1° anno
 
Mason era convinto che fosse sbagliato affidarsi ai pregiudizi.
I Serpeverde non potrebbero avere un animale più adatto, velenosi e subdoli dal primo all’ultimo, immaginava fosse solo un’esagerazione figlia della rivalità tra Case.
Ricordava bene il momento dello smistamento, il nervosismo, l’impazienza e le seguenti, infantili, proteste di Mabel, il Cappello Parlante lo aveva smistato a Corvonero.
La pantomima della neo-Grifondoro gli fece desiderare che qualcuno gli facesse un incantesimo per sprofondare nel pavimento.
Quando cominciarono le derisioni delle serpi, di una di loro in particolare, l’imbarazzo divenne rabbia.
Conobbe in quel modo Pacifica Northwest.
Sentì subito di odiarla.
 
 
2° anno
 
Era decisamente l’ultima persona che si aspettava.
-Onestamente, pensavo che i Corvonero fossero intelligenti.-
Ovviamente, non poteva essere che per quello, illuso lui, si era aspettato almeno una parola gentile per una volta.
Sperava di impressionare Wendy entrando nella squadra di Quidditch, ci aveva rimediato uno scontro poco piacevole contro un pino e la conseguente visita in infermeria.
Piatto troppo ghiotto perché Pacifica non ci si ficcasse.
-Lo dico per il tuo bene, Mason, rinuncia, la tua è una battaglia persa in partenza!-
Quando poi però la Tassorosso del quinto anno passò per accertarsi delle sue condizioni, la Serpeverde sentì la tossicità del suo veleno aumentare.
 
 
3° anno
 
Le battaglie con Pacifica erano la quotidianità.
Frecciatine, provocazioni, insulti più o meno velleitari, di certo nessuno dei due intendeva cedere.
Mabel aveva iniziato a sostenere che Pacifica non fosse così male, da quella strana avventura coi folletti, l’aveva pure invitata a studiare insieme, aveva fatto storcere il naso a tutti, lui in primis.
-Voi Grifondoro siete troppo ottimisti, sorella. L’avessi dimenticato, Pacifica Northwest è una vipera! Non credere si tratti di invidia, glielo direi in faccia.-
Quando bussarono alla porta e andò ad aprire incrociò un paio d’occhi azzurri carichi di fiele.
-Sei una vipera!-
-Attento che non ti morda, uccellaccio spennacchiato.-
La battaglia continuava.
 
 
4° anno
 
Non aveva un appuntamento per il Ballo del Ceppo, non era sorpresa.
-Strano che tu non abbia invitato la Tassorosso, potrebbe essere la tua ultima occasione.-
Lui non distolse lo sguardo dal libro che stava leggendo.
-Siamo amici, me ne sono fatto una ragione.- non era vero, rituffarsi tra le parole di Scamander lo aiutava a non pensarci.
-Non che avessi possibilità. Io non ho ancora scelto con chi andare invece.- sperava recepisse il messaggio, lui non la guardò neanche.
Pacifica storse il naso.
Con un gesto secco gli fece cadere il libro dalle mani.
-Ehi, ma che ti è preso stavolta?-
-Idiota.- biascicò lei, prima di andarsene offesa.
 
 
5° anno
 
Accidenti a Mabel e alle sue assurde idee.
-Giuro che quando usciremo da qui, la tramuterò in un furetto e la lancerò in mezzo agli ippogrifi.-
Chiusi nel ripostiglio delle scope per “confrontarsi”, diceva.
E purtroppo Pacifica non era più la ragazzina del primo anno, il suo corpo diventava sempre più simile a quello di una donna.
Troppe volte, ultimamente, il suo sguardo si era posato su di lei, troppe volte aveva fantasticato sulla morbidezza delle sue labbra.
-Allora?-
Alzò gli occhi, notò il rossore sulle sue guance.
-Mi baci tu o lo faccio io?-
Quel giorno poté constatare che, sì, le sue labbra erano morbide come immaginava.
 
 
6° anno
 
Quando lo raggiunse nella sua stanza, la lettera nella sua mano era già un groviglio accartocciato.
-Cosa ti è successo?- era preoccupato.
Gli lanciò il foglio strapazzato.
Prima ancora che se ne accorgesse lei lo stava già baciando con passionale trasporto.
Lo spinse sul letto, cominciando a sbottonargli la camicia.
-Non mi interessa cosa vuole lui, non permetterò più che controlli la mia vita.-
Quello che voleva lei era lì.
Da lì fu un turbinio di baci e vestiti che cadevano a terra.
Era dove voleva essere, con chi voleva essere.
 
 
7° anno
 
La Testa di Mabel sulla sua spalla lo portò a invidiarla, come riusciva a dormire?
Pacifica, all’altro fianco, gli strinse la mano.
-Hai paura?-
-Chi non ne avrebbe?-
Cipher sarebbe arrivato a breve, l’ombra della guerra incombeva.
Raggomitolati nel loro angolino nella Sala Grande, Serpe e Corvo ora si sostenevano a vicenda.
Ora Mason scacciava il pensiero dell’occhio giallo dalla sua testa stringendole la mano, Pacifica i legami di una famiglia che aveva cercato di plasmarla e da cui aveva trovato la forza di allontanarsi.
-Cerchiamo di non morire.-
La strinse ancora più a sé, avrebbe potuto perderla in ogni momento.
-Riprendiamoci Hogwarts, tutti insieme.-
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autore:
Allora, non credo di essere il primo ad aver mai immaginato i personaggi di Gravity Falls in questo contesto, mi sembra anche parecchio strane non averci trovato storie a riguardo, perché un po' è un peccato.
Vi dico solo che l’idea per queste piccole storie è nata ripensando al fatto che il “You’re the worst!” di Dipper verso Pacifica in italiano è stato reso con “Sei una vipera!” e da lì tutto il resto, ho deciso di lasciare la traduzione italiana nella terza drabble appunto come omaggio all’ispirazione che mi è venuta.
Magari scriverò altre storie con questa ambientazione in futuro, dipenderà tutto dall’ispirazione ovviamente.
Intanto spero che questa piccola raccolta vi sia piaciuta, se avete domande fate pure e cercherò di rispondervi e per il momento vi saluto, arrivederci a tutti.