Anime & Manga > Amnesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Anna3    01/08/2019    0 recensioni
Una giornata con l'Ukyo dopo la serie, insieme alla nostra protagonista, sempre scisso a metà; il tutto in chiave comica (e con un po' di amore Ukyo x Heroine).
Spero di avervi incuriosito! Leggete e scoprirete!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heroine, Ukyo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una giornata con OmoteUkyo e UraUkyo



PRECISAZIONI IMPORTANTI:
1) la fanfic è ambientata dopo Amnesia Later del videogioco (della route di Ukyo) o se preferite dopo l’anime (in questo caso, sappiate che il fatto che lui resti con due personalità accade anche nel videogioco e che tutto quello che ho scritto sui loro hobby e caratteristiche è vero, seguendo ciò che dice Wiki Fandom).
2) OmoteUkyo = ossia “Ukyo superficiale”, quello buono dolce e gentile che non cerca di uccidere la protagonista.
UraUkyo = ossia “Ukyo interiore, l’altro Ukyo”, quello psicopatico che cerca di uccidere la protagonista.

Buona lettura! Vi aspetto nelle note dell’autore.

§§§§

Finalmente tutto era tornato alla normalità per Ukyo: niente più cambio di mondi, né altra paura di morire per un attentato da parte del mondo.
Soltanto lui e la sua ragazza.
Più o meno.
Infatti, dopo che finalmente il desiderio del ragazzo è stato esaudito e lui è potuto tornare con la sua ragazza nel proprio mondo, non tutto era tornato esattamente come prima e una delle cose che era rimasta era la divisione della sua anima in una parte più solare, OmoteUkyo e una più negativa, UraUkyo. Entrambe coesistevano in lui, ma mentre un tempo esistevano fuse, ora si trovavano in lui come due entità separate e complementari. Non era quindi facile la vita tra i due Ukyo, che, per evitare di litigare ogni giorno, avevano stabilito di parlarsi tra di loro mediante delle note.
Eppure, anche con questo aiuto, i due erano totalmente differenti ed abitare nello stesso corpo rendeva la coesistenza molto difficile: ma andiamo a vedere una giornata tipo nella vita di questo famoso fotografo.

Il sole splende nel cielo e filtra attraverso la persiana chiusa, illuminando il bel volto del ragazzo, che inizia a dare i primi segni di risveglio: mugugna, strizza gli occhi e…
“PORCA PUTTANA!”.
Come sempre, il primo a svegliarsi è UraUkyo, che è il più mattiniero e il più organizzato: non a caso, ha una daily routine che è stata scritta minuto per minuto.
“Perchè quel coglione si dimentica sempre di mettere la sveglia?! Ma io dico: ci vuole forse una laurea?!” grida Ukyo, lanciando via le coperte rabbioso e guardando che ore sono.
“Sono le 6 e un quarto! Quindici minuti di ritardo nel mio programma giornaliero! Così dovrò dimezzare il tempo per la corsa!” dice, mentre consulta il foglio con la sua lista di cose da fare scandita per ogni minuto e si veste velocemente con abiti comodi per fare la corsa della mattina. Poi, poco prima di partire, prende il foglio con le note e ci scrive sopra, a caratteri cubitali con la penna rossa:
“METTI LA SVEGLIA PRIMA DI DORMIRE E RINGRAZIA CHE ESISTO O TU TI SARESTI SVEGLIATO DOMANI MATTTINA” e ci aggiunge quarantasette punti esclamativi (che l’autrice non riporta per questioni di spazio).
Soddisfatto di ciò che ha scritto, prende le chiavi di casa ed esce rabbioso, iniziando subito a correre. L’aria frizzante della mattina gli pizzica piacevolmente la pelle, ma UraUkyo non ha tempo per perdersi in questi dettagli! Imposta subito il cronometro e il contachilometri e inizia a correre velocemente, talmente tanto che supera gli altri ragazzi e ragazze che come lui fanno jogging la mattina. Però oggi pare proprio che non sia giornata per Ukyo, perché un baldo giovane ha l’ardire di mettersi in competizione con lui e di tenergli il passo: motivo per cui UraUkyo corre ancora più infiammato, arrivando a percorrere 45 chilometri in un’ora e battendo il povero uomo.
“AHAHHAHHA! Sperava di vincere quello smidollato eh? Ma tanto il più forte di questa città sono io!” grida trionfante.
Però, proprio in quel momento, OmoteUkyo prende il suo posto.
“Dove siamo?” chiede non capendo “Ah, questa deve essere la corsetta mattutina di UraUkyo… ma non è un po’ eccessivo?!” si chiede spaesato guardandosi intorno.
“Pazienza” pensa Ukyo “Prendiamoci il taxi, come ogni giorno” e chiamando un taxi ritorna a casa.
Però, mentre è nell’automobile, il povero Ukyo prende sonno per colpa dello sforzo ed ecco che, al risveglio, UraUkyo ha di nuovo preso il controllo del corpo.
“Ehm… Signore siamo arrivati” dice l’autista al suo cliente.
“Eh?!” apre gli occhi con delle leggere occhiaie e capendo al volo la situazione, dice tra tra sé e sé “Anche oggi ha preso il taxi quel pigro… Se lo scorda che io paghi di nuovo per lui! Sta dilapidando il nostro già poco stipendio!”.
“Sono 48 000 yen”.
“Che ha detto?” Ukyo scende dal taxi si avvicina all’autista con lo sguardo pericoloso.
L’autista lo guarda spaventato e scappa via:
“Fa niente!”.
UraUkyo continua a fissarlo in questo modo, per poi rilassarsi un attimo quando lo vede fuori dalla sua visuale; ma la calma non dura tantissimo, perché vedendo che mancano solo dieci minuti alle 8, il ragazzo torna nervoso. Rientra a casa e per prima cosa si fa una doccia per togliersi il sudore, impiegandoci la metà del tempo prefissato e continuando a inveire contro il suo lato pigro.
Dopodichè, si mette a preparare la colazione e stranamente in questi momenti è molto calmo: affetta le verdure, cuoce la carne ed esegue la ricetta alla perfezione, quasi come uno chef. Però, proprio qualche momento prima di gustarsi la magnifica colazione, OmoteUkyo si sveglia magicamente sentendo un buon odorino e mangia al posto suo:
“Ahhh… Che buona la colazione di UraUkyo...” sorride e si perde nel mangiarla. Poi, lascia tutto lì sul tavolo – tanto, pensa OmoteUkyo, laverà tutto l’altro Ukyo prima o poi – e si prepara per il lavoro. Si sistema meticolosamente, si intreccia i capelli come ama fare e va a lavorare canticchiando.
Allo studio fotografico si diverte molto: è un lavoro part-time che gli piace, anche se ogni giorno deve fotografare diverse modelle per la rivista di moda e inviare via Google Drive le foto. Questa non è una cosa che gli piace molto, perché per lui c’è solo una modella degna di attenzione, ossia la sua ragazza.. Spesso infatti capita che quelle ragazze facciano le carine con lui, ma per Ukyo c’è una sola donna che può essere guardata in quella maniera e spesso la conversazione finisce con lui che decanta le bellezze della sua donna.
Tuttavia, quel giorno deve essere particolarmente sfortunato per lui perché una modella non ha intenzione di farsi fotografare: subito tutti cercano di convincerla, ma invano. Ci prova così anche Ukyo:
“Come mai non vuoi?”.
“Mi sono stancata di farmi fare foto e foto!”.
“Suvvia, vedrai che ti divertirai...”
“Ti ho detto di no, sei sordo per caso?” passa subito alla difensiva la ragazza.
Una venetta si fa più sporgente sul viso di OmoteUkyo, che inizia a sentire l’altra sua parte che cerca di uscire, proprio come quando cercava di uccidere la donna che ama.
“Dai, ti prego, sei una bellissima donna” insiste trattenendosi Ukyo “é un peccato che non ti voglia far fotografare, sei molto fotogenica”.
“Ah quindi pure leccaculo, oltre che sordo, sei?” chiede la ragazza.
Due venette gli attraversano il viso.
“No, sono sincero con te, potresti venire?” la prega nuovamente OmoteUkyo.
“Ma sei proprio scemo, oltre che sordo e leccaculo!” strilla la ragazza, mentre la terza venetta compare sul volto del ragazzo “E comunque” continua la modella “Se anche mi volessi far fotografare, non vorrei mai che lo facesse un gay incapace come te!”.
Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
UraUkyo prende il comando totale del corpo ed esplode:
“Scemo a chi eh?! Prima di tutto ti informo che io sono eterosessuale e ho anche una ragazza, al contrario tuo, che sei talmente acida da riuscire ad allontare anche l’uomo più paziente al mondo! Poi, non mi pare proprio di essere un incapace dato che ho trovato questo lavoro e le persone apprezzano quello che faccio e di certo non sono neanche un leccaculo perché con te sarebbe tempo perso. E infine, se anche fossi sordo, comunque non sono affari che ti riguardano, perciò muoviti a salire sul set e farti fare queste dannatissime fotografie, perché non ho tutta la giornata da perdere e ho una ragazza che mi aspetta!” le sbotta contro UraUkyo.
Il silenzio cala e gli assistenti della modella guardano terrificati Ukyo: di sicuro ora non vorrà più nemmeno vederlo quel set!
Però, inaspettatamente, la ragazza sorride e va sul set dicendo:
“Era ora! Finalmente una persona che è onesta!”.
Prima ancora che UraUkyo le possa rispondere in qualche modo scortese, OmoteUkyo riprende il controllo e, sentendo queste sue ultime parole, le fa un sorrisone:
“Bene allora cominciamo!”.
Nel frattempo, non può che chiedersi mentalmente come diavolo abbia fatto quel suo lato oscuro a convincerla… Ma in fondo non gli importa tanto: il problema è risolto, pensa candidamente, mentre tutti gli altri lanciano occhiatine sorprese al fotografo.
Così, Ukyo, terminato il suo lavoro, ritorna a casa per pranzare: il resto del lavoro lo finirà a casa editando tutte le foto. Peccato che prima di terminare il suo lavoro, OmoteUkyo si deve confrontare con il suo nemico più grande: la cucina. Mentre infatti prima ci aveva pensato l’altro sé a preparare la colazione, ora si trovava in balìa della sua completa incapacità nel cucinare. L’unica cosa che c’era in frigo erano solo i budini al ciocccolato che piacevano tanto a UraUkyo e tanti altri cibi che non sapeva cucinare.
“Accidenti, lo sapevo che dovevo andare io a far la spesa l’ultima volta… Vabbè, suppongo che se per una volta gli mangio i budini che gli piacciono tanto non cada il mondo...” pensa OmoteUkyo e così prende il foglio delle note. Lì legge la nostra scritta dall’altro sé riguardo la sveglia e scrive la sua, dopo essersi scusato per la sveglia:
“Ho mangiato i tuoi budini perché non c’era altro cibo. Cioè, c’era altro cibo, però sai… non so cucinarlo bene e non vorrei bruciare la cucina come l’altra volta… Spero non sia un problema, però la prossima volta ricordati di far fare a me la spesa”.
Dopo il dolce pranzo, Ukyo si appresta a finire il suo lavoro, dato che sa che, se non lo finisce, sono guai seri e UraUkyo è capace di lasciarlo senza cibo per giorni (e la cosa non è consigliabile). Così edita tutte le foto e le condivide su Drive, ma a quel punto è talmente stanco che si addormenta sul pc e così il pomeriggio passa e arriva sera.
Come sempre, il primo a svegliarsi è UraUkyo, incazzato come sempre, perché quel fannullone si è addormentato senza la sveglia: così non avrà più il tempo di fare le pulizie! E se stasera lei sarebbe venuta nel loro appartamento? Bellissimo vedere la spazzatura ancora da buttare e la polvere che gira per la stanza!
Vicino a una crisi di nervi, UraUkyo prende il foglio delle note e a quel punto legge quanto scritto dall’altro se stesso:
“Ancora?!” grida leggendo ciò che ha scritto “Ha mangiato i miei budini, quell’idiota! Impara a cucinare invece che prendere il cibo altrui… E vuole pure fare la spesa lui! Figurati se gliela lascio fare, lui che compra solo schifezze, vanificando le mie corse mattutine per tenermi in linea!” inveisce contro di lui e scrive:
“NON addormentarti dopo il lavoro! Così non ho più tempo per sistemare la casa, IDIOTA!”.
Guarda l’orologio: sono già le sei e mezza e l’appuntamento è tra un’ora. Questo significa che avrà un’ora per pulire tutto, buttare fuori la spazzatura e prepararsi.
Una risata malsana si propaga nella stanza: UraUkyo è al suo limite.
“AHAH! Io ce la posso fare!” dice tra sé e sé e inizia a pulire alla velocità della luce, tanto che in due minuti pulisce la cucina e nel giro di un quarto d’ora ha pulito tutta la casa, che ora splende.
Poi butta fuori la spazzatura, lava i piatti e nel giro di mezz’ora riesce a concludere tutto. Poi si lava in dieci minuti e si prepara con altri dieci minuti, ma proprio in quel momento si sveglia OmoteUkyo che prende il controllo del corpo.
“Oh, che ore sono? Mancano ancora dieci minuti… Allora non sono in ritardo! Per fortuna! Beh, nel tempo che resta mi posso fare una treccia” dice Ukyo e inizia a intrecciarsi i capelli ridendo come una bambina.
Così arriva il momento dell’appuntamento, in cui Ukyo arriva miracolosamente quasi in tempo, sorridendo candido:
“Eccomi qua, giusto in tempo!”.
La ragazza sorride, notando che, a ben notare, è in ritardo di tre minuti, ma non dice niente e insieme si incamminano verso il ristorante. Iniziano a parlare del più e del meno: parlare con Ukyo è piacevole, perché è entusiasto di ogni cosa, ma non fa dei lunghi monologhi da solo (anche se con la nostra protagonista ciò verrebbe facile persino a un muto) e ti coinvolge nella conversazione. Però la cosa più bella è sicuramente il suo sorriso: caldo, dolce e sincero, potrebbe far innamorare persino la donna più senza cuore di tutte.
“Allora, si dice che questo sia un ristorante italiano per un’ottima serata a due e che servano delle buone pizze, anche se si dice che bisogna aspettare molto…” spiega OmoteUkyo, mentre si avvicinano al locale.
“Ah davvero? Non ho mai assaggiato una pizza italiana...”
“Io sono stato in Italia circa cinque anni fa e ho assaggiato una pizza margherita buonissima!”
“Pizza margherita?”.
“Sì, di quelle con solo il pomodoro e la mozzarella… era squisita! Sono certo che anche qui...” stava dicendo il ragazzo, ma proprio mentre parlava, eccoli arrivare in questo famoso posto, che a prima vista… lasciava un po’ a desiderare. Un’insegna cadente a led rossi lampeggianti, alcuni dei quali non funzionanti, indicava il nome del posto, ‘Romae pizzas’, mentre un cartello di dubbio gusto recitava qualche strana scritta in una sottospecie di italiano:
“Dar 1987 faciamo pizza pel tutti di tutti i gustui. Scoplite ‘Romae pizzas’, pizza dei veli antici Romani!”.
I due si guardano dubbiosi: potranno non conoscere l’italiano, ma l’esterno dell’edificio era da solo molto sospettoso.
“Magari l’interno è meglio” dice fiducioso Ukyo, mentre la ragazza annuisce insicura.
Appena entrano la situazione non pare sia migliorata: i tavoli, sebbene abbiano delle tovaglie a quadretti rossi, bianchi e verdi, sono macchiate e tutto da’ l’idea di essere trasandato. Inoltre, ad accoglierli c’è un cameriere dagli occhi a mandorla e una faccia da funerale che li saluta con un’accento cinese:
“Benvenuti a Lomae Pizzas signoli, vi faccio accomodale!” dice e li porta in un tavolo. Solo un paio di tavoli sono occupati e i clienti mangiano principalmente dei noodles, molto poco italiani.
Vengono scortati al tavolo più vicino al bagno e si siedono.
“Beh… magari le pizze sono buone” dice con un filo di speranza Ukyo, così ordinano due pizze e attendono. Poi, i minuti iniziano a passare. Si fanno le otto e mezza, poi le nove, poi le nove e mezza, ma ancora le pizze non arrivano e al tavolo hanno portato solo una bottiglia d’acqua.
Ukyo passa tutto il tempo a conversare, però dopo un’ora e mezza anche per lui inizia a farsi sentire il passare del tempo e in poco si ritrovano senza altri argomenti.
“Forse dovremmo… uhm… chiedere delle nostre pizze al cameriere” propone la ragazza.
“Hai proprio ragione!” dice Ukyo e chiama il cameriere, trovando ancora la forza di sperare.
Chiamano così il cameriere, il quale risponde:
“Sì, sì, le stiamo cucinando”.
Annuiscono, ma il tempo continua a passare e si fanno le dieci. Ukyo si fa irrequieto e la sua parte oscura sta per saltare fuori.
“E se.. chiedessimo di nuovo?” chiede OmoteUkyo cercando di mantenere la calma.
“Certo”.
Chiedono di nuovo e la risposta è la stessa, con tanto di scuse questa volta.
Il colmo però arriva quando vedono che il cuoco, con tanto di cappello con su scritto ‘Romae Pizzas’, esce dal locale per fumare.
“Okay questo è troppo!” UraUkyo si alza di scatto per dirgliene quattro, ma proprio in quel momento arriva il cameriere e gli porta le pizze.
“Ecco a voiiii” dice servendo le due ‘pizze’, due ammassi poco uniformi e mollici di pasta, mozzarella e pomodoro dall’aspetto poco commestibile.
A quel punto UraUkyo non ci vede più: prende per il bavero il cameriere:
“E dopo quasi quattro ore questa è la pizza che ci viene servita, da un cuoco tossicodipendente?!” grida nel locale.
“Ci dispiace, noi poco abituati a pizza italiana” si giustifica il cameriere.
“Ma siete un fottutissimo locale italiano e vi chiamate ‘Romae PIZZAS’ , perdio!” grida fuori di sé Ukyo “Basta! Non ho intenzione di perdere un momento di più in questo posto!” dice e prendendo per mano la sua ragazza, se ne va.
“E scordatevi i miei soldi, vi farò talmente tanta pubblicità negativa che vi farò chiudere!” grida uscendo e sbattendo la porta.
UraUkyo cammina fuori arrabbiato maledicendo quel posto e l’idiota dell’altro sé che ci ha messo così tanto per uscire da quella ‘topaia’. Però poi, la sua ragazza, che fino a poco tempo fa veniva trascinata via, lo ferma e dice:
“Ukyo, basta! Siamo usciti, ora rilassati”.
“Ah sì? E dove andiamo a mangiare ora, è tardissimo!”esclama il ragazzo.
“Conosco un posto che è aperto fino alle due di notte ed è anche qui vicino… Ci ho mangiato una sera con Shin...”
“Con Shin?!” esclama il ragazzo, bruciando dalla gelosia “E che ci facevi con lui?” la avvicina a sé, stringendola possessivo.
“… Toma, Ikki, Kent e gli altri del locale in cui lavoro per festeggiare una serata insieme...”.
UraUkyo si rilassa e annuisce:
“Va bene andiamo”.
UraUkyo è il contrario di OmoteUkyo: è taciturno e quando parla la maggior parte delle volte ha un tono arrabbiato. Però ragiona in modo obiettivo e grazie a lui e alla sua conoscenza delle strade arrivano più velocemente nel locale.
Nel frattempo, UraUkyo guarda meglio le recensioni:
“Quell’idiota dell’altro me ha guardato le recensioni della vecchia gestione! Ma neanche scegliere un dannato locale sa fare?!” borbotta ad alta voce seccato “è peggio di un bambino” scatenando inevitabilmente una piccola risatina della sua ragazza.
Una volta arrrivati, OmoteUkyo prende il suo posto e trascorrono il resto della serata parlando allegramente.
Dopo aver mangiato dei buonissimi okonomiyaki giapponesi, pagano e OmoteUkyo la riaccompagna a casa: è passata da un bel po’ la mezzanotte e ormai è il momento di salutarsi per i due. Davanti alla porta di casa di lei, si salutano:
“Beh… tutto sommato è stata una serata… atipica ma bella” commenta lei.
“Mi dispiace che UraUkyo abbia rovinato tutto!” si scusa di nuovo OmoteUkyo.
“Ma no, grazie a lui siamo usciti positivamente anche da questa situazione!” gli sorride.
“Tu… davvero hai accettato anche lui?” la guarda Ukyo.
“Certo, amo anche il tuo lato oscuro Ukyo”.
Al sentire questa affermazione, OmoteUkyo fa una faccia strana: prima di sollievo, ma poi anche di preoccupazione e infine anche un certo fastidio.
“Qualcosa non va?” gli chiede, vedendo quell’insieme di emozioni attraversargli il viso.
“Sì… no… cioè.. mi fa piacere che tu apprezzi anche lui, però...”
“Però?” lo incoraggia.
“Però… ecco...” arrossisce il ragazzo “tu preferisci… lui… a me?”.
La ragazza lo guarda e, dopo un attimo di silenzio, scoppia a ridere.
Ukyo la guarda spaesato, arrossendo fino alle punte dei capelli:
“Nel senso.. cioè… ecco… io… non intendevo… mi dispiace...”.
La ragazza smette di ridere:
“Sei davvero geloso di te stesso?”.
“No non era quello che intendevo! Cioè… siamo completamente diversi e tu.. di chi sei innamorata?”.
“Forse siete completamente diversi, ma entrambi siete parte di Ukyo, perciò io amo entrambi allo stesso modo, perché senza l’uno o l’altro sareste incompeti e quindi se io amassi solo uno di voi due anche il mio amore sarebbe incompleto”.
“Anche se siamo due entità completamente diverse e non comunichiamo?”.
“Anche se siete due entità completamente diverse e non comunicate”.
E a quel punto, Ukyo non si trattiene e la bacia con tutto l’amore che ha. Però il bacio, dapprima dolce e casto, diventa via via sempre più passionale e ardito.
La ragazza si stacca e lo guarda: due occhiaie sono comparse sotto i suoi occhi e un sorrisetto malizioso ha preso il posto di quello gentile di prima. Comprende subito cosa è successo: UraUkyo ha preso il posto di OmoteUkyo. E infatti non fa a tempo a dire nient’altro che Ukyo la blocca al muro e la bacia nuovamente e poggia le mani sui suoi fianchi stringendoli e scendendo lentamente…
“Basta!” si stacca dal bacio Ukyo, ora senza più occhiaie, ansimando leggermente “Meglio che… tu vada… a dormire… e anche io” dice e prima ancora che lei possa ribattere, Ukyo la saluta:
“Buonanotte!” e corre a casa.
Una volta arrivato, OmoteUkyo si stende sul letto con le gote arrossate, non riuscendo a far altro che a ripensare a quei due baci languidi che si sono scambiati. Stranamente, nonostante non senta cosa fa l’altro sé per tuttto il resto del giorno, l’eccitazione è un qualcosa che sente anche con UraUkyo, forse perché dipende anche dal resto del corpo.
Gli viene così in mente una poesia, ripensando alla serata e così prende subito il suo diario segreto e la scrive.
“In fondo, non è stata una brutta giornata” si ritrova a pensare nel frattempo “UraUkyo mi ha anche aiutato molto, nonostante ciò che pensassi”.
Con questo pensiero, Ukyo si addormenta.
Questa volta però, mette la sveglia prima di andare a dormire.


 

§§§§

NOTE DELL’AUTRICE:

Ed ecco qua, 3.500 parole dedicate interamente a Ukyo.
Personalmente, ho adorato questo personaggio: la forza del suo amore mi ha sempre colpito e ho trovato la creazione di UraUkyo geniale, perché esso rappresenta un po’ il suo lato più “umano”. Sarebbe stato infatti troppo inverosimile che un uomo non avesse sviluppato quella parte dopo aver subìto tutte quelle morti (mentre gli altri personaggi, mi sono sembrati tutti molto più stereotipati).
Mi dispiace che questo fandom su EFP sia stato abbandonato nel 2015 (forse per le molte recensioni negative ricevute nell’anime), però non potevo non scrivere su un bel personaggio come lui!
Comunque, spero che la fanficion vi sia piaciuta: l’ho scritta di getto e pubblicata subito, cosa che non è affatto da me, perciò se mi lasciate una recensione con un parere, ne sarei più che felice!

Buon primo agosto!

 

Anna3

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Amnesia / Vai alla pagina dell'autore: Anna3