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Autore: Luna_89    12/08/2019    0 recensioni
Erano le quattro del mattino quando Francesco aprì la porta della stanza dove dormiva Luna, non era la prima volta che la ospitava, ma sentì il desiderio di andare da lei. Entrò dentro il letto, la osservò dormire e accarezzandole i capelli sorrise, non sapeva il perchè, ma la sentiva sua e sapeva che anche per lei era lo stesso. Quando la vedeva sorridere gli mancava l'aria e quando quella sera la vide piangere si sentì morire con le sue lacrime... non si sentiva così da molto tempo, chi era questa ragazza capace di risvegliare in lui questo sentimento che pensava di aver perso da molto tempo
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Nel palazzo reale il re aveva dato una festa in maschera, gli invitati venivano da tutti i regni, c’era il re di Spagna, il re di Francia, d’Inghilterra con le legittime mogli e figli. Quella sera era stato invitato anche il maresciallo delle guardie reali con tutta la sua famiglia. Luna la figlia più grande non amava molto le feste in maschera, ma per far contenti i genitori e la sorellina Vittoria andò con loro portandosi con sé la sua migliore amica Angelica. Mentre tutti ballavano, chiacchieravano, mangiavano e civettavano, lei si allontanò dalla sala e andò in giardino a passeggiare con la luce della luna che illuminava il cammino, si tolse la maschera bianca a forma di ali d’angelo e si sedette al bordo della fontana, fece un respiro di sollievo perché finalmente era riuscita a staccarsi dalla folla.<< buonasera.>> lei si girò << mi avete spaventata>> << non era mia intenzione, scusatemi.>> sedendosi vicino << perché siete qui? Vi annoiate?>> togliendosi la maschera << no, e che non amo portare le maschere, non fa vedere la realtà com’è veramente e molte persone che sono alla festa non avrebbero bisogno di indossarla perché il loro volto è già una maschera.>> << ma spesso in queste occasioni è molto utile indossarne una >> << cosa intende? >> lui gli fece cenno di seguirlo e tornarono nella sala da ballo << vedete quei due uomini la giù?>> indicandoli con lo sguardo << sì, allora?>> << con la maschera sono migliori amici, ma in realtà sono acerrimi nemici, perché uno è l’amante della moglie dell’altro.>> << e non lo sanno?>> << si che lo sanno, ma con la maschera non si sono riconosciuti,manca poco alla mezzanotte e vedrà che faccia faranno quando tolte le maschere si riconosceranno.>> lei rise al solo pensiero << che bel sorriso avete>> lei abbassò lo sguardo ringraziandolo << le va di ballare?>> mettendosi la maschera andarono a ballare. Ci fu il conto alla rovescia per la mezzanotte e tutti si tolsero la maschera, ma Luna vicino a lui non c’era più, la andò a cercare, ma ormai era andata via, chissà se l’avrebbe rivista ancora. Passò molto tempo dal ballo in maschera e Luna ricevette una lettera dalla sua migliore amica che la invitava in Spagna per il suo matrimoni con il principe e aggiunse anche che visto il viaggio era molto lungo lei e la sua famiglia si sarebbero fermati per qualche giorno a Parigi come ospiti del re padre del migliore amico del suo futuro marito, così l’ultimo tratto del viaggio non sarebbero stati soli. Diete la notizia alla sua famiglia e la sorella fece i salti di gioia più per Parigi che per il matrimonio, improvvisamente si fermò e guardò il vuoto, Luna si avvicinò a lei che dopo essersi ripresa, la guardò facendo un mezzo sorrisino << cosa stai pensando? >> chiese Luna << scusami il sorrisino non era il mio, ma del ragazzo della visione.>> le rispose Vittoria << cioè?>> facendo segno di continuare a parlare << ho visto un ragazzo che componeva musica al piano forte e dopo aver scritto l’ultima nota sullo spartito ha fatto quel sorrisino come se stava ricordando qualcosa di bello.>> Il giorno seguente partirono per Parigi e dopo un lungo viaggio si presentarono mostrando la lettera. I regnanti gli diedero il benvenuto, dalla porta arrivò un ragazzo con una certa fretta, Vittoria si avvicinò leggermente alla sorella e a denti stretti << è il ragazzo della visione.>> e ritornò al suo posto. << scusate il ritardo>> diede un bacio sulla guancia alla regina e si voltò verso gli ospiti << questo è nostro figlio Francesco.>> Luna alzò lo sguardo verso il principe e lo riconobbe, era il ragazzo del ballo in maschera, entrambi rimasero sorpresi di vedersi. Luna non immaginava che quel ragazzo fosse il principe, ma cosa sarebbe cambiato? Forse niente o forse tutto? Ma che domande le frullavano in quella testa, era la sua amante? Il pomeriggio il re e il maresciallo parlarono di politica e di guerre, la regina e la madre andarono a passeggiare per il giardino del castello, Vittoria e Luna girarono la città, poi si divisero Vittoria andò a vedere la senna e Luna entrò nella cattedrale di Notre-Dame, rimase senza fiato era meravigliosa, accese un cero e si mise a pregare. Lei e la sorella ritornarono al castello e mentre Luna andava nella sua stanza incontrò il principe, s’inchinò per salutarlo e lui fece lo stesso a sua volta domandandole se la città gli fosse piaciuta, lei sorridendo annuì, << non ricordavo fosse così bello il tuo sorriso>> lei arrossendo abbassò lo sguardo, lui si avvicinò e alzandole il viso con la mano << sei andata via dopo il ballo, perché?>> si avvicinò ancora di più a lei che gli tolse la mano dal suo volto, lo salutò e andò via, dietro una colonna c’era vittoria che osservò tutto e aspettandosi un colpo di scena delusa raggiunse sua sorella in camera. Durante la notte Luna non riusciva a dormire, aveva accumulato dentro di se troppa negatività che non riusciva a controllare. Andò nel retro del castello dove nessuno poteva vederla, nel frattempo il principe che aveva il sonno leggero si affacciò alla finestra dove vide Luna iniziare a urlare e poi ululare, si stava trasformando in licantropo, sgranò gli occhi, sentì il padre chiamare le truppe e si precipitò sul posto dove i soldati con le armi in mano erano terrorizzati da quella bestia enorme, il re comandò a uno di loro di sparare, ma Francesco riuscì a sviare il colpo fermando il soldato, si sentì un secondo sparo il mostro fu ferito e invece di attaccare scappò via, lui si girò e guardò il re che dopo aver sparato << non provare mai più a far disubbidire un mio ordine.>> Francesco se ne andò nella stalla, sellò il cavallo e quando calò di nuovo il silenzio nel castello andò a cercare Luna. La trovò in forma umana con gli abiti strappati che si contorceva dal dolore, la portò al castello dove Vittoria li stava aspettando con dei vestiti puliti davanti alla stanza, << vai a chiamare Louis>> Vittoria cercò di spiegargli in vano che non c’era bisogno e dopo tanti tentativi lei lo andò a chiamare. Luna respinse Francesco, con la mano cercò di allontanarlo, ma lui continuava a stringerla << non ti lascio>> a Luna si allungarono i canini e gli occhi gli diventarono rossi << vattene!>> gli urlò << no>> rispose serio Francesco guardandola. Vittoria e Louis entrarono nella stanza << estraigli il proiettile senza fare domande>> << come volete principe>> << tieni sorellina metti questo tra i denti>> e gli mise un pezzo di garza. Dopo aver estratto il proiettile Louis voleva coprire la ferita, ma lei gli fermò la mano << signorina non posso lasciarla aperta potrebbe prendere un’infezione>> dopo aver coperto la ferita Francesco si avvicinò a lui << provi a parlare con qualcuno e mi costringete a uccidevi,comunque grazie>> << dovere principe>> fece un inchino e andò via << anch’io mi ritiro nella mia stanza, buonanotte principe>> Vittoria s’inchinò e andò via. Il giorno seguente Luna si svegliò, i raggi del sole illuminavano il letto, vide Francesco seduto sulla poltrona, lei provò ad alzarsi, ma ebbe un piccolo giramento di testa << ti tengo io>> furono così vicini da sentire l’uno il battito del cuore dell’altro, lei lo allontanò << non toccatemi>> << dovete riposare, avete una ferita ancora da far guarire completamente>> lei abbasso la pallina della camicia da notte e tolse la benda << non ho niente>> lui rimase senza parole com’era possibile, come poteva essere senza un minimo di cicatrice, la pelle era liscia come se non fosse successo niente << vorrei vestirmi>> << si certo>> e uscì. Il re entrò con il vescovo nella stanza dove tutti stavano facendo colazione << mio figlio!>> diceva agitato << si rende conto, mio figlio ha salvato quel demone!>> << si calmi , ci sarà una spiegazione>> << eccolo!>> indicando il figlio, il vescovo salutò la regina e gli ospiti << non era un demone, era una creatura di Dio, un orso che aveva smarrito la strada e mio padre l’ha ucciso senza un motivo, non ci aveva attaccati>> << come non vi aveva attaccato?>> <> << voi come sapete che è morta?>> << perché sono andato a vedere>> il vescovo e il re uscirono dalla sala. Il pomeriggio Luna passeggiò con la regina nel giardino pieno di bellissime rose rosse. << posso farle una domanda?>> << certo, chiedi pure>> << avete mai avuto paura che il vostro lato oscuro potesse uccidere la persona che amate?>> << chi ti ama accetta anche i tuoi lati oscuri sennò non ti ama completamente>> la regina venne chiamata da una serva << per esempio anche il re ha il suo lato oscuro chiamato testardaggine, ma lo amo anche per questo, scusatemi.>> Luna continuò a passeggiare e a pensare alle parole della regina, era quasi il tramonto durante il ritorno incontrò Francesco che gli porse una rosa rossa, lei non la prese << sembri arrabbiata cosa ti ho fatto?>> << ieri sera perché non mi avete lasciata lì nel bosco, sarei tornata da sola>> prendendole la mano << eri ferita, potevi morire>> tolse la mano ed entrò nel castello. Durante la cena il re sembrava aver perdonato suo figlio perché chiacchierava e scherzava come se non fosse successo niente. << Sapete mio figlio suona divinamente il pianoforte e sta componendo anche una melodia meravigliosa.>> << Francesco facci sentire qualcosa.>> lo implorò il re << magari la tua ultima composizione.>> continuò la regina << ma non è finita.>> rispose Francesco << figliolo facci questo piccolo dono.>> disse il re appoggiando la sua mano su quella della regina. Francesco si alzò e tutti lo seguirono sedendosi intorno al pianoforte e lui iniziò a suonare. Era una bellissima melodia, colpiva dritta al cuore, la regina e la madre di Luna si emozionarono e Vittoria si accostò alla sorella << si capisce che è per te.>> << cosa ne sai? Lo hai visto?>> le rispose Luna sarcasticamente << no sorellona, non c’è bisogno di una veggente per capire il sentimento che lo ha spinto a ispirato.>> Francesco finì di suonare << sono arrivato fino a qui ed è ancora da perfezionare e completare.>> << meravigliosa!>> disse la madre di Luna << posso sapere per chi l’ha scritta?>> domandò Vittoria << per una donna conosciuta al ballo in maschera che con il suo sorriso mi ha rapito il cuore.>> il re e la regina tutti euforici << una donna? A quale classe sociale appartiene? È una duchessa? Una principessa?>> << so solo che è una donna nata regina.>> << hai ballato con lei? E sai chi è?>> continuarono i genitori di Francesco << come fai a sapere chi è veramente? >> domandò vittoria stuzzicando la sorella << lo so perché a lei non piace portare nessuna maschera.>> Luna lo guardò << come può esserne sicuro magari indossa una seconda maschera?>> << allora mi sono innamorato anche di quella.>> Luna si alzò chiese il permesso di ritirarsi nella sua stanza perché si sentiva stanca. Durante la notte non riuscì a dormire e uscì dalla stanza, camminò per il castello, in lontananza sentì una melodia e si avvicinò alla porta, la aprì e trovò Francesco che stava componendo. Avvicinandosi << sei ancora sveglio? Dovresti andare a riposare domani ci aspetta un lungo viaggio.>> << si lo so e tu perché sei sveglia?>> << non riesco a dormire.>> << sai suonare il pianoforte?>> <> << vuoi provare?>> facendogli spazio nello sgabello << no grazie.>> << sai dire solo “no”?>> << forse>> scoppiarono a ridere. Lui la avvicinò a se, le accarezzò i capelli, il viso << ti prego.>> << sssh>> mettendogli il dito sulla bocca, lei sembrava farsi trasportare dalle dolci carezze di Francesco, a ogni carezza il suo cuore trepidava, lui avvicinò le sue labbra a quelle di lei, ma riuscì solo a sfiorarle perché Luna si tolse << basta, smettila!>> << perché?>> << non sapete il pericolo che correte>> << correrò il rischio.>> << voi non capite!>> << allora spiegatemelo!>> << potrei uccidervi!>> << non ne sareste capace.>> << chi ve lo assicura?>> << il mio cuore, so chi siete e cosa siete e non mi spaventa.>> << parole di un folle sono le vostre!>> << sì, di un folle innamorato.>> prima di andarsene << non mi lasciate altra scelta, v’ignorerò, se servirà a farvi dimenticare di me.>> e andò via. Francesco rimase solo, non riusciva a capire dove sbagliava, perché doveva dimenticarla, lui non voleva dimenticarla, la amava, non la amava come era successo con le altre, lei suscitava dentro di lui un sentimento più forte, mai provato prima, così vero, così sincero che non gli importava della cosa in cui si trasformava, lui la amava veramente e non gli importava se lei lo avrebbe evitato, lui avrebbe continuato a farle capire che non si sarebbe arreso, che avrebbe aspettato fino a quando avrà avuto vita. E se per desiderarla sarebbe andato all’inferno, allora così sia, sarebbe andato all’inferno, ma se si trovasse al cospetto del signore gli chiederebbe di vegliare su di lei per poterle stare vicino e amarla in eterno. Il viaggio per la Spagna riuscì senza problemi. Si presentarono al castello dove li stavano aspettando il principe Emanuele e Angelica. Luna si inchinò per salutare << alzati amica mia , tu non devi inchinarti neanche quando diventerò principessa>> si abbracciarono << spero che durante il soggiorno avete fatto amicizia>> Francesco e Luna annuirono <> il giorno seguente Angelica prese da una parte Luna << cosa mi nascondi?>> << niente perché?>> << allora perché il principe Francesco ti guarda?>> Luna sospirò << sa cosa sono, evidentemente mi sta tenendo d'occhio.>> << nient'altro?>> << tutto qui.>> si divisero. Luna entrò nella carrozza dove trovò Francesco, ci fu silenzio, Luna si mise a leggere un libro << posso farti una domanda?>> lei alzò gli occhi << dimmi>> chiudendo il libro << ma ti fa male quando diventate, ecco, sapete cosa.>> con un mezzo sorriso << licantropo>> << licantropo?>> << la rabbia, la delusione , la cattiveria , la negatività, questo mi fa veramente male, non la trasformazione. A differenza di quello che assorbo l'atto della trasformazione è il male minore.>> << se posso chiedere,come mai siete diventata un licantropo?>> Luna divenne seria in viso << non potete chiedere.>> riaprì il libro e continuò a leggere. Arrivati Luna passeggiò con Angelica e altre dame, organizzarono giochi e piccole battute di caccia. Emanuele e Francesco raggiunsero Luna e Angelica che stavano sedute sul prato a raccontarsi tutte le novità che ancora non erano a conoscenza << salve belle signorine, vi state divertendo?>> << si moltissimo, grazie.>> << Luna le rubo per un po' Angelica , ma tranquilla non la lascio sola, Francesco le farà compagnia.>> Angelica e Emanuele andarono via e Francesco si mise seduto di fronte a lei. << ciao Francesco.>> una donna si avvicina a loro con un ventaglio nero nella mano, Francesco si alza << cosa fate qui?>> << sono stata invitata al matrimonio, ma per mia disdetta il mio uomo non è potuto venire.>> Luna stava assorbendo dentro di se la perfidia che emanava la donna e la rabbia di Francesco, era così forte che non riusciva a respirare, gli sembrava mancare l'aria, i suoi occhi diventarono rossi<< sapete dove trovarmi se volete farmi compagnia.>> Luna tirando la mano di Francesco << Francesco ti prego abbassati, Francesco ti prego siediti.>> lui si mise seduto la guardò e si accorse dei suoi occhi << Luna cos'è successo?>> cercò di calmarla accarezzandola << qual è il problema ?>> << il problema sei tu, se non smetti di essere arrabbiato io non posso calmarmi.>> << mi dispiace, scusami, quella donna mi ha deluso troppe volte ed io ogni volta cadevo nella sua trappola.>> << tra le sue braccia volevi dire.>> lui annuì. Emanuele chiamò Angelica indicando i due ragazzi << che cos'è secondo te?>> << cosa intendi?>> << quello che c'è tra loro, pensi sia amore?>> << andiamo a scoprirlo.>> avvicinandosi << di cosa state parlando?>> chiese Emanuele << mi ha chiesto cosa stavo leggendo.>> rispose Luna << e cosa state leggendo?>> << un romanzo.>> <> << di due ragazzi che non riescono a vivere il proprio amore fino in fondo.>> rispose Francesco << come si conclude?>> domandò Emanuele << non saprei devo ancora finirlo.>> disse Luna << secondo voi come finisce?>> riprese Angelica << secondo me avrà un lieto fine , perché la luce dell'amore arriva anche dove l'oscurità mette radici profonde e non esiste oscurità più profonda che l'amore non può battere.>> Angelica guardò l'amica, aveva già letto tra le righe delle parole di Francesco , adesso toccava a lei, solo lei poteva dare la conferma di ciò che pensava << si, è possibile , con la fantasia si può tutto.>> ecco la conferma, conosceva troppo bene Luna e sapeva che non era quello che realmente pensava aveva tradotto quelle parole in “ non illudetemi, perché non potrete mai amare un mostro”. L'avrebbe fatta confessare, ma nel frattempo avrebbe creato situazioni che li costringeva a stare vicini. Passarono sei mesi dal matrimonio quando Angelica diede alla luce una splendida bambina di nome Dafne. In occasione del battesimo della piccola, Luna e Francesco si rividero. Dopo la messa andarono tutti al rinfresco nel giardino del castello, Luna cercava tra la gente il suo sguardo, ma non c'era << chi cerchi?>> lei trasalì << Angelica mi hai spaventata.>> << ti manca vero?>> lei non rispose e si mise a giocare con la nipotina << tesoro guarda chi è riuscito a venire?>> << come state principessa?>> a Luna gli si gelò il sangue,alzò lo sguardo e lo vide lì davanti a lei, pensò di scappare, ma Angelica con la scusa di mettere a dormire Dafne se ne andò portandosi via anche Emanuele. Furono soli, lui gli porse il braccio ed andarono a fare una passeggiata ,si raccontarono quello che avevano fatto fino a quel momento e lui le chiese se avesse avuto altre trasformazioni dall'ultima volta che si erano visti << ovviamente si, le trasformazioni non le posso evitare, ho ferito molta gente, ho ucciso animali e distrutto un villaggio, mi sento in colpa perciò che ho fatto, ma la gente è arrabbiata , delusa e stanca di vivere sotto la monarchia che li sta facendo morire di fame ed io sono il loro buco nero che prende tutte queste sensazioni e poi esplode ferendo le persone innocenti.>> << non devi sentirti in colpa perché non lo fai con lo scopo di fare del male al prossimo.>> Luna alzò le spalle e continuarono a camminare senza meta, lei sentiva scorrere dentro di se una serenità senza fine. Si ritrovarono in una stanza con un camino e un pianoforte bianco. << quasi dimenticavo, ho finito di comporre la melodia vuoi sentirla?>> << certo,prego inizia.>> Luna si appoggio al pianoforte e Francesco iniziò a suonare, era dolce e delle volte anche struggente, si sentiva la passione e la tristezza, era un insieme perfetto di sentimenti. Luna rimase senza parole << meravigliosa, no,no, divina, qual è il titolo?>> << senza nessuna maschera.>> Luna deglutì non fece più domande e si allontanò, lui la prese per un braccio e la tirò verso di se , la strinse , le accarezzò i capelli, le baciò il viso << mi sei mancata, ho sperato di rivederti.>> lei cercò di togliersi dal suo abbraccio, ma aveva desiderato tanto quel momento che fece fatica a staccarsi. Ti ho qui e non sai quanto desidero poter toccare il tuo corpo, baciare le tue labbra, non sai quanto mi fa male non poterti fare mia e io essere tuo,non potrai evitarmi per sempre, perché so che i nostri cuori si appartengono e per quanto tu possa far finta di non ascoltarlo so che provi ciò che provo io.>> <> << perché non si può?>> << lo sai>> << no, non lo so.>> << non puoi amare un mostro!>> lo spinse così forte da mandarlo dall'altra parte della stanza, << o no!, mio Dio!>> con le lacrime a gli occhi lo raggiunse << perdonami, non volevo farti male.>> << non mi sono fatto niente.>> << è questo che intendevo.>> << non sei più sola, ci sono io qui con te.>> << adesso lo pensi,poi quando la situazione diventerà insopportabile te ne andrai e sarò io e la bestia che è in me.>> si alzò e andò via. Luna e la sua famiglia stavano ritornando a Roma quando improvvisamente Vittoria chiese di fermarsi a Parigi perché sentiva che stava per accadere qualcosa di brutto, il padre ordinò al cocchiere di recarsi al castello del re di Francia dove inventarono una banale scusa per passare li almeno una notte. Si sentirono delle urla e degli spari e tutti si precipitarono a vedere cosa fosse successo. Un enorme lupo nero con gli occhi gialli aveva ucciso quattro persone della servitù e aveva staccato la testa a tre soldati del re, Luna stava per farsi avanti ma Francesco la fermò, il lupo si girò verso di loro fece un grande salto come se li volesse attaccare, prese la regina e scappò via. Francesco guardò Luna << pensavo fossi l'unica.>> il re mobilitò tutte le guardie, le mandò in tutto il regno a cercare la regina << che nessuno vada a dormire fino a quando lei non sarà tornata a casa.>> infatti fu così, setacciarono tutto il regno notte e giorno, il popolo lo nominò il re pazzo per le voci che giravano, ma a lui non importava perché sapeva ciò che aveva visto e non era il solo. Luna bussò alla porta della stanza del principe entrò e lo vide con la camicia sbottonata, lui se la riallacciò in fretta << dimmi.>> << volevo sapere se ci sono novità.>> << no, siamo al punto di partenza.>> << anche mia sorella sta provando da giorni , sta cercando di rintracciare l'aura della regina, ma non è facile.>> << abbiamo guardato in ogni angolo del regno, ma niente, sembra sparita nel nulla.>> sedendosi ai piedi del letto, Luna si mise vicino al lui << potrei aiutarvi.>> << no!, non voglio perderti.>> << non mi perderai.>> << no, assolutamente, no! Te lo proibisco e poi rischieresti di esporti.>> << correrò questo rischio.>> << non se ne parla!>> vittoria aprì improvvisamente la porta urlando << so dov'è la regina!>> <> chiese Francesco << non fare domande e prendi una cartina.> rispose Vittoria, tutti e tre andarono nella sala principale, stesero la cartina del regno sul tavolo e in pochi secondi Vittoria indicò il luogo , Luna uscì dal castello , lui provò a fermarla, ma la sorella gli consigliò di radunare immediatamente i suoi uomini e raggiungerla. Luna entrò dentro la casa , vide la regina imbavagliata e legata, la liberò, le fece domande su domande, ma Luna rispose solamente << non adesso mia regina, si prepari a scappare quando sarà il momento.>> un uomo dai capelli neri e occhi profondi entrò con stupore e malizia si avvicinò al Luna chiedendole come aveva fatto ad entrare, ma non gli importava avrebbe preso anche lei come ostaggio e si sarebbe anche divertito con quel bel bocconcino e le toccò il seno << non toccatemi o vi uccido.>> lui si mise a ridere e la prese con forza, lei si liberò e gli diede uno schiaffo << stupida puttana tu non sai io chi sono veramente.>> lui si trasformò, Luna fece segno alla regina di mettersi in un angolo e guardandola << mi perdoni per ciò che sto per fare.>> e si trasformò anche lei. Francesco trovò la strada libera e immaginò che era opera di Luna. Arrivati diede ordini e lui si avvicinò alla finestra dove vide i due licantropi combattere, tra morsi e unghiate il sangue schizzava non solo dalle ferite ma dalle loro bocche. Vide un lupo che secondo lui era Luna, bloccare l'altro per dare il tempo alla regina di scappare, Francesco la raggiunse e ordinò a tutti i suoi soldati di riportarla al palazzo e che li avrebbe raggiunti dopo aver fatto un ultima ricognizione. Si girò verso le ombre che si riflettevano sulla finestra e vide un lupo che con un colpo secco tagliò la testa all'altro. Pensò a Luna ed entrò nella casa i due corpi erano a terra e grazie a Dio Luna era tutta intera, la chiamò insistentemente, ma lei non rispondeva, era piena di ferite da tutte le parti del corpo << Luna ti prego rispondimi, ti prego svegliati!>> provò a scuoterla, ma niente non dava segnali di vita. Con le lacrime a gli occhi la riportò al castello e chiamò Vittoria << cos'è successo?>> posandola delicatamente sul letto << non si sveglia.>> Vittoria lo guardò, lo alzò da terra << vai dalla regina che ha chiesto di te.>> << non la voglio lasciare sola.>> << mia sorella si riprenderà presto, lasciala riposare.>> Il re era felice come un bambino il giorno del suo compleanno, Francesco entrò nella stanza dove la regina lo stava aspettando e abbracciò la madre con gli occhi gonfi di lacrime. Bussarono nella stanza dove Luna stava riposando, vide la sorella annuire e dopo che chiuse la porta << la regina vuole vederti, pensi di farcela?>> Luna si mise degli abiti nuovi ed andò. Nella stanza c'era Francesco che appena la vide tirò un respiro di sollievo << figliolo lasciaci sole per favore.>> Luna rimase con gli occhi rivolti verso il basso fino a quando lui non andò via. La regina le fece cenno di avvicinarsi e di sedersi << volevo ringraziarti per avermi salvato la vita.>> << non è tutto merito mio, se mia sorella non vi avrebbe percepita io non vi avrei potuta salvare, quindi e soprattutto merito suo.>> << percepita?>> << è una lunga storia.>> << bene, racconta.>> << mio padre da poco era entrato nelle guardie reali e quella sera toccò a lui con un altro soldato fare la guardia fuori la stanza del re e la regina. Sapevano che ogni sera la regina dopo aver dato la buona notte ai figli, prima di entrare dal re lasciava aperta un pezzo della camicia da notte dove si vedeva la sua voglia bianca a forma di mezza luna. Quella sera si avvicinò alla porta ed entrò direttamente. Mio padre se ne accorse ed entrando poco dopo fece uscire dal letto quella che si dichiarava la regina, il re volle sapere il motivo del gesto,mentre cercavano di spiegare la strega recitava alla perfezione la sua parte la vera regina entrò. La strega prese le sue vere sembianze e scagliò su di me primogenita la “maledizione della luna” rafforzandola con la capacità di poter assorbire tutta la negatività che mi circonda, così non solo mi posso trasformare con l'influenza della luna , ma anche quando c'è qualcosa di negativo. Invece mia sorella ha il potere di percepire le aure della gente,sente e vede le cose prima che accadono, ma lei è nata con questo dono.>> il re entrò e chiese alla regina se si sarebbe ripresa entro tre giorni perché lui aveva organizzato una festa in suo onore,la regina annuì e lui andò via. << vi siete esposte non preoccupandovi delle conseguenze per salvarmi la vita, sono in debito con te e tua sorella.>> << mia regina, se volete sdebitarvi con noi vi chiedo il permesso di invitare alla festa una persona.>> la regina acconsentì, Luna la salutò inchinandosi ed uscì. Prese il mantello e si recò in un posto, consegnò personalmente a questa persona l'invito che la guardò con stupore << chi siete?>> << non ha importanza.>> << chi vi manda?>> << l'amore.>> << ci sarò.>> << anche lei, ma non diteglielo.>> e andò via. Mentre stava tornando in camera si sentì tirare e in pochi secondi si ritrovò con le spalle al muro e gli occhi di Francesco dentro i suoi, lui gli diede piccoli e sfuggenti baci, ma più continuava più aumentava l'intensità del bacio fino a quando si diedero quel bacio tanto desiderato. Lui finalmente riuscì a sentire il sapore delle sue labbra, finalmente poteva tenerla stretta a se, lui continuò a baciarle le labbra e non solo, gli baciò ogni singolo punto del corpo dove era stata ferita e anche se non c'era più niente lui ricordava. Luna si sentiva ardere dentro di se una forte passione, ad ogni bacio la sua anima tremava, si lasciava andare alle sensazioni che lui le faceva provare. << devo andare.>> << resta con me questa notte,tra le mie braccia.>> << non posso.>> << dormiremo lo giuro! Almeno potrò tenerti stretta al mio petto.>> << se ci vedono?>> << lasciali parlare, tanto sono il figlio di due pazzi, cosa potrà mai importarmi di quello che pensano.>> l'avvicinò a se << solo questa notte.>> e la baciò di nuovo. Il giorno della festa arrivò e quella persona si presentò, Luna gli fece cenno di seguirla e si avvicinò a Vittoria che appena lo vide fu felicissima << è un regalo da parte della regina.>> e si allontanarono. Un uomo alto con i capelli lunghi neri e con l'accento straniero si avvicinò a Luna presentandosi, le baciò la mano, aveva un cognome strano da poter pronunciare, sembrava uno sciogli lingua, ma lui preferì essere chiamato Thomas, era un barone, lei s'incuriosì e gli chiese di parlargli della sua terra e della loro cultura, lui iniziò a raccontare, così iniziarono una conversazione. Tra domande e scambi di opinioni passò molto tempo << l'uomo che vi avrà in moglie sarà molto fortunato, non solo siete bella ma anche molto intelligente.>> << non credo barone.>> << Thomas vi prego.>> << va bene, Thomas.>> e sorrise << aggiungo uno splendido sorriso,non lo dite a mia moglie che vi ho fatto questi complimenti.>> e risero << scusatemi, vi devo salutare perché devo andare a cercarla.>> le baciò la mano. Mentre Luna attraversava la sala per raggiungere i suoi genitori un ondata di malvagità la colpì come un pugno nello stomaco, era così forte che non riusciva a rimanere dritta con la schiena, Francesco se ne accorse e andò da lei , cercò di parlarle trasmettendole tranquillità, fu tutto inutile, Luna scappò via, arrivata in giardino esplose e si trasformò, cercò di capire da dove arrivasse ed entrò nella sala da ballo. La gente si mise ad urlare e nascondersi , le guardie la circondarono e Emanuele era pronto a sparare << no, fermati Emanuele.>> gli disse Angelica. Luna fu attirata da una donna che spaventata si buttò a terra implorandola di non ucciderla. Il re ordinò di sparare, ma Francesco ritirò l'ordine << un altra volta vuoi far disubbidire i miei ordini?>> la regina gli fece segno di sedersi e ascoltare. Francesco si avvicinò a Luna l' accarezzò e cercò di calmarla, il re ed Emanuele rimasero senza parole, come poteva essere Luna. Lei stava tornando umana quando la donna a terra prese un coltello e lo lanciò verso di lei, Angelica impugnò la pistola del marito e colpì il coltello che andò a finire a terra. Emanuele rimase sbalordito << ma come>> << non chiedere.>> rispose Angelica andando a raccogliere il coltello, si avvicinò al re e alla regina << questo coltello è d'argento.>> << come ne siete sicura?>> domandarono i sovrani << ho combattuto a fianco di Luna da quando lei mise a disposizione della corona la sua maledizione, io Luna e Vittoria diventammo una sola cosa mente corpo e forza . Cercammo di migliorare le nostre capacità e proprio in quelle occasioni scoprimmo ciò che poteva uccidere Luna.>> la regina guardò la donna << come giustificate il vostro gesto?>> << non lo sapevo lo giuro.>> << allora se non volevi mirare alla ragazza chi era il tuo bersaglio?>> la donna fece un sorriso malefico << il potere,diventare l'unica sovrana e comandare i regni di tutto il mondo, avrei ucciso ognuno di voi lentamente senza che ve ne accorgeste, se lei , questo demone non mi avesse rovinato per la seconda volta il piano, avrei ucciso voi.>> indicando la regina << poi avrei preso il vostro posto e piano piano avrei raggiunto l'obbiettivo finale.>> il re ordinò di arrestarla e che il giorno seguente sarebbe stata messa al rogo.>> e quanto a voi Luna verrete giustiziata.>> tutti bisbigliarono, si sentiva chi dava ragione al re , chi non lo era e chi provava a trovare una soluzione anche se non era facile. Il re cercò di riportare ordine nella sala << non potete giustiziarla , non ha fatto niente.>> si oppose Emanuele << è un pericolo per tutti noi ed io ho il dovere di proteggere il mio regno.>> << non vi permetterò di uccidere la donna che amo!>> il re rimase sbalordito << correresti il rischio che il suo lato oscuro ti uccida?>> << si, perché la amo incondizionatamente.>> la regina e Luna si guardarono.>> e se lei viene giustiziata allora lo sarò anch'io.>> tutti bisbigliarono << anche me.>> facendosi avanti Angelica e Emanuele << e me.>> avanzando Vittoria << e me.>> la strega riconoscendo l'ultima voce << figlio mio come puoi morire per un mostro!>> << no madre, siete voi il mostro.>> <> il re si alzò ordinò di portare la strega nella cella e poi si avvicinò a Luna << ho accolto voi e la vostra famiglia quindi voglio essere buono, se mi promettete che non scapperete vi farò passare questa notte nella vostra stanza.>> << grazie.>> Luna fu accompagnata nella sua stanza, Emanuele cercò di tranquillizzare l'amico, ma non era facile,anche il barone lo appoggiò nella sua lotta per riavere Luna con se ed anche Alexander che pur non avendo molta voce in capitolo lo avrebbe aiutato, gli consigliarono di andare a riposare e poi entrarono nella stanza dove il re stava parlando con gli altri sovrani. Francesco stava per entrare nella sua camera, ma si girò ed andò da Luna. Quando aprì la porta vide Angelica seduta ai piedi del letto, Vittoria su una sedia e Luna vicino alla finestra, le due ragazze andarono via lui si avvicinò a lei abbracciandola da dietro, poi dolcemente la girò verso di lui, si guardarono, a Luna scese una lacrima, con un bacio gli e la tolse e la strinse a se ancora più forte e continuò a baciarla scendendo sul collo , sul seno e poi di nuovo sulle labbra , la prese in braccio e delicatamente la posò sul letto. Lei gli slacciò la camicia e gli baciò il petto mentre lui gli toglieva il bustino e la gonna, dopo che furono completamente nudi senza staccare gli occhi di dosso lui la portò verso di se, si baciarono,si accarezzarono il corpo e mentre i loro corpi e le loro anime si fusero in un unica cosa e il loro piacere arrivò al massimo sentirono di appartenersi completamente. La mattina arrivò presto, la strega fu legata al rogo e Luna fu portata alla ghigliottina. Le fiamme danzavano intorno alla strega,Francesco fermò l'esecuzione di Luna mentre Alexander implorava la madre di spezzare la maledizione, ma non ci fu verso la strega preferiva morire << allora lo farò io!>> gli disse il figlio << non puoi farlo, non hai il potere.>> << si invece, ho studiato tutti i tuoi libri e ho letto il tuo diario dove hai scritto i tuoi successi.>> salì le scale,si mise di fronte a Luna e recitò in latino la formula per spezzare la maledizione. Luna si sentì attraversare da un onda di energia che gli fece perdere i sensi. Si risvegliò nella sua camera, con Francesco al suo fianco, il barone entrò con la moglie che era la stessa donna presente al matrimonio della sua migliore amica, dopo una loro breve visita uscirono ed entrarono Angelica con il marito e Vittoria con Alexander. La paura era ancora tanta perché non sapevano se la maledizione era stata spezzata perché lui non era come la madre . Ormai non importava , lei era li con loro e questa era l'importante , se il re voleva le prove che non c'era più traccia? Come glie lo avrebbero dimostrato? Dovevano sperare un periodo molto lungo di pace e tranquillità? Dopo tanto tempo che conviveva con la maledizione sapeva come fare e quando farlo, anche se in certi casi il lupo usciva solo e non era in grado di prendere subito il controllo dell'istinto. Il re non era tranquillo e Vittoria lo sentiva a pelle, ma la regina sapeva come distrarlo. il vescovo non era di grande aiuto , sembrava nascondesse qualcosa e le sue parole agitavano il re. Emanuele era ancora rimasto sbalordito da quello che aveva assistito e anche se affiancò l'amico, si guardava sua moglie come se la donna che aveva avuto tutto questo tempo al suo fianco non esistesse più. Angelica si avvicinò a lui << non mi guardare come se fossi un estranea, sono sempre io , sono la stessa donna che hai sposato.>> << lo so, ma non mi spiego come hai fatto.>> << solo perché sono abile con le armi non vuol dire che sono una donna da non difendere o proteggere.>> << quando hai impugnato quell'arma ho visto il tuo volto cambiare espressione , così serio e la mano, non tremava, era ferma , decisa e sicura di ciò che andava a colpire, sono rimasto senza parole, non ho mai conosciuto questo tuo lato.>> <<è stato per molto tempo un segreto e mi dispiace che tu l'abbia scoperto così.>> << almeno adesso so che la piccola Dafne è sempre stata in mani sicure.>> si baciarono. La porta della stanza si aprì ed entrarono la regina con due figure femminili i ragazzi osservarono la loro postura dritta ed il loro sguardo fiero e serio << chi siete? Non credo di conoscervi?>> domandò Luna alzandosi dal letto << no mia cara, non le conosci.>> le rispose la regina – loro, noi facciamo parte della congrega della luna.>> tutti guardarono sbalorditi la regina, le donne fecero vedere il marchio che portavano a forma di mezza luna , ognuna in un punto diverso del corpo << non siamo le uniche ce ne sono altre , ma noi siamo come voi.>> << allora perché non è riuscita a difendersi da sola?>> chiese Vittoria << perché io sono la mente ed ho provato a collegarmi con te, anche se mi è stato molto difficile in quei giorni. Si, sono stata io a farti avere la visione del luogo.>> Vittoria rimase senza parole come riusciva a farlo, sembrava impossibile! La donna al centro si presentò facendo un inchino, il suo nome era Bianca ed era un licantropo come Luna e l'altra donna si chiamava Teresa, maneggiava qualsiasi arma come una brava donna sa usare i ferri. Bianca prese la parola << lasciamoci alle spalle il passato, adesso noi abbiamo bisogno di voi. Siamo in pericolo, un vecchio amico si è risvegliato da un lungo sonno ed ora vuole vendicarsi uccidendoci tutti.>> Teresa continuò << stava alla festa è il barone Thomas.>> Luna rimase sbalordita << non è possibile.>> disse << io ho parlato con lui e se fosse stato malvagio lo avrei sentito.>> Francesco la guardò ingelosito, Teresa sorrise << non essere geloso principe. Comunque lui sa come usare i suoi poteri e la strega, come il lupo erano delle marionette nelle sue mani, un diversivo per avere più tempo.>> << perché vuole ucciderci?>> domandò Angelica << inizialmente era solo per vendicarsi della morte di Elisabeth , la moglie, uccisa da una spia del suo nemico, dopo aver fatto il patto con Lucifero che lo rese un vampiro, non si fermò solo alla vendetta per amore , ma decise di creare o meglio di trasformare la razza umana in metà vampiro e metà licantropo. I licantropi riuscirono a fermarlo , ma a quanto sembra qualcuno lo ha risvegliato >> concluse Teresa. Rimasero tutti in silenzio , i ragazzi si guardarono, si parlavano con gli occhi, << ma come può aiutarvi Luna,l'incantesimo pronunciato potrebbe aver spezzato la maledizione.>> << no caro Alexander, tu hai solo annullato il rinforzo, lei è un licantropo.>> << cosa intendete con “è”?>> domandò Francesco alla madre, ma fu Bianca a rispondere << lei è nata così, la strega ha solo attivato il gene dormiente.>> Teresa sbuffa << adesso basta chiacchiere, dobbiamo passare all'azione quindi Maria facci strada.>> Tutti seguirono la regina, entrarono nella camera da letto, aprì l'armadio, spostò i vestiti e aprì una seconda porta che portava ad una stanza segreta. Teresa gli fece cenno di seguirla, sul tavolo c'erano un infinità di armi, la regina prese in mano una balestra << questa è la mia preferita.>> Francesco rimase senza parole , non aveva visto la madre in quelle vesti, Teresa mostrò e spiegò le diverse armi a cosa e per chi servivano << provatele tutte, ma solo una sarà il vostro prolungamento, la vostra compagna in battaglia , solo una.>> Luna stava per prendere una pistola quando Bianca la fermò << tu non ne hai bisogno.>> aveva bisogno di un addestramento non quello che aveva fatto da sola,con un vero e proprio pari e non sarebbe uscita fino a quando non era pronta. Nel frattempo Thomas se ne stava seduto a contemplare l'oscurità che si vedeva dalla finestra della sua stanza, la donna che era stata presentata come sua moglie gli portò un bicchiere di sangue di una vergine, si sedette sulle sue gambe chiedendogli cosa lo preoccupasse così tanto da tenerlo lontano da lei << non riesco a togliermi dalla mente quella donna, è identica ad Elisabeth.>> la donna si agita << ti ho risvegliato per me e non per quella sgualdrina che oltre tutto è un mostro!>> Thomas si infuriò, la prese per il collo e la alzò in aria << non chiamarla più mostro! E poi io non sono il tuo schiavo se mai il contrario!>> lasciò la presa facendola cadere a terra. Luna ricevette una lettera da Thomas che la invitava nel suo palazzo cosi gli poteva mostrare tutto quello di cui avevano parlato alla festa e se desiderava portare qualcuno poteva farlo. Pensarono che era un ottima occasione per poter studiare da vicino il proprio nemico. Bianca, Teresa e Maria avrebbero alloggiato fuori il palazzo per non destare sospetti, ma Luna si sarebbe portata i ragazzi come ospiti scelti da lei. Francesco non era tranquillo, quella lettera lo preoccupava ,anche se si fidava di Luna non sapeva quali poteri poteva usare su di lei quell'uomo. Luna arrivata al palazzo del barone presentò la sorella con Alexander,le valigie furono portate nella stanza e mentre Thomas gli stava facendo fare il giro della casa Francesco e gli altri si fermarono davanti ad un enorme quadro che ritraeva una donna identica a Luna. << è mia moglie, la mia prima moglie. L'amavo più della mia stessa vita.>> guardò Francesco << ho visto nei vostri occhi la stessa passione,lo stesso amore che io provavo per lei, per questo vi ho aiutato ad riaverla con voi.>> lo sguardo di Francesco non esprimeva ringraziamento,ma rabbia , non l'avrebbe mai e poi mai lasciata andare tra le sue braccia. La sera andarono a vedere la festa che si teneva nella piazza principale, anche se si stavano divertendo non perdevano la concentrazione del loro obbiettivo, si davano segnali se c'erano movimenti sospetti, solo Luna vide Thomas in un vicolo che si nutriva di una ragazzina che poteva aver all’incirca sedici anni, ma fece finta di niente. Rientrati al palazzo Thomas chiese di parlare in privato con Luna, i ragazzi la guardarono sorpresi della richiesta,non volevano lasciarla da sola, Vittoria diede un bacio sulla guancia alla sorella e gli passo un messaggio in testa “ se ti senti in pericolo chiama” e tutti andarono via. << vi devo confessare che siete stata costantemente nei miei pensieri, so che il vostro cuore è impegnato, ma se potessi avere una possibilità potrei darvi tutto quello che desiderate e vi renderei felice.>> gli era così vicino che lui sentiva il sangue scorrere nel suo corpo, ma quello che richiamava la sua attenzione o che lo attirava come una calamita verso di lei erano i suoi occhi e le sue labbra che accarezzò con le sue dita e poi provò a baciare << siete sposato, non potete propormi una cosa simile.>> cercando di allontanarsi, ma lui rimanendo sempre vicino alle sue labbra << non prendiamoci in giro so che mi avete visto ber il sangue di quella ragazzina e non avete mosso ciglio.>> e la bloccò al muro << perché dovrei avere paura siete simile ma non uguale a me.>> facendo un piccolo sorrisino che mostrava i canini << allora perché non unirci e creare una razza superiore e perfetta, conosco una persona abbastanza potente che può aiutarci.>> lei si tolse dall'abbraccio ed andò via. Thomas rimanendo con le mani al muro << principe! Non preoccupatevi sarà mia accosto di uccidervi.>> Francesco che aveva sentito tutto serrò i pugni ed entrò nella sala, ma lui non c'era più, dov'era finito, come aveva fatto ad uscire senza che lo vedesse? Si girò per andarsene quando se lo trovò davanti, Francesco fece un passo in dietro, cercò di prendere la balestra, ma non ci riuscì. Thomas aveva utilizzato i suoi poteri su di lui aveva bloccato il suo corpo, non riusciva più a camminare, gli mise la mano davanti al viso e perse i sensi. La mattina seguente le ragazze entrarono nella stanza di Luna per raccontare la visione che Vittoria aveva avuto, non era completa, erano frammenti, vide corpi di esseri umani e licantropi morti in un enorme stanza. La visione fu raccontata anche alla regina , Bianca e Teresa << sono i suoi esperimenti sembra che ancora non ha trovato persone abbastanza forti da poter risorgere con entrambi i tipi di sangue.>> era l'obbiettivo principale, lo stesso che propose a Luna, ovviamente lei non avrebbe mai accettato. 2014 per vittoria e Luna si prospettava un'altra cena di lavoro del padre per dare il benvenuto al nuovo capo e “grazie a Dio” nuovo capo nuovo ristorante. Andarono in un ristorante di un albergo di lusso al centro di Roma, le uniche cose che non erano cambiate erano le facce delle figlie dei colleghi. Quella sera di fronte a loro avevano le peggiori, con quella loro voce stridula e stonata erano pronte a criticare e spettegolare sulla gente che non solo si trovava nello stesso tavolo,ma nel resto dell'albergo. Vittoria ogni tanto alzava il sopracciglio e Luna iniziava a ridere non solo per quello che le ragazze dicevano ,ma per la faccia che faceva la sorella. Le tre galline bisbigliarono tra di loro indicando qualcosa che si trovava dietro di Luna. Inizialmente le sorelle non si girarono, ma continuarono a bisbigliare e fare quella risatina isterica che decisero di vedere cosa le aveva attirato tutto il tempo. Un ragazzo stava suonando il pianoforte, Luna rimase di pietra, somigliava tantissimo al suo Francesco, Vittoria appoggiò la sua mano su quella della sorella, lei si alzò ed andò dietro una colonna ad ascoltarlo ed osservarlo sperando di non essere vista. La madre vedendo la figlia andare << cos'ha tua sorella?>> chiese a Vittoria che era molto tentata di dirle la verità, ma rispose semplicemente << sai che quando qualcuno suona il pianoforte lei si incanta, no?>> Luna era rapita dalla bravura e dalla somiglianza di quel ragazzo, fu distratta dalle risatine isteriche che passarono in prima fila, le guardò schifata e poi rivolse lo sguardo verso il ragazzo che si inchinò per ringraziare e dare la buona notte, sembrò girarsi verso di lei allora Luna se ne andò, la sorella l'abbracciò fortissimo perché sapeva cosa in quel momento stava pensando. Il giorno seguente Luna approfittò del sole e sedendosi fuori al bar continuò a scrivere la sua storia, senza tralasciare nessun particolare, per non dimenticare chi erano e da dove venivano. Improvvisamente arrivò un soffio di vento che fece volare tutti i fogli andando a disturbare la persona che stava qualche tavolo più avanti. Si sbrigò a raccogliere tutti i fogli volati e quando raccolse l'ultimo vide una mano pronta a prenderlo lei alzò lo sguardo e lo riconobbe era il pianista della sera prima, fece finta di niente << cos'è una storia?>> iniziando a leggere mentre spostava Luna con una mano che cercava di toglierli il foglio << come ti permetti di invadere la mia privacy? Vergognati.>> gli disse mettendosi le mani sui fianchi e imbruttendolo,lui la guardò << ma tu non sei la ragazza che stava dietro la colonna a spiarmi?>> << non ti stavo spiando e tu come hai fatto a riconoscermi?>> lui si avvicinò al suo tavolo mettendosi seduto << con quel vestito chi non ti avrebbe notata stavi benissimo.>> e continuò a leggere. Luna rimase senza parole e si sedette, l'osservò era identico al principe il colore dei capelli e degli occhi,Il corpo tutto era uguale ,sembrava il suo gemello. Lui se ne accorse << perché mi guardi?>> << scusami, e che assomigli ad una persona che ho conosciuto molto tempo fa.>> e dissolse lo sguardo che andò a finire sull'orologio << o mio dio! È tardissimo!>> prese i fogli e scappò via a lezione << non ho finito di leggere.>> << io ho lezione!>> << ti rivedrò?>> lei lo guardo, sembrava una scena famigliare << non credo.>> ed andò via. Lo stesso giorno Angelica andò a prendere la sua macchina dal meccanico prima che chiudesse. << salve, sono venuta a ritirare la mia macchina se è pronta.>> parlando ad un uomo che stava sotto una BMW nera << come si chiama?>> uscendo fuori tutto sporco di grasso << Angelica.>> rispose rimanendo senza fiato, gli sembrò di aver visto un fantasma, quel ragazzo era identico a suo marito << Emanuele.>> si presentò. Lei sgranò ancora di più gli occhi persino lo stesso nome, non poteva crederci, a che gioco stava giocando la vita? Come poteva essere possibile , dov'era stato tutto questo tempo?istintivamente lo avrebbe baciato e abbracciato, ma si frenò perché non era lui, non era il suo Emanuele. << la sua macchina non è pronta, mi lascia il suo numero? per chiamarla quando sarà pronta.>> quella frase sembrò un modo per provarci che altro. Infatti la stessa sera lui la chiamò e la invitò ad uscire. Lei non credeva a ciò che stava succedendo di nuovo, accettò per vedere cosa sarebbe successo e se somigliava a lui non solo esteriormente , ma anche nei modi di fare. Questa curiosità si trasformò in sentimento così forte che dopo un mese che stavano insieme decisero di affrontare la prova più difficile la benedizione da parte dei loro migliori amici. Angelica mandò un messaggio a Luna che diceva di venire subito all'indirizzo perché aveva assolutamente bisogno della sua presenza. Lei si precipitò e si ritrovò davanti all'hotel, pensò di aver sbagliato numero civico, allora guardò il telefono, no, era quello il posto, sperò che era solo il punto d'incontro e che poi si sarebbero allontanati da li. Angelica ed Emanuele si avvicinarono, Luna lo guardò sbalordita e poi si girò verso l'amica << non farmi la domanda che hai in mente.>> lei si presentò facendo finta di niente e sorrise. Dalla porta dell'hotel uscì il pianista che appena la vide << ciao! Come sono felice di rivederti.>> Angelica guardò Luna che gli rispose allo stesso modo << quel giorno sono stato proprio maleducato, non mi sono presentato.>> allungando la mano verso di lei << piacere Francesco.>> lei non credeva alle sue orecchie, che scherzo gli stava giocando il destino? << piacere Luna.>> dandogli la mano << sai ti ho pensato in questi giorni che non ti ho vista.>> lei lo guardò << cosa intendi?>> << mi sono permesso di scrivere la melodia della storia, hai la storia dietro vero?>> << no.>> Emanuele si mise in mezzo interrompendo il discorso e gli presentò Angelica, entrarono e si sedettero al tavolo che avevano prenotato e mentre Emanuele e Francesco parlavano Luna e Angelica li guardarono come se tutto fosse sbagliato, fosse uno scherzo o persino un sogno, ma si resero conto che era tutto vero. Angelica cercò di pensare positivo << chissà, magari la vita ci sta dando una seconda possibilità.>> << ti sta dando.>> le disse Luna che in amore era la solita scettica. Francesco si girò verso Luna << hai impegni domani a pranzo?>> << ho lezione perché?>> << potremmo mangiare insieme a casa mia visto che abito vicino la tua facoltà e così posso continuare a leggere la storia.>> cos’era tutta questa confidenza che si stava prendendo quel ragazzo ma lei senza pensarci accettò << bene, ora io vado, il primo pezzo che suonerò e quello della storia.>> gli fece l'occhietto. Quella sera per le ragazze fu una continua sorpresa persino la melodia era la stessa e forse ancora più bella di quanto ricordasse. Emanuele si sbalordì vedendo luna piangere << sei la prima ragazza che vedo piangere per un pezzo scritto da lui, molto spesso le sue ex e soprattutto l'ultima non volevano che si dedicasse a comporre musica.>> Il giorno seguente Francesco gli fece strada e la portò a casa sua, mangiarono un piatto di pasta e dopo aver finito lui riprese a leggere da dove aveva lasciato e nel frattempo lei continuò a scrivere. Si videro tutti i giorni, mentre lei studiava o scriveva lui suonava il piano forte oppure passeggiavano e chiacchieravano come due semplici amici. Lei cercò di rallentare questo loro continuo vedersi, non solo a lei faceva male per la somiglianza, ma non voleva che lui dedicasse il suo tempo solo a lei. Quando si sentivano al telefono e lui la invitava a casa sua declinò ogni volta l'invito, lui non capiva allora decise di entrare in facoltà, la cercò e la trovò davanti alla macchinetta che aspettava uscisse la cioccolata calda << mi stai evitando?>> appoggiandosi alla macchinetta delle bevande, lei dopo aver preso la cioccolata calda iniziò a camminare verso l'uscita << sono stata impegnata.>> si mise di fronte a lei << visto che hai finito vieni da me a prenderti una cioccolata migliore di questa.>> buttandola nel cestino dei rifiuti. Era in trappola non poteva più scappare, non aveva nessuna scusa pronta, dovette arrendersi ed andare a casa sua. Dall'altra parte della città Vittoria e Alexander stavano litigando << cosa significa dopo duecento anni che stiamo insieme, per una famiglia che realmente non è la tua mi vieni a dire che per un po' di tempo non possiamo vederci? Mi prendi in giro!>> Alexander adorava quando si arrabbiava era ancora più attratto da lei, ma questa volta non poteva lasciarsi andare << lo so, non è giusto, lo sai che io ti amo e non amerò mai nessuna come amo te,ma purtroppo sono costretto a seguire il loro gioco.>> gli accarezzò i capelli e si avvicinò al suo viso per baciarla, lei lo allontanò << bene, se vuoi questo allora giocheremo.>> lui non capì << tu fai il loro gioco che io farò il mio.>> -<> lei si allontanò dal lui << ci vedremo alla fine della partita.>> andò via. Era ormai arrivato Dicembre Luna stava a casa di Francesco perché quel giorno avrebbe avuto lezione molto tardi, Vittoria la chiamò per avvisarla che la strega era tornata all'attacco, lei non poteva credere a quello che la sorella le stava dicendo, quella donna era morta, come poteva essere possibile? Neanche Vittoria sapeva spiegarselo, ma sentiva la sua presenza in città e raccomandò la sorella di non trasformarsi per nessun motivo sennò l'avrebbe rintracciata. Stava per uscire quando improvvisamente gli venne un fortissimo mal di testa, gli occhi diventarono rossi e si sentì tremare dentro, pronta a trasformarsi. Francesco se ne accorse , ma lei scappò subito in bagno e si chiuse a chiave e cercò di calmarsi. Quando usci fuori si sentì stordita e chiese a Francesco il permesso di sdraiarsi, lui l'accompagnò nella stanza << come ti senti? Sai che mi hai spaventato?>> lei non rispose e appena appoggiò la testa sul cuscino si addormentò. Francesco chiamò Vittoria e l'avvertì che Luna quella notte sarebbe rimasta da lui. I mal di testa furono frequenti e si pensò al fatto che la strega usasse qualche incantesimo per trovarla, ma solo in forma di lupo e fino a quando la sorella e Angelica non avrebbero trovato un modo per fermarla lei doveva assolutamente controllare e contrastare la trasformazione. Nel frattempo Alexander mentre passeggiava con il suo cane vide Vittoria abbracciata ad un ragazzo lui si avvicinò prima che la potesse baciare, la portò da una parte << cosa stai facendo?>> << sto giocando la carta della diciassettenne.>> << non puoi farmi questo!>> << hai aperto tu le danze.>> lui si stava agitando << sai che non posso farci niente.>> << invece si che puoi, ma questa situazione ti piace, ammettilo!>> << no, ti sbagli! Tu non capisci,ogni volta che lei si avvicina spero sia tu,io immagino te al suo posto, immagino di toccare i tuoi capelli, il tuo corpo e soprattutto immagino di baciare le tue labbra.>> << tutto questo lo hai voluto tu.>> ed andò via. Alexander tornò a casa non riusciva a togliersi dalla mente le ultime parole che Vittoria gli disse, faceva avanti e indietro per la stanza, persino il rumore delle auto che passavano gli dava fastidio, decise istintivamente di andare da lei, ma la trovò davanti alla porta pronta a suonare, l'abbracciò << non sopporto di vederti tra le braccia di un altro, ti amo e non ti lascerò andare così facilmente.>> si baciarono e fecero l'amore come se fosse l'ultima volta. Luna stava in aula ad ascoltare la lezione quando improvvisamente Angelica la chiama dicendogli che non solo la strega stava sulle sue tracce ma anche un vampiro e stava nelle vicinanze dell'università quindi doveva andare via da li il prima possibile. Mentre correva verso la stazione della metro si sentì osservare, si girò e senza accorgersene andò a sbattere contro una ragazza che gli rovesciò la coca-cola che aveva in mano. Francesco passando da quelle parti vide la scena e si avvicinò << Luna va tutto bene?>> << si, devo andare.>> disse allontanandosi, lui le prese la mano fermandola << sei sporca vieni da me, ti do una mia maglietta pulita.>> salì a casa di Francesco. Quando si avvicinò Luna sentì l'odore della strega su di lui il mal di testa tornò e lei scappo in bagno chiudendosi dentro << maledizione Luna non voglio lasciarti sola in questi momenti!.>> le disse provando a bloccare la porta, Luna cercò di calmarsi, sentiva il suo cure battere fortissimo, si sciacquò il viso e si mise la maglietta ed usci come se non fosse successo niente, ma dopo aver fatto pochi passi ebbe un giramento di testa e di nuovo ancora più forte da metterla in ginocchio e tenersi la testa. Francesco si abbassò e l'abbracciò cercando di tranquillizzarla, Luna si sentì esplodere, ma c'era lui e non poteva permettersi di svelare il suo segreto appoggiò la testa sul suo petto e sentendo il suo cuore battere iniziò a calmarsi, si guardarono, lui ebbe uno strano flash, immaginò di baciarla e mentre quei baci diventavano più passionali si spogliavano e mentre lei si sdraiava sul pavimento, lui gli andava sopra, sfiorando con le mani il suo seno scoperto, ma ritornò in se come poteva in quel momento fare certe fantasie e poi perché con lei? La fece sdraiare sul letto << perché mi allontani quando hai questi mal di testa?>> << perché divento aggressiva.>> e chiuse gli occhi, lui gli diede un bacio sulla guancia << non so il perché mi sto innamorando di te.>> ed uscì. Mentre Vittoria ed Alexander cercavano un modo per ritornare insieme senza modificare nessun evento, Angelica era stufa di mentire ad Emanuele, non sapeva per quanto tempo riusciva a resistere, desiderava stare con lui senza nascondergli la verità. Era passato l'otto dicembre quando luna stava seduta al solito bar a pensare a tutti gli avvenimenti, le ragazze avevano ragione non si poteva più continuare, dovevano fare qualcosa, Angelica non avrebbe lasciato Emanuele quindi lei non sarebbe andata via da Roma. I suoi pensieri vennero interrotti da Francesco che si mise di fronte a lei << questa sera sei a cena da me senza discutere.>> lei lo guardò << perché?>> << sto bene in tua compagnia.>> << ma la tua ragazza non è gelosa?>> << non sono fidanzato.>> << tu invece? Hai un ragazzo?>> lei diventò triste e non rispose, lui gli prese la mano e con un sorriso << ti aspetto questa sera.>> lei annuì. Verso le sette gli suonò alla porta << vattene!>> lei risuonò << ho detto che devi andare via!>> lei uscì dal portone e si sentì chiamare , guardò in alto e vide Francesco che la invitò a salire, lei alzò le spalle e tornò indietro. Aprendogli la porta << perché stavi andando via?>> << tu mi hai detto di andarmene.>> << non era a te che dicevo di andare via, ho litigato con la mia ex prima che tu arrivassi.>> << se ne vuoi parlare io sono qui.>> e si misero a tavola. Durante la cena lui volle sapere il perché era diventata triste quando le fece quella domanda. Luna non parlò e lui capì subito cosa significò quel silenzio ed allora si confidò con lei raccontandole il motivo per cui si erano definitivamente lasciati con la sua ex << ora tocca a te.>> lei non sapeva come fare, lei sperava che se ne fosse dimenticato, decise di usare la mezza verità e gli raccontò del principe Francesco e Emanuele mascherando alcune cose, al ricordo gli tremarono le mani e gli uscirono le lacrime, mise l'ultimo piatto dentro il lavandino e prese un grande respiro, Francesco l'abbracciò, adesso capiva molte cose, il perché inizialmente lo evitava e sembrava distaccata, le faceva male e ogni volta era una ferita che si riapriva, si sentiva in colpa e la strinse ancora più forte, << sei la prima persona a cui lo racconto.>> le asciugò le lacrime con le sue mani e le spostò i capelli dal viso << devo andare.>> gli disse Luna << e se non ti lasciassi andare?>> << Angelica mi sta aspettando.>> gli rispose sciogliendosi dall'abbraccio. Francesco l'accompagnò alla porta e la salutò con un bacio sulla guancia. Le ragazze arrivarono in un pub e si misero sedute a parlare di quello che stava succedendo, la situazione gli stava sfuggendo dalle mani << ho seguiti la traccia per capire chi è il nuovo vampiro e cara Luna credo che sia proprio lui.>> lei non poteva credere quello che stava dicendo l'amica, Vittoria << ho avuto una visione , ho visto la strega e mi ha detto che la storia si ripeterà.>> non era molto positiva, cosa mai poteva mai significare , Vittoria aveva l'impressione che si riferiva alle reincarnazioni dei due principi, quindi doveva uccidere la strega e il vampiro senza coinvolgere i due ragazzi. Durante la notte Francesco non riusciva a dormire, girava e si rigirava nel letto,contò le pecore, ma diventavano troppe, finalmente Morfeo lo prese tra le sue braccia ed iniziò a sognare. Nel sogno vide Luna , la raggiunse << ti devo mostrare una cosa.>> e si trasformò in licantropo, lui rimase a bocca aperta e quando tornò in forma umana la baciò, lei ricambiò, mentre si sdraiavano sul letto si spogliavano, lui iniziò a baciarle il collo, scese sul seno e poi ritornò a baciare le sue labbra. Erano completamente nudi, sentiva il respiro di lei sulla sua schiena e le unghie affondare sulla sua pelle, si mise in ginocchio e la portò sopra di lui prendendola dalle gambe, la continuò a baciare << non hai paura di me ?>> << perché dovrei? Sei l'unica donna con cui mi sento libero quando mi sei vicino.>> gli rispose ansimando e ritornando sopra di lei << solo con te riesco ad essere me stesso.>> il suo petto si appoggiò al suo seno e quando stava per arrivare al culmine del piacere il telefono squillò svegliandolo. Quella sera Luna andò a cena con il gruppo dell'università, si scherzava e ci si lamentava dei professori durante gli esami e di quelli più strani si facevano le imitazioni ridendo così tanto fino alle lacrime. A metà serata Luna accompagno alcuni amici a fumare, uno di loro si avvicinò a lei provandola a baciare, ma lo allontanò << per l'amor del cielo portatelo dentro che è ubriaco fradicio!>> Francesco chiese da accendere avvicinandosi al gruppo, mentre accendeva la sigaretta guardò Luna che gli sorrise e dopo si allontanò, la osservò ridere che dolce sensazione gli trasmetteva e come diventava ancora più bella quando rideva. Luna stava per entrare quando si sentì chiamare, andò da Francesco che stava finendo di fumare << tutto bene? Sembri sconvolto.>> << ho fatto uno strano sogno che non riesco a spiegarmi.>> << sai cosa si dice dei sogni? Se due persone prima di addormentarsi si pensano la notte possono trovarsi nello stesso sogno.>> a Francesco andò di traverso il fumo << tu mi hai pensato ieri sera?>> le chiese riprendendosi << si, ti ho pensato, ma non credo che abbiamo fatto lo stesso sogno.>> facendo l'ultimo tiro << no, non credo.>> poi buttò la sigaretta << questa sera ti accompagno io a casa e non è un domanda.>> << non lo è mai con te.>> e raggiunse i suoi amici. Era ormai finito un altro anno Vittoria e Alexander erano riusciti a staccarsi da quella vita che non gli era mai appartenuta, decisero di ritornare a Parigi e ricominciare una vera vita , la loro. Non sarebbe stato facile, ne erano consapevoli, ma dopo duecento anni che vagabondavano sentirono il forte desiderio di rimanere uniti senza stravolgere nessun'altra vita. Fu proprio questo loro gesto che suscitò in Angelica di prendere un po' di coraggio e parlare ad Emanuele con la verità, anche lei era stanca di scappare e mentire, no con lui era diverso, si diceva, gli avrebbe svelato il suo segreto sperando in una buona reazione. Luna ascoltò il pensiero dell'amica, se Angelica direbbe di essere un vampiro automaticamente lei doveva svelare il suo?immaginò che prima o poi questo momento doveva arrivare, ma non pensò fosse così difficile. Si girò verso Francesco che stava facendo gli onori di casa, lo guardò e pensò alle parole che lui disse. Era confusa sentiva i battiti del suo cuore accelerare e poi di colpo ritornare regolari. La situazione non era facile, infondo lei non aveva nessun legame con lui che la costringeva a svelarsi o pure si? Certo la loro amicizia era molto strana, in alcuni momenti non si capiva il sentimento che regnava in lui ed in altri era quasi palese. Tutti gli invitati era arrivati ma Luna continuò a pensare al giorno seguente ed il come dirlo,il suo viso esprimeva così Tanto questa sua preoccupazione che attirò l'attenzione di Francesco << cosa ti preoccupa?>> infilò al sua mano sotto il suo braccio e facendo una leggera pressione sulla sua schiena la portò verso di se. Erano così vicini che riusciva a sentire il profumo del suo dopo barba –<< mi manca mia sorella.>> fu la prima cosa che le venne in mente e forse anche la verità, gli diede un bacio sulla guancia << sono sicuro che manchi anche a lei e credo che vederti in un angolo con quella faccia non gli piacerebbe.>> le prese la mano e la portò dagli altri. Quando tutti andarono via Luna aiutò Francesco a togliere le cose sparse per la casa e dopo aver buttato l'ultimo sacco della spazzatura si andarono a cambiare. Luna da dentro il bagno chiamò Francesco per farsi tirare giù la lampo del vestito perché lei non ci riusciva, lui le spostò i capelli e la tirò giù, a Luna in quel momento le venne un improvvisa fantasia , lui gli sfiora la schiena ed incomincia a baciarle le spalle fino al collo, si sentì arrossire e ritornò in se. Tenendosi il vestito si girò e lo ringraziò, rimasero l'uno di fronte all'altro senza dirsi niente, lui sembrò avvicinarsi verso il suo viso << adesso mi devo togliere il vestito.>> gli disse , ma lui annuì solamente senza fare nessun altro movimento << devi uscire.>> <> << buona notte.>> Erano le quattro del mattino quando Francesco aprì la porta della stanza dove dormiva Luna, non era la prima volta che la ospitava, ma sentì il desiderio di andare da lei. Entrò dentro il letto, la osservò dormire e accarezzandole i capelli sorrise, non sapeva il perchè, ma la sentiva sua e sapeva che anche per lei era lo stesso. Quando la vedeva sorridere gli mancava l'aria e quando quella sera la vide piangere si sentì morire con le sue lacrime. Non si sentiva così da molto tempo, chi era questa ragazza capace di risvegliare in lui questo sentimento che pensava di aver perso da molto tempo, inizialmente pensò di portarsela al letto come aveva fatto con tutte le altre, ma non ci riuscì, non capì cosa lo blocco, forse la coscienza, forse il cuore o tutte e due? E quel sentirsi bruciare dentro così forte capace di annebbiarti la vista quando la vedi vicino ad un altro che non sei tu? Cos'era gelosia ? Perché questa ragazza riusciva a fargli provare queste emozioni contrastanti tra loro? Chi sei per farmi questo, che cosa sei per me? E se mi fossi innamorato di te? Che cosa andava mai a pensare l'amore non faceva per lui, l'amore si era sempre beffata di lui, l'amore giocava sporco, quando credeva di aver trovato la persona giusta l'amore se la portava via... e se questa volta seguiva le regole? Che strana confusione gli provocava nella sua testa, chi sei ? Chi sei per me? Passera, si diceva, sono sicuro che è una piccola infatuazione oppure no? E senza accorgersene si addormentò abbracciandola. Il giorno seguente quando Francesco si svegliò vide Luna sdraiata con la faccia rivolta sotto il divano <> lei ritornò in ginocchio e si mise le mani sui fianchi << mannaggia!>> lui iniziò a ridere , adorava quella sua espressione << ti ho fatto la copia della storia e volevo dartela.>> e si alzò. La sera andarono a casa di Marco e Marica, si salutarono << luna indovina chi ha la storia?>> lei lo raggiunse e vide la figlia quindicenne dei loro amici seduta sul letto con altre sue due amiche. La ragazzina uscì dalla sua stanza per accompagnare le sue amiche alla porta, le salutò e rientrò, passò davanti alla stanza dove i suoi genitori stavano parlando con gli amici. Arrivata davanti alla porta della sua camera tornò indietro e si mise di fronte a loro << ho una domanda da farti.>> rivolgendosi all'amica seduta alla sinistra della madre << chi è Luna?>> la ragazza sorrise si guardò Angelica che alzò le spalle come dire “ se lo vuole sapere “. la ragazza si alzò si mise vicino a lei e si trasformò in licantropo << io.>> le due ragazze sul divano fecero un salto e i maschi caddero a terra, solo una rimase impassibile Angelica. Luna riprese la sua forma umana e la ragazzina si girò verso Angelica << se lei è un licantropo tu come fai ad essere ancora viva?>> << semplice sono un vampiro.>> e mostrò i canini. La madre della ragazzina le disse di andare a dormire, ma lei aveva tante domande il padre << ascolta tua madre, le domande scrivile su un foglio e poi lei ti risponderà.>> la ragazzina ubbidì ed andò via. Le ragazze chiesero scusa per il modo in cui avevano scoperto il loro segreto e avrebbero capito se non le volevano più vedere e se Emanuele avrebbe lasciato Angelica. Nel tragitto in macchina che Luna fece con Francesco non parlarono di quello che era successo. Arrivarono a casa e quando Francesco accese la luce trovarono una donna sdraiata sul divano che stava fumando,si alzò e venne verso di loro, Luna la riconobbe era la strega << come fai ad essere viva?>> << sorpresa!>> rispose spegnendo la sigaretta << ti ho uccisa com'è possibile.>> Luna iniziò ad agitarsi, i suoi occhi diventarono rossi i denti e le unghie si allungarono << a quanto sembra ci vuole più di una pugnalata per uccidermi.>> si girò a prendere un'altra sigaretta, ma non fece in tempo ad accenderla che Luna la ridusse in brandelli. Voltandosi vide Thomas che aveva bloccato Francesco e lo stava per mordere << fermati!>> gli ordinò Luna << perché dovrei?>> << verrò con te.>> Thomas si blocco a pochi centimetri << per sempre.>> lui lasciò cadere il ragazzo e si avvicinò a lei, la prese per un braccio e sparirono nel nulla. La porta della casa di Francesco si aprì ed entrarono tutti i ragazzi, Angelica guardò Francesco che riuscì a dire solo il nome dell'uomo – cazzo! dobbiamo fare un lungo viaggio, ma prima facciamo un salto a Parigi.Chi vuole partire mi segua-. In Francia raggiunsero Vittoria e Alexander che li aspettavano in una stanza d'albergo. Quando arrivarono Alexander chiuse a chiave la porta e con l'aiuto dei maschi spostarono l'armadio, entrarono in una galleria che aveva due passaggi uno che portava a quella che una volta era la cucina del castello e il secondo portava nella stanza segreta. Presero la seconda, sembrò che in quel luogo il tempo si fosse fermato era tutto rimasto come lo avevano lasciato. Angelica mostrò le armi che dovevano scegliere. Nicole la quindicenne si fermò a guardare un quadro appeso sulla parete << siete voi?>> tutti si avvicinarono , Vittoria spiegò che quel quadro fu una richiesta della regina, voleva il ricordo delle sue sette meraviglie << sette? Qui siete solo in sei.>> precisò Mirco dopo aver contato, Francesco fu attirato da un quadro più piccolo che ritraeva il principe con Luna << mi somiglia, cioè somiglio molto al principe.>> disse toccando il quadro << sono così vicini.>> continuò << si amavano molto.>> rispose Vittoria malinconicamente, Emanuele si avvicinò ad un secondo dipinto << abbiamo, cioè hai una figlia?>> << la settima meraviglia.>> disse Angelica sorridendo << si chiama Dafne, dopo che Thomas uccise Francesco e Emanuele Luna lo sotterrò incatenandolo e io decisi di vegliare il nemico per sempre così divenni un vampiro, la piccola Dafne crebbe con Luna e solo al suo diciottesimo anno di età, come stabilito venne a sapere la verità.>> << cosa successe dopo?>> chiese Serena la moglie di Mirco << decise di rimanere umana e dopo aver passato un anno con me ritornò a Parigi e li morì come tutti gli esseri umani.>> concluse Angelica. Emanuele e Francesco si guardarono quei due piccoli quadri, pensarono che la vita era proprio strana, somigliavano a persone vissute duecento anni prima,ma la grande differenza era che quelli del dipinto erano principi e loro semplici lavoratori. Emanuele era un meccanico invece Francesco suonava in un piano bar, ma la cosa che avevano in comune era il cuore che batteva per le stesse donne. Sembravano essere gelosi della loro stessa immagine, perché anche se erano morti il ricordo era indelebile nella mente delle ragazze e non solo il principe Emanuele era riuscito a sposare la sua Angelica ma avevano avuto una figlia, anche se non sarà facile Emanuele l'avrebbe amata nonostante il suo ricordo. Francesco non riusciva a capire questa sua gelosia, ma sapeva con sicurezza che prima partivano e prima potevano salvare Luna, perché non l'avrebbe lasciata un minuto di più tra le braccia di quel Thomas e al solo pensarci gli saliva la rabbia. I ragazzi arrivarono in Russia, il palazzo di Thomas era diventato un museo, entrarono come visitatori e al momento giusto si nascosero. Angelica uscì per prima sistemò la telecamera e gli agenti che vigilavano, chiamò gli altri e andarono tutti nella stanza di monitoraggio e aspettarono che il nemico uscisse fuori. Passò un bel po' di tempo, tutti i punti della casa erano silenziosi, quando in una stanza si vide Luna, Thomas si avvicinò a lei, Angelica ordinò a Marco che era un genio con quelle diavolerie di mettere il volume e ingrandire le immagini. Si vide Thomas che con la sua mano fredda gli accarezzava la gamba alzandogli il vestito e mentre gli baciava il collo Luna guardò verso la telecamera << sa che siamo qui.>> disse Vittoria, si sentì chiudere la porta, Francesco dopo aver visto quella scena non riuscì a trattenersi e decise di agire da solo senza pensare alle conseguenze. Angelica ordinò a Marco di rimanere a controllare le telecamere e ad minimo movimento o sospetto li doveva avvertire, Nicole e Marica rimasero con lui per guardargli le spalle. Andarono nella stanza dove Luna e Thomas con l'aiuto della magia nera si sarebbero uniti e avrebbero creato un mostro,non gli era ancora chiaro il perché lei accettò, ma avrebbe fatto di tutto per fargli cambiare idea. Francesco seguito dagli altri entrò dentro la stanza e urlò a Luna di fermarsi, di pensare a quello che stava per fare e se lo voleva veramente. << perché mi dici questo?>> gli domandò Luna abbassando la testa senza voltarsi << perché ti amo.>> prese il telefonino dal quale uscì una melodia e lo appoggiò delicatamente a terra << la musica ci ha fatto incontrare, ha legato con un filo invisibile le nostre anime e senza di lei non avrei capito i miei sentimenti verso di te, non m'importa cosa sei, non m'importa del tuo passato, voglio solo averti con me per vivere il presente e scrivere il nostro futuro, perché se tu non sei al mio fianco tutto questo non esiste e non esisterei io.>> Thomas lasciò Luna << commovente, sei patetico come il principe!>> e lo attaccò, tutti erano pronti a sparare ma Francesco fu più veloce e gli conficcò un paletto dritto al cuore, il nemico cadde a terra lui si avvicinò << ma io non sono il principe!>> e gli tagliò la testa con la spada di Alexander. Aiutò Luna ad alzarsi e quando stavano per andarsene, due voci li chiamarono, si girarono e videro le anime dei due principi venire verso di loro. Il principe Emanuele si avvicinò ad Angelica << amore mio dopo tanto tempo ti rivedo, sei bellissima, non ho mai smesso per un attimo di pensarti, il tuo ricordo e del nostro piccolo angelo non sono mai svaniti nella mia mente.>> provò ad accarezzarla << so che ormai queste mie parole non ti fanno più effetto come una volta, ma come ti ho amato in vita ti amerò nella morte.>> si girò verso Emanuele << ti affido il mio gioiello più prezioso e benedico il vostro amore.>> lui e Angelica rimasero senza parole e si strinsero ancora di più le mani. Il principe Francesco si avvicinò a Luna << sai dopo aver ucciso Thomas avrei chiesto la tua mano, ma adesso l'unica cosa che desidero e poterti stringere e poter baciare per l'ultima volta.>> Alexander guardò la scena e sotto voce chiese a Vittoria se potesse fare qualcosa visto la somiglianza, potrebbe far entrare le anime dei principi nel corpo dei ragazzi, Serena e Mirco guardarono Vittoria << puoi fare veramente una cosa simile?>> Vittoria senza togliere lo sguardo verso i due fantasmi << non si può fare una cosa simile, non importa quanto si possano assomigliare, sarebbero sempre due anime in uno solo corpo, e nell'andare del tempo il corpo non sopporterebbe il peso fino a quando una delle due non distrugge l'altra e a gli occhi di tutti sarebbe classificato come un essere umano che soffre di “ disturbo bipolare”, e poi io non faccio queste cose, dovresti saperlo visto che mi conosci da duecento anni.>> Alexander alzò le spalle, Mirco e Serena sbarrarono gli occhi e diventarono bianchi al sentire quell'enorme cifra, Vittoria sembrava una ragazza di diciassette anni e lui di ventisette, più andavano avanti e più credevano che tutto ciò che per loro era impossibile adesso aveva un senso razionale o quasi. I due principi se ne andarono per sempre. I ragazzi tornarono a prendere Marco,Marica e Nicole che li trovarono ostaggi di tre donne, dopo essersi puntati le armi Vittoria le riconobbe e le fece abbassare , erano Bianca, Teresa e Maria << pensavamo foste morte ma non importa adesso siete di nuovo qui con noi che è la cosa più importante.>> attraverso un passaggio segreto le donne le condussero nella loro villa. Maria si avvicinò a Francesco e Emanuele , li osservò, gli tocco il viso per capire se era una sua allucinazione o erano veri e girandosi verso le ragazze << sono identici, poi lui è uguale a mio figlio!>> le ragazze erano divertite dall'espressione sbalordita della regina << non solo sono uguali hanno anche gli stessi nomi.>> la regina spalancò la bocca e Teresa con molta classe la chiuse. Era quasi l'alba e i ragazzi decisero di andare a dormire, Luna venne chiamata dalla regina e tutte le ragazze rimasero li ad ascoltare << ti ricordi la domanda che mi facesti quel giorno in giardino?>> << si certo, mia regina.>> << l'amore è tutto, è odio, passione, gioia e dolore, l'amore è paura , l'amore è un salto nel vuoto ad occhi chiusi , l'amore è peccato, l'amore ti fa volare in alto ma può farti cadere in basso, l'amore può farti piangere e ridere, può fare a mille pezzi il tuo cuore, ma anche farlo battere ricucendo le tue ferite , l'amore è tutto e niente, è bene e male, l'amore è libertà, è infinito. Amore vuol dire rischiare, rischiare la propria vita sapendo quello che si potrebbe andare incontro e accettare il proprio destino.>> Bianca continuò << quindi la risposta è si, il tuo lato oscuro può uccidere la persona che ami.>> Teresa concluse – ma può fortificarlo, come si dice “ ciò che non uccide fortifica”.>> le ragazze non capirono, ma Luna sorrise e ringraziò. << Luna finalmente potrai scrivere il tuo lieto fine.>> le disse Nicole prima che entrasse nella sua stanza << ci sarà un finale , ma non un lieto fine.>> Nicole guardò la madre << cosa significa?>> Vittoria la prese sotto braccio << non darle retta, la storia ancora non è finita.>> e gli fece l'occhiolino. Luna mentre si cambiava pensò alle parole di Francesco, sembravano sincere e se fossero state vere? Ma cosa andava a pensare, erano solo amici o forse no? Il cuore gli batteva forte, allora chiuse gli occhi e iniziò ad ascoltarlo, ogni battito era un ricordo con lui, erano i suoi sorrisi, i suoi abbracci, ogni battito sussurrava il suo nome, ogni battito cambiava, erano parole nuove. Bussarono alla porta << avanti>> disse lei riprendendosi , Francesco la salutò avvicinandosi << sono successe così tante cose che non sono riuscito a chiederti come stai.>> lei sorrise << bene grazie.>> << bene.>> disse lui con un po' di imbarazzo << grazie per avermi salvata, la tua interpretazione è stata perfetta.>> aggiunse Luna, lui la guardò come non capire quello che stava dicendo << quale interpretazione?>> si avvicinò ancora di più a lei << io non fingevo, io ti amo veramente!>> Luna rimase senza parole, sarebbe voluta scappare ma ecco di nuovo quel battito che cambiava, quelle parole finalmente le riuscì a capire, quel battito gli urlava di non scappare, non, questa volta doveva rimanere, perché anche lei lo amava non perché gli ricordava lui ma per il Francesco che aveva davanti a se. La baciò senza esitazione e lei ricambiò, non si fermarono solo ai baci, andarono oltre e furono così veloci a togliersi i vestiti che sembrarono Jim Carrey in “ una settimana da Dio”, andarono sul letto,lei lo prese e lo tirò verso di se e fecero l'amore. Quella notte non solo si unirono in una sola cosa ma le vite di Francesco e Emanuele cambiarono per sempre. I ragazzi erano così stanchi che si svegliarono dopo l'ora di pranzo. Angelica e Emanuele spuntarono verso il tramonto e raggiunsero gli altri dando la notizia. Nicole mise il broncio, anche lei voleva essere una creatura della notte, tutti la guardarono e la madre le promise che al suo diciottesimo anno di età come regalo avrebbe scelto chi essere e loro l'avrebbero seguita come aveva fatto Angelica con Dafne. Suonarono alla porta Teresa andò ad aprire << vieni, vieni da questa parte.>> Teresa fece capolino nel soggiorno e con un grande sorriso che mostrava i canini guardò Angelica << Angelica ! Ho una sorpresa per te!>> Angelica rimase senza parole, com'era possibile, Emanuele si avvicinò a lei sbalordito << fammi capire, se io e te ( facendo il gesto) e tu rimanevi incinta spuntava quella ragazza?>> indicandola, Angelica sorrise << si, lei è Dafne, la piccola Dafne.>> Mirco si avvicino all'amico << solo perché sono sposato sennò ci avrei già provato.>> Emanuele lo guardò male << ti ricordo che è mia figlia,in qualche modo>> lei sorrise e andò ad abbracciare la madre, le zie e si presentò al resto del gruppo, a bassa voce disse ad Angelica di Emanuele e lui spontaneamente e un po’ imbarazzato << se vuoi puoi chiamarmi papà.>> Dafne sorrise e l'abbracciò. Raccontò il motivo per cui era ancora viva e il perché era diventata anche lei un vampiro << dopo aver trascorso un anno con te mamma come sai tornai a Parigi, li scoprì di avere la tubercolosi , allora chiamai Teresa e mi feci trasformare in vampiro e quando tornai decisa a farmi vedere da te tu oramai eri andata in Italia. Serena le chiese l'età.>> apparentemente ne ho venti, ma ne ho molti di più.>> Dafne si avvicina a Vittoria timidamente << zia Vittoria vorrei chiederti se potresti sposarci>> Vittoria rimase senza parole, entrò un ragazzo alto con gli occhi verdi << zia Luna, tu mi hai sempre insegnato a non arrendermi e a non scappare di fronte al vero amore, abbiamo lottato per far accettare l'unione tra vampiri e licantropi ed ora, zia Vittoria vorrei tanto che tu ci sposassi, dopo che mamma e papà ci danno la benedizione.>> Angelica e Emanuele abbracciarono il ragazzo come segno di benvenuto nella famiglia. Anche Serena e Mirco volevano far parte di questo strano mondo, ma la regina << voi non potete.>> loro ci rimasero perchè non potevano, Bianca li guardò << Serena cara, sei incinta e non solo tu.>> guardarono verso Luna e Francesco. Vittoria fece i salti di gioia urlando che finalmente sarebbe diventata zia. I preparativi e il matrimonio andarono a buon fine e come sperato solidificò ancora di più il patto di pace tra le due razze. Vent’anni dopo... in un vicolo un ragazzo stava molestando una ragazza, quando da un ombra si sentì una voce << lasciala stare.>> e un ragazzo alto con gli occhi verde scuro uscì << e tu chi sei per darmi ordini?>> gli rispose il bullo, il ragazzo si trasformò in licantropo e l'altro scappò via. Ritornò in forma umana e andò via << chi sei?>> gli domandò la ragazza << non sono affari tuoi.>> e sparì. Francesco e la sua famiglia andarono a casa di Mirco e Serena per partire poi tutti insieme per la Russia. Mirco fece accomodare gli amici e chiamò le sue donne Serena e la figlia Melody che presentò. Quando Michael, il figlio di Francesco e Luna, riconobbe Melody come la ragazza del vicolo gli porse la borsa che aveva dimenticato e gli chiese come stava, lei prendendola << non sono affari tuoi.>> << ti ho salvato la vita e invece di ringraziarmi fai la str...>> Luna lo riprese prima che finisse la parola << me la sarei cavata benissimo anche senza il tuo trucchetto da illusionismo.>> lui iniziò a ridere – ma che trucchetto io sono veramente un licantropo>> ritornando serio, Francesco si intromise fra i due << cos'hai fatto?>> Mirco cercò di calmare la situazione, ma la figlia sembrava convinta di quello che diceva e ridendo << si come no!sono cresciuta con queste leggende e sono consapevole che non esistono i licantropi.>> incrociando le braccia si mise seduta sul divano. Michael guardò i suoi genitori e quelli della ragazza che acconsentirono per ciò che voleva fare. Si trasformò << o mio Dio!>> mettendosi in piedi sul divano, gli toccò le braccia, le mani, gli accarezzò il muso e il petto << sei vero?>> lui tornò in forma umana e prendendola per i fianchi la fece scendere << non hai paura?>> lei scosse la testa. Arrivati in Russia salutarono tutti e presentarono i ragazzi. Quella sera Maria aveva organizzato una festa. Nicole che era diventata un vampiro insieme alla sua famiglia chiamò Francesco, Luna , Serena e Mirco che cercavano i loro figli e andarono in giardino dove senza farsi vedere li seguirono. << hey! Succhia sangue lasciala perdere!>> prese per mano melody e andarono via << certo che ti piace metterti nei guai.>> << non è vero.>> mettendosi le mani sui fianchi << allora ti piace essere salvata da me.>> prendendola per i fianchi e portandola dolcemente verso di lui, lei lo allontanò scherzosamente ed arrossì, Michael prese una rosa e gli e la porse << speriamo che Maria non se ne accorge>> lei lo ringraziò e continuarono a passeggiare mentre tutti li stavano seguendo, da dietro << bhu!>> tutti saltarono in aria, Marco << ma sei pazza Vittoria, ci hai fatto prendere un coccolone>> lei ridendo e accarezzandosi il suo pancione << non è bello spiare i propri figli!>> Marica << sssh, non si capisce quello che si dicono.>> e anche Vittoria con Alexander si unirono << sicura di quello che vuoi fare?>> lei annui << dopo averlo fatto non puoi più tornare in dietro , ti avverto farà tanto male.>> lei continuò ad annuire << perché hai scelto me?>> gli domandò Michael << perché so che sei quello giusto.>> lui la portò delicatamente verso di se e la baciò. Mirco a sentire quelle parole diventò pallido e balbettò qualcosa di incomprensibile, Marica lo guardò << ma cosa hai capito ?>> << perché non è palese?>> disse Mirco, Serena lo guardò sconfortata << amore tua figlia ha deciso di diventare un licantropo,cosa pensavi?>> Mirco si riprese dallo spavento. Marco << e vissero tutti felici e contenti.>> Marica finì la frase << per l'eternità.>>
   
 
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