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Autore: sab2fab4you    12/08/2019    0 recensioni
Non ho mai capito cosa fosse l’amore. L’ho sempre visto come una specie di droga, l’uomo è sempre alla ricerca di una nuova dose da iniettare nel suo corpo perché ne sente il bisogno, senza curarsi del fatto che essa lo uccide pian piano fino a portarlo all’overdose. Non ho mai capito cosa fosse l’amore fino a quando non ho incontrato lei, la mia droga personale, portatrice di salvezza e distruzione allo stesso tempo e da allora tutto ha iniziato ad avere senso.
***
Lily e Ben sono due semplici ragazzi di Bristol ma la loro vita è sempre stata complicata. Lily non sa chi sia suo padre e sua madre è in prigione; Ben vive con dei genitori completamente assenti, il padre lavora giorno e notte e la madre è sempre in giro. Sono l'uno il punto di riferimento dell'altro. Ben è da sempre innamorato di Lily ma non ha il coraggio di confessarle i suoi sentimenti perché ha paura di rovinare la loro amicizia. Lily d’altro canto prova dei forti sentimenti per Ben ma non ha mai capito cosa significhino realmente. L'amore tra Ben e Lily sboccerà oppure appassirà per sempre?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Lily

Mi passai una mano sul viso, toccando con i polpastrelli i graffi che mi ero procurata quando avevo aggredito Georgia.

Sapevo di avere esagerato ma allo stesso tempo dicevo a me stessa che quella stronza se l'era meritato. Sospirai gravemente consapevole di aver combinato un grosso casino, avevo ricevuto una sospensione di quattro giorni ma questo non mi faceva né caldo né freddo, la vera ciliegina sulla torta era Finn che non mi parlava.

Mio fratello era diventato il mio tutore legale all'età di vent'anni, dopo che nostra zia Linda era stata dichiarata incapace di prendersi cura di noi, e per sei anni non gli avevo mai dato problemi. Ero sempre riuscita a cavarmela a scuola e a non finire nei guai a parte qualche innocente punizione per essere arrivata in ritardo. Gli avrei potuto spiegare il motivo per cui l'avevo fatto e forse le cose si sarebbero potute aggiustare ma la realtà era che mi vergognavo. Ero convinta di aver superato la faccenda di Lara ma nel momento in cui veniva nominata diventavo una belva, per di più mi sentivo una grande cretina a provare tutto quell'astio e gelosia nei confronti di Georgia.
Stavo diventando una bomba ad orologeria, ero già esplosa una volta e se avessi continuato a tenere tutto dentro ce ne sarebbe stata anche una seconda.

Infilai le mani in tasca e proseguii per la mia strada. Non mi ero resa conto di star morendo di fame fino a quando non passai davanti al ristorante della famiglia di Hana. Era da un po' che non la vedevo e dovevo ammettere che anche se non la conoscevo molto bene parlare con lei mi rassicurava, per cui entrai con la speranza che la ragazzina fosse di turno.

Rimasi stranita dal fatto che il ristorante fosse vuoto ma una volta controllato l'orologio capii il perché: erano solo le sei di pomeriggio.

<< Uhm... salve? >>. Mossi dei passi incerti mentre mi guardavo attorno, di un cameriere non c'era neanche l'ombra.

Inciampai in una sedia per lo spavento quando vidi una persona sbucare fuori dal bancone della cassa. Hana aveva i capelli raccolti in due crocchie scompigliate e le guance rosse dallo sforzo, arrivai alla conclusione che stesse pulendo.

<< Lily, ciao! Come st- aspetta come hai fatto ad entrare? >>. La ragazza sembrava così sorpresa di vedermi che mi sentii come un ladro che viene scoperto a rubare.

<< La porta era aperta, se è un brutto moment- >>. Hana lanciò in aria il panno con cui stava spolverando per poi venire verso di me.

<< Cavolo, ero convinta di averla chiusa >>. Si avvicinò alla porta di vetro per poi serrare la porta e appendere il cartello con su scritto "Sorry we're closed".

La guardai confusa dalle sue azioni e infatti poco dopo mi diede una spiegazione. << Il ristorante è chiuso al momento ma mi sono dimenticata di chiudere le porte >>.

Annuii per poi dondolarmi sui talloni, ero leggermente a disagio. A contribuire all'imbarazzo ci pensò il mio stomaco che prese a brontolare dalla fame.

<< Non ho pranzato, scusa >>. Mi giustificai per poi sorridere per alleggerire la situazione ma Hana invece si fece completamente seria.

<< Vieni con me >>.

Dieci minuti dopo mi ritrovai seduta al tavolo della cucina Choi ad aspettare che Hana mi preparasse da mangiare.

<< Non bisognerebbe mai saltare i pasti, è dannoso per l'organismo >>. Mi scappò un sorriso perché parlava come una nonna, era facile capire che le piacesse cucinare e ancora di più far assaggiare le sue pietanze agli altri.

<< Scusa ancora per il disturbo >>.

<< Non c'è problema, davvero >>. La vidi armeggiare con una pentola e scolare dentro a una ciotola il contenuto per poi girarsi verso di me. << Allora, come va? >>.

<< Non bene, penso tu abbia sentito cos'è successo a scuola>>.

Hana annuì mentre si puliva le mani sul grembiule. << Se ti può far stare meglio adesso Georgia ha abbassato la cresta, con tutti i lividi che ha in faccia si vergogna pure a parlare con i professori >>.

Le parole di Hana riuscirono a farmi ridere e le fui molto grata per questo.

La morettina si avvicinò con il piatto fra le mani e prese posto accanto a me. << Ecco a te del ramen, non è la cosa più salutare del mondo ma è veloce da preparare >>.

Guardai la ciotola nera fumante che conteneva quello che poteva sembrare brodo ma la cui pasta erano una specie di spaghetti arricciati. << Di solito si mangia con le bacchette ma credo che tu non le sappia usare >>.

<< Hai indovinato >>. Accettai la forchetta che Hana mi stava porgendo e iniziai a mangiare.

Era delizioso, sembrava brodo ma era più speziato e piccante.

<< E' buonissimo, complimenti >>. La ragazza arrossì e mi sorrise per ringraziarmi.

<< A parte l'incidente a scuola, come ti vanno le cose? >>. Capii che stava facendo riferimento alla faccenda di Ben e questo mi fece sprofondare ancora di più nella tristezza.

<< So che non ci conosciamo bene ma puoi sfogarti se vuoi, sono una tomba se si parla di segreti >>.

Rimasi con la forchetta a mezz'aria mentre la guardavo negli occhi. Hana era una sconosciuta, ed io ero sempre stata diffidente dagli sconosciuti, ma allora perché sentivo che di lei mi potevo fidare?

Sospirai per poi farmi coraggio e parlare, magari mi avrebbe aiutato a trovare la soluzione a tutti i miei problemi.

<< C'è questo ragazzo, Ben, che è il mio migliore amico e diciamo che una sera in cui non eravamo tanto sobri siamo finiti a letto insieme. Io mi sono pentita di quello che è successo perché sono stata io a fare la prima mossa e ho finito con il coinvolgere anche lui, distruggendo così la nostra amicizia >>.

Feci un sorso dal bicchiere d'acqua per poi continuare con il discorso. << Il problema è che lui è innamorato di me e anche io di lui >>.

<< Ed è una cosa brutta? >>.

<< Altroché! Lui è troppo buono per me, non lo merito ma allo stesso tempo mi manca da morire e sento di essere una stronza egoista nel pensare tutto ciò >>.

Hana mi prese improvvisamente le mani fra le sue. << Lily, non è da egoisti desiderare di stare con la persona che si ama, anzi è naturale! E tu non ti puoi privare di vivere una relazione solo perché credi di non essere all'altezza di Ben, se lui ti ama significa che sei abbastanza >>.

<< Ma io sono sicura che lui soffrirà per colpa mia! E fargli del male è l'ultima cosa che voglio >>.

<< Ben ha iniziato a soffrire dal momento in cui hai deciso per entrambi che stare lontani è la cosa migliore >>.

Mi ammutolii, non sapevo con cosa controbattere.

<< Se proprio non sei convinta prova a parlargli, ti prego. Non partire prevenuta solo perché hai paura di quello che potrebbe succedere >>.

<< Io credo di dover andare, grazie... grazie per il pasto >>.

Hana tentò di fermarmi ma io fui più veloce e riuscii a sfuggire dalla sua presa, dovevo andare via prima che le sue parole iniziassero ad avere un senso.






 
   
 
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