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Autore: Nao Yoshikawa    05/08/2019    1 recensioni
[Hi score girl]
[Hi score girl][Hi score girl]
"Questa storia partecipa alla Teen!Challenge indetta sul gruppo facebook Il giardino di efp"
1 - Fuga da casa:Sicuramente non voleva tornare a casa e non poteva darle torto. Sarebbe stato più facile capire cosa stesse provando, se solo avesse parlato, ma forse immaginarlo non era poi così difficile.
2 - Saltare la scuola:«Sorpresa di vedermi? Se te lo stai chiedendo no, non sono andato a lezione e ho chiesto a Miyao di coprirmi. Scommetto che una studentessa modello come te non ha mai saltato neanche un giorno di scuola.»
3 - Casa libera: Avrebbe voluto picchiarlo. Perché era così idiota da non capire l’evidenza? O magari capiva, senza però agire?
4 - Nascondere una relazione ad amici e parenti:Uno come lui, che forse non era ricco, influente o chissà cosa, però qualcosa da darle l’aveva comunque, una via di fuga.
5 - Videogiochi: Ono sembrava una bellissima bambola di porcellana, mentre usava Zengief per uccidere il suo Guile.
6 - Non sai perdere:Avrebbe vinto e lei lo avrebbe guardato con occhi pieni di ammirazione e orgoglio.
[6/6]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Round Uno: Fuga da casa
 
L’aveva cercata a lungo, senza darsi tregua, nonostante l’orario, nonostante non ci fosse niente, niente che potesse fare. Ono era scappata di casa nel tentativo di sfuggire ad una vita soffocante fatta di regole strette, obblighi e doveri. E lui, che utilità aveva in tutto ciò? Come poteva aiutarla nella sua difficile situazione familiare?
L’aveva trovata, soltanto perché la conosceva.
Ha pochi soldi con sé, quindi starà giocando ad un videogioco che dura molto, magari uno a scorrimento orizzontale. Conosco una sala giochi che ne ha molti.
L’aveva trovata. Seduta, impettita di fronte al cabinato, aveva portato a termine la sua ennesima vittoria. E le era sembrata così triste che quasi non aveva avuto il coraggio di portarla via di lì.
 
«Ho chiamato mia madre, ha detto che troverà il modo per aiutarci.»
Haruo si chinò ed osservò il viso malinconico e perennemente imbronciato di Ono, la quale teneva le mani dentro le tasche della felpa. Sicuramente non voleva tornare a casa e non poteva darle torto. Sarebbe stato più facile capire cosa stesse provando, se solo avesse parlato, ma forse immaginarlo non era poi così difficile.
«Non fare quella faccia, andrà tutto bene. Certo che anche tu, scappare di casa, senza neanche un soldo. Nemmeno io l’avrei fatto.»
Ono corrugò la fronte, facendogli capire di essere arrabbiata, oltre che terribilmente stanca.
Haruo invece si sentiva solamente sollevato, perché che volesse ammetterlo o meno, era palese, si era preoccupato per lei. E se c’era qualcosa che poteva fare, anche la più piccola, per poterle dare sollievo, allora lo avrebbe fatto, avrebbe fatto di tutto.
Chissà che un giorno non sarebbero scappati insieme. Considerando la situazione familiare di lei, non era poi così assurda come opzione.
Ono sbadigliò, allungando una mano e aggrappandosi al suo braccio. Forse neanche sperava che venisse a cercarla.
«Ad ogni modo… la prossima volta che c’è qualcosa che non va, se vuoi scappare… vieni da me. Casa Yaguichi sarà sempre aperta per te.»
Non poté credere di averlo detto, ma lo aveva detto. Era tutto ciò che poteva fare per lei, per il momento.
[348]
 
 
Nota dell’autrice
 
Hi Score Girl è un anime che parla di…. Videogiochi. Sì, e mi è entrato nel cuore un po’ di tempo fa, un recente rewatch mi ha fatto venire voglia di scrivere sui due personaggi principali, ovvero Haruo (il protagonista) e Akira Ono. Questa prima flashfic ripercorre l’episodio undici, ovvero quello in cui Ono scappa di casa, poiché la sua famiglia, nobile, ricca e di prestigio, non accetta di buon grado la sua passione per i videogiochi, ritenendola una perdita di tempo, e vorrebbe soffocarla con mille mila impegni e doveri. Haruo va quindi a cercarla per riportarla a casa. Una particolarità è che Ono non parla. Nell’anime non viene spiegato il perché, semplicemente non parla e basta. Spiegherò man mano tutto, intanto basta sapere che entrambi i personaggi sono appassionati di videogiochi (in particolare i piacchiaduro), e che ci troviamo nel 1995.
   
 
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