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Autore: IlCorvOscuro    11/08/2019    0 recensioni
"Molte volte è meglio restare lontani dalla verità, restare indifferenti e ingenui;
ma sarebbe impossibile, dato che la conoscenza è ciò che l'uomo brama da tempo."
Correva l'anno V del Re Rurom, quando iniziò il tutto. A quel tempo ero solo un umile orfano, sopravvissuto -Per fortuna o per miracolo?- all'incendio che incenerì la mia famiglia.
Da allora la vendetta mi marchiò l'animo in modo rovente.
Ma mai avrei immaginato che intraprendendo quel sentiero avrei lasciato dietro di me una scia così scarlatta.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo



Urla e musica festosa dominavano la taverna “Focolare Ghiacciato”.
L’odore di alcol riempiva l’ambiente, imbevendo il legno delle mura di quel forte tanfo.
I menestrelli suonavano e alcune persone cantavano a squarciagola seguendo il ritmo dei suonatori.
L’atmosfera non cambiò neanche all’entrata di un uomo dal volto coperto dal cappuccio del pesante mantello nero.
Si scrollò un restante di neve dalle spalle prima di proseguire verso il bancone in legno.
-Cosa ti porto?- domanda brusco l’oste.
Senza rispondere l’uomo incappucciato lancia verso il locandiere quattro monete di bronzo.
L’oste sorrise alla vista del denaro –Ti porto il meglio.-
L’uomo col mantello si sedette su uno sgabello davanti al bancone.
Appoggia gli avambracci sul tavolo iniziando a far girare uno strano talismano a forma circolare. L’oste iniziò ad avvicinarsi col boccale di birra in mano, scrutando meglio l’oggetto che teneva lo sconosciuto.
-Particolare…- sussurra il locandiere poggiando il boccale davanti all’uomo.
Codesto alza gli occhi verso l’oste, prendendo la bibita per avvicinarla alle labbra.
Ispira il profumo forte dell’alcol, prima di berlo tutto d’un sorso.
-Sei di poche parole a quanto vedo.-
Ignorò per l’ennesima volta il locandiere.
Approfondì lo sguardo, mentre posava il boccale vuoto sul bancone.
-T’interessa  così tanto questo ciondolo ?- chiese lo sconosciuto.
-Abbastanza. –
L’uomo sorrise alla risposta dell’oste. –Ti affido questo talismano, consegnalo a un ragazzo che entrerà in questa taverna verso la fine dell’inverno. Non  provare a venderlo o tenerlo, perché saprò se hai compiuto o meno la tua missione e ti assicuro che è meglio non avermi come nemico.- dichiarò l’uomo, scostando un poco il mantello con il braccio, facendo intravedere i coltellini da lancio allacciati al fianco. –Spero farai la scelta giusta.-
L’oste deglutì faticosamente alla vista delle armi. –Va bene calmati, non c’è bisogno di passare alle minacce e rovinare l’aria festosa che alberga in questa taverna. – dichiarò frettolosamente il locandiere. –Almeno dimmi come potrò riconoscere questo ragazzo e ti aiuterò.-
-Basterà incrociare il suo sguardo e accorgerti dei suoi occhi particolari.-
Detto questo, l’uomo misterioso si alza, avvicinandosi all’ingresso per abbandonare quel luogo divenuto per lui fin troppo rumoroso.
L’oste lo scruta andar via, prima di spostare la sua attenzione sul particolare ciondolo poggiato sul bancone.
 
 
Angolo Autrice.
Questa è una storia scritta secoli orsono da una me annoiata durante le lezioni di matematica.
Ultimamente mi è ricapitata fra le mani e mi son detta : “Mh perché non continuarla?”
Ed eccomi qui a pubblicarla su efp sperando di trovare qualcuno a cui piaccia così da stimolare la mia fantasia e spronarmi a continuarla.
Baci dalla vostra folle D.
 
 
  
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