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Autore: Ribs    26/07/2019    0 recensioni
Una raccolta di pensieri.
Una relazione complicata.
Io che non so tenermi dentro le cose.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Ci incontriamo questo pomeriggio?

Ho un sacco da fare, devo studiare per un esame importante.

Però lo sento che è difficile per te mettere insieme più di qualche sillaba da inviarmi.

Perciò vediamoci questo pomeriggio.

 

Potrai lasciare su di me la scia del tuo profumo.

Io farò lo stesso.

 

Vengo da te ma tu non mi stai aspettando dove mi aspetti di solito.

Devo farmi la strada da sola fino a casa tua.

Intanto ti rimprovero scherzosamente nella mia testa.

Ridendo penso che se mi lasci dopo essermi fatta la strada a piedi nel caldo di Giugno ti picchio.

È un pensiero divertente.

 

Suono al campanello e mi rispondi assonnato.

Ecco che fine avevi fatto.

Sempre a dormire, magari potessi farlo con te.

 

Entro in casa ma non mi dai il solito bacio.

Forse ti dà fastidio l’alito cattivo tipico di quando ti risvegli.

Tranquillo, non mi dà fastidio, perciò te lo do io.

Però sembra un po’ strano.

 

Sento che sei teso, ti chiedo di dirmi cos’hai.

Tu aspetti un po’, io rimango un po’ in apnea.

Poi tiri fuori il mio cuore dalla tua tasca.

Lo metti davanti a me.

 

Batte velocissimo quando lo tieni tu, nelle mie mani aveva sempre il solito lento ritmo.

 

Mi guardi con uno sguardo colpevole.

Capisco.

Me lo vuoi ridare.

 

Lo guardo incredula, ho capito ma non voglio capire.

Ti guardo, incredula come prima.

Tu annuisci piano, ti esce una lacrima.

Avrei scoperto poi che era una lacrima da coccodrillo.

 

Non voglio prendere il mio cuore dalle tue mani.

Non voglio farlo separare da te.

 

Sei un po’ impaziente, vedo che ti sta scivolando dalle mani.

O forse lo stai lasciando cadere.

 

Continuo a non volerlo prendere.

Mi avevi promesso che non mi avresti mai fatto del male.

Non lo farai mai cadere.

 

Eppure è proprio quello che succede.

Nel silenzio si sente solo il tonfo di quando atterra sul pavimento.

 

Poi un fischio nelle orecchie.

Ma posso vedere che non batte per qualche secondo.

 

Lo guardo senza forze e cado con le ginocchia a terra. 

Mi sono spenta.

 

Mi avevi promesso che non lo avresti fatto.

 

Fingi di starci male e allora io lascio da parte il mio dolore per curare il tuo.

 

Piangi e io ti consolo.

Ti disperi e io ti calmo.

Non dovrei essere io a trascinarmi per la casa senza coscienza?

 

Ti addormenti finalmente e ti lascio sul letto mentre russi.

Torno in soggiorno per prendere le mie cose.

 

Lo vedo, ancora per terra. 

Il mio cuore si muove come un animale morente.

 

   
 
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