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Autore: Alyssa Black    28/07/2019    2 recensioni
Draco Malfoy ed Hermione Granger sono fidanzati in una Hogwarts post Seconda Guerra Magica ma resisteranno alle malelingue e al volere della famiglia Malfoy?
Questa storia è stata ispirata da un'altra mia dramione, "We live, we love, you lied" e partecipa al contest 'Ave Atque Vale' indetto da Fiore di Cenere sul forum di EFP
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Ginny Weasley, Luna Lovegood, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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farewell

Farewell



6 Dicembre 1998

“Il Mangiamorte e la Sanguesporco, la nuova fiaba di Hogwarts durerà? La coppia è stata avvistata per la prima volta sulle rive del Lago Nero una settimana fa e sembravano affiatati, sarà Amortentia? Approfondimenti a pagina 5”.

Incendio!

Aguamenti! Hermione, non ti sembra di esagerare? Sapevi cosa avrebbe detto la gente una volta usciti allo scoperto. Ti aspettavi che vi augurassero felicità e figli maschi? Vedi il lato positivo, almeno siete entrambi fotogenici.”

“No, certo che no, ma ci trattano come se fossimo due fenomeni da baraccone, due pazzi.”

“Sai come la penso, ma sarò dalla tua parte, come sempre. Cosa ti ha risposto quell’idiota del mio fidanzato? Giusto per capire se diventerà o no il bersaglio delle mie fatture Orcovolanti.”

“Le tue fatture Orcovolanti sono le migliori di tutta Hogwarts, lascia stare Harry, anche perché ieri a Hogsmeade mi ha detto che mi supporterà. Mi ha però fatto sapere che è pronto a picchiare Draco alla babbana se mi dovesse far soffrire.”

“Mio fratello come l’ha presa?”

“Non mi ha nemmeno guardato e si è smaterializzato via.”

“Lascialo stare, gli passerà. Anche perché è stato lui con i suoi comportamenti a costringerti a lasciarlo quest’estate. Mamma continuava a dirgli che si è comportato da stupido e che di Veela in casa ne basta una. Gabrielle non l’è mai piaciuta.”

“Neanche Fleur piaceva a tua madre all’inizio ma ora la apprezza.”

“Beh, è andata contro la sua famiglia per sposare Bill e poi gli è rimasta accanto anche dopo essere stato sfigurato. Gabrielle non è come Fleur, è molto più frivola e oca, sarebbe stata la migliore amica di Calì e La... Si, beh, hai capito".

"Lavanda. Ginny, puoi dirlo il suo nome. Fa male sapere che è morta e noi siamo vive ma dobbiamo provare ad accettare questa cosa, vivere nel passato non fa bene a nessuno e sono sicura che anche lui vorrebbe vederti andare avanti."

"Lui? Hermione, non stavamo parlando di Lavanda?"

"Sì, beh, hai capito, no?"

Due risate risuonano nella camera singola della riccia Grifondoro.

"Ti voglio bene, lo sai vero Herm?"

"Sì, Ginny, lo so. Sei la sorellina che non ho mai avuto, Ginevra."

"Ah, odio quando mi chiami Ginevra, lo fa solo mia madre quando è arrabbiata, oppure Harry quando sta per..."

“Non lo voglio sapere quando Harry ti chiama così, Ginny!”

“Malfoy invece come ti chiama quando...”

“Ginny, ma ti sembrano cose da chiedere?”

“Dai Herm, stai con il Dio del sesso di Hogwarts e ti imbarazzi a parlare di sesso? A proposito, è davvero così bravo come dicono? Giuro che non mi offendo se dici che è più bravo di mio fratello.”

“È molto più bravo di tuo fratello e questo è tutto quello che saprai da me.”

Un picchiettio contro il vetro della finestra interruppe un’eventuale risposta della piccola di casa Weasley.

Hermione si alzò per andare ad aprire l'anta della finestra per far passare un gufo reale con un pezzo di carta nel becco.

“Alistair, vieni qui.”

Il gufo reale dalle piume bianche e nere e dall'aspetto quasi altezzoso planò sul braccio della caposcuola di Grifondoro e si fece prendere il messaggio dal becco per poi emettere un verso stridulo.

“Quello è il gufo dei Malfoy, non è vero? Ha la stessa espressione altezzosa di Malfoy Senior.”

Uno sbuffo fuoriuscì dalle labbra di Hermione e nel silenzio della camera sembrò rimbombare.

“Cos'ha già combinato il serpentello? Devo già chiamare Harry per una bella rissa?”

“No, non ti preoccupare Ginny. Mi ha solo detto che stasera non possiamo vederci perché Blaise non sta molto bene e preferisce rimanere con lui nella loro sala comune.”

“Ma ti da fastidio, non è così?”

“Certo che mi da fastidio ma non è la fine del mondo, ci vedremo domani mattina a lezione e alla sera alla riunione con i prefetti.”

“Come vuoi tu. Mi sa che Alistair sta aspettando una risposta.”

Delle parole furono scritte velocemente sul retro del foglio, il gufo riprese il volo e le due amiche iniziarono a prepararsi per la cena che sarebbe stata servita da lì a poco.

***

7 Dicembre 1998

“Hermione, ti stavo cercando!”

“Luna, ciao, dimmi pure.”

“Mi manda Draco Malfoy, mi ha detto di chiederti se puoi coprirlo stasera alla riunione dei prefetti.”

“Ti ha detto il motivo?”

“No, mi dispiace. Adesso vado, ho lezione di trasfigurazione con la Moondance (2), ciao!”

“Cos'è Granger, Draco ti ha già scaricato?”
“Parkinson, perché non ti fai gli affari tuoi?”

“Uh, siamo nervosette questa mattina. Sarà che ieri sera ha preferito stare in sala comune insieme a persone alla sua altezza piuttosto che andare a sguazzare nel fango?”

“Pansy, basta così. Granger, non stare ad ascoltarla.”

“Greengrass, dì alla tua compagna di stanza di non sfidarmi troppo oppure vedrà cosa mi ha insegnato una guerra.”

“Non credo che minacciare in pubblico qualcuno sia una mossa saggia Granger.”

“Zabini, tu non eri malato?”

Una risata fuoriuscì dalle labbra di Pansy Parkinson.

“Certo che non sai proprio niente di Draco, niente. Quella è una delle sue scuse più classiche per evitare un appuntamento di qualsiasi genere. Immagino che tu non sappia neanche che stamattina è tornato a casa urgentemente perché suo padre non si è sentito bene, anche se probabilmente è stato solo un malessere momentaneo dovuto alla lettura dell'edizione di ieri della Gazzetta di Hogwarts(3).”

Le facce quasi dispiaciute di Zabini e Daphne sembravano solo confermare le parole dette da uno dei prefetti di Serpeverde.

“Quando imparerai a farti gli affari tuoi sarà sempre troppo tardi Parkinson.”

L'arrivo della piccola di casa Weasley salvò Hermione dal risponderle.

“Weasley, arrivi sempre...”

“Tutti in classe, ora.”

L'arrivo della professoressa Blueblossom(4) sembrò ristabilire l'ordine e chiudere la questione, ma la notizia che Hermione Granger non era a conoscenza della partenza improvvisa del neo fidanzato Draco Malfoy fece del giro della scuola e per l'ora di pranzo non si parlava d'altro.

Ginny e Luna trovarono Hermione sulle rive del Lago Nero, senza mantello, a subire il vento gelido che le aveva asciugato le lacrime di rabbia scappate dal suo controllo.

“Non mi ha detto niente, niente. Mi aveva promesso che una volta usciti alla luce del sole sarebbe stata la stessa cosa, che non sarebbe cambiato nulla. Io ero contraria, avevo paura che sarebbe cambiato tutto. Odio avere sempre ragione a volte.”

“Hermione, mi costa ammetterlo, ma sarà stato solo di fretta, magari era preoccupato per la salute di suo padre e...”

Una risata amara uscì dalle labbra della Caposcuola di Grifondoro.

“Ginny, lo senti quanto suonano deboli queste scuse? Lui non voleva farmelo sapere, altrimenti mi avrebbe mandato un biglietto come ieri sera.”

“Stamattina mi è sembrato più pallido e con più occhiaie del solito e aveva la testa piena di Nargilli, proprio come te Hermione.”

“Luna, i Nargilli non esistono e le occhiaie le ha sempre, ha ancora degli incubi sulla guerra.”

“Non fasciarti la testa prima di cadere, magari è stato solo un caso. Prova ad aspettare e appena lo vedi fagli tutte le domande che ti servono per sentirti meglio.”

“Ginevra Weasley che da il beneficio del dubbio a Draco Malfoy, questo è sicuramente un giorno da segnarsi sul calendario.”

“Daphne, per favore.”

“Come vuoi Granger. Devo parlarti.”

La bionda Corvonero capì l'antifona e, dopo aver salutato, fece per allontanarsi, prendendo il braccio della rossa che però rimase ferma.

“Granger, vorrei parlarti in privato, quindi Weasley sloggia.”

“Ginny, ci vediamo dopo in sala comune.”

Ginevra Weasley si allontanò anche lei, non prima di aver lanciato uno sguardo di avvertimento alla bionda Serpeverde che Hermione Granger sembrava apprezzare.

“Come avrei capito dalle parole di Pansy di questa mattina, il vecchio Lucius non sta davvero male ma ha convocato Draco circa la vostra relazione. Lui sapeva che se foste usciti alla luce del sole suo padre lo avrebbe convocato per un colloquio.”

Daphne Greengrass fece una pausa per osservare la Grifondoro davanti a sé prima di continuare.

“Gli devi piacere molto per aver sfidato così suo padre. Ora bisogna vedere se l'amore che prova per te è abbastanza da superare i piani di Lucius Malfoy.”

“Di voi Serpeverde ho sempre ammirato la schiettezza. Grazie per avermelo detto Daphne, lo apprezzo davvero. Di cosa hai bisogno?”

“Di niente, chi ti dice che ho bisogno di qualcosa?”

“Una cosa che ho imparato su di voi è che non fate mai niente per niente. Quindi, che cosa devo fare per ripagare il favore?”

Un sospiro uscì dalle labbra della bionda. “Vorrei solo che mi promettessi che proverai a perdonarmi, quando sarà tempo.”

“Non capisco, non puoi spiegarti meglio?”

Un cenno negativo del capo della Serpeverde concluse il loro colloquio ed entrambe rientrarono nel castello, chi al caldo del proprio mantello, chi con il freddo che ormai aveva quasi raggiunto il cuore.


***

14 Dicembre 1998

Draco Malfoy era riuscito ad evitare Hermione Granger per una settimana esatta. Aveva saltato tutte le riunioni dei prefetti, nelle poche lezioni che avevano in comune arrivava per ultimo e se ne andava per primo e in Sala Grande era sempre affiancato da Zabini o dalla Parkinson. L'umore della ricca Grifondoro non era mai stato così nero e tutti sembravano girarle al largo, pregando Merlino che risolvesse i problemi con il forse-ancora-fidanzato perché averla così irritabile fino a Giugno era da suicidio.

“Herm, che ne dici di andare a Hogsmeade a comprare delle piume nuove? Se siamo fortunate c'è ancora la promozione che, se ne acquisti tre, la quarta è in regalo.”

“Non ho tempo Ginny, ho ancora il tema di Trasfigurazione da rivedere e poi volevo ripassare il programma di Difesa contro le Arti Oscure.”

“Non ricominciare con la storia che quest'anno ci sono i M.A.G.O. perché è la volta buona che ti affatturo.”

“Ma è così, i voti che prenderemo ci segner...”

Una vocina sottile appartenente a una bambina del primo anno interruppe la risporta della mora.

“Caposcuola Granger, fuori dal ritratto c'è il prefetto Malfoy che chiede gentilmente di lei.”

“Grazie mille Prim, puoi andare.”

“E così il serpente è strisciato fino alla nostra torre per chiedere perdono? Posso venire anche io e provare un nuovo incantesimo che mi ha inviato George? Giuro che non gli faccio troppo male.”

“No Ginny, questa volta è solo tra me e lui.”

“Lo immaginavo. Vai e sii la Grifondoro che sei.”

Hermione si alzò dalla sedia che occupava ormai da ore e si obbligò a camminare verso l'uscita della Sala Comune, con un brutto presentimento che le attorcigliava lo stomaco.

Una volta uscità lo vide davanti a sè, appoggiato alla parete e bello da togliere il respiro. Le occhiaie scure sotto gli occhi gli conferivano un aspetto ancora più tenebroso del solito e gli occhi grigi sembravano osservare ogni suo movimento.

“Ciao.”

“Ciao, dobbiamo parlare.”

“Sì, io sto abbastanza bene e la torta che c'era a pranzo era buonissima, l'hai assaggiata?”

“Hermione, dobbiamo parlare, sii seria.”

“Sentiamo, cos'hai da dirmi?”

“Non qui, vieni con me.”

Una mano diafana fu offerta alla Grifondoro che tentennò un paio di istanti prima di accettare l'offerta e seguire il giovane. Si ritrovarono in un'aula al secondo piano e Draco si appoggiò a un banco, mentre Hermione preferì stare in piedi.

“Perché mi hai evitato per una settimana intera?”

Il silenzio le rispose.

“Volevi parlarmi? Sono quì, dì quello che devi dire.”

“Non voglio lasciarti, sai cosa provo per te e so cosa provi per me, ma a volte non basta. Mi serve una pausa.”

“Una pausa. E questa pausa a cosa ti servirebbe, a farti plasmare per bene da tuo padre?”

“NO! Io devo pensare, capire cos'è meglio per me e anche per te. I-I-Io non mi sento alla tua altezza, tu sei troppo per me. E' stato bello giocare all'Eroina e al Mangiamorte ma fuori di quì, fuori da Hogwarts sarà impossibile continuare a frequentarci.”

“Chi hanno scelto per te?”

“Non capisco, in che senso?”

“Non fingere di non capire. Chi hanno scelto per te?”

Un sospiro fuoriuscì dalle labbra sottili del giovane. “Astoria, Astoria Greengrass.”

Il silenzio avvolse la stanza per un tempo indefinito.

“Da quanto lo sai?”

“Da quella sera in cui ti ho annulato per la prima volta un'appuntamento”

Il ricordo di una promessa fatta ad un'altra serpe bionda le fece porre la domanda successiva.

“Daphne lo sapeva?”

“Sì.”

“Quindi perché hai finto di dire che volevi una pausa quando hai già un'altra fidanzata purosangue pronta a sposarti? Volevi sguazzare ancora un po' nel fango, citando la Parkinson?”

“No, tu mi piaci, mi sembra di avertelo dimostrato ma mio padre ha fatto un patto infrangente e io non posso tirarmi indietro.”

"Monstrum!"

Dopo aver lanciato la fattura Orcovolante al suo ormai ex fidanzato, la riccia Grifondoro tornò sulle rive del Lago Nero dove erano soliti andare nei loro ormai passati tempi felici, quando battibeccavano su chi era il più bravo in Poziono o Difesa contro le Arti Oscure e finivano a fare l'amore in un'aula vuota. Solo in quel momento Hermione permise alle lacrime di bagnarle le guance e cadde in ginocchio, con le braccia al petto, quasi a voler cercare di sentire meno il sordo dolore al petto.

Era stata una stupida, si era fidata, si era innamorata del nemico, ignorando gli avvertimenti dei suoi amici. I suoi amici che le avevano raccomandato di non fidarsi ma che le erano rimasti accanto nonostante la sua scelta, la sua stupida scelta di stare accanto a Draco Malfoy, così diverso da lei, forse troppo.

Lei lo amava ed era sicura che anche lui l'aveva amata, ma a volte l'amore non basta per stare insieme.









Note:
1 "Il dio del sesso di Hogwarts" è una caratteristica fanon attribuita a Draco Malfoy ed è presente in innumerevoli ff
2 La professoressa Moondance è un mio OC, ha la cattedra di Trasfigurazione ed è il nuovo direttore di Grifondoro (entrambi i ruoli lasciati liberi da Minerva Mcgranitt)

3 La "Gazzetta di Hogwarts" è un giornale (penso) di mia invenzione che raccoglie i fatti di Hogwarts
4 La professoressa
Blueblossom è un mio OC, ha la cattedra di Pozioni ed è il nuovo direttore di Serpeverde.

angolo autrice
Quando mi sono ri-iscritta al contest di Floris Ignis avevo un'idea ben precisa in testa che però, aihmé, non sono riuscita pienamente a portare a termine, più che altro perché quello che ne è uscito è stato praticamente lo scheletro di una long e, benchè la giudice non avesse imposto limiti di lunghezza, non mi sembrava appropriato consegnare. Nonostante questo sono molto soddisfatta della storia, anche perché riprende un'altra dramione ("We live, we love, you lied") che ho scritto quasi un'annetto fa e che mi è rimasta nel cuore.
Spero vi sia piaciuta e, se anche così non fosse, mi farebbe piacere che mi scriveste anche solo due parole per dirmelo, sia esso tramite recensione o messaggio privato!
A presto
Alyssa
  
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