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Autore: Crateide    10/08/2019    0 recensioni
[Cardfight!! Vanguard]
| Hogwarts!AU | Aichi/Kai |
"Kai era sempre così risoluto e così deciso e Aichi, anche se non aveva mai avuto il coraggio di rivolgergli la parola, aveva sempre cercato di imitarlo, di prendere esempio da lui. Aichi, in fondo, era il suo esatto opposto."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: | Hogwarts!AU |Aichi avrebbe voluto almeno passare il loro ultimo anno insieme. Solo quello.

Gruppo facebook: we are out for prompt.

Numero parole: 836.

 

 

 

 

 

 

Aichi osservava il soffitto della propria stanza, assorto. Solo e con le lacrime agli occhi, ripensava al suo primo giorno a Hogwarts, sette anni prima. Accidenti, sembrava passata un’eternità...

Era arrivato tutto spaurito, avvolto in un mantello nero, in una notte senza stelle, insieme a tanti altri bambini come lui. Ricordava ancora quando, sul treno, si era scontrato con quel bambino dagli occhi verdi e lo sguardo tagliente, che era rimasto a osservarlo mentre si rimetteva goffamente in piedi, sussurrandogli uno: «sta’ attento», prima di allontanarsi tranquillo, come se non sentisse affatto il movimento sussultorio del treno.

Aichi si girò su un fianco, stringendo le braccia intorno al busto, mentre il silenzio era diventato un rumore troppo forte da sopportare.

Kai era sempre stato così. Un tipo silenzioso e un po’ scontroso, lo studente più brillante di Hogwarts, un orgoglioso Serpeverde dal carattere altero. La sua bellezza era fiorita di anno in anno, attirandosi addosso l’attenzione di tutte le studentesse e l’invidia di tutti gli studenti della scuola. Aichi si era limitato a guardarlo da lontano, dal suo posto alla tavola di Tassorosso. Lui non lo aveva mai invidiato, ma solo ammirato, in segreto. Kai era sempre così risoluto e così deciso e Aichi, anche se non aveva mai avuto il coraggio di rivolgergli la parola, aveva sempre cercato di imitarlo, di prendere esempio da lui. Aichi, in fondo, era il suo esatto opposto. Era timido, imbranato e indeciso e non aveva fatto altro che attirarsi addosso l’ilarità degli altri studenti, che lo deridevano ogni volta che una pozione gli esplodeva in faccia. Non eccelleva in nessuna materia, fatta eccezione per lo sport, il Quiddich. Ed era stato proprio il Quiddich ad averlo avvicinato a Kai. Facevano entrambi parte della squadra delle rispettive Case ed entrambi erano due Cercatori.

Aichi ricordò la prima volta che era sceso in campo contro di lui e aveva perso. Aveva cercato di tenergli testa, destreggiandosi meglio che poteva sulla sua scopa, ma era stato tutto inutile. Kai aveva catturato il Boccino d’oro prima di lui, con una mossa da maestro. Sembrava esserci nato, su quella scopa!

«Bella partita, hai stoffa.»

Aichi era rimasto basito quando, una volta scesi a terra, Kai lo aveva guardato negli occhi e si era complimentato. Proprio lui, che a malapena rivolgeva la parola ai propri compagni di squadra.

Il Quiddich aveva finito per unirli, partita dopo partita. Si vedevano di nascosto, in un angolo della scuola, davanti a un chiostro, e parlavano senza mai guardarsi. Discutevano su quali fossero le mosse migliori e quali sarebbe piaciuto loro utilizzare, scommettevano su chi avrebbe vinto il campionato e su chi sarebbe stato il nuovo battitore o il nuovo portiere di una certa squadra. Iniziarono anche a scambiarsi consigli, anche se alla fine era Kai a dispensarne a lui.

Poi, un giorno, Aichi aveva ingoiato l’imbarazzo e lo aveva fronteggiato, guardandolo dritto negli occhi. Si era sollevato sulle punte e ne aveva sfiorato le labbra, aspettandosi come minimo di essere Schiantato. Invece, Kai aveva sorriso, di quel suo sorriso beffardo e provocatorio, e lo aveva attirato a sé prendendolo per la vita. Aichi non avrebbe mai dimenticato quel giorno.

Adesso, però... Kai se n’era andato. Aveva accettato di entrare nella Nazionale di Quiddich come Cercatore e aveva lasciato Hogwarts. Aveva lasciato lui.

Aichi avrebbe voluto almeno passare il loro ultimo anno insieme. Solo quello. Invece, Kai se n’era andato per sempre e chissà, forse le loro strade non si sarebbero mai più incrociate.

Aichi si sollevò dal letto e uscì dalla propria stanza e poi dalla sala comune di Tassorosso. Dal corridoio sentiva arrivare i festeggiamenti per quell’ultimo anno scolastico che volgeva al termine, avvertiva l’allegria trillare nell’aria, ma non riusciva a gioirne. Camminò senza meta, finché non giunse nell’angolo che aveva accolto lui e Kai per così tanti anni. La luna illuminava le pietre e Aichi non poté impedirsi di rimembrare la sera in cui si era incontrato di nascosto con Kai, solo per osservare le stelle mano nella mano.

«Perché non sei nella Sala Grande a festeggiare?»

Aichi sussultò, incredulo e attonito. L’aveva forse sognato? Rimase immobile, tendendo l’orecchio.

«Non rispondi?»

«Kai!»

Aichi svoltò l’angolo e se lo ritrovò di fronte, con gli occhi verdi che brillavano come smeraldi, riflettendo i raggi della luna. Rimase senza fiato, senza sapere cosa dire. Era davvero lui o si trattava di un’illusione?

Sono forse l’effetto di qualche incantesimo? si chiese.

«Sono io, Aichi. Non ho dimenticato la nostra promessa», rispose Kai, serio, mentre uno spiffero di vento gli scompigliava i capelli castani.

«La promessa?» sussurrò Aichi, quasi confuso.

Kai gli si accostò e gli prese una mano fra le sue, portandosela sul cuore.

«Almeno una parte di essa», precisò, «so di essere andato via, di non aver passato l’ultimo anno di scuola insieme a te, ma ora sono qui, almeno in questo ultimo giorno.»

Aichi gli sorrise fra le lacrime. Si accostò e posò il capo sul suo petto, lasciando che Kai gli avvolgesse le braccia intorno al busto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice:

 

Ciao a tutti,

questa OS partecipa all’event Drabblethon indetto sul gruppo facebook We are out for prompt.

È la prima volta che scrivo su Aichi e Kai ed è la prima volta che mi cimento in una Hogwarts!AU, per cui spero che il risultato non lasci troppo a desiderare. Per motivi di trama e di prompt ho sottinteso che i protagonisti avessero la stessa età.

Una storia leggera, forse con né capo né coda, ma pur sempre un piccolo inizio.

Grazie per essere arrivati fino a qui!

 

Senza pretese,

Elly

 

 

 

   
 
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