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Autore: bbhyung    06/08/2019    0 recensioni
Chanyeol ha atteso oltre un decennio per poter prendere la sua vendetta. Il suo piano è quello di approfittare delle debolezze della famiglia reale, di distruggerli lentamente e di riuscire, con la sua astuzia e tutte le notti insonni passate a pensare a un possibile riscatto, a riprendere ciò che era suo dal principio. Durante il suo tentativo di regolare i conti, qualcosa va inevitabilmente storto e Chanyeol non sa come affrontare quell'assurda situazione. Aveva previsto tutto, ma non di coinvolgere il suo cuore in una situazione così macabra.
Genere: Angst, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A Baekhyun sembrava tutto nuovo e inusuale. Riuscì difficilmente a prendere sonno quella sera, prima di riuscire a calmarsi avrebbe voluto rigirarsi nel letto e urlare, oppure piangere, tuttavia c'era Chanyeol accanto a sé e guardarlo dormire in modo pacifico era un buon motivo per trattenersi. Non era abituato a vivere in un posto simile, quella casa puzzava di umido e per quanto pulita fosse le pareti erano vecchie e non gli trasmettevano affatto un senso di pace, al contrario, gli mancava il castello. Credeva che fosse normale, abituarsi a una situazione nuova richiede tempo e a lui non era mai stato richiesto di farlo in fretta, non sapeva come funzionassero quel genere di cose. Non sapeva se aveva fatto la scelta giusta, non sapeva se ne sarebbe valsa la pena. Si sentiva un po' stupido, al castello avrebbe avuto sempre protezione, cibo, cameriere pronte a fare qualsiasi cosa volesse, soldati che rischiavano la vita per lui, se pensava al fatto che aveva detto di no a tutte quelle cose si sentiva male — ma era ben felice di essersi tolto di mezzo dai drammi familiari, sociali, dalla crisi economica, dall'essere un sovrano. In fondo non credeva che sarebbe mai stato adatto a quel ruolo. 

L'indomani si svegliò per colpa del minore che si muoveva, lo sentì ritornare a letto e aprì gli occhi facendo comparire sul proprio volto un'espressione confusa. "Sono andato in bagno." quasi sentì il bisogno di giustificarsi per averlo svegliato involontariamente, lo abbracciò e chiuse gli occhi. "Come hai dormito?"

"Si dorme in qualche modo? A meno che il mio sonno non sia stato disturbato, cosa che non è successa, come faccio a sapere se ho dormito bene o male? È ora che mi sento... triste?" rispose con tono interrogativo, Chanyeol si sollevò leggermente per guardarlo, non aveva capito niente di ciò che aveva detto.
"Stai bene?"
"Non lo so, forse devo farci l'abitudine."
Sorrise e mise la testa accanto alla sua. "Non mi aspettavo che fosse tutto facile fin dall'inizio, non ti preoccupare, passerà."
"Anche io voglio solo che questo periodo passi in fretta." sentì il più piccolo accarezzargli la schiena e sorrise. "È da tanto che non rimaniamo così."
"Da soli, su un letto."
"Perché lo specifichi?"
Inarcò un sopracciglio e lo baciò. "Perché mi manchi." dopo avergli accarezzato la schiena lo vide sorridere. "Ed è da tanto che non facciamo l'amore."

Per caso, guardò sul tavolo e vide lì poggiata la corona di suo padre, avrebbe dovuto chiedere a Chanyeol di nasconderla, non voleva vederla, improvvisamente sentì i brutti ricordi di poco tempo prima balzargli addosso, quando succedeva era come se venisse investito dalle medesime sensazioni ancora e ancora, non sapeva più come affrontarle, niente sembrava essere abbastanza. Chiuse gli occhi e si accoccolò al minore. "Lo so, ma ora non mi va."

In un primo momento non disse niente, gli spostò i capelli dalla fronte e vide che il suo sguardo spento era proiettato su un punto fisso. "Allora che cosa vuoi fare stamattina?"
"Potremmo solo stare qui, andrebbe bene." mormorò. "E potrei fare anche finta che non sia mai successo niente, che siamo solo io e te, come una settimana fa."
"Baekhyun." disse subito. "Sei arrabbiato con me?"
Lo vide scuotere la testa. "No." dopo quella risposta sorrise e il maggiore ricominciò a parlare. "Sono sincero, voglio lasciarmi tutto alle spalle. Se fosse possibile dimenticarmi di tutto lo farei anche ora."

Non credeva che dimenticare fosse la soluzione giusta. "Non devi dimenticare mai chi sei, il dolore che hai provato, ciò che ti ha portato ad arrivare fino a dove sei ora." lo baciò e poggiò la testa sulla sua spalla, in modo da stare vicino al suo collo. "Se togliamo il dolore che abbiamo provato nel corso della nostra vita, non siamo niente. Senza le cose brutte non possono esistere quelle belle, se io non avessi passato certe cose tremende non avrei mai conosciuto te. E magari quando si sta vivendo un periodo difficile può non essere rassicurante o sembrare solo una falsità, ma ti assicuro... che non stavo così bene con qualcuno da anni, e voglio che tu ti senta allo stesso modo." dopo avergli baciato la fronte si sollevò. "Io voglio andare a vedere in che condizioni è la ferramenta, vieni anche tu?"

"No." rispose, vide Chanyeol guardarlo in modo strano e riprese a parlare. "Ho bisogno di lavarmi e mangiare."
"Va bene, ma non c'è niente da mangiare in casa quindi non credo che potrai fare colazione qui, dobbiamo fare un po' di spesa, ho molta fame anche io." controllò i vestiti che aveva nell'armadio e sorrise. "Puoi prendere le mie cose, non sono il massimo, però..."
"Però me le farò bastare." si sollevò e si avvicinò a lui. "Grazie."
"Vieni." abbandonò i vestiti sul letto e lo abbracciò forte. Quando erano in piedi riusciva a mettere il mento sulla sua testa facilmente, era bello sentire l'altro così piccolo, gli sembrava di poterlo proteggere da tutto. "Schiarisciti le idee e fatti forza, per me. Lo farai?"
"Devo farlo." sorrise e sollevò lo sguardo. "Solo che non ho idea di come si faccia la spesa, possiamo farla insieme?"
"Va bene." lo trovava davvero dolce. "Allora posso andarci oggi pomeriggio in ferramenta, stamattina usciamo, ti porto a fare colazione in un bel posto."

La vita all'interno del villaggio non era affatto poco dignitosa, se si avevano i soldi si poteva acquistare qualsiasi cosa, ovviamente la mancanza di Chanyeol nella sua abitazione aveva portato la diretta assenza di qualsiasi altra cosa, non avevano cibo, acqua, mancavano vestiti a Baekhyun, molte cose andavano sistemate. Usarono dapprima le monete per acquistare ciò di cui avevano bisogno, una volta terminate avrebbero pagato con i gioielli — certo, per il momento non c'era motivo di preoccuparsi, avevano un bel po' di soldi da parte. Avevano rinchiuso tutti i diamanti e l'oro nella cassaforte di Chanyeol prima di uscire di casa, insieme alla sua corona. Il ragazzo rincontrò tutti i suoi vecchi conoscenti, i venditori erano felici di rivederlo e alcuni gli fecero anche acquistare prodotti a un pezzo minore per augurargli un buon ritorno al villaggio. Baekhyun iniziava a conoscere meglio quel posto, a socializzare con quelli che fino a una settimana prima erano i suoi sudditi, era strano ma poteva abituarcisi. Riempirono casa di cibo e altri oggetti utili, in modo da poter rendere la loro permanenza lì più piacevole — mancava solo una cosa, l'ultima parte del piano, e se fosse andata bene sarebbe veramente finita, Chanyeol avrebbe potuto ricominciare.

"Cazzo." imprecò. "Abbiamo dimenticato di prendere i fiammiferi, non ne ho più, stasera non vedremo niente."
"Questa lampada durerà ancora per un bel po'." disse il più grande, controllando l'olio presente al suo interno. "E poi... possiamo fare attività che non richiedano la luce."

Sorrise e si risollevò dal letto. "Ne ho un sicuramente alcuni nella baracca dietro casa, vado a prenderli. In caso di bisogno preferisco vedere dove metto i piedi." gli passò di fianco e gli toccò i capelli, Baekhyun lo guardò uscire dall'abitazione e si sollevò per poggiare nel lavandino la tazza ormai vuota. Era stata una giornata tranquilla e piacevole, in quel momento voleva solo passare del tempo con lui, si sentiva pronto a lasciarsi tutto alle spalle. Stava per andare a mettersi a letto quando non riuscì a non notare le buste sparse accanto alla porta, si avvicinò ad esse e lesse i destinatari, scartò l'ennesima lettera inutile e ne notò un'altra con sopra impresso il sigillo reale. Batté ripetutamente le palpebre e sfiorò la carta, in quell'esatto momento Chanyeol rientrò in casa. "Non metterti dietro la porta, avrei potuto colpirti. Ho trovato i fiammiferi — tutta la posta è da buttare, se hai freddo posso mettere altra legna nel camino."

"Cos'è questo?" domandò, ignorando le sue domande e mostrandogli la lettera. "La data è di oggi, qui c'è scritto il destinatario..."
"Haeri mi ha spedito una lettera? La cameriera?" sorrise e lo guardò assumere un'espressione arrabbiata, a quel punto ritornò serio. "Ti giuro che non ne so niente, aprila tu, non ho idea di cosa sia."
Il cuore di Baekhyun stava battendo più velocemente del normale. "Leggiamo..."

Caro Chanyeol,
quando mi sono presentata a te non ho certamente detto il mio cognome; il cognome di noi servi, al castello, non interessa a nessuno, forse è stato per questo che quando tu mi hai detto il tuo sono rimasta colpita da quella strana coincidenza. Sapevo che c'era qualcosa di familiare in te fin dall'inizio.
So che ti ho mentito fin'ora, tutte le volte in cui mi avvicinavo a te non era per motivi loschi, come forse hai potuto pensare, e so che mentre leggi tutto ciò sei confuso ma penso di essere una delle poche persone che conosce la tua storia, che sa chi sei veramente. Sono tua cugina, Chanyeol. Durante i giorni passati alla baita ho pensato che avrei dovuto dirtelo prima o poi, ma non sono riuscita a farlo a voce e voglio che tu sappia che mi dispiace per tutto, e che se un giorno vorrai recuperare il tempo perso, io sarò ben disponibile a farlo.
Dopotutto, sei l'unico membro della famiglia che mi rimane.
Sai dove trovarmi.
Ti voglio bene,
tua cugina Haeri.

"Com'è possibile?" mormorò Baekhyun, guardandolo. "Non ne sapevi niente?" lo vide intristirsi e provò a passargli la lettera, il minore lo ignorò e andò a sedersi sul letto. "Tu... non ti ricordavi di lei?"
"Mi sento già abbastanza stupido io, che dici?" scosse la testa e se la prese tra le mani. "I miei non mi hanno mai permesso di andare a trovare i miei cugini che vivevano fuori dal castello, io non sapevo neanche che fine avessero fatto, non ha senso. Perché non me lo ha detto prima?"
Camminò verso di lui e si sedette lì. "Quella volta in cui ti ho trovato nella sua stanza, di che cosa stavate parlando?"
"Ricordo che lei mi aveva chiesto di andare lì per parlare, ma non era niente del genere, non aveva mai accennato al discorso... cosa c'entra?"
Scrollò le spalle. "Almeno ora sono certo del fatto che non ci sia stato niente tra di voi."
Sorrise. "Certo che no, non ci credevi?" si inumidì le labbra e diede uno sguardo veloce alla lettera che era ancora nelle mani del maggiore. "Prima o poi dovrò parlarle, è comunque mia cugina."
"Vuoi parlarne con me?"
"Va bene così."

"Va bene?" chiese di nuovo, poggiando la testa contro la sua. Gli prese la mano e la accarezzò lentamente. "Oggi è stata una bella giornata, l'hai resa leggera, mi hai aiutato a smettere di pensare a tutto." gli lasciò un bacio e lo guardò negli occhi. "E voglio che da oggi in poi sia sempre così, ma..." sorrise e spostò lo sguardo sul pavimento. "Haeri è la legittima erede al trono dopo di me e te, è tornata al castello l'altro giorno e ci ha spedito una lettera da lì. Penso che si sia già presa ciò che le spetta, non credi?"

"Haeri." lo guardò. "Regina? Lei?"
"È plausibile. È stata al mio servizio per tutti questi anni e non la conoscevo minimamente, è assurdo come non si possa mai sapere con certezza chi hai di fronte."
Si voltò verso di lui e lo baciò, lo fece distendere sul letto e rimase di fronte a lui, con le labbra contro le sue. Il piano era andato perfettamente, in quel momento non sospettava che loro avessero architettato tutto, era sollevato. "Voglio pensare soltanto a noi adesso."

 

— Un anno e mezzo Dopo

"Chanyeol! Yeol! Dove sei? Ho portato — ciao." si bloccò non appena lo vide chinato sotto un tavolino. "Chan?"
"Perché tutto questo casino?" dopo essesi sollevato si avvicinò al suo fidanzato e lo baciò. "Grazie, stavo morendo di fame." recuperò la busta di carta che gli era stata portata da lui e si sedette, passandogli uno dei dolci che c'erano al suo interno.
"Hai tanto lavoro?"
Addentò il bignè e rispose. "Diciamo, tra poco arrivano gli operai quindi potrò lasciare tutto a loro, sei pronto per oggi?"
Annuì. "Per quanto io possa esserlo..." non aggiunse altro alla frase, Chanyeol sorrise. "Sono venuto a chiamarti perché è quasi ora e non ti avevo ancora visto, credevo fossi sparito nel nulla."
"Non potrei mai." neanche finì di pronunciare l'ultima parola che udì il rumore delle ruote di una carrozza, si stava avvicinando. "Forse dobbiamo andare."

Erano stati invitati al matrimonio di Haeri che si sarebbe tenuto, ovviamente, al castello. In quei diciotto mesi erano cambiate molte cose e ritrovarsi a guardare il panorama dal finestrino di una carrozza portava alla memoria di entrambi molti ricordi ed emozioni, sia positive che negative. Si erano ormai integrati totalmente nella vita al villaggio, Chanyeol aveva ripreso in mano l'attività che gli era stata lasciata dal vecchio fabbro. Baekhyun aveva passato un primo periodo semplicemente a riflettere e a cercare di assimilare tutto, nei primi mesi non uscì molto, non interagì quasi con nessuno — grazie all'aiuto del minore, poco tempo più tardi, riuscì sia a trovare un lavoro alla biblioteca del villaggio, sia ad integrarsi. E a non provare brutte sensazioni ogni volta che ripensava al passato, che era la cosa più importante e difficile che fece. Si sentiva bene, il dolore c'era ancora, ma non condizionava più le sue giornate. 

"So che ne abbiamo già parlato, però —."
"Ancora? Sono sicuro, hai passato tutto il tempo a inviare solo lettere a tua cugina, meriti di vederla e di abbracciarla. E poi cambiare un po' aria non mi farà male." rispose Baekhyun. "Sono sicuro che ci penserò più del solito oggi... però ogni tanto dobbiamo fare i conti con queste cose e credo anche sia giusto che visiti la loro tomba, dopo tutto questo tempo."
Gli prese la mano. "Abbiamo anche ricordi piacevoli al castello, tipo la prima volta che ci siamo incontrati."
Sorrise. "Eri così sfacciato, avrei voluto colpirti in faccia, dico davvero."
"Ma ti piaceva il mio carattere."
Baekhyun sbuffò. "Ricordo anche il nostro primo bacio e mio padre che ha bussato alla porta poco dopo."
"E sono stato nascosto sotto il letto per dieci minuti." precisò. "La nostra vita è decisamente più tranquilla ora."
"Penso che ce lo meritiamo, no?"

Ad accoglierli al castello ci furono molti soldati, li condussero verso la sala in cui si sarebbe celebrato il matrimonio e non appena entrarono nella stanza Chanyeol riconobbe Minseok e Jongdae, erano in un angolo e stavano mangiando i rustici del buffet. Si diresse verso di loro e andò ad abbracciarli. "È da così tanto che non ci vediamo." disse, allontanandosi per guardarli meglio. "Come state?"

"Noi bene, e tu?" il maggiore guardò Baekhyun. "Come dovrei chiamarti?"
"Baekhyun." rispose lui. "Non sono più un principe." sorrise e gli strinse la mano.
"Sehun dov'è?" chiese Chanyeol, i due ragazzi assunsero un'espressione triste.
Fu Jongdae a rispondere. "Non lo sai? Ha lasciato il castello poco dopo quello che è successo, è tornato nel paese in cui è nato, ci ha spedito una lettera una volta e ci ha fatto sapere che stava bene ma... non lo abbiamo più sentito da allora."
"Mi dispiace di non poterlo vedere, spero stia bene." disse sinceramente.

Restarono a chiacchierare finché i soldati non dissero a tutti di andare a sedersi, perché la cerimonia sarebbe cominciata. Il futuro sposo di Haeri la stava già aspettando alla fine della navata e quando lei entrò nella sala con un lungo vestito bianco tutti si voltarono per guardarla incantati, i pianisti cominciarono ad intonare la tipica melodia presente ai matrimoni e la cerimonia passò, tra i sorrisi e le lacrime di quelli che non riuscirono a non commuoversi. Non appena finì tutti si misero in fila per dare gli auguri ai novelli sposi, quando Chanyeol si trovò di fronte alla sposa quest'ultima quasi urlò di felicità. "Chan! Sono così felice che tu sia qui." lo abbracciò e lo strinse forte. "E c'è anche Baekhyun, che sorpresa."

"Sua maestà." disse lui, prendendole la mano. "È un piacere essere qui."
"Anche per me." rispose Chanyeol. "Congratulazioni, siamo molto felici per te."
Sorrise, si vedeva dalla sua espressione che si sentiva bene. "Sono soddisfatta anch'io, finalmente. Accomodatevi ai tavoli, il pranzo sarà memorabile."

I due si allontanarono e andarono a prendere posto, pronti per godersi i festeggiamenti. Durarono circa tre ore, dopodiché i nobili cominciarono a disperdersi all'interno dei vari giardini e ognuno si dedicò a ciò che preferiva, Chanyeol e Baekhyun avevano camminato un po', finché il maggiore non decise che era meglio andare. "Mi accompagni?" chiese all'altro. "Voglio che ci sia anche tu."

Dietro le mura del castello c'era il cimitero reale, quello dove riposavano i nobili e i re passati, non ci misero molto a trovare le tombe dei due ex sovrani, erano cosparse di fiori freschi. Baekhyun guardò le due foto e si chinò per toccare il cemento, Chanyeol si allontanò. A lui faceva male quella situazione, lui non aveva mai avuto un posto su cui piangere i suoi genitori, per cui si sedette su una panchina, chiuse gli occhi e pregò per loro in silenzio. Dopo una decina di minuti o più sentì qualcuno toccargli la spalla, era Baekhyun. "Vuoi andare?" gli chiese, sollevandosi. Aprì le braccia e lo strinse forte, non c'erano parole che poteva aggiungere, alla morte bisognava solo tacere e portare rispetto.

Si incamminarono verso il castello mano nella mano, Chanyeol avrebbe voluto salutare sua cugina ma si era volatilizzata ed era anche normale che volesse riposarsi dopo quella giornata estenuante che aveva passato tra festeggiamenti e il suo matrimonio in generale. Non volevano dormire lì, per cui dopo aver chiamato una carrozza si fecero riaccompagnare al villaggio. Baekhyun non parlò molto, teneva la testa sulla spalla del minore e un po' a causa della stanchezza, un po' perché era immerso nei suoi pensieri, non aprì bocca finché non arrivarono a casa.

"No." disse al minore, che si stava dirigendo verso il portone della loro abitazione. "Facciamo una passeggiata prima."
Sorrise e acconsentì, camminarono verso le strade del paese che erano semi-vuote vista l'ora. "Come ti senti?"
"Normale."
"Normale?"
Sorrise. "Dopo oggi mi è venuta voglia di sposarmi, con te."
Chanyeol ricambiò il sorriso. "Possiamo farlo."
"Lo so, ma a parte questo..." si poggiò a lui e sospirò. "Troppi brutti pensieri, ho bisogno di dormirci su."

Gli mise una mano sulla guancia e continuarono a camminare, parlando solo ogni tanto. "Tu mi completi, lo sai?" lo fece fermare e lo baciò piano, tenendogli una mano dietro la testa. "Amo la vita che abbiamo ora, e amo te." allontanò la mano per mettersela dentro la tasca. "Ti ho preso una cosa, non sapevo quando sarebbe stato il momento giusto per dartela." gli mostrò una piccola collana, luccicava grazie alla luce della luna e delle stelle che erano alte nel cielo. "Accettala."

"Chanyeol, è bellissima." lo sentì mettergliela intorno al collo e con la mano toccò il pendente, raffigurava un sole stilizzato.
"Quando l'ho vista in oreficeria ho subito pensato a te, era l'unica di questo genere, non ne esiste un'altra identica. L'ho presa perché tu per me proprio così, inoltre sei indispensabile, proprio come il sole." lo vide sorridere. "Ti piace?"
Si alzò sulle punte e lo abbracciò, Chanyeol non poteva vederlo, ma in quel momento gli occhi del maggiore erano lucidi.

 
 
a/n: e così anche questa storia è conclusa! grazie per essere arrivati fin qui, spero che vi sia piaciuto l'epilogo ♥

presto pubblicherò una fanart riguardante questa ff sul mio profilo ig, se volete vederla potete seguirmi (nick: glass__houses) ricambio tutti!
alla prossima, spero che leggerete anche le prossime storie che pubblicherò, arriveranno presto ♥
  
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