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Autore: Anonima Italiana    12/08/2019    4 recensioni
Conclusa la Battaglia delle Acque Nere, Sansa Stark viene costretta al matrimonio con Sandor Clegane da Re Joffrey, il quale subito dopo li condanna all'esilio. La coppia decide così di intraprendere il viaggio verso Grande Inverno per riportare Sansa a casa dai suoi familiari. Nonostante l'attrazione da sempre evidente fra loro, i due pensano di poter annullare il matrimonio; non sanno invece che questo sarà solo il primo passo che li vedrà protagonisti di una bellissima canzone d'amore, migliore delle ballate da lei tanto amate e da lui tanto odiate perchè, stavolta, è la storia di un amore vero.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Nuovo personaggio, Robb Stark, Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Qualche giorno dopo…
 
Sandor se ne stava sdraiato sul suo nuovo letto a guardare il soffitto, immerso nei suoi pensieri.
 
Dopo la sentenza di Joffrey non era stato riportato nell’abituale cubicolo che aveva finora occupato ma in una stanza da letto poco più grande, in cui però aveva notato un letto matrimoniale e pochi arredi di scarso valore; ed in effetti, nonostante lui non ci avesse pensato, era chiaro che non poteva portare la novella sposa dove aveva dormito finora. Va bene che queste nozze non avevan nulla di sentimentale o romantico, ma un minimo di dignità e  (perchè no?) di piacevolezza ci doveva pur essere. 

Sansa, sua moglie. Lady Clegane.

Non sarebbe riuscito a vederla prima del matrimonio, visto che il cubicolo era guardato a vista da altre guardie, e forse era meglio così…oppure no, lui non lo sapeva più. In quei giorni gli sembrava di non sapere più nulla, complice la forzata astinenza dal vino imposta (forse come ulteriore forma di tortura) dal sovrano. Imprecò a bassa voce: se solo avesse potuto bere anche solo un dannatissimo sorso avrebbe potuto ragionare meglio, sentirsi più calmo...il vino era il solo amico che aveva nella sua fottutissima vita del caxxxo. E adesso gli veniva tolto anche questo....
 
Era stato informato del fatto che Tyrion Lannister aveva chiesto di presenziare alla cerimonia, offrendosi volontario per accompagnare la giovane sposa all’altare e per fornire gli anelli matrimoniali, dato che entrambi gli sposi prima del giorno fatidico non avrebbero potuto lasciare le loro stanze. Alla notizia era rimasto un tantino infastidito, seppure sapeva che il Folletto a livello di malvagità non era al pari del resto della famiglia. Almeno si era preoccupato per Sansa...che lui non se ne intedeva di cosucce da donnicciola come cerimonie, anelli e via dicendo. 
 
 
All’improvviso sentì la porta aprirsi e la voce del messo annunciare: - Lord Tyrion Lannister-

Si alzò a sedere sul letto mentre il Folletto entrava nella stanza con la sua andatura claudicante.


- Buongiorno Clegane –

- Sei venuto a farmi gli auguri per domani, Piccolo Lord? O vuoi che ti ringrazi per la tua generosità?- e a questa parola l’uomo sputò a terra in segno di disprezzo. 

- No, non sono venuto per questo. Consideralo un regalo di nozze da parte mia per Lady Sansa…ed in realtà, è per parlare di lei che sono qui-

Sandor lo fissò un attimo. Forse…lei gli aveva affidato qualche messaggio per lui? In fondo, era l’unico che si era apertamente schierato dalla sua parte.

- Vedi, so che il matrimonio è stato imposto da Joffrey a entrambi e quindi non c’è nulla da fare, ma sono molto affezionato alla giovane Stark e vorrei accertarmi che venga affidata in buone mani-

- Stai tranquillo, migliori di quelle in cui è stata finora di sicuro- rispose sprezzante Sandor.

Tyrion lo fissò negli occhi qualche secondo, con quel suo sguardo arguto che sembrava volerti penetrare  fino a leggerti dentro; il Mastino cominciò a sentirsi a disagio. Che cazzo aveva da guardarlo in quel modo?! 

- Capisco cosa intendi dire: mio nipote finora non  ha certo risparmiato sulla ragazza la “magnanimità” di cui tanto si vanta- continuò il minore dei Lannister- tuttavia…stavolta voglio sperare che questa decisione si riveli migliore di quanto possa sembrare ora.-

Sandor cancellò il turbamento che gli causavano queste parole con il solito ghigno feroce:
- Che  c’è, sei invidioso perché la volevi sposare tu forse? Mi spiace, troppo tardi.  Lamentati con tuo nipote, sempre che ti ascolti- disse sarcastico.

- E comunque non sono cazzi tuoi di come intendo trattare mia moglie . Come ti ho detto con me starà meglio che con voi, del resto ci vuole poco. E io non sono mio fratello, vedi di ficcartelo in quella piccola zucca-

Tyrion decise di soprassedere. Anche insistendo, non avrebbe cavato un ragno dal buco da quell’uomo impossibile, nonostante fosse sicuro che dietro quella ferocia si nascondesse la sofferenza del “diverso”, proprio come lo era per lui. Non c'era proprio modo di intendersi con lui.

Si congedò senza saluti particolari e uscì, tornando alle proprie occupazioni: i problemi della piccola Sansa forse non erano finiti, ma chissà che il destino non le riservasse invece qualcosa di meglio….
 

 

 
Come già annunciato dalla Regina Madre, per il matrimonio di Sansa e Sandor Clegane non ci sarebbe stata alcuna festa ma solo il minimo indispensabile.  I Lannister non era disposti a spendere alcunchè per la figlia di un traditore e una ex  Guardia Reale salvata per il rotto della cuffia e condannata all'esilio.

L’unico gesto di amicizia arrivò da Margaery Tyrell, la promessa sposa di Joffrey, che di sua spontanea  iniziativa si offrì di “prestare” a Sansa una sua cameriera particolarmente abile come pettinatrice, in modo che nel giorno del suo matrimonio la povera ragazza potesse avere almeno una bella acconciatura, visto che non le sarebbe stato concesso nulla.

Il giorno prima della cerimonia Lady Margaery decise di recarsi a trovare Sansa assieme alla cameriera in questione, per scegliere assieme l’acconciatura per l’indomani, in modo da non trovarsi impreparate all’ultimo minuto. Arrivata nei pressi della stanza della ragazza notò tre serve che, nei pressi immediati della porta leggermente aperta, chiacchieravano tra di loro…e non troppo a bassa voce.


- Certo che poverina…è proprio sfortunata quella ragazza! Con un tipo simile come marito, non la invidio proprio!-

- Mette paura solo a guardarlo, con quella faccia orribile!-

- Infatti io quando lo vedo scappo!-

- E fosse solo quella! Credetemi, c’è dell’altro, quando si prende marito!- fece di nuovo la prima, con aria da intenditrice. – Se è grosso lì sotto come nel resto del corpo…poverina! Non oso immaginare cosa potrebbe accaderle…ho paura che potrebbe sventrarla !- 

Le altre due sgranarono gli occhi emettendo gridolini di orrore.

- E poi…se fosse anche lui come suo fratello? - riprese subito dopo una di loro- avete sentito la storia delle due mogli di Sir Gregor?-

- Che storia?- chiesero le altre, curiose.

- Sir Gregor è stato sposato due volte. La prima volta rimase vedovo, la moglie morì in un incidente mentre era a passeggio con lui. Qualche tempo dopo si risposò….e poco tempo dopo, di nuovo, la moglie scomparve dopo essere uscita a fare una passeggiata da sola. E non se ne è mai più saputo nulla…-

- A quanto pare voi tre avete tempo da perdere- interruppe Margaery alzando la voce in modo autoritario – tempo per fare stupide chiacchiere…molto bene, vi darò io il modo di impiegarlo - e cominciò a snocciolare una serie di compiti per cui le tre pettegole, appena ebbe finito, se la filarono via il più velocemente possibile consapevoli che, se non avessero cominciato immediatamente, a sera sarebbero state ancora lì a lavorare.

Soddisfatta, la futura regina entrò nella stanza e trovò la povera Sansa vicina alla porta con un’espressione angosciata sul viso e le lacrime che le pungevano gli occhi: evidentemente aveva sentito tutto il discorso delle tre scioccone. Era evidente che la ragazza non sapesse nulla di quanto accadeva nel talamo nuziale ed era anche logico che fosse così: non c’era né sua madre né alcuno della sua famiglia qui a spiegarglielo, e questo era un bel problema visto che il giorno dopo si sarebbe sposata.
Sospirando, Margaery decise di prendere in mano la situazione. *

Posando con gentilezza una mano sulla spalla di Sansa disse:

-Lady Sansa…avete udito quelle donne?

L’altra annuì, ancora sconvolta.


- Ecco…non dovete credere troppo a quello che hanno detto. Sono tre “peppie” * che probabilmente un uomo lo hanno visto solo allo specchio-Alla parola “peppie”, Sansa non potè trattenere una piccola risata che contribuì ad abbassare la tensione che provava dopo quanto ascoltato.

- Hanno detto delle cose orribili!- obiettò poi all’altra lady. La quale, tenendole dolcemente una mano fra le sue, si accinse alle spiegazioni di rito, sedendosi accanto a lei.

- Se ne dicono di cose! In realtà è molto meglio di quanto si creda…non è proprio uguale per tutte. Dovete rimanere tranquilla e…insomma, ci passano tutte le donne. Nessuna è mai morta no?-

In realtà, nemmeno Margaery era realmente convinta di quanto affermava: aveva intravisto il Mastino poche volte e l’impressione non era stata delle migliori. Ciononostante tempo prima, al “Torneo del Primo Cavaliere” , suo fratello Loras  aveva vinto una gara contro Gregor Clegane, fratello di Sandor e noto per la sua crudeltà, e quest’ultimo non l’aveva presa benissimo: in preda alla furia aveva aggredito l’avversario cercando di ucciderlo, e proprio il Mastino era intervenuto fermandolo a colpi di spada e salvando la vita al “Cavaliere dei fiori”. Non sapeva cosa pensare di costui e non gliene importava nemmeno molto, ma le dispiaceva che l’ingenua Sansa, già sfortunata di suo, dovesse pure essere gravata di paure di quel tipo.

Dopo una brevissima e frettolosa spiegazione dei “doveri coniugali”, Margaery preferì rimettersi a proprio agio e passare all’argomento per il quale era realmente venuta, la pettinatura per il matrimonio. E così, assieme a quella che tecnicamente avrebbe dovuto essere la sua rivale e alla cameriera, Sansa riuscì a distrarsi un pochino dalla tensione e dall’agitazione per quanto sarebbe accaduto il giorno seguente, passando un pomeriggio un poco sereno.

Finito che ebbero, arrivò per la giovane Tyrell e la cameriera il momento di congedarsi. Accomiatandosi, Sansa guardandola con sguardo sincero le disse:


- Grazie, Lady Margaery-

L’altra ragazza non resistette all’impulso di ricambiare con un abbraccio.

- Buona fortuna, Lady Sansa-

Ed entrambe sapevano di averne molto bisogno.

(continua)

Note dell'autrice: 1: ero piuttosto incerta se inserire questo capitolo di transizione dove compaiono brevemente i personaggi di Tyrion e Margaery. Ma poi ho pensato che sarebbe stato bello regalare non solo un attimo di serenità a Sansa ma anche un piccolo ruolo a due personaggi che nella serie tv sono stati gli unici (assieme al Mastino ovviamente) che hanno cercato di fare qualcosa per lei;

2- Come ricorderete Margaery è vedova; quindi è "titolata" a sostituire l'assente Cat per il famoso discorso sui "doveri coniugali";

3- Il termine "peppie" si usa dalle mie parti per indicare, appunto, delle donnette pettegole e maligne; ho voluto inserirlo in questo contesto per dare modo a Margaery di fare una battuta che facesse sorridere un po' Sansa. 

4- Il discorso centrale di Margaery alle serve pettegole è ripreso da "Cenerentola" di Walt Disney, nella scena in cui la matrigna, credendo che Cenerentola abbia messo un topo nella tazza di una delle figlie, la castiga.


 
   
 
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