Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Recchan8    04/08/2019    2 recensioni
"Quando sei una studentessa universitaria sull'orlo di una crisi di nervi e rimasta quasi al verde, sei disposta a tutto pur di salvarti quello che viene volgarmente chiamato culo”.
Delia, studentessa universitaria, per motivi economici decide di prestare il suo appartamento all'home sharing. Un click su di un pulsante sbagliato segnerà l'inizio di una settimana che Delia e il suo ospite non potranno dimenticare.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jungkook aprì la porta della stanza come se sentisse sulle proprie spalle il peso di mille occhi. In realtà dietro di lui incombeva solo la figura di Namjoon con la schiena ricurva in avanti e il carnoso labbro inferiore stretto tra i denti.
Jungkook aveva pronunciato l'epiteto maledetto in un sussurro, un soffio caldo che aveva fatto rabbrividire il leader dei BTS.
-”La ragazza di Delo”- aveva mormorato con lo stesso timore con cui si lancia una maledizione di cui non si conoscono gli effetti.
Namjoon, udite quelle parole, aveva ordinato al maknae di fargli strada e di non perdere altro tempo. Lo aveva seguito al piano superiore con un rivolo di sudore che gli correva lungo la tempia sinistra, chiaro segno di nervosismo.
Il più giovane sgattaiolò dentro la stanza e Namjoon lo imitò, richiudendo subito la porta. Si voltò verso il centro della camera e sobbalzò quando si ritrovò Jungkook a nemmeno un metro di distanza.
-”Huyng, ci tengo a porgerti le mie scuse”- disse questo con occhi seriamente dispiaciuti.
-”Stai invadendo il mio spazio vitale, Kookie”- gli fece notare Namjoon. Quella tremenda situazione causata dall'incoscienza di Yoongi lo aveva reso particolarmente e facilmente irritabile.

Il maknae si irrigidì e si spostò di lato, sciorinando una serie di scuse borbottate.
-”...Avrei dovuto dirtelo subito”- sospirò alla fine passandosi una mano tra i capelli neri.
-”Sì, avresti dovuto”- concordò il rapper. -”Perché non lo hai fatto?”-.
Jungkook strinse le labbra e abbassò lo sguardo. Namjoon spalancò gli occhi, arrivando subito alla conclusione sbagliata. 
-”Suga ti ha minacciato?”- si informò incredulo.
Jungkook scosse la testa ma non argomentò. Andò a sedersi alla scrivania e, dopo aver riattivato il monitor, sfogliò le cartelle del computer in religioso ma teso silenzio. RM, sempre più convinto che Yoongi avesse perso del tutto la ragione, lo affiancò. Incrociò le caviglie e posò una mano sullo schienale della sedia. I lineamenti dei due ragazzi venivano messi in evidenza dalla brillante luce azzurrognola dei led del monitor. Il puntatore del mouse, dopo qualche minuto di folle ricerca, si fermò sopra una cartella che il maknae aveva chiamato “111”.
-”Che cos'è?”-.
-”Sono le foto che lo hyung ha fatto in Italia”- spiegò Jungkook guardando la mascella serrata di Namjoon.
Si alzò e invitò l'amico a prendere il suo posto. RM, dopo un attimo di titubanza, accettò il timoroso invito e si piazzò sulla poltrona girevole. Puntò i piedi per terra e si avvicinò al computer. I suoi occhi affilati scivolarono sul mouse nero, ma la sua mano destra non si mosse. Artigliò i braccioli e allargò le narici, respirando a pieni polmoni l'aria scura della stanza. Jungkook, in piedi dietro di lui, era un fascio di nervi tesi.
-”Devi vederle”- disse nervosamente.
Spinto dall'ansiosa esortazione di Jungkook, Namjoon annuì: la sua mano cadde come una mannaia sul mouse e il ticchettio del doppio clic si riverberò nell'aria come funerei colpi di cannone. La cartella “111” si aprì e sciorinò una dietro l'altra le foto di Yoongi, mostrandole fieramente agli occhi attenti del rapper. Namjoon le scorse una dopo l'altra, rimanendo del tutto indifferente di fronte ai paesaggi e agli scorci toscani. A un tratto il suo sopracciglio sinistro scattò verso l'alto. Jungkook sussultò nell'ombra, già sapendo quale foto avesse catturato l'attenzione del leader. RM aprì l'immagine e la fissò in silenzio per qualche attimo, lo sguardo torvo intrappolato in un lucente reticolo rossastro. Aprì la bocca per dire qualcosa ma ci ripensò subito, tappandosi le labbra carnose col dorso della mano sinistra.
-”E' lei”- dichiarò Jungkook confermando i suoi pensieri.
Più scendeva verso il fondo della cartella e più i paesaggi lasciavano spazio a folli ritratti e primi piani di una ragazza dai capelli rosso mogano. Ritenere che fosse una semplice e sconosciuta ragazza del posto era da sciocchi: era fin troppo chiaro che lei e Suga avessero un certo grado di confidenza.
Namjoon si accasciò contro lo schienale e puntellò i gomiti sui braccioli, intrecciando le dita e premendo i pollici contro le labbra. Il braccio tonico e muscoloso di Jungkook invase da destra il suo campo visivo e la mano del maknae si impadronì del mouse.
-”Guarda questa”- gli disse aprendo una delle ultime foto.
Entrambi i ragazzi fissarono l'immagine in silenzio, uno con rinnovata meraviglia e ammirazione, l'altro con sorpresa e incomprensione. Namjoon alzò il capo e guardò Jungkook, aspettandosi una spiegazione.
-”Adesso hai capito, hyung?”- si strinse nelle spalle indietreggiando di qualche passo e indicando il monitor con un cenno della mano. -”Non so chi sia questa ragazza, ma Suga-hyung doveva volerle molto bene. Non fai delle foto del genere a delle persone a caso. Non fai una foto come questa a uno sconosciuto”-.
-”Cazzo”- fu tutto quello che RM riuscì a dire. Si alzò dalla poltrona e prese a camminare nervosamente avanti e indietro. Jungkook lo seguiva con lo sguardo, indeciso sul da farsi.
Che quella ragazza fosse una precedente conoscenza di Yoongi era da escludere. In più di cinque anni di convivenza non aveva mai nominato un contatto in Italia, neppure al momento dell'annuncio del viaggio, per cui la ragazza di Delo era entrata nella sua vita proprio in quella settimana all'estero.
Ma come?
Come aveva fatto Yoongi a entrare così in confidenza con una ragazza occidentale?
-”Probabilmente c'è un'altra cosa che non sai”- disse Jungkook dopo un po'.
Namjoon si sentì mancare. Yoongi aveva scritto, composto e pubblicato una dichiarazione d'amore per una ragazza conosciuta in vacanza: poteva andare peggio?
-”...Viv...no ins...m...”- mormorò Jungkook.
-”Non ho capito, Kookie. Alza la voce”-.
Il Golden Maknae si schiarì la gola. Aveva il sentore che non sarebbe andata a finire bene.
-”Vivevano insieme”-.
Gli occhi di Namjoon si spalancarono e il suo incarnato sbiancò. Jungkook poté giurare di aver sentito il suono secco della mascella di Namjoon che si irrigidiva.
-”Loro cosa?!”- gridò.
-”Vivevano insieme!”- ripeté Jungkook ad alta voce, in automatica risposta al duro tono del leader.
-”Lo sapevo!”- esclamò una voce profonda spalancando la porta della camera.
Jungkook e Namjoon sobbalzarono e si voltarono a guardare sorpresi Taehyung, il quale entrò nella stanza e, sorridendo tra sé e sé, andò diretto ad aprire le tende. La luce del giorno inondò l'ambiente buio e fece strizzare gli occhi ai due ragazzi che fino a quel momento avevano fatto affidamento solo e unicamente sulla luce artificiale del computer.
-”Molto meglio, no?”- domandò soddisfatto.
RM e Jungkook si scambiarono un'occhiata spaesata. Taehyung incrociò le braccia al petto e indicò il monitor con un cenno del mento.
-”Sarebbe lei la ragazza di Delo?”-.
Jungkook boccheggiò, non sapendo se buttarsi sul computer per nascondere le foto di Suga o se arrendersi e spifferare tutto a tutti. Fortunatamente per lui, ci pensò Namjoon a prendere in mano le redini della situazione.
-”Sì”- confermò il leader. -”Ci stavi origliando, vero?”-.
V scosse la testa.
-”Sono passato davanti alla porta giusta nel momento... giusto”-.
Namjoon gonfiò il petto ed espirò rumorosamente. Le incredibili doti recitative di Taehyung erano famosissime in casa Bangtan, così come la sua impenetrabile faccia da poker. Stabilire se Kim Taehyung stesse mentendo o meno era paragonabile a una delle Dodici Fatiche di Ercole.
-”Sembra carina!”- esclamò il bugiardo professionista fiondandosi verso il computer. Diede una veloce occhiata a tutte le foto, dilungandosi in entusiasti apprezzamenti sull'architettura italiana e sui paesaggi toscani. -”Ah, ecco le foto della casa”-.
Namjoon, richiamato dalla terra dell'ansia, scattò e affiancò immediatamente Taehyung, temendo di incappare in qualche scatto spaventosamente compromettente. Le immagini, fortunatamente, non erano niente di che, ma confermavano ciò che Jungkook aveva detto qualche minuto prima, ovvero che Yoongi e la ragazza di Delo avevano convissuto.
-”Che cucina piccola!”- si meravigliò V indicando una foto in cui la famosa giovane, coi capelli legati in una coda alta, stava montando la moka sul tavolo della cucina.

-”Si può sapere cosa cazzo ha combinato Suga in Italia?!”- ringhiò RM, più a se stesso che ai suoi due compagni.
Per la prima volta nella sua carriera da leader si sentì perso.
La situazione stava peggiorando minuto dopo minuto; era come se a ogni suo respiro dovesse prepararsi a incassare un nuovo e sempre più forte pugno nello stomaco. La canzone era già stata pubblicata, per cui era troppo tardi per rimuoverla e far finta che non fosse mai esistita. Internet ricorda, così come i fans. I piani alti della BigHit lo avevano contattato a pochissimi minuti dall'uscita della canzone, chiedendogli spiegazioni sull'inattesa e per niente programmata pubblicazione di Suga. Probabilmente trovare una scusa per il suo colpo di testa sarebbe stato facilissimo, sapendo come Min Yoongi era fatto: il suo sogno era quello di diventare un produttore, non un idol, perciò era del tutto naturale che producesse e pubblicasse canzoni a sorpresa. Quello che invece costituiva il problema maggiore e potenzialmente più distruttivo di tutti era il testo di quella maledetta canzone.
-”Perché sei così preoccupato, Namjoon?”- gli chiese Taehyung dopo averlo osservato durante il suo arrovellamento. -”Finché queste foto non saltano fuori, Suga-hyung può fare quello che vuole. Guarda il lato positivo: la ragazza di Delo vive dall'altra parte del mondo, per cui le probabilità che lo hyung sia stato spottato in sua compagnia sono veramente basse”-.
Mai avrebbe pensato che sarebbe stato proprio Taehyung, il ragazzo sognatore con la testa tra le nuvole, a servirgli su un meraviglioso piatto d'argento le basi per un pacato punto di vista oggettivo. Namjoon si passò una mano sulla nuca e sbuffò, domandandosi come avesse fatto a perdere la sua caratteristica calma e a finire con lo sbraitare contro Yoongi e Jungkook. Si coprì gli occhi e scosse la testa.
-”Ragazzi, scusatemi”- mormorò. Allargò le braccia e si strinse nelle spalle. Un velo di vergogna gli imporporò le guance. -”Non so cosa mi sia preso. Kookie, davvero, ti chiedo scusa per come ti ho trattato”-.
Jungkook scosse la testa e sorrise, visibilmente sollevato nel vedere il leader tornare in possesso delle proprie brillanti capacità mentali.
-”Basterà far finta di niente”- continuò V senza riuscire a distogliere lo sguardo dalle foto di Suga. -”O potremmo addirittura chiedere agli ARMY cosa pensano della canzone, mostrare supporto ed entusiasmo per il lavoro dello hyung... Insomma, le solite cose che facciamo ogni volta che qualcuno di noi pubblica un proprio lavoro”-.
-”Hai perfettamente ragione”- concordò Namjoon. -”Faremo... Sì, faremo così”- annuì. Indicò a Jungkook il computer. -”Inutile che ti dica che quelle foto non dovranno mai vedere la luce del sole, vero?”-.
-”Che cosa losca da dire!”- rise Taehyung lasciando la propria postazione e dirigendosi verso la porta con le mani ficcate nelle tasche dei pantaloni della tuta.
Fece per andarsene ma all'ultimo ci ripensò. Si appoggiò allo stipite della porta e rimase per qualche minuto a osservare RM e Jungkook mettersi d'accordo sul destino delle immagini e chiedersi scusa in continuazione. Il repentino cambiamento d'umore da parte del suo leader lo aveva allo stesso tempo rasserenato e preoccupato. Taehyung, compagno di stanza di Namjoon da anni, aveva imparato a conoscere RM sotto vari aspetti, e uno di questi concerneva la delusione: Kim Namjoon veniva ferocemente assalito dalla rabbia solo ed esclusivamente quando si sentiva tradito da una persona amica.
-”Dove vai?”- sentì dire da Jungkook. V riemerse dal fiume dei suoi pensieri e sbatté le palpebre un paio di volte. Seguì con lo sguardo Namjoon mentre gli passava di fianco e si fermava sulla soglia della camera a salutare frettolosamente i due amici.
-”A fare una passeggiata. Devo schiarirmi le idee”-.
-”Non chiedi scusa a Suga?”- gli domandò V affacciandosi nel corridoio per poter continuare a vederlo.
-”Non lo so. A più tardi”-.
Taehyung e Jungkook si scambiarono un'occhiata perplessa, poi il secondo si affrettò a chiudere la cartella “111” e a fare finta che non fosse successo niente; consigliò a V di fare altrettanto, di tornare a svolgere le solite mansioni, di non dire niente agli altri e di archiviare per sempre la questione della ragazza di Delo.
Taehyung l'avrebbe fatto più che volentieri se non avesse ricevuto qualche ora dopo uno strano messaggio da parte di Namjoon.

 

- Se lo merita, non credi?

 

Digitò la risposta con un sorrisone a illuminargli il volto. Non credeva che Namjoon sarebbe giunto alla sua stessa conclusione, non dopo averlo visto così arrabbiato.

 

- Sarà divertente!

 















 

ANGOLO AUTRICE
Buonasera a tutti!
Dopo un silenzio durato più di un mese, eccomi tornata col nuovissimo capitolo! Credo (ma potrei sbagliarmi) di avervi già anticipato che nel periodo estivo e, più o meno, fino a novembre le pubblicazioni avranno un ritmo molto irregolare a causa dei miei ultimi esami e della scrittura della tesi di laurea :< Vero è che non so se gli aggiornamenti arriveranno fino a novembre, visto che, secondo i miei calcoli, mancano DUE O TRE capitoli alla fine della storia >:)
EHEHEHEHEH!
Grazie a tutti per il supporto e l'amore che avete dato e date a questa fanfiction <3
Ci vediamo al prossimo capitolo! ^^

 

   
 
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