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Autore: c_underwater    10/08/2019    0 recensioni
Ho trovato una lista infinita (quasi 600) di prompt su Harry Potter (link all'interno) e cosa potevo fare se non iniziare una raccolta disomogenea su di essi? Quindi, scriverò un numero indeterminato di fic (conoscendomi, saranno soprattutto flashfic) su svariati contesti, personaggi e coppie, generalmente slegati tra di loro, con cui spero di analizzare diversi e insoliti ambiti del mondo magico. Una sfida contro me stessa e, spero, un divertimento per voi. Ce ne sarà per tutti i gusti, quindi buona lettura!
[Il rating complessivo potrà variare a seconda delle esigenze]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Titolo: Try to feel the beat
Classificazione: flashfic (489 parole)
Rating: verde
Genere: introspettivo, malinconico
Personaggi: Molly Weasley
Coppie: nessuna
Contesto: dopo la II guerra magica/pace
Note: songfic
Avvertimenti: -
Introduzione: prompt #005: Eet – Regina Spektor
 
Molly posò la bacchetta sul legno umido, tremando. Il ripiano della cucina continuava a ricevere gli schizzi d’acqua dal lavandino in cui stava lavando le pentole del pranzo. Arthur aveva lasciato accesa la radio Babbana:
 
It’s like forgetting the words to your favourite song
You can’t believe it
 
Rimase curva sul lavandino, le mani strette sul bordo, immobile se non per un tremito incontrollabile. Si sentiva improvvisamente debole. Lasciò scorrere l’acqua e si voltò con lentezza per sedersi a terra, la schiena appoggiata al mobile. A volte le prendevano quei momenti. Era come se il suo corpo si rifiutasse di continuare a pomparle il sangue nelle arterie e a farle entrare e uscire l’aria dai polmoni. Come in un piccolo black-out, anche la sua mente per un po’ dimenticava dove fosse e cosa stesse facendo. Allora Molly aveva l’impressione di non poter mai sormontare quello squarcio di dolore che sentiva nel petto, che le impediva di muoversi, rialzarsi, reagire.
 
You were always singing along
It was so easy and the words so sweet
 
Reclinò la testa all’indietro e chiuse gli occhi, perché non sopportava la vista di ciò che la circondava, era troppo reale, troppo concreto. Si concesse un momento per sbirciare il suo viso: ecco Fred, rideva, l’abbracciava stretta, faceva una delle sue battute; e poi Fred morto, di nuovo quel dolore che le aveva dilaniato il petto, i volti straziati dei suoi familiari. Iniziò a piangere. Non voleva singhiozzare, non voleva ammettere di essere ancora ferma allo stesso punto del lutto. Lasciava solo scorrere le lacrime, per lasciar scorrere via il dolore, in silenzio.
 
You can’t remember
You try to feel the beat
 
Eet, eet, eet, eet
Eet, eet, eet, eet
 
Chiuse i ricordi di nuovo nel cassetto più lontano. Si sentiva stanca, avrebbe voluto accoccolarsi sul divanetto in posizione fetale, con una coperta sulle spalle, e dormire. Gradiva quella sensazione, era una dolcezza amara che la proteggeva dai pensieri. Aveva smesso di tremare, il suo corpo era piacevolmente rilassato.
Si rialzò in piedi, ancora con lentezza. Riprese a pulire la padella che aveva lasciato sotto l’acqua, questa volta senza magia. Di questo doveva dare atto ad Arthur, i lavori Babbani avevano qualcosa di speciale, le permettevano di schiarirsi la mente, di concentrare la sua attenzione su qualcosa che non fosse il dolore.
«Fa caldo qui, non è vero?»
Arthur veniva dal piano di sopra. Aprì la finestra e si sedette in poltrona con una copia della Gazzetta del Profeta, nella stanza attigua.
 
He opens the window just to feel the chill
He hears that outside a small boy just started to cry
‘Cause it’s his turn but his brother won’t let him try
 
Molly non disse niente. Sorrise. Le piaceva immaginare che il vento tra le foglie suonasse come le risate di suo figlio che giocava in giardino.
 
It was so easy and the words so sweet
You can’t remember, you try to feel the beat

Note dell'autore: A volte ritorno! La noia estiva mi porta ogni anno a scrivere un pezzetto di questa raccolta. Di questo passo finirò davvero tra 600 anni... ma scrivo con più piacere sapendo di non avere vincoli.
Spero che questa piccola songfic sia di vostro gradimento.
Chiara
  
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