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Autore: littlepink6690    18/08/2019    3 recensioni
Raccolta di oneshot sulle possibili reazioni di Lena Luthor alla scoperta che Kara Danvers è Supergirl.
Ogni storia è separata dall'altra.
Ogni shot avrà il titolo dell'episodio dalla quale è stata estrapolata, ma anche puro allontanamento dalla storia in se!
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Mon-El, Samantha Arias / Reign
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Argo
Buona domenica care lettrici, come va? So di essere sparita, ma ho lavorato un po', ma non ho mai smesso di pensare alla raccolta. Vi avverto che il tutto è molto fantasioso, ma si sa con la fantascienza si può inventarsi di tutto! Vi auguro buona lettura!


Argo

Tesoro se non mi togli la gonna subito lo faccio da sola – disse Lena in maniera affannosa mentre apriva i bottoni della camicia di Kara, avrebbe voluto strapparglieli di botto, ma erano nel suo ufficio e avrebbero dovuto giustificare quell’incidente di percorso.

Quanta fretta! – sorrise Kara sulle sue labbra, baciandola con passione, tenendole le mani sulla nuca, tra i capelli scuri di Lena.

Fa presto, mi stai facendo impazzire – sussultò, sentendo il piano della sua scrivania sotto le sue natiche, finalmente libere dal tessuto della gonna – Uhm così ragioniamo – sorrise per le dita di Kara, intorno all’elastico del suo tanga. Lena nel frattempo, stava sfilando la camicietta troppo stretta rosa antico a rombi dal pantalone nero, che calò rapidamente, mentre Kara le baciava il collo in maniera molto provocante.

L’attesa aumenta il desiderio no? – sorrise fissando i suoi occhi in quelli di Lena. Poi con uno scatto, avvolse i suoi fianchi con le cosce di Lena, ed entrambe sussultarono per il contatto dei loro centri.

Uhm Kara – le strinse le natiche e portando le mani dentro le sue mutandine che fece scivolare, raggiungendo i pantaloni, alle caviglie della bionda.

Dimmi amore mio – sorrise accarezzandole il viso, prima di riprendere a baciarla dolcemente senza più alcuna fretta, nonostante il luogo in cui si trovavano. Provavano vicendevolmente parecchio piacere, le loro dita e lo fregamento, portarono presto Lena a scoppiare in un orgasmo incontrollato, che le fece tremare tutto il corpo. Segnò con le unghie, come era solita fare, le spalle di Kara, che riusciva a godere e contenere il piacere in maniera diversa, ciò non significava che non le piacesse anzi!

Odio i ritagli di tempo- disse scendendo dalla scrivania infilandosi nuovamente il tanga e sistemandosi le pieghe della gonna. Kara nel mentre abbottonava la camicetta e la sistemava nel pantalone – Insomma sono il tuo capo!

Appunto perchè sei il mio capo, devo essere sempre veloce nelle consegne – sorrise Kara dandole un bacio sulla fronte – A stasera miss Luthor – corse via.

 

A month later

Alex dio lo so che non dovrei chiederti questi favori, ma mi fido di te – disse Lena aspettando la stampa  delle analisi che aveva fatto.

Tranquilla Lena, mi puoi chiedere i favori che vuoi, finchè posso li faccio volentieri – disse Alex prendendo i fogli che stavano uscendo dalla stampante ed iniziò a leggerli.

Che dicono, perchè stai facendo quella faccia Alex? – disse preoccupata Lena guardando sua “cognata”.

 É assurdo! – sollevò lo sguardo dai fogli su di lei – Sei incinta!

Cosa? Che cosa stai dicendo? – disse con un ghigno  Lena – Sai che non è possibile, io sto con Kara!

Si questo lo so, non hai visto più James vero?- chiese confusa.

Alex, mi stai accussando di tradire Kara? – sospirò sconcertata – Sai che non lo farei mai!

Cosa succede? – disse Brainy entrando nel reparto medico del CEO.

Nulla! – disse Lena recuperando la borsa ed uscendo.

Ho detto qualcosa che non dovevo? – disse guardando Alex che si limitò ad un’alzata di spalle.

 

Lena scrisse un messaggio a Kara, dicendole che dovevano parlare al più presto, che era urgente. Kara si precipitò quasi subito a casa della corvina.

Lena? Dove sei tesoro? – chiese entrando in casa Luthor, usando le chiavi che Lena le aveva dato.

In salotto – aveva la voce fioca di chi aveva pianto, anche se non era una cosa così brutta, ma inaspettata quanto assurda.

Ehi – la vide ranicchiata sul divano e si sedette al suo fianco – Lena mi fai preoccupare! Cosa succede?- chiese poggiando una mano sulla coscia dell’altra.

Non so come dirtelo – disse rivolgendole il suo sguardo metido di lacrime – Io, Kara, ti assicuro di non averti tradito – iniziò, voleva dare una spiegazione a quello che era successo.

Lena ma cosa stai dicendo – sorrise – Certo che non lo hai fatto – le prese le mani guardandola.

Sono incinta e non capisco come possa essere possibile – disse tutto d’un fiato Lena con lo guardo basso. Kara mandò giù un bel magone.

Di quanto sei? – le chiese.

Kara io ti sto dicendo che non so come possa essere successo e tu mi chiedi di quanto sono? – disse guardandola – Almeno che tu non sappia qualcosa che io non so.

Non credevo potesse essere possibile, ma sono stata io! – disse sedendosi meglio per guardarla – Un particolare allineamento celeste mi ha resa fertile e tu hai concepito – disse mordendosi un labbro.

Kara, mi stai prendendo in giro? Sei umana queste cose succedono solo agli alieni – disse Lena guardandola - almeno che...

Almeno che io non sia Supergirl – disse, ormai era inutile nasconderle la verità – Mi dispiace!

Mi hai mentito per tutto questo tempo? – disse scattando in piedi – Va via Kara per favore.

Lena, parliamone – la guardò mettendosi ugualmente in piedi.

Avresti dovuto farlo molto prima, va per favore – le aveva dato le spalle, segno che non volesse guardarla in faccia.

 

Voi lo sapevate e non mi avete detto nulla? – disse mentre camminava avanti e dietro a casa di J’onn guardando i suoi amici tutti seduti: Brainy, Alex, Nia, James, Kelly, Sam e il padrone di casa.

 

Di cosa stai parlando Lena? – chiesero Sam e Kelly confuse.

Che la mia fidanzata è Supergirl? – disse retorica guardando gli altri che certamente ne erano a conoscenza.

Cosa? – disse Sam sputando per poco quello che stava bevendo.

Ti assicuro che non lo sapevo – disse Kelly guardando prima Lena e poi suo fratello James e poi Alex stessa.

Lena tesoro, devi stare calma non è – disse Alex avvicinandosi.

So io cosa è meglio per il bambino Alex, grazie tante – disse spontaneamente e i ragazzi rimasero sorpresi – Si Kara mi ha messo incinta – disse voltandosi già verso la porta per andar via ed entrò in quel  momento Kara – Splendido – e proprio in quel momento accusò un dolore al basso ventre – Aww – portò le mani nel punto del dolore.

Lena- Alex scattò verso di lei e le disse di stare calma.

La porto al DEO – disse Kara già pronta a spiccare il volo.

Nooo – disse trucidandola con lo sguardo – Preferisco la macchina!

Lena non dire stupidaggini – intervenne Nia guardandola.

Va Kara, noi ti raggiungiamo con J’onn – disse Alex e Lena dopo il primo rifiuto si strinse a Kara, che in volo la portò all’agenzia.

Alex fece tutti i controlli dovuti, e lasciò Lena riposare.

Allora? – chiese subito Kara, appena la sorella uscì dalla sola – Come stanno?

Bene, Lena è molto stressata e il bambino credo abbia bisogno di un altro ambiente dove crescere, monitorato a dovere – disse guardando la sorella – Devi contattare Clark e dovete portare Lena ad Argo – sospirò – il piccolo potrebbe iniziare a crescere velocemente e noi non siamo in grado di dargli quello di cui necessita.

Ne hai parlato con lei? – chiese Kara incrociando le braccia al petto.

Sì, è d’accordo, ma ad una condizione – la guardò rammaricata.

Che io non vada con lei – sospirò – Okay chiamerò Clark – disse allontanandosi – Scusate – prese il telefono.

 

Starà bene? – chiese Kelly ad Alex mentre prendevano qualcosa al bar.

Chi delle due? – chiese Alex di rimando.

Che brutta situazione – sospirò – Intendo il bambino è una cosa bellissima, ma la cornice è un vero peccato – la guardò prendendole la mano.

La risolveranno! – sorrise stringendo la mano nella sua.

Kara non si godrà la gravidanza però – disse sospirando.

Fidati che Kara non demorderà così facilmente a questa imposizione – ridacchiò.

 

Miss Luthor – disse Clark entrando come Superman nella stanza salutando anche Kara.

Clark puoi chiamarmi Lena – ormai aveva compreso tutto molto più nitidamente, ma restava comunque ferita dalla persona che diceva di amarla.

Alura sarà felice di vedervi – disse guardando entrambe.

Kara non verrà con noi – disse chiara Lena e Clark guardò Kara che sollevò le spalle solamente annuendo.

Allora quando siamo pronti – disse Brainy entrando nella stanza – Le navicelle sono pronte e funzionanti, Kal – disse salutandolo.

Ciao Brainy è sempre un piacere! – sorrise e offrì la mano a Lena per scendere dal lettino. Prima di partire, Lena salutò Sam con un forse abbraccio e poi tutti gli altri, con un cenno del capo Kara e si sistemarono nella navicella con Clark.

 

Argo

Lena benvenuta su Argo – disse Alura quando finalmente i due ragazzi uscirono dalla navicella – è un piacere conoscerti! Kal, Kara? – chiese al nipote guardandolo.

Zia non poteva lasciare Nationale City sfornita! – disse coprendo il vero motivo che invece Lena disse senza mezzi termini.

Le ho chiesto io di non venire! – disse un tantino a disagio, si rese conto in quel momento  che aveva negato a Kara di rivedere sua madre – Avrei bisogno di riposare! – disse abbassando lo sguardo.

Certamente cara - sorrise Alura, mentre le circondava con un braccio le spalle- vieni ti accompagno nelle tue stanze.

Mi rendo conto adesso di aver negato a Kara, di rivederla  - disse Lena con le mani in mano, mentre entravano nella stanza.

Lena capisco benissimo come tu ti senta, scoprire che la donna che ami è Supergirl, che sia capace di procreare con un’altra donna e non sono d’accordo che ti abbia mentito, nonostante tutte le ragioni del mondo – spiegò guardandola – Adesso mettiti comoda e riposati, domani seguiremo te e il piccolo o piccola! – sorrise- Prozia sono diventata, adesso è bello pensare che diventerò nonna.

Lena le sorrise e si guardò intorno, un tantino spaesata, in quella stanza c’erano alcune foto di Kara da bambina, era così carina e quel dolce sorriso, lo stesso che aveva fatta innamorare.

 

Five month later

Dormito bene cara? – disse Alura entrando in camera di Lena, dopo aver aspettato che le aprisse.

Non tanto – disse facendole strada e sedendosi a tavola difronte a lei.

Incubi? – chiese guardandola – Te con un goccio di latte? – sorrise.

Si grazie – rispose al sorriso – E da quando sono arrivata qui – sospirò.

Ti mancava qualcuna immagino – sorrise dolcemente e Lena si trovò ad annuire, tra le braccia di Kara non le era più capitato di fare brutti sogni – Quando sei pronta vieni di sotto, il team ti aspetta per il controllo di routine – disse mettendosi in piedi.

Resti con me! – sorrise Lena guardandola.

A patto che mi chiami Alura! Sono 5 mesi che sei qui e sei la madre di mio nipote – sorrise prendendo un biscottino dal vassoio, risedendosi.

Alura sia – sorrise ricordando la prima volta che si erano date del tu con Kara – Parlami di Kara, come era da bambina? Ho visto delle sue fotografie, era così dolce, oddio lo è ancora – sorrise.

Kara era come è adesso, solare, altruista e dolce – spiegò guardandola – Avrà sicuramente voluto proteggerti! – disse ignara che Kara avvisata da Clark, che aveva sentito Lena agitata durante le notti trascorse, era proprio lì.

Non doveva proteggermi, sono una Luthor – sorrise.

Proprio perchè sei una Luthor l’ho fatto – disse Kara uscendo allo scoperto – Non sono qui da tanto!

Cosa ci fai qui? – disse Lena mettendosi in piedi – Ti avevo detto di starne fuori!

Vi lascio sole, però Lena cara, sta tranquilla! – disse Alura guardandola e poggiandole una mano sulla schiena. Aspettarono che fosse uscita e si guardarono.

Clark mi ha detto che non stai riposando bene, mi sono preoccupata – sorrise timidamente.

Non devi preoccuparti per me – disse incrociando le braccia sotto il seno – Come cresce! – disse toccandosi il pancino e guardò Kara e le venne da piangere.

Ehi no no – disse scattando verso di lei per abbracciarla – Shh va tutto bene! – disse tenendola stretta a se, con la testa di Lena poggiata sul suo seno - Devi stare tranquilla Lena, per favore! – le accarezzò i capelli.

Ti ho tenuta lontano da lui – disse singhiozzando tenendosi stretta a lei – Sono davvero una pessima madre

Cosa? Non dire sciocchezze, sai cosa penso che tu sia okay? – disse tenendola dalle spalle e fissandola negli occhi – Sarai una mamma fantastica! – le accarezzò il viso – Capisco di averti mentito su una cosa così importante, che hai perso la fiducia in me, ma facciamolo per il piccolo, facciamo pace – disse.

Hai avuto così tante occasioni Kara! – disse – E poi scoprirlo così è stata una vera botta!

Lo so, mia madre ti avrà detto che non era d’accordo con me vero? – sorrise tenendole le mani.

Tua madre è saggia quanto troppo apprensiva nei confronti del piccolo – rise toccandosi il pancino – Credo che le emozioni forti lo portino a crescere più velocemente – constatò.

Allora cerchiamo di non farlo eccitare – ridacchiò – Vuoi passeggiare un po con me? – disse porgendole la mano.

Raramente ti ho vista senza occhiali – sorrise – Andiamo si!

 

Percorsero i giardini di Argo assieme, parlando, Lena chiese aggiornamenti di Terra 38 e Kara chiese come si trovava lì, le rispose che tutti la trattavano con molta dolcezza ed erano felici per loro due.

Posso restare qui con te, se vuoi – disse guardandola alludendo ai brutti sogni e Lena sollevò solo le spalle.

 

Quella notte, Lena non riusciva a prendere sonno, aveva il terrore di chiudere gli occhi, così indossò la giacca da camera e messasi in piedi andò verso la camera di Kara, bussò lievemente e attese una risposa.

Vieni! – rispose Kara dall’interno.

Ti ho svegliata? – disse Lena timidamente aprendo la porta della camera da letto.

No ero sveglia, entra pure – si mise dritta poggiata alla testiera del letto e la guardò – Non riesci a dormire? – chiese indicandole il letto – Puoi dormire qui, io magari mi metto sulla poltrona

No resta dove sei – sorrise mettendosi seduta a letto e poi si sdraiò – Mi abbracci? – disse come se fosse un cucciolo indifeso in cerca di affetto e calore.

Certamente – conosceva la passione di Lena nell’essere abbracciata da dietro e così fece – Ciao piccolo – disse mettendo le mani sul pancino, la prima volta in assoluto. Sentì Lena sorridere e portò le sue mani su quelle di Kara – Buonanotte!

Buonanotte Kara – sorrise chiudendo gli occhi, e anzichè i soliti incubi, iniziò un sogno accaldato. Si svegliò e Kara era addormentata stringendola da dietro. Sussultò ad un colpetto del piccolo e gli mormorò qualcosa – Dormi! – si rivolse al piccolo.

Uhm qualcosa non va? – rispose Kara ancora ad occhi chiusi.

Non volevo svegliarti, perdonami – sussurrò.

Non importa – disse lasciandole alcuni baci sul collo e Lena rabbrividdì, Kara quando era assonnata faceva cose molto spontanee e automatiche.

Kara non – disse sentendosi tutto ad un tratto accaldata e in automatico, portò le mani di Kara sul suo seno pieno- Non dovremmo! – sussultò sentendo nuovamente le labbra di Kara infrangersi sulla pelle del collo. Portò una mano all’indietro sul viso di Kara e si voltò con il viso verso di lei e iniziò a baciarla con passione. Oddio se le era mancata, si voltò lentamente nell’abbraccio e Kara la toccò su tutto il corpo, facendola rabbrividire – Oh Kara!

Tutto okay? – disse aprendo gli occhi – Forse non dovremmo – sussultò.

No ho bisogno di te – disse tenendole le mani. Quella richiesta non sfuggì a Kara, che seppure assonnata, sapeva che quella era una chiara richiesta di usare la bocca in un altro modo. Il modo in cui Kara muoveva la lingua sulle parti più sensibili di Lena, era qualcosa che alla mora era mancato terribilmente – Oh Kara, uhm si – disse portando indietro le braccia e iniziò a provare la sensazione dell’orgasmo ormai vicino – Non fermarti tesoro mio- Kara non lo fece, continuò finche non la sentì rilassarsi sotto il suo tocco.

 

La mattina dopo a svegliare Kara, fu l’insistente bussare alla sua porta. Si alzò di scatto, non trovando neanche Lena al suo fianco, le venne in mente una sola cosa, era successo qualcosa.

Eccomi – disse aprendo la porta e ritrovandosi sua madre.

Fa presto, Lena sta partorendo, veloce – disse trafelata.

Come è possibile? – disse guardandola.

Se siete state insieme, avete accelerrato il tutto – ridacchiò appena – Sbrigati.

Volo- disse scendendo di sotto verso il reparto – Eccomi piccola sono qui! – disse guardando lo staff e poi Lena, metida di sudore.

Aww- disse in preda ad un contrazione – Karaaa

Sono qui Lena tesoro – disse prendendole la mano – Stringi quanto vuoi!

Non ero pronta a questo così prestoooo – disse strillando.

Ehi sei una Luthor, sei forte, ce la fai okay? – disse accarezzandole il viso.

Toccami un’altra volta e ti fulmino – disse trucidandola con lo sguardo.

Okay – Kara guardò lo staff e loro sorrisero – Suppongo sia tutto normale!

 

Dopo varie urla, invettive contro Kara, e una mano stranamente dolorante, il piccolo uscì e Lena potè prenderlo tra le sue braccia.

Oddio sei così piccolo amore della mamma – sorrise accarezzandone il profilo minuto – Vedi qui c’è anche mamma Kara – sorrise porgendo il piccolo a Kara dopo averlo baciato sulla fronte. La bionda lo prese tra le sue braccia e vide Lena svenire, subito lo staff la fece uscire e intervenne.

Kara tesoro, ma è bellissimo – disse Alura avvicinandosi a lei e al nipotino – Bruno come Lena! Ciao piccolo – sorrise guardando sua figlia – Starà bene! Non sarà una kryptoniana ma ha forza da vedere! – sorrise abbracciandola.

 

Guarda piccolo, la mamma si sta svegliando – disse Kara vedendo Lena aprire lentamente gli occhi.

Kara? – la guardò esausta- Sta bene? – sorrise allungando una mano verso il piccolo.

Sta benissimo, come la mamma! Sei solo molto stremata  - disse dandole un bacio sulla fronte.

Ti amo! – disse Lena guardandola negli occhi e accarezzandole il viso.

Lena ti amo anche io, tantissimo!- disse aiutandola a mettersi dritta sul letto così che le potesse mettere il piccolo tra le braccia.

Questo piccolo non ha ancora un nome – disse Alura entrando nella stanza. Lena e Kara si guardarono ed esclamarono insieme Lewis.

Lewis El Luthor Danvers – pronunciò Lena sorridendo a Kara.

Vado a riferire – disse la mamma di Kara, che si voltò al richiamo di Lena.

La nonna deve prenderlo in braccio – sorrise porgendoglielo.

Non tengo un bambino in braccio da tanto tempo – ammise.

Forza mamma, è tuo nipote! – sorrise Kara, e sua mamma lo prese.

 

Earth 38

Pretendo di tenerlo in braccio finchè non cresce  - disse Alex minacciando tutti con un dito. Lena e Kara ridevano di quanto fosse protettiva zia Alex, con il piccolo Lewis.

Zia Alex non azzardarti a viziare nostro figlio, sennò me la prenderò con te, quando farà qualche marachella alla Luthor maniera – disse Lena guardando sua cognata.

E’ mio nipote saprò come gestirlo! – rispose. Stavano festeggiando il battesimo di Lewis, come da tradizione, una cosa molto tranquilla. Lena aveva perdonato Kara, chiedendole che non ci sarebbero dovuti essere più segreti tra loro; Kara sapeva molte più cose di Lena, ma non cambiavano cosa provava e pensava di lei. Stessa cosa valeva per Lena, amava Kara indifferentemente da dove provenisse.

Spero tu sappia gestire anche l’emergenza popo, zia Alex – disse Kara avvicinandosi al piccolo – Lewis fa tanta cacca profumata – ridacchiò mettendo una mano sulla spalla di sua sorella.

 

Che ci fai qui? – disse Kara uscendo sul balcone di casa Luthor, dopo che tutti erano andati via e Lewis dormiva tranquillo nella sua culletta accanto al letto di mamma e mamma.

Avevo bisogno di un po’ di aria! – disse porgendole un bigliettino inviatele da sua madre – Ho paura per Lewis!

Ehi? Non ne devi avere, ha due mamme pronto a difenderlo, e altrettanti zii pronti a tutto pur di proteggerlo – la strinse tra le braccia- Ah a tal proposito – disse staccandosi appena e mettendosi in ginocchio davanti a Lena- Sei la donna più paziente e compassionevole che io conosca, potevi mandarmi al diavolo quando hai scoperto che ti avevo mentito per così tanto tempo, ma tu hai fatto l’esatto contrario,  quindi Lena Keiran Luthor, vuoi farmi l’onore di diventare mia moglie, per amarti e proteggerti per sempre? – sorrise aprendo la scatoletta e mostrandola all’altra, che commossa come mai si era vista una Luthor, rispose annuendo solamente – E’ un si? – chiese Kara guardandola, Lena le prese le mani e la tirò su, la baciò teneramente, abbracciata a lei e poi sussurrò quel sì, con grande emozione.

Sì, Kara Zor-El Danvers, voglio che tu mi ami e protegga per sempre, se mi farai l’onore di poter fare la stessa cosa- disse toccandole la punta del naso con il suo. Kara annuì stringendola fortissimo a se.

 

  
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