrava una corta lancia dal punta lunga e stretta ed era fatto completamente di ghiaccio. Poi lo sguardo dell'uomo andò esaminare le fattezze del suo nemico,portava un lunga capigliatura di una tonalità azzurra molto simile al ghiaccio fresco e due grandi occhi da felino,un lungo abito blu con la manica sinistra assente e un paio di stivaletti neri a completare il tutto.

" Ammettilo Sesshomaru, questa volta ti ho fatto sudare freddo, eh?"

Disse lei mentre faceva un balzo indietro per distanziarsi dal suo compagno d'allenamento,per contro rinfoderò la katana nel suo fodero e si tirò indietro il cappuccio che lo copriva,con un mano si liberò dei lunghi capelli che doveva tenere all'interno del vestito,lasciando ondeggiare alle leggere brezze della primavera la sua lunga chioma argentea,baciata dai raggi di quel sole mattutino. Il suo sguardo andò su di lei mantenendo il suo quotidiano distacco emotivo da tutto e tutti.

"Se pensi di avermi impensierito anche solo un pò ti assicuro che non'é così,ma riconosco che sei migliorata parecchio in questi ultimi tempi."

Lui si avvicinò con passo lento e cadenzato, si fissavano negli occhi in una maniera a metà tra la sfida e provocazione,cosa che dal loro ultimo sconto si faceva sempre più evidente.

"Ma se credi che questo basta a impressionarmi,dovrai impegnarti di più."

"Tu dici?"

"Si."

I due continuavano a guardarsi senza che l'uno riuscisse a staccare gli occhi dall'altro,era passato molto tempo da quando avevano lasciato il villaggio degli assassini per dirigersi a nord,nelle terre degli Ainu,luogo dove il più antico popolo del Giappone risiedeva in una terra selvaggia e ancestrale. Sesshomaru a stento si preoccupava delle voci che circolavano e che occasionalmente sentiva nei suoi viaggi, tra gli Yokai si raccontava di antichi clan che insieme agli umani di quei territori si nascondevano nei territori più freddi e isolati di quel vasto e freddo territorio,che combattevano ancora come nei tempi antichi con armi in osso e pietra e che le loro protezione fossero fatte con la pelle delle loro vittime o con le squame di mostri antichi e dai nomi dimenticati,ma la voce più sinistra che giunse alle sue orecchie era quella del loro fanatismo religioso,antiche usanze vietate fin dagli albori delle prime dinastie di Yokai civilizzati,erano culti proibiti dalla forte natura violenta e sanguinaria,per il poco che ne sapeva l'inuyokai era giunto in una terra ai molti sconosciuta,popolata da chissà quali creature e il cielo solo sapeva quali insidie si nascondessero in quella terra ancora pregna dei ghiacci e della neve della stagione precedente. Il cielo sarà stato anche azzurro quel giorno,ma se le cose la erano strane la metà di quello che aveva passato negli ultimi tempi,allora avrebbe temuto per il peggio,perché da quello che aveva imparato era sempre dietro l'angolo.

"Dovremmo tornare indietro,quel matto di un umano ci starà già aspettando."

Disse lei mentre distoglieva lo sguardo dal suo compagno di viaggio, Lui annuì e incominciarono il cammino verso la loro destinazione . Lei gli stava di almeno due metri in avanti e lui se ne restava distaccato,quasi temesse il contatto diretto con lei,la guardava da dietro e in lui si fece di nuovo presente il desiderio di prenderla e stringerla a se,mentre le sue labbra si posavano sulle sue e subito dopo le avrebbe fatte vagare in punti più intimi del corpo della pantera, il forte desiderio della carne si era fatto più forte da quando le loro bocche rischiarono di incontrarsi e furono interrotti dal loro ritrovamento da parte di Yuki e di Ezio. Quanto avrebbe voluto allungare la mano e sentire se il magro ma tonico corpo di Toran era freddo come il potere che scorreva in lei,oppure bruciava più forte della lussuria che scorreva nei suoi pensieri,poche erano state le volte che il suo cuore aveva battuto così forte per un altra yokai,ma poi gli tornò alla mente il motivo della sua esitazione. Strane ombre occupavano luoghi sconosciuti della sua mente,che mai avrebbe potuto sospettare di essere così grande da contenere in se tutto il mare, che in alcune notti osservava da una spiaggia onirica,situata chissà dove dentro di se. Ricordava ancora l'inquietante forma che aveva trovato durante uno dei suoi viaggi nel mondo dei sogni, una strana porta rettangolare con uno spazio nero ad occupare tutto il centro del costrutto che torreggiava sopra di lui. Ricordava bene cosa aveva provato nel vederlo avvicinarsi a se, terrore,mai prima di allora aveva provato una paura così grande in tutta la sua vita e la sua vita nella media di altre creature mortali era molto lunga. Lo vide scendere le scale nonostante non si muovesse e negli abissi di quella nera visione non vide assolutamente nulla, e l'orrore prese possesso della sua mente e in quel momento si sentì un bambino di fronte ad una catastrofe,debole,inerme e senza che potesse far niente per salvarsi. Poi di nuovo la luce e si accorse di come la sua mano si stringesse attorno alla gola di lei e lui appena se ne rese conto si allontanò. Anche dopo un mese dall'accaduto lei non sembrava fargli pesare quel gesto violento mentre lui invece,si sentiva più sporco che mai. Il suo onore era macchiato,il suo animo deluso e per quanto non lo diede vedere,o per lo meno quanto ci riuscisse, era rimasto turbato dalla cosa. Per questo non osava toccarla con un solo dito,se non durante gli allenamenti e cercava di starle lontano, entro una distanza di sicurezza nella quale se avesse avuto bisogno di lui sarebbe arrivato,ma a parte quello,non le sarebbe stato troppo vicino,meglio la morte che compiere un altra colpa verso la pantera. La vergogna per quel disonore personale non era una pena sufficiente per lui.

"Comunque sei andata bene oggi, se continuerai così potrò anche prenderti in considerazione come degno rivale del sottoscritto."

Toran si girò guardandolo con aria divertita.

"Da che pulpito,che detto da te poi non sembra molto credibile,vorrei ricordarti che l'ultima volta che ci siamo scontrati hai rischiato di restare congelato,per non parlare poi che molto intelligentemente hai pensato di lanciarti contro la mia punta di ghiaccio rischiando di morire come uno stupido."

"Ero abbastanza in forze da poter rischiare il tutto per tutto e poi quella cosa della punta non era poi così pericolosa,mi é bastato un colpo per spezzarla senza poi ricordarti che una volta giunto da te avrei potuto ucciderti sul colpo."

"Sei stato fortunato,ma come vedi sono più brava di te e presto o tardi te ne accorgerai mio bel sacco di pulci.”

Questo lo vedremo gattina.”

I due si stuzzicavano a vicenda e la cosa strana e che Sesshomaru sembrava stare a questo gioco di botte e risposte. Poco dopo aver lasciato il villaggio degli assassini i due avevano cominciato ad allenarsi il più frequentemente possibile,solitamente la mattina presto,ma avvolte capitava anche che si scambiassero qualche colpo durante la notte,dove nessuno poteva disturbarli tranne Ezio,lui sapeva sempre trovarli e non capivano mai come ci riusciva. Passò un ora buona prima che raggiunsero il luogo dove avevano trovato nelle profondità di quelle terre inesplorate. Era giunti ai confini di una grotta situata su di un alto dislivello nella foresta,la zona era resa sicura dall'alta presenza di alberi che rendeva difficile la presenza da parte di chiunque potesse vederli dall'alto e l'ampio spazio interno permetteva una certa comodità ai tre occupanti di passaggio,per non parlare che i precedenti proprietari avevano lasciato pellicce,utensili in osso e un po' di legna da usare per accendere un fuoco,tutto sommato per essere un viaggio in un territorio sconosciuto non era cominciata poi così male. I due raggiunsero l'entrata della caverna attraverso un sentiero naturale a margine dello strapiombo che era a qualche passo da loro,entrarono e videro la sagoma del loro accompagnatore obbligatorio per quella missione. Le vesti del mentore assassino era leggermente provati per quel viaggio e le diverse stropicciature sulle vesti e alcuni graffi sugli stivali segnavano l'intensità di quel viaggio,tuttavia l'uomo in se non sembrava lamentarsi delle fatiche che gli gravavano sulle spalle dando così prova che il suo titolo era ben meritato.

Ben tornati,allora,quali progressi avete conseguito stamani, il simpaticone ti ha dato filo da torcere?”, disse lui raggiante e pieno di energie.

Diciamo che ha fatto del suo meglio per impegnarsi,questa volta ha rischiato più di una volta.”,Disse Toran in maniera provocatoria.

Non mi sono nemmeno impegnato con te,se vuoi subire un altra sconfitta ti accontento subito.”, Disse Seshomaru imitando il tono della pantera.

Sembra tutto molto interessante ma per adesso devo chiedervi di raffreddare i bollenti spiriti e ascoltarmi attentamente...e questa volta parlo seriamente.”

I due litiganti si rivolsero verso Ezio con aria indispettita,entrambi portavano sul volto un espressione sorpresa rimanendo entrambi con la bocca aperta e uno sguardo stupefatto negli occhi. Avevano sentito chiaramente cosa aveva detto a loro,bollenti spiriti,come se fossero una giovane coppietta in preda ai bollori della loro età,si guardarono un attimo l'un l'altra e subito distolsero lo sguardo in preda d un improvviso imbarazzo,dal canto suo Ezio non disse nulla ma gli si poteva leggere in faccia,che per altro non aveva il cappuccio in testa,che i due cercavano di nascondere l'ovvia attrazione provavano,quindi tornò a fare il disinvolto come se nulla fosse.

Bene signori facciamo un riassunto veloce di quello che sappiamo sulla situazione,Sesshomaru,vorresti iniziare tu per cortesia?”

Ci troviamo in territorio ostile e non abbiamo avuto contatti con nessun tipo di aggressore da parte degli Ainu, in effetti però e strano,siamo entrati nei loro domini e nessuno ci ha ancora attaccato,forse non si aspettano interventi da parte di invasori esterni.”

Oppure sono impegnati in altre attività e non possono sorvegliare i confini meridionali come dovrebbero,no,sono più che certo che i templari sanno che saremmo avanzati fino a qui,pur essendo passati per strade sicure e evidente che si aspettano un attacco della confraternita. Non si aspettano però che siamo solo noi tre ad attaccare i loro alleati,se i calcoli di Yuki sono giusti,dovremmo trovare alleati anche qui al nord e nel frattempo comunicare con le squadre di assassini già presenti nel territorio,Toran,tu sei abile col ghiaccio,immagino che un territorio innevato possa essere un vantaggio per le tue capacità.”

Intervenne la ragazza.

Più un ambiente e freddo e meglio è,perché me lo chiedi?”

Io non so molto di questo mondo di cui mostri e creature varie sono più vivide che mai,ma se alcune cose funzionano qui che come dalle mie parti allora possiamo dedurre che questa gente non ha molti contatti con l'esterno,per cui non si aspetteranno di trovare qualcuno che possa usare il loro ambiente contro di loro,questa ci fornirà un ottimo vantaggio tattico,il problema e che di questi Ainu non sappiamo niente,per cui ci dobbiamo informare.”

E come hai intenzione di procurarti queste informazioni?”,Chiese Toran con fare dubbioso.

Non lo so ancora,l'unica cosa che ci resta da fare e penetrare ancor di più verso l'interno e sperare di trovare un qualche tipo di centro abitato,un villaggio o qualcosa di simile. Per il resto non ci resta altro che avanzare,mettiamoci in marcia.”

A quel punto l'assassino preparò le proprie cose,diede un occhiata veloce al suo equipaggiamento per vedere se tutto funzionava in maniera appropriata,un rapido sguardo a quel rifugio temporaneo e se ne andarono,facendo attenzione di non aver lasciato nulla che segnalasse la propria presenza. Il fuoco della sera prima era già spento e le braci spente furono ghiacciati dalle mani della ragazza e gettati nel burrone,mentre i resti della cena,un cervo adulto dalle grandi corna era stato sciolto da Sesshomaru e buttato sul fondo della caverna,sarebbe rimasta una poltiglia inodore e decisamente tossica,caso mai qualcuno avesse avuto la malsana idea di controllare di persona. Il loro viaggio proseguiva lento ma costante,sarebbe stato inutile spendere energie in corse forsennate verso obbiettivi che non riuscivano a trovare. Per facilitare il loro viaggio ed essere pronti in caso di bisogno Ezio aveva disposto la loro formazione nella maniera più vantaggiosa per loro,Ezio in testa al resto della squadra,mentre Sesshomaru e Toran rispettivamente dietro di lui a coprirgli i fianchi nel caso fossero stati attaccati a lati,fornendo un eccellente supporto al mentore fiorentino,che grazie alla sua vista sarebbe stato in grado di notare traccie che nemmeno uno yokai sarebbe riuscito a notare. Grazie all'occhio dell'aquila poteva scovare traccie e indizi impossibili da vedere per chiunque altro. Ad un certo punto del cammino Sesshomaru si fermò osservando un punto indefinito verso una selva di alberi alla sua destra,non riusciva a vedere con esattezza a causa della folta vegetazione,ma era più che certo di non aver preso un abbaglio. Gli altri due si fermarono,costringendo così Ezio a tornare alla sua vista a colori.

Ho visto qualcosa tra gli alberi.”Disse il ragazzo mentre portava una mano sulla manico di Bakusaiga,il movimento fu lentissimo,quasi non volesse dar a vedere che si stesse preparando al combattimento,la cosa avrebbe destato probabili sospetti nei loro inseguitori.

Aspetta.”,disse Ezio mentre allungava una mano verso la spada dell'inuyokai,come a voler intendere di non estrarre l'arma.

Cosa c'é?”, Chiese Sesshomaru seccato.

Non essere frettoloso,non facciamoli preoccupare,temo che ci abbiano circondato.”

Come fai a dirlo? Io non sento odori e non vedo nient'altro all'infuori di quello che ho visto.”

Perché ho notato tracce rosse sulla corteccia e sui rami degli alberi,fidati,ci hanno circondati.”

Anche Ezio era pronto ad usare la spada e far scattare la lama sotto la manica sinistra mentre Toran,che in se di per se non aveva armi nel senso stretto del termine, si stava concentrando per poter usufruire di tutta quella neve che aveva attorno,come se fosse un estensione del suo essere. Spostavano gli occhi da destra a sinistra controllando che niente potesse intervenire senza che loro lo sapessero.

Ascoltatemi,ci divideremo in tre punti differenti non più distanti di almeno venti metri l'uno dall'altro,ragazzo tu attaccherai a destra mentre tu mia cara attaccherai a sinistra,questo posto sembra più che adatto per le tue capacità,mentre io lancerò un offensiva verso l'alto in modo che mi saltino addosso e possa portare il combattimento a livello del suolo,tutto chiaro?”

Gli altri due fecero un cenno con la testa e si preparano a scattare il prima possibile. I muscoli erano tesi e la tensione era divenuta parte stessa di quella fredda aria che respiravano pianissimo,una spada era pronta per essere sfoderata,mani fredde come l'inverno erano pronte a colpire e una mano umana si spostava lentamente verso una sacca di cuoio posta dietro la cintura per poi afferrare un oggetto tondo e ruvido.

VIA.”

Improvvisamente la mano di Ezio si mosse velocemente verso l'alto rilasciando un piccolo globo d'argilla che esplose in mezzo agli alti rami degli alberi e rilasciò un denso e irrespirabile fumo nero. Da quel nuvolone caddero due individui,due umani vestiti di pelliccia e armati di rudimentali lance in punta d'ossa,non fecero in tempo a finire al suolo che l'assassino li trafisse al petto con entrambe le lame celate puntandole verso i loro toraci,la velocità della caduta fece buona parte del lavoro sporco. Nel frattempo i due yokai si lanciarono nelle direzioni a loro indicate,Sesshomaru da un parte e Toran dall'altra, L'inuyokai fu lesto a spostarsi in mezzo agli alberi e alla radici sporgenti che solitamente avrebbero ostacolato il passaggio di combattenti meno esperti,ma non lui,che ormai si era abituati a combattere su terreni naturali come quello e senza perdere la sua velocità. Estrasse Bakusaiga e con una sola mano tagliò il punto in cui prima aveva visto delle figure nascoste dietro gli alberi,gli alberi caddero tagliati in due e con loro anche un gruppetto di assalitori vestiti come selvaggi,diede loro una rapida occhiata e notò che erano yorozuku,(yokai lupo),dal modo in cui erano vestiti,dalle armi scadenti e dal loro odore riconobbe in loro un olezzo di ,che fossero membri di qualche tribù nei dintorni? La cosa in quel momento non aveva importanza,perché un miscuglio di umani e yokai seguiti da un branco di lupi,dal pelo grigio e bianco,era strano vedere una combinazione simile,però non volle dargli peso e si mise a combattere contro di loro,uno dei lupi gli corse incontro nel tentativo di azzannargli il volto,ma lui rispose semplicemente prendendolo con una mano alla gola e spezzandogli l'osso del collo,per poi lanciarlo in direzione di un parte del gruppo che vennero presi direttamente alle gambe,subito dopo venne attaccato da un umano e uno yoro,il primo armato di una grossa clava di legno che teneva con entrambe le mani mentre l'altro impugnava un pugnale di ossidiana nera,piccolo e fragile,ma più tagliente dell'acciaio,nella mani giuste sapeva essere un materiale veramente pericoloso. L'umano senza alcuna preoccupazione si lanciò alla carica contro l'inuyokai alzando l'arma sopra la testa spinto solo da una tremenda ferocia,dal suo punto di vista Sesshomaru non era minimamente preoccupato da un attacco così semplice e appena l'umano si avvicinò a lui lo colpì di lato nella zona addominale facendolo cadere al suolo col ventre sanguinante,condannandolo ad una morte certa. Nel frattempo Toran avanzava lentamente e scagliando un raggio gelato dal palmo della mano sinistra verso una squadra una squadra di Ainu,umani armati di semplici archi da caccia,armi non troppo sofisticate per uccidere qualcuno come lei. L'utilizzo del ghiaccio e manifestare i suoi poteri glaciali erano uno scherzo contro avversari come quelli,sopratutto in un ambiente freddo e glaciale come l'Hokkaido a inizio primavera,avrebbe preferito un inverno intenso,ma anche quelle temperature andavano bene,dato che l'abbondanza di neve al suolo e le basse temperature presenti gli permettevano un minor dispendio di energie per evocare,modellare e lanciare i suoi attacchi e risparmiare le energie per attacchi futuri. Li ghiacciò tutti,dal primo all'ultimo,trasformandoli in statue di ghiaccio,molto probabilmente erano già morti sul momento,ne vide arrivare altri,questa volta Hainyou,o così sentiva dal loro odore,li vide venire incontro a lei con lance,randelli e piccole spade in osso,questa volta era di gran lungo in numero maggiore,ne contò una ventina.

Siete comunque pochi per me,ma se volete venire avanti fate pure,so come freddarvi nella maniera più opportuna.

Toran allargò le braccia per poi sollevarle velocemente verso l'alto,nello stesso istante una fila di punte di ghiaccio alte quanto un uomo spuntavano dal terreno,infilzando i primi otto che tentarono di lanciarsi contro di lei in quella carica che si era rivelata una mossa suicida. In risposta gli altri balzarono oltrepassando l'acuminata difesa mentre pochi altri,più dediti alla forza fisica nuda e cruda si accontentarono di spaccare le punte,cosa che risultò non troppo facile. In risposta lei fece riapparire la corta lancia di ghiaccio in una mano e si tenne pronta per lo scontro ravvicinato,cosa per la quale era discretamente portata,il che non vuol dire che fosse brava,ma il modo in cui utilizzava il ghiaccio l'avvantaggiava sugli scontri a distanza o dove potesse avere pieno controllo dell'ambiente circostante,gli scontri puramente fisici non erano il suo forte. Nel frattempo Ezio veniva assalito da diversi tipi di assalitori,due yorozuku dai corpi grandi e muscolosi,armati di due grandi rami con ossi appuntiti posti sulla parte superiore di quelle rudimentali armi,due umani più piccoli armati di pugnali in ossidiana e un terzo umano,questa volta una donna armata di un lancia in punta di selce e un piccolo scudo rettangolare posto nell'altra mano. Ezio teneva in mano la spada nella destra e teneva pronta la lama celata sotto la mano sinistra.

Allora,chi di voi mentecatti vuole morire per primo?”

Il primo a cedere alle provocazioni del fiorentino fu uno di quelli armati di pugnale che subito si lanciò cercando di prenderlo alle spalle,ma il maestro assassino era abituato a combattimenti dove si trovava in situazioni svantaggiose quindi,restò in posizione difensiva,pronto a reagire al minimo segno di aggressione,cosa che accadde molto velocemente. Il primo di loro aveva annunciato il suo tentativo con un urlo feroce e selvaggio mentre balzava addosso all'assassino nel tentativo di piantargli il pugnale su di un fianco. Ma Ezio contrattaccò con una breve schivata laterale e appena vide il suo aggressore oltrepassarlo gli conficcò l'intero corpo della spada nella colonna vertebrale facendola uscire dallo sterno,vedendo il compagno morire gli altri tre si lanciarono verso Ezio,che si accorse facilmente dell'attacco combinato. Estrasse la spada dal corpo della suo lesto aggressore ormai morto e la liberò da quel corpo ormai privo di vita,tornando così alla sua posizione di difesa. La prima a colpire fu la donna che reggendo la lancia con una mano solo colpì di punta dritto di fronte al volto del fiorentino,ma lui prontamente schivò abbassandosi in fretta appena sotto la punta dell'arma e parandosi al viso col guanto di metallo,esattamente nello stesso modo in cui si sarebbe difeso da un pugno in uno dei tanti scontri a mano libera in cui era incappato oppure quando in passato aveva partecipato agli estenuanti allenamenti di lotta e di pugilato alla quale si era sottoposto regolarmente,quella parata col guanto era la dimostrazione della sua bravura come guerriero. Ezio rispose rapidamente a quell'attacco afferrando la lancia con la mano libera e poi tirarla a se insieme alla sua portatrice,tale fu la forza del suo braccio da prendere la ragazza totalmente alla sprovvista e trascinarla a se come se nulla fosse,ma in quello stesso istante anche uno degli yoro armati di ramo iniziò il suo attacco con un poderoso colpo diretto verso il suo torace e istintivamente Ezio spinse la ragazza ormai sbilanciata verso il suo grosso e impacciato compagno che subì l'attacco al posto del fiorentino e ritrovandosi a terra con una clavicola spezzata e impossibilitata a muovere il braccio con lo scudo,il rumore che vece l'osso al momento della rottura gli ricordò molto quello che di un ramoscello secco che si spezza sotto un piede. Ormai scoperto lo yokai non poté fare altro che subire le conseguenze delle proprie azioni e farsi recidere la trachea con lama celata posta sotto la sinistra e dissanguarsi lentamente sopra la sua compagna ormai ferita e ancora più sofferente a causa del peso dello yorozuku a premergli sulla spalla danneggiata,per lei non era certo la sua giornata fortunata. Girò lo sguardo verso gli altri tre rimasti e li vide girargli attorno nel tentativo di confonderlo,erano rimasti un bruto e due agili,lui li aveva definiti in quella maniera tipica degli assassini,a seconda dell'equipaggiamento e delle armi utilizzate cambiavano i termini con la quale si poteva identificare un tipo di nemico,in questo caso uno dotato di un arma pesante e rudimentale come una grande mazza di legno e due piccoli e veloci che preferivano prendere l'avversario alle spalle o colpire usando schivate e finte per avere la meglio su avversari più grossi o più forti di loro. Adesso avrebbe dovuto stare più attento,perché ora i suoi nemici non lo avrebbero più sottovalutato. Nel frattempo Sesshomaru era impegnato a guardarsi attorno mentre lo yoro armato di pugnale si muoveva tra gli alberi con una grande agilità,postandosi negli spazi in mezzo agli alberi come se nulla fosse e cambiando velocemente direzione per confondere le idee dell'inuyokai,Sesshomaru da parte sua doveva ammettere che era rapido nei movimenti,in alcuni punti gli era persino capitato di vederlo scomparire momentaneamente,spariva da una parte e scompariva in un altra,era abile,era veloce,ma per quanto gli riguardava questo non lo avrebbe salvato dalla sua lama. Poi uno scatto dello yoro verso il cane dal fianco sinistro,balzò rapido mentre il pugnale si avvicinava in direzione del petto,ma Sesshomaru se ne accorse per tempo e schivò il colpo per poi rispondere con un fendente,ma l'agile fu veloce e cominciò a spostarsi da destra a sinistra e viceversa,come a non voler far leggere i suoi movimenti,mentre faceva roteare il pugnale tra le dita della mano e riprese ad attaccare. Veloci fendenti e rapidi affondi costituivano la parte principale degli attacchi col pugnale,la cui lunghezza necessitava di entrare in stretto contatto con l'avversario,in compenso una volta dentro alla difesa della vittima i piccoli colpi avrebbero fatto il loro sporco lavoro,rapido e pulito. Sesshomaru invece contraccambiava i colpi rapidi ad attacchi netti,precisi e potenti,senza però eccedere nella forza bruta. L'agile invece si muoveva in maniera caotica e colpendo nelle aperture della rigida difesa dell'inuyokai, che però copriva con altre pose e movimenti che andavano a coprire i punti scoperti. Quello scontro si stava allungando più del dovuto,era giunto il momento di porre fine a quella schermaglia. Sesshomaru ormai stancatosi dello scambio di colpi decise di tentare un nuovo approccio,vedendo il suo avversario che gli girava attorno per l'ennesima volta decise di portare un attacco più rapido e potente,portò la lama verso il fianco sinistro mentre con la destra stringeva forte l'impugnatura di Bakusaiga e subito dopo emise un colpo poderoso che non aveva nulla a che fare col suo solito stile di combattimento,l'attacco era slanciato e largo,molto potente ma poco preciso e quindi il suo avversario fece in tempo a schivare il colpo e saltare indietro solo per poter attaccare l'inuyokai ormai completamente senza difese. Lo yoro si lanciò direzionando la lama dritto verso lo stomaco del guerriero di fronte a lui,il piccolo pugnale di ossidiana era pronto ad eviscerare Sesshomaru come un cacciatore fa con la sua preda...e fu questo il suo errore,perché mentre Sesshomaru aveva portato a termine il suo attacco fece ancora un ultimo movimento,compì un giro su se stesso ed eseguì un colpo col mano sinistra,ma non con gli artigli,ma con un arma più subdola. Una piccola lama d'acciaio era scattata da sotto il polso con una velocità impressionante,che andò a colpire il suo aggressore direttamente alla gola e che con forza trascinò verso il terreno innevato.

Dimmi dove si trova la tua signora e ti prometto una morte onorevole.”, Disse Sesshomaru in maniera fredda e controllata. In risposta ricevette un sorriso di scherno e uno sguardo di sfida,aprì la bocca nel tentativo di biascicare qualcosa.

Io sono già morto cane,ma non importa giacché nella morte io sono benedetto,il mio corpo potrà anche morire ma io resterò qui,perché questa terra non sprecherà più il sangue dei suoi figli. Presto lo capirai anche tu....presto....anche gli altri miscredenti lo capiranno.”

Infine lo yokai spirò,afflosciando il proprio corpo ormai privo di vita. Sesshomaru non ci aveva capito poi molto di quelle parole che aveva sentito,solo una cosa gli era chiara,quello yoro non era del luogo,o almeno così credeva. Sesshomaru aveva sentito dire che nel lontano nord gli abitanti di quelle terre parlassero una lingua molto differente da quella parlata attualmente in Giappone,persino gli Yokai minimamente civilizzati lo sapeva parlare normalmente,mentre a quello che si diceva nell'Hokkaido erano in pochi a parlarlo....e anche male,secoli di isolamento non avevano giovato agli yokai che vivevano nelle zone più settentrionali,ma questo suo avversario parlava esattamente il suo stesso idioma e questo voleva dire una sola cosa. Quello yoro non era un Ainu,o almeno nel senso stretto del termine. Sesshomaru sapeva ben poco sulle tribù dei lupi dato che non si era mai interessato a loro,sapeva che vivevano in piccole tribù divise tra di loro e che perennemente si spostavano alla ricerca di prede e territori migliori, non avrebbero mai tradito il clan di appartenenza. Ma allora perché combattere in nome di un popolo che teoricamente aveva solo umani tra i propri membri? Che fosse per quella Otsune? L'alleata di Akira tra i popoli del nord aveva forse influenza anche sulle tribù liberi degli yokai nomadi? L'inuyokai avrebbe potuto comprendere l'aiuto degli yokai locali e delle popolazioni di ainu sparse per il territorio,ma era anche possibile che il suo comando le permettesse di comandare anche sui lupi? Questa storia si stava facendo più complicata del previsto e temeva che a lungo andare sarebbe potuta diventare anche più strana. Si alzò dal cadavere e si girò nella direzione opposta e vedere com'erano messi gli altri,sicuramente non era preoccupato per Ezio,di lui non gli importava molto,ma era Toran a dargli preoccupazioni,anche se non lo avrebbe ammesso mai volontariamente,nemmeno sotto tortura.

Non aveva idea di quanti altri aggressori si aggiravano in quella zona,non poteva dirlo con certezza,non era mai stato in quei territori e non conosceva le vere intenzioni dei suoi nuovi nemici,per ciò tornò indietro a vedere come si stava svolgendo la situazione. Impiegò una manciata di minuti per tornare al punto in cui si era separati e appena vi giunse cercò con lo sguardo la figura della pantera,la vide in un puntino blu molto lontano da lui e subito si fiondò verso di lei,con la mano stringeva forte la presa sulla katana. Gli alberi non gli furono di ostacolo e il terreno sconnesso non gli diede problemi,una buca non gli avrebbe impedito di raggiungerla e d fatti la raggiunse in breve tempo,la vide circondata di corpi di Hanyou vestiti in maniera simile,con pellicce e pelli d'animale e tra tutti loro c'era in mezzo lei,gli abiti di Toran aveva diversi graffi su tutta la stoffa e il braccio scoperto della pantera presentava una singolo ma lungo graffio su tutto l'avambraccio mentre nella mano teneva la corta lancia di ghiaccio. Lei girò lo sguardo e dietro le sue spalle c'era lui e subito gli rivolse uno sguardo stanco e provato dalla fatica.

Immagino che a te sia andata meglio,non mi sembra che il tuo combattimento sia stato così duro.”

Disse lei mentre mostrava un piccolo sorriso pieno di ironia,lui in compenso rimase rigido e composto.

Tranquilla anche io ho avuto il mio bel da fare,comunque,credevo che potessi farcela anche da sola.

Infatti e così.”,disse lei indignata dalla mancanza di fiducia del compagno d'armi, “Ma non so perché,in loro c'era qualcosa di strano,come se facessi fatica ad ucciderli.”

Che intendi dire?” Chiese lui incuriosito.

All'inizio i primi che mi hanno attaccato non sembravano molto forti,mi é bastato usare i miei poteri per abbatterli,poi mi assalita e sono stata costretta al combattimento armato,gli ultimi con la quale mi sono scontrata erano più forti e resistenti del resto del gruppo.”

Forse tra di loro c'era qualcuno che valeva più degli altri.”

No é una questione di bravura...non so come spiegartelo,ma c'era qualcosa di strano in questi Hanyou, ti faccio vedere.”

Toran si abbassò verso uno dei cadaveri che era disteso di schiena sulla neve,alla prima occhiata non sembrava avere nulla di strano, sembrava un hanyou come tanti altri della sua specie,un ibrido come ce n'erano tanti per tutto il paese,notò che sul petto aveva un grosso squarcio in prossimità del cuore e presentava segni di ghiaccio attorno alla ferita. Sesshomaru la guardò impassibile,come se non avesse notato nulla di strano.

Adesso guarda questo.”

E Toran mise le mani all'interno della ferita aprendo ancora di più l'apertura sul torace e quello che entrambi videro lasciò il cane sgomento.

Che razza di scherzo e mai questo?”, disse Sesshomaru incredulo,non riusciva a credere ai suoi occhi,se l'esterno del corpo sembrava rivestita di sola pelle l'interno era molto più inquietante,l'interno della gabbia toracica,compresa un arteria e parte del cuore erano ricoperte da un sottile strato marrone,molto simile alla corteccia degli alberi che avevano attorno. Sembrava che la carne e le ossa della vittima si fossero fuse con una pianta,la cosa aveva dell'assurdo cosa che poteva benissimo leggere anche sul volto della pantera.

All'inizio pensavo che fossero solo molto resistenti,ma poi quando l'ho colpito la prima volta ho visto questo e non sembrava voler cedere,poi ho dato un colpo più deciso e alla fine e caduto,pochi altri avevano le sue stesse caratteristiche ed ora capisco perché il mio ghiaccio non riusciva a ucciderli così facilmente come credevo,Sesshomaru,stai pensando quello che penso anche io?”

Si...la vera natura di questi Hanyou non era più quella originale.”

Diede un ultima occhiata alla ferita aperta e il suo sguardo si soffermò su un punto in particolare,d'istinto infilò lentamente una mano nel petto del cadavere,come se cercasse qualcosa. Toran non fece in tempo a rispondere che non seppe come reagire a quella scena,già gli faceva senso aver scoperto una cosa simile,figurarsi poi vedere Sesshomaru che giocava a fare il guaritore con un morto che aveva chissà quale cosa in corpo,per un attimo gli era sembrato un bambino che punzecchia un cadavere solo per vedere se si muove ancora.

Che stai facendo?”, chiese lei disgustata, “Chissà che poi non ti prendi qualcosa e ti ritrovi un braccio che è diventato un ramo.”

In questo caso diventerò l'albero più bello nei dintorni.”,disse lui non curante delle preoccupazioni di Toran. Subito dopo fece un violento strattone dal corpo dell'hanyou,facendo volare un misto di sangue e schegge di legno,poi aprì la mano e quello che vide confermo ciò che aveva visto di sfuggita da dentro il torace.

Toran guarda qui.”,disse lui continuando a fissare il contenuto della sua mano,una piccola statuina di legno a forma di orso,non più grande di un ciottolo di fiume era stata estratta dal petto del cadavere,alla quale erano attaccate alcune fibre di carne.

Si direbbe una specie di statuetta...quest'uomo aveva una figura di legno nel cuore?”

Già e credo che alcuni di quelli che hai affrontato ne abbiano anche loro una cosa simile dentro di loro.”

Ma perché fare una cosa simile ad una persona?”

Questo non so dirtelo...ma se Akira e qui sono certo che lui ne sa qualcosa...puoi star certo che lo farò parlare,a molte cose della quale rispondere.”

Una flebile brezza soffiava tra gli alberi e il suo sguardo si rivolse in direzione del soffio di vento che gli muoveva leggermente i capelli.

La sua mente tornò alla figura del maestro templare,Akira,della quale non si era scordato il piccolo sorriso che perennemente si posava sul volto dello yokai dall'occhio d'oro e l'occhio d'argento,non aveva dimenticato i cui modi gentili e la galanteria nel muoversi e nel parlare nascondevano un abilità nel combattere pari ad una brutalità nel colpire che lui sentiva ancora nei suoi ricordi. Aveva perso per mano sua come il più incapace dei dilettanti e il suo corpo e il suo orgoglio di guerriero erano usciti da quel pestaggio più feriti che mai. Il suo sguardo tradiva la sua impazienza e il temperamento non faceva che alimentare la rabbia che aveva verso quell'uomo,solo pensare a quell'individuo riempiva la sua anima di una fiamma che difficilmente si sarebbe spenta. Cosa che sarebbe avvenuta solo con la morte del suo nuovo nemico.

Aspettami Akira,sto arrivando.”



Ciao a tutti,purtroppo per voi sono tornato con il seguito di Connection e sono curioso di sapere cosa ne pensa il grande popolo di EFP su questo primo capitolo. So di essere mancato per molto tempo da questa fandom ma per chi volesse saperlo al momento sono impegnato in un altro progetto di scrittura,che però riguarda tutta un altra cosa e potrei metterci più del previsto per postare i nuovi capitoli di questa fanfic,ma che ho intenzione di portare a termine come il suo precedente. Vorrei fare un ringraziamento speciale a Bankotsu che ha sempre recensito e corretto grammaticalmente in ogni punto che sbagliavo,ma sopratutto lo ringrazio per avermi sostenuto e aver creduto in quello che scrivevo.


Auguro a tutti una buona lettura...anche se state leggendo altre storie,ciao.

  
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