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Autore: Ande03    29/07/2019    0 recensioni
Relativamente, ho capito tantissime cose di te esattamente quando i nostri occhi si sono incrociati, abbiamo trascorso svariati secondi a scrutarci.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non riesco a non guardarlo...

Non so con esattezza cosa mi succede oggi ma non riesco a staccare gli occhi di d’osso a quel ragazzo, è la prima volta che lo vedo, oggi  è arrivato qui nella mia comitiva di amici con un altro tizio che conosco  appena, ed ora si sta presentando con tutti, non so esattamente cosa  mi porta a guardarlo così intensamente, chiariamo subito il discorso... io non sono gay, a me piacciono tanto tantissimo le donne, non ho mai guardato un ragazzo, non che essere gay è una cosa brutta assolutamente ma io non sono così. Però ancora non riesco a smettere di osservare i suoi lineamenti così perfetti, ha i capelli castani con una leggera rasatura sulla nuca è un ciuffo piuttosto ordinato, porta gli occhiali da vista  ma sul suo viso sembrano come quelli di uno spot pubblicitario, ha un leggero strato di barba castana anch’essa, il colorito della pelle è rosato tendente all’olivastro. Beh poi insomma il suo corpo... 

va beh indossa maglia bianca piuttosto attillata, che evidenzia. Le sue braccia che sino ben definite dai muscoli scolpiti alla perfezione, il mio sguardo si sposta verso il basso per continuare a scrutare ogni dettaglio del suo corpo, i miei occhi incontrano il suo sedere, che insomma... è decisamente perfetto,  non so se sono i jeans scuri a renderlo così bello o è propio così, non sono parole per descrivere  la particolare bellezza di questo ragazzo.

Dopo tale affermazione cerco con tutto me stesso di tornare in me perché ripeto  è la prima volta che mi succede e non è normale per quanto mi riguarda... non deve succedere più. Per tutta risposta al mio compitamente che per fortuna nessuno ha notato, faccio cenno con la mano ad una mia “amica” di venire da me, lei lo fa con molto entusiasmo, non appena arriva si siede sulle mie gambe, continuando a bere il suo drink, per poi baciarmi sulle labbra, contraccambio il bacio.

Mentre sono immerso in questo bacio che sinceramente al momento non desideravo continuo a pensare a quel ragazzo.

Il nostro bacio viene interrotto da Giovanni  un nostro amico.

  • Oh fra basta, scopate in camera.
  • Oh ma dai fatti i cazzi tuoi.

Gli dico asciugandomi le labbra bagnate a causa del bacio.

  • Ti presento Francesco, lui è  un amico di Daniel.

I miei occhi per la prima volta incontrano quelli del ragazzo che non riuscivo a smettere di fissare, sono castani, ma molto profondi mi  ci perdo dentro tanto che non riesco a rispondere subito resto a guardare intensamente i suoi occhi per un tempo indefinito, a me sembra un eternità.

Questo sguardo tanto profondo sembra quasi essere ricambiato, non so se è a causa del colore dei miei occhi che in genere mi viene detto essere un po’ suggestivo, anche se è un semplice azzurro molto chiaro. O magari risponde al mio sguardo solo per educazione.

Veniamo entrambi riportati alla realtà da Giovanni.

  • Oh Andrea, tutto bene ?
  • Si si. Scusami... mi ero ecclissato, solo perché mi sembra di averlo già visto.
  • No non credo, comunque piacere Francesco.
  • Andrea.
  • Va beh dai non volevo disturbarvi  continuate tranquillamente.

 Mi volto nella direzione che sta indicando e vedo la ragazza con cui mi stavo baciando pochi attimi fa, sorrido per poi voltarmi verso di lui.

  • No no ma chè tranquillo... non è nulla, anzi vieni che ti faccio conoscere un po’ di gente.
  • Ok ragazzi allora io vi lascio che hanno uscito. Le patatine... vado a mangiareeee...

Ad entrambi scappa una risata.

  • Sicuro? Non volevo mica disturbare, tanto meno interrompere qualcosa.
  • No no davvero tranquillo  è solo un amica con cui ci divertiamo ogni tanto, ora è ubriaca infatti guarda.

Gli faccio verso Alice, che si trova già tra le braccia di  Edoardo.

Lui sorride e annuisce 

  • Ah ora ho capito...
  • Si va beh il 90% delle ragazze in questa comitiva è così.
  • Immagino. Quindi tu sei Andrea.
  • Si
  • Bel nome, a quanto vedo ti caratterizza molto.
  • In che senso scusa?
  • Sai le origini ed il significato del tuo nome vero?
  • No onestamente no.
  • Allora il nome Andrea ha origini greche ed è un nome caratterizzato dalla mascolinità  e dalla  virilità di chi ovviamente lo porta, e ovviamente nel tuo caso è più che azzeccato.
  • Perché? 
  • Beh ma guarda come tratti le ragazze questo è segno di grande sicurezza.
  • Bho non saprei, si sono abbastanza sicuro di me, ma invece tu sei strano.
  • Perché sarei strano?
  • Boh conosci il significato del nome delle altre persone, sembri una enciclopedia.

Sorride, e in quel sorriso mi perdo è molto bello quando ride, poi va beh i suoi discorsi mi fanno ridere è un tipo strano.

 

  • No, no non sono un enciclopedia. È solo che mi piace leggere e sono curioso di conoscere.
  • Conoscere?
  • Si tutto ciò che mi incuriosisce, ed anche ciò che mi spaventa. Per esempio c’è qualcosa che a te spaventa conoscere ma di cui sei curioso?
  • Non capisco  scusa. È una domanda giusto ?
  • Si certo...

Mi immobilizzo per un attimo, questo è strano non vorrei che ha intuito tutto, no no non puó essere. Cazzo si  che c’è qualcosa di cui ho paura ma  sono curioso di approfondire... Lui...

Sono curioso di capire cosa mi succede quando gli parlo, quando lo guardo negli occhi, sono sicuro al cento per cento dei miei  gusti etero, però non posso nascondere a me stesso che questo ragazzo sta creando una certa confusione al mio  interno.

Continuo a camminare senza far molto caso alla sua domanda.

Lui mi raggiunge  posando la sua mano sul mio braccio, dicendomi:

  • Allora?

Quest’ultimo tocco provoca in me altre mille sensazioni positive e negative tutto mischiato. Fin quando decido di  restare serio ed ignorare  i miei pensieri, ma sopratutto lui.

  • No
  • No cosa ? Non hai davvero nessuna curiosità, fermata dalla paura di viverla ?
  • No non c’è L’ho.
  • Strano... lo stai nascondendo è evidente. Da quando ti ho fatto questa domanda il tuo sguardo è cambiato, non ti ho chiesto mica di dirmi qual’è ti ho chiesto solo se c’è l’hai, ovviamente rispetto la tua privacy.
  • Va beh la mia risposta non cambia.
  • Va beh ok.
  • Ok. Allora dai qui ci sono  Alex e  Mirko fai amicizia con loro. Io ho delle cose da fare.

Mi allontano senza dare la possibilità a Francesco di rispondere.

Probabilmente mi sto comportando in modo immaturo, ma non mi piace provare  queste sensazioni, e tanto meno la confusione che mi crea lui non mi piace per nulla. Mi dirigo nel guardino  della villa in cui ci troviamo, è deserto a causa del freddo che ormai inizia a scendere   La sera, siamo in  pieno  ottobre, nessuno si azzarderebbe ad uscire  nel giardino con questo freddo.

Trascorro quasi venti minuti a passeggiare intorno alla piscina  con in dosso  gli auricolari, ascolto una delle mie canzoni preferite del momento, che sarebbe “ ti dedico il silenzio di ultimo”.

Ed i miei pensieri per tutto il tempo sono stati rivolti al ragazzo che questa sera mi ha stravolto.

D’improvviso  sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla, stoppo la musica e tolgo là cuffie per poi voltarmi, incontro subito  gli occhi di Francesco. E come al solito non riesco a non perdermi al loro interno. Ogni volta che li guardò ci casco dentro e non so più  come uscirne.

  • Andrea ma che fai qui fuori?
  • Io... io nulla. Avevo caldo e sono uscito un po’.
  • Caldo? E sei uscito fuori per farti venire l’influenza?

Sorrido.

  • No, no.  Non c’è mica freddo.
  • Dici? Io lo sento, anche tanto, come minimo ci saranno 7 gradi.
  • Ecco che oltre l’enciclopedia è arrivato anche il meteorologo.

Anche lui sorride, penso si renda conto che effettivamente è strano.

  • Va bene la smetto.

Dopo qualche attimo di silenzio, è lui ad interromperlo, anche perché è abbastanza imbarazzante questo  silenzio, ed io non avevo la più pallida idea di come dissolverlo.

  • Andrea ascolta, volevo chiederti scusa.
  • Per cosa?
  • Perché magari sono stato invadente, potevo evitare di insistere tanto.
  • Ma non hai insistito tranquillo.
  • Allora perché te la sei presa tanto da lasciarmi  la con degli sconosciuti?
  • Beh ma anche io per te sono uno sconosciuto.
    • Relativamente, ho capito tantissime cose  di te esattamente quando i nostri occhi si sono incrociati, abbiamo trascorso svariati secondi a scrutarci.
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