Confessioni maldestre

La loro relazione era cominciata l'ultimo anno di superiori, quasi per caso durante una partita one on one in un campetto di un parco poco frequentato al tramonto... e detto in questi termini la cosa sembra anche romantica ma... fu solo imbarazzante e un po' patetica.

La scena si svolse pressapoco così:

Il sole ormai stava calando verso ovest cominciando a nascondersi dietro i palazzi e tingendo d'arancione tutto ciò su cui i suoi ultimi raggi si posavano. Due ragazzi intenti a giocare a basket si davano battaglia per fare gli ultimi punti e decretare il vincitore della partita, uno dribblando a destra e a manca cercado di aggirare l'avversario, l'altro facendo di tutto per stargli dietro ed impedire il tiro. In un momento di questa frenetica guerra all'ulimo canestro i due finirono con i volti vicini, davvero troppo vicini, e complice l'euforia, l'adrenalina e le endorfine (grazie cervello) si baciarono, insieme, contemporaneamente, come se avessero seguito un copione che prevedeva il loro bacio. Si staccarono poco dopo, con la consapevolezza che si faceva largo velocemente nelle loro menti e nei loro occhi. Si allontanaro di un passo ciascuno, cercando di mettere tra di loro un inutile distanza di sicurezza dall'imbarazzo creatosi. Ovviamente il silenzio che seguì non aiutò.

Aomine: - Non è successo niente, quindi non serve parlarne, ok? -

Kagami: - Mh? -

Aomine: - … -

Kagami: - A me è piaciuto. - borbottò appena comprensibile il rosso di capelli ed ora, grazie sempre al nostro amato cervello, anche di faccia.

Aomine: - Anche a me. - il sussurro che uscì dalla sua bocca fu a stento udibile.

Kagami: - … -

Aomine: - Mi piaci anche tu. - e di nuovo parole faticosamente percepibili atraversarono lo spazio inefficace che avevano creato presi dal panico di cui vi ho accennato prima.

Kagami: - Anche tu mi piaci. -
 

Ve lo avevo detto o no che fu una scena patetica! Comunque sia, il rapporto tra questi due ragazzi grandi e grossi, eppur così maldestri quando si tratta di sentimenti, continuò da quell'imbarazzante confessione con più facilità e felicità per la gioia di noi lettrici (e forse anche qualche lettore) innamorate di storie shonen-ai.

Grazie per l'inspiegabile attentione e alla prossima storia, ...magari scritta con uno stile diverso, anzi sicuramente scritta con uno stile diverso.