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Autore: Shaina    12/08/2019    1 recensioni
Anche questa storia è stata scritta per l'evento di We are out for promt. Non l'avevo immaginata affatto in questo modo: ho finito per rendere protagonista uno dei personaggi della serie che digerisco meno, ossia il detective Joe West.
Lui, che si sempre sente completamente fuori posto nel mondo in cui vive Flash, e che spesso fa più danni che altro. Lui, a cui è capitata l'immensa fortuna di incontrare la famiglia Allen, e far crescere il loro unico figlio, in cui, per molto tempo, nemmeno lui ha creduto fino in fondo. Lui, che è solo un uomo normale.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Barry Allen, Joe West
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN UOMO NORMALE

Il giorno in cui la sua squadra ha dovuto mettere Henry Allen davanti a suo figlio Barry, Joe West ci ha messo poco per capire che l’unico modo per evitare a quel ragazzino l’orfanotrofio era prenderlo con sé.
Era anche perfettamente consapevole che non sarebbe stato facile per Barry adattarsi ad una vita nuova, in cui i suoi genitori non c’erano.
Per mettere il ragazzino a suo agio, la prima cosa che Joe ha fatto è stata presentargli sua figlia: Iris West.
«Una femmina…», come l’ha chiamata Barry non appena se l’è trovata di fronte.
Ma Joe sapeva che sua figlia avrebbe riservato grosse sorprese. Iris è stata una formidabile alleata, nel processo di integrazione di Barry, nella sua nuova vita.
La presenza di Iris probabilmente, dev’essere stata una grandissima rottura di scatole per Barry, i primi tempi. L’idea di fare colazione insieme, andare a scuola insieme, fare i compiti o qualunque altra attività insieme a lei probabilmente ha amplificato il senso di soffocamento dovuto alla sensazione di estraneità che Barry provava, vivendo a casa West.
Joe non ricorda nemmeno più quante volte Barry sia scappato di casa di nascosto. Non gli era permesso distrarsi un attimo, o tirare il fiato. Il ragazzino, i primi tempi, sgattaiolava sistematicamente via, per tornare nella casa dove era nato. O per andare alla centrale di polizia ad urlare agli agenti che suo padre, Henry Allen, con la morte di sua madre Nora non c’entrava assolutamente niente.
La costanza e l’ostinazione non gli mancavano di certo.
Anzi, sono qualità che Barry si è portato dietro fino all’età adulta. Ha deciso sin dal giorno dell’omicidio di Nora che il suo obiettivo sarebbe stato quello di dimostrare l’innocenza di suo padre. E ha continuato a crederci anche quando persino Joe aveva perso le speranze.
Il detective si ritrova spesso a pensare di non essere il gran bravo genitore che i suoi figli descrivono: quando guarda Barry, e ripensa al suo rapporto con Henry… si rende conto che lui non riuscirebbe mai ad essere così risolutamente fiducioso nei confronti dei suoi figli. Anzi, in molte occasioni non si fida neppure di se stesso.
La verità è che, ripensando a Henry Allen, una parte di lui sarà sempre convinta di essere la mela marcia della famiglia.
Lui è il disadattato, quello che fa fatica ad abituarsi ai cambiamenti, e agli scombussolamenti che il mondo di Flash provoca.
Avrebbe una lunga lista da fare: Henry ha gioito quando è venuto a sapere che Barry era Flash.
Sua figlia Iris ha sempre ammirato il velocista scarlatto, e la rabbia per i segreti che Barry ha dovuto tenere per sé, a causa sua peraltro, è svanita in fretta.
Un salvataggio di routine del velocista scarlatto ha spinto suo figlio Wally a emulare il suo eroe. E a pensarci bene, Barry fa questo effetto a tutti. Eroi, poliziotti, criminali o giornalisti che siano.
A tutti meno che a lui.
Joe West non ci tiene proprio a far parte di quel mondo. Si è abituato a conviverci, e non lo rinnegherà, ma per lui sarà sempre un mondo a parte. Lo ha accettato, ma non sarebbe mai in grado di farne parte del tutto.
Tutto il contrario di Henry Allen.
Alla prova dei fatti, persino Joe stava per convincersi che Henry fosse responsabile dell’omicidio di sua moglie.
Tutte le storie raccontate da Barry, piene di fulmini rossi, uomini in tuta gialla che vibravano e sparavano fulmini gli sembravano solo fantasie di un bambino disperato, che le tentava tutte per salvare l’unico genitore che gli era rimasto.
La reazione di Henry, invece è stata diametralmente opposta.
Barry gli ha raccontato com’è andata. La prima osservazione che suo padre ha fatto è stata «Ti ha sempre donato il rosso!», per la miseria!
Una parte di Joe urlerebbe semplicemente che lui è matto da legare. Quando è toccato a Wally acquisire i suoi poteri, si è giustificato con la storia che a renderlo diffidente era la modalità con cui i poteri si stavano manifestando.
«Non è che non mi fidi di te, ma non mi fido di quello che ti sta accadendo.»
Quante chiacchiere.
Troppe volte i suoi timori hanno fatto più male che bene. E alla fin fine, la vera fortuna l’ha avuta lui.
Per cominciare, lui ha deciso di prendere Barry in casa sua, dopo l’arresto di Henry. E alla fine Barry si è innamorato di sua figlia Iris. La cosa gli ha evitato il gravoso compito di dover accettare un eventuale sconosciuto, venuto da chissà dove, come genero, in futuro, e il tentativo di crearci un rapporto che fosse quantomeno cordiale, anche quando, nel profondo, l’istinto lo avrebbe spinto a riempirlo di proiettili al primo colpo.
Inoltre, se non ci fosse stato Barry, lui da solo avrebbe fatto un completo disastro con Wally, quando è arrivato il momento di accoglierlo in famiglia.
«Non vuole il mio aiuto…» Se ci ripensa gli sembra di sentir parlare un bambino.
«Forse perché non gli offri quello che lui vuole…»
Ci sono state occasioni in cui gli è sembrato che il genitore fosse Barry, al posto suo.
Ed è proprio per questo che, quando è stato Barry ad andare in crisi, per via di Nora, ha alzato gli occhi al cielo.
Sorride, ripensandoci. Il fatto che Barry si sia convinto che in futuro, non sarà in grado di essere un buon genitore è semplicemente ridicolo!
Soltanto il fatto che lui e Iris abbiano affrontato la morte di Nora come hanno fatto, rende Barry di gran lunga superiore a lui. E qualcosa gli suggerisce che quando Barry ha viaggiato nel futuro, scoprendo che in quella linea temporale Iris sarebbe morta, nemmeno lui abbia fatto una bella fine.
Non che Barry gli abbia rivelato molto, ma non gli è difficile immaginarsi completamente narcotizzato dall’alcol sul divano, con le bottiglie vuote che lo circondano. Persino quelle bottiglie riderebbero di lui.
Lui non avrebbe retto il peso delle accuse che Henry si è visto riversare addosso. È assolutamente certo che avrebbe ceduto allo sconforto molto prima.
Iris e Barry insistono ad affermare il contrario, ma Joe resta convinto che la capacità di resistenza di Henry sia ammirevole. È ammirevole la sua perseveranza nel continuare a proclamarsi innocente, anche dopo quindici anni passati dietro le sbarre.
Col tempo, a Joe era sembrato che l’ostinazione di Barry nel credere fermamente nella totale estraneità di Henry all’omicidio di sua madre, rasentasse la follia. È stato a un passo dal ritenere quel ragazzo uno squilibrato, anche se, ripensandoci adesso, si vergogna profondamente di sé.
Al contrario… avrebbe dovuto capire fin da subito quanto Henry, Nora e Barry, fossero semplicemente delle persone straordinarie. Non saprà mai cosa ci hanno trovato davvero in lui. 
Si ritiene soltanto un uomo normale. Anche con un distintivo addosso.
  
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