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Autore: X_98    11/08/2019    0 recensioni
Una storia completamente diversa su uno dei migliori villains creato dalla DreamWorks: Lord Shen.
“La discriminazione più è radicata, meno è visibile. È la paura del diverso, l’incomprensione che essere diversi non è una cosa brutta, ma solo il coraggio di essere se stessi!
L’unicità è il dono più prezioso che abbiamo, ma i malvagi possono vederla come un tesoro di cui potersi appropriare. Bisogna credere nell’impossibile perché la felicità è un percorso non una destinazione”.
E se Lord Shen invece di essere bandito fosse stato fatto prigioniero dagli umani? E se scoprisse di non essere solo in questo viaggio? Una storia alternativa di uno dei migliori cattivi della DreamWorks.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lord Shen, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Prima mattina! Freddo e caldo uniti insieme! Il sole che potrebbe cuocerti come una frittella viene contrastato dal freddo della notte il quale ti costringe a girare con una coperta addosso! Se Mei avesse avuto un maglione avrebbe messo quello. Invece ora doveva girare come una stracciona per quel.....luogo!
Fortunatamente non erano per niente criticoni lì! Tutti quelli che aveva visto da lontano le avevano riservato un caldo sorriso o un saluto con la mano!
Rimase di sasso quando vide un enorme bufalo bianco che innaffiava le piante del suo giardino. 
“Giorno!” Disse timidamente il felino. “Guarda, guarda! La nuova arrivata! Piacere io sono Ning, tu devi essere Mei!” Disse il bovino posando alcuni attrezzi da giardinaggio. “O hanno fatto un annuncio ufficiale, oppure questo posto è talmente piccolo che le notizie si spargono in meno di dodici ore!” Disse Mei ancora intimorita dall’enorme stazza dello sconosciuto.
“No piccola! Molto di rado vengono catturati dei nuovi animali e quando avviene ci raduniamo tutti assieme per decidere dove costruire la loro nuova casa. Ho sentito che hanno preso un altro pavone!” Disse Ning sedendosi su di un masso.
“Si, si chiama Shen! È stato abbandonato dalla sua famiglia!” Rispose Mei chiedendosi perché stesse dicendo quel particolare.
“Anche tu sei stata abbandonata?” Chiese il bufalo. Lei fece cenno di no con la testa.
“Sei fortunata! I miei mi hanno venduto a questi perfidi umani quando ero solo un cucciolo! Porta i bei ricordi dei tuoi nella memoria per sempre! Custodiscili come il più prezioso dei tesori perché è ciò che sono! Ma vivi la vita a pieno e felicemente perché sono sicuro che è quello che loro avrebbero voluto!” Disse stranamente allegro Ning.
“Ti ringrazio!” Disse Mei che improvvisamente si sentiva estremamente felice. Corse via subito dopo aver fatto un rispettoso inchino.
Il felino si bloccò sulla porta della casa nella quale si trovava l’amico quando vide un estraneo, dall’aspetto familiare! Un pavone stava passando una pezza umida sulla fronte di Shen il quale sembrava essere profondamente addormentato.
“Giorno!” Disse timidamente Mei. Lo sconosciuto si girò e le sorrise. Come potevano dei prigionieri essere così felici? Doveva scoprirlo! Questo sarebbe stato il suo obbiettivo principale!
“Buongiorno Mei, io mi chiamo Kang e sono il più anziano abitante della riserva che è la vasta area boschiva nella quale gli umani ci hanno rinchiuso!” Spiegò il pavone.
I colori di Kang erano splendidi, fatta eccezione per la voglia bianca sul petto...... e sulla coda. Ecco! Si, quello era colui che li aveva accolti all’arrivo!
Mei girovagò per la stanza per parecchio, prima di sedersi sul bordo del letto ed osservare Shen. “Come sta?” Chiese preoccupata. “Si riprenderà! Ha solo bisogno di molto riposo!” Rispose Kang mentre controllava una grossa pentola sul fuoco.
Il pavone bianco iniziò ad agitarsi nel sonno. Mei rimase a fissarlo, non sapendo cosa fare. In tutta la sua vita aveva vissuto con i suoi genitori e loro si erano sempre presi cura di lei, quindi non era molto brava a prendersi cura degli altri!
Kang si sedette accanto a Shen ed iniziò a massaggiargli il ventre con estrema delicatezza. Mei rimase a fissare la scena stranita. Perché mai uno sconosciuto si sarebbe interessato così tanto ad un altro sconosciuto?
Poi comprese: quel pavone anziano sapeva bene cosa stava passando Shen! A quanto pare il più giovane era stato da poco abbandonato dalla sua famiglia e forse ci era passato pure lui! Stava offrendo sostegno, comprensione ed amore gratuito senza chiedere nulla in cambio! Tutti nella riserva lo rispettavano, per questo era stato lui a fare il discorso al loro arrivo. Fin dall’inizio Mei non aveva mostrato timore di fronte a lui. Il suo istinto le diceva che poteva fidarsi.
Ora capiva anche il perché: Kang si comportava come un genitore amorevole! Anche se lei era grande per tali attenzioni non le aveva mai sdegnate ed ora che i suoi erano morti, le mancavano! Ma quel pavone era unico! Non conosceva Shen eppure lo trattava come se lo avesse cresciuto lui ed anche con lei era estremamente gentile.
Sembrava che Shen la pensasse allo stesso modo perché si calmò quasi subito e continuò a dormire serenamente.
Kang andò nel giardino sul retro e tornò nella stanza con uno straccio in mano.
Mei si guardò intorno. Era tutto unito, salone con cucina, ma restava comunque molto graziosa come abitazione. Anche il secondo piano andava ispezionato, ma dato che era prigioniera c’era tempo per curiosare!
“Il pranzo è pronto, vai a prendere posto prima che i miei figli mangino tutto!” Disse Kang sollevando il pentolone ed avviandosi verso il giardino sul retro.
Pranzo? Ma se lei non aveva fatto nemmeno colazione! Doveva essere veramente esausta per aver dormito fino a così tardi!
Mei lo seguì e non riuscì a non rimanere a bocca aperta di fronte ad un tale spettacolo: dodici pavoni si trovavano di fronte a lei!
Erano tutti unici grazie al loro piumaggio e riconobbe Wei e Zhuang seduti accanto ad una signora che era l’unica oltre ai due ad essere adulta. Per così dire dato che gli altri dovevano essere tutti dell’età compresa tra i vent’anni.....a parte due ragazzi che sembravano avere tra i  sedici o diciott’anni! Tra i giovani c’erano solo tre ragazze ed avevano anche loro un piumaggio singolare.
Si sedette accanto ad un pavone nero e dovette fare uno sforzo enorme per non fissarlo, così iniziò ad esaminare le posate come se fossero un importante scoperta archeologica!
“Ragazzi lei è....” “Mei!” Un coro di voci interruppe il pavone. “Dove sono le buone maniere? Presentatevi!” Disse severo Kang.
“Piacere, io mi chiamo Fai!” Disse colui che si trovava al fianco della felina.
“Io sono Yong e lui è mio fratello gemello Hong!” Disse uno dei due ragazzi abbracciando affettuosamente il fratello. “Piacere io sono Shuang la sorella maggiore di questi due terremoti!” Disse una giovane pavonessa bianca.
“Molto lieto, il mio nome è Juan e sono un pavone cameo!” Disse un uccello il cui piumaggio sembrava marrone.
“Io sono Dong il pavone opale!” Disse un altro uccello i cui colori non erano estremamente accesi, anzi, per niente!
“Per completare la collezione ci sono io, il pavone specifero di nome Tai!” Disse felicemente un pavone verde e marrone.
“Ma che cosa dici? Io e mia sorella siamo il pezzo forte! Il mio nome è Xian, mentre lei è mia sorella maggiore Xing!” Disse un pavone completamente bianco mentre stringeva affettuosamente l’ala di una pavonessa anch’ella del medesimo colore.
“Wei e Zhuang li ha già conosciuti, quindi lascia che ti presenti mia moglie Lu-Chu!” Disse Kang mentre si sedeva al fianco della sua amata.
“È un piacere fare la tua conoscenza Mei! Avevamo sentito parlare di te, del pipistrello Bo, di Shen e del lupo Syaoran molti giorni fa, ma solo ora il padrone vi ha concesso di unirvi a noi!”
“Con Shen fate lo strabiliante numero di quattordici! Non avevo mai visto tanti pavoni riuniti in un solo posto! Diciamo che il primo pavone della mia vita l’ho incontrato solo qualche giorno fa!” Disse Mei iniziando a mangiare un delizioso riso.
“Il suo nome è Shen, vero?” Chiese Xian curioso. “Si, ma lo conosco da molto poco! È stato l’ultimo ad essere catturato prima che ci portassero qui!” Disse Mei subito dopo aver finito il suo piatto. “Posso farvi una domanda?” Chiese la felina.
“L’hai appena fatto!” Disse Fai per poi mettersi un ala davanti al becco nel disperato tentativo di soffocare le risate per la sua battuta.
Gli sguardi degli altri la incitavano a parlare quindi Mei continuò “Perché mi avete invitato a mangiare con voi se non faccio parte della famiglia? Insomma, io sono un felino, non un uccello e tantomeno un pavone!” Disse perplessa Mei.
“Cara, non importa! Sei molto giovane e per questo credevo che potessi fare amicizia con qualcuno dei miei figli per ambientarti meglio!” Disse Lu-Chu mentre stringeva affettuosamente l’ala del marito.
“Oh!” Esclamò sorpresa il felino. “Per contraddire la tua affermazione di prima, di pavoni nella riserva ce ne sono trentasei!” Disse Fai una volta svuotato il piatto.
“E come ciliegina sulla torta ti svelo una cosa fantastica!” Disse Xian che stava facendo del suo meglio per non ridere “C’è un pavone pressoché identico a Shen nella riserva!” “Dici sul serio?” Chiese sorpresa Mei.
“Si! Anche se il rosso delle sue piume è leggermente più scuro di quello di Shen!” Disse Xing mandando uno sguardo di rimprovero al fratello.
“Si chiama Sheng!” Disse Yong saltando sulla sedia “Ma lui l’ha già saputo dell’arrivo di Shen!” Continuò Hong “E non vede l’ora di poterlo conoscere!” Concluse Yong.



Una volta concluso il pranzo Mei si ritrovò nel bel mezzo di una partita a nascondino. Era sorpresa! Perché data la loro età credeva che i ragazzi non avessero voglia di praticare un gioco così infantile, ma le suppliche e gli sguardi imploranti dei due gemelli alla fine avevano avuto la meglio!
“Tre....due...uno....arrivo!” Urlò la felina prima di iniziare a correre tra la fitta vegetazione presente sul retro della casa. Si muoveva veloce e silenziosa ed alla fine vide qualcosa! Aveva fatto cilecca! Era solo una piuma bianca! Data il grande numero di pavoni bianchi non doveva essere sorpresa, ma si chiese come diavolo non riuscisse a trovarli! Erano bianchi, per giove! La maggior parte di loro almeno! Ma tra gli arbusti verdi sarebbero dovuti saltare all’occhio ancora prima di......non riuscì a finire il pensiero che cadde rovinosamente a terra. In cosa aveva inciampato? O meglio, in chi, dato che alla caduta seguì una voce offesa “Non è affatto carino calpestare le code altrui!” Si lamentò Yong facendo capolino da un mucchio di foglie secche.
“Scusa....non ti avevo visto!” Disse Mei non riuscendo a non arrossire.
“Se pensavi che te l’avremmo resa facile solo perché sei nuova, allora ti sbagli di grosso!” Disse Yong togliendosi le foglie di dosso.
“È facile! Sta a vedere come li trovo tutti in meno di mezz’ora!” Disse Mei orgogliosa e testarda come sempre. Il ragazzo rise e decise di andare dal fratello conscio che la nuova arrivata avrebbe perso la scommessa. Anche se erano prigionieri i pericoli non mancavano ed avevano tutti sviluppato un eccellente tecnica di mimetizzazione per poter sfuggire a quei bracconieri che per pura fortuna riuscivano ad intrufolarsi nella riserva!
“C’è nessuno?” Una voce resa più forte dall’eco attirò la sua attenzione.
Yong si fermò di fronte ad una buca naturale nel terreno, vicino ad un albero.
“Il lupo cattivo!” Rispose allegro alla domanda di prima. “La nuova arrivata è inguaiata!” Canticchiò vedendo Mei seduta sul fondo. “Piantala di fare battute! Ho solo capito che camminare senza guardare avanti è estremamente pericoloso! Non è che mi aiuteresti ad uscire, per favore?” Chiese piccata nell’orgoglio Mei.
“Va bene! Mettiti in piedi su quella radice ed afferra la mia ala!” Disse alla fine Yong.
In qualche modo il giovane riuscì a tirarla fuori da quel buco e la felina, dopo averlo ringraziato, riprese il suo lavoro, ancora più motivata di prima: per non far vedere che era un incapace li avrebbe trovati tutti in ancora meno tempo di quanto aveva precedentemente detto!



Shen si svegliò con una gran fame e con sorpresa vide che un piatto fumante si trovava già sul mobile accanto al letto. Mentre mangiava sentì delle voci provenire dalla stanza di sopra “Dobbiamo costruire le case e loro pensano al nascondino!” Era Kang “Su tesoro! Credo che a Mei farà bene distrarsi un pochino! E oltretutto per ora abbiamo un posto libero per ciascuno dei nuovi arrivati, quindi possiamo agire con calma!” Disse una voce sconosciuta, ma femminile.
“Quindi tu saresti Shen!” La voce lo fece sussultare e Shen non riuscì a trattenere un lamento di dolore per essersi irrigidito di colpo ed aver così sforzato la ferita in via di guarigione. Si voltò e credette veramente di stare sognando. Un pavone praticamente identico a lui gli stava di fronte. Becco nero ed occhi rossi, anche se il rosso delle piume della testa e delle iridi non era acceso come il suo, però la somiglianza rimaneva lo stesso sorprendente!
“È un piacere fare la tua conoscenza, io sono Sheng!” Disse lo sconosciuto.
Shen si mise a sedere e poggiò il piatto suo mobile. “Piacere mio! Perdona la mia confusione, ma fa un certo effetto notare quanto siamo simili!” Disse Shen non riuscendo a smettere di studiarlo attraverso lo sguardo.
“Ti capisco! Non credevo pienamente alle parole di Yong ed Hong fino ad adesso!” Rispose Sheng. “Sono stati loro due e dirti di me?” Chiese curioso Shen.
“Le notizie più improbabili arrivano e si spargono in questo posto solo grazie a loro due! Per farti capire: sapevano del tuo arrivo assieme agli altri due nuovi, tre giorni prima che voi arrivaste!” Spiegò Sheng.
“Com’è possibile!?” Domandò Shen non riuscendo a mascherare la sorpresa nella propria voce “Credo che sia perché sono bravi ad origliare! Le guardie che sorvegliano questo posto hanno la lingua lunga!” Disse Sheng.
“Umani?” Chiese Shen. L’altro annuì.
“Vedo che vi siete presentati!” Disse Wei appena sceso al piano terra.
Shen si alzò in piedi. “Guarda, dovresti rimanere a riposo ancora......oppure se vuoi puoi uscire a fare una passeggiata!” Si corresse il pavone viola vedendo il giovane ignorarlo completamente per poi uscire.
“Da quanto tempo sei qui?” Chiese Shen a Sheng. “Da quando ho tre anni! Kang mi ha cresciuto! I miei fratelli sono arrivati con il passare del tempo, altri c’erano già!” Rispose l’altro mentre osservava la natura. “Fratelli?” Domandò Shen. “Si, non di sangue, ma i due pavoni più anziani della riserva, Kang e Tai, ci hanno cresciuto, formando, con le loro mogli, due grandi famiglie distinte” Spiegò Sheng.
“Capisco!” Disse solo Shen.
Un rumore di passi affrettati e Shen vide passare qualcuno talmente veloce da poter scorgere solo una macchia nera, subito dopo lo seguì a ruota Mei che implorava lo sconosciuto di fermarsi. Entrambi si addentrarono nella boscaglia e le grida della felina diventarono sempre più deboli man mano che si allontanava. Quel posto era veramente immenso!
“Quello era Fai, il pavone color bronzo!” Disse Sheng rispondendo a molte domande di Shen. “Quanti prigionieri ci sono oltre me e te?” Chiese curioso Shen.
“Tanti! Non li ho mai contati, ma non siamo pochi! Ogni animale catturato è raro ed unico, oppure semplicemente, piace a Derek, il nostro padrone!” Disse Sheng.
Shen sentì la rabbia crescergli nel petto alla menzione della parola “padrone”. 
Lui non apparteneva a nessuno! Tantomeno ad un viscido umano! Stava per rispondere quando le parole di Mei gli tornarono alla mente: “Ora pensa a sopravvivere, poi ci occuperemo del piano di fuga!
Si! Doveva concentrarsi senza lasciarsi prendere dal panico e ragionare lucidamente. Se avesse attirato l’attenzione degli umani sarebbe stato meno libero di agire!
Decise di cambiare discorso e Mei lo aiutò a trovare un modo piuttosto efficace.
“Cosa stavano facendo quei due? Una gara di velocità?” Chiese curioso.
“No, stavano giocando a nascondino! Io ero da Tai, solo per questo non mi sono unito a loro!” Rispose Sheng.
“Giocare? È così che passate il tempo?” domandò annoiato e sorpreso allo stesso tempo Shen. “No! I più giovani si divertono a provocare le guardie ed a giocare tra di loro! Ma se vuoi passare il tempo ci sono molte cose da fare qui!” Rispose Sheng.
“Tipo?” Chiese sempre più curioso Shen. “Pescare, fare giardinaggio, coltivare la frutta e la verdura, tagliare legna e costruire mobili, progettare la costruzione delle nuove case per i nuovi arrivati......! Senza dimenticare le gite in paese!” A quell’affermazione Shen alzò la cresta e piegò la testa di lato chiedendo una spiegazione attraverso lo sguardo.
“Siamo stati catturati per essere dei pezzi di una collezione unica! Per questo Derek ogni tanto ci fa ammirare in paese quando gli umani tengono feste oppure allestiscono grandi bancarelle per vendere! Ci tengono in catene, si! Ma è uno dei rari momenti durante i quali usciamo da questo posto e ci danno la possibilità di vedere con i nostri occhi il mondo circostante!” Disse Sheng che aveva capito la domanda silenziosa dell’altro. “Senti Shen, adesso devo andare! Dobbiamo iniziare la costruzione delle abitazioni per i nuovi arrivati, te compreso! Tu vai a casa che devi ancora riprenderti dal viaggio, ci vediamo in giro!” Disse Sheng prima di sparire nella fitta vegetazione. 
Questo Derek era perfido! Li aveva illusi di vivere bene mentre li teneva in catene e segregati in una grande gabbia! Appena si fosse ripreso, avrebbe fatto capire una volta per tutte il grave errore che quell’umano aveva commesso nel minacciare i suoi genitori e nel catturarlo!
“Che brutta cera! Ti fa ancora dolore la ferita oppure ti sei semplicemente svegliato male?” Chiese Mei facendogli perdere dieci anni in dieci millisecondi.
“Ma tu...non stavi giocando?!” Chiese Shen non riuscendo a contenere un ghigno.
“Si! Ed alla fine ho stravinto! Tu sei bravo a nasconderti? Perché loro mi hanno reso il compito molto più arduo di quanto potessi immaginare!” Disse Mei tutta contenta.
“Me la cavo! Ho potuto notare che hai conosciuto nuovi amici!” Disse Shen cercando di nascondere la sua impazienza. Anche lui ardeva dal desiderio di incontrare più animali possibili! “Sono simpatici! Specialmente Yong ed Hong....hanno ridipinto completamente Xian!” Spiegò il felino non riuscendo a non ridere.
“Non ti seguo!” Ammise Shen sollevando la cresta. “Xian è un pavone bianco e le due pesti hanno pensato di usarlo come tela da disegno, rovesciandogli addosso l’intero contenuto di un barile pieno di vernice blu! È stato esilarante!” Disse Mei cercando di trattenere le risate.
“Li ho già incontrati  i due giovani uragani! Cosa ne dici se stasera mi presenti tutti coloro che hai conosciuto finora?” Chiese Shen. “Stasera? Perché non adesso?” Domandò stupita Mei. “Sono molto stanco e la ferita mi provoca ancora molti fastidi, per questo preferisco riposarmi per poter incontrare gli altri animali della riserva più tardi” disse Shen iniziando ad avviarsi verso la sua nuova casa.
“Va bene! Allora ci vediamo stasera, io devo andare a vedere se anche qualcun’altro si è trasformato in un dipinto!” Rispose Mei salutando l’amico con una zampa, prima di avviarsi verso la casa di Tai, dove tutti si erano riuniti poco prima dello scherzo dei gemelli.
   
 
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