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Autore: Sinnheim    19/08/2019    0 recensioni
Spin-off tratto dalla serie "A Dance of Light and Shadow"
Qui sono raccolte le leggende legate all'Universo Magico: che siano eroi, re, assassini o persone comuni, ognuno di loro lasciò un segno marcato del proprio passaggio in questo mondo, scrivendo le origini di chi oggi ne vive il ricordo.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Dance of Light and Shadow'
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DORIAN E LORIAN, I DRAGHI GEMELLI

 

 

 

11 Agosto, anno 1232, Era del Sole

 

Mio buon amico,

oggi è il compleanno mio e di mio fratello Dorian! Compiamo dieci anni e, presto, potremo iniziare l'addestramento alle arti magiche!

Dicono che la Fiamma del Drago sia molto difficile da padroneggiare, per questo è necessario cominciare a studiarla fin da giovanissimi.

Se devo essere sincero, ho un po' paura... e se non riesco a controllarla? E se non ci riesce mio fratello? I nostri genitori sembrano così impazienti di farci iniziare, spero vada tutto bene. Sono molto oppressivi, soprattutto nei miei confronti.

A volte ho la sensazione che ignorino troppo Dorian. Non fanno altro che dirmi quanto io sia importante per loro, mentre a mio fratello non rivolgono mai parole del genere.

Gli adulti non li capisco proprio. Nonostante tutto, non vedo l'ora di iniziare!

 

 

20 Settembre, anno 1233, Era del Sole

 

Mio buon amico,

è già passato un anno, è proprio volato via. Il nostro addestramento procede bene: ora so creare piccole palle di fuoco e sono in grado di guarire in fretta da ferite leggere, e Dorian è al mio stesso livello.

Dicono che sono progressi notevoli per due bambini di undici anni, a quanto pare abbiamo un grande potenziale.

Mi sento molto orgoglioso, sia di me stesso, sia di mio fratello! Gli istruttori non fanno altro che ripetermi quanto io sia speciale, che tutti si aspettano molto da me.

Dicono che devo impegnarmi molto perché, da me, dipenderà il futuro del regno. Dicono che diventerò addirittura re!

Non saprei dire se sono seri oppure no, ma io non ci do peso. Tutto ciò che voglio fare è rincorrere Dorian nel castello lanciando lingue di fuoco.

Più di una volta abbiamo incendiato le tende. So che non lo dovremmo fare, ma è troppo divertente!



12 Dicembre, anno 1236, Era del Sole

 

Mio buon amico,

oggi i miei genitori mi hanno portato nella galleria d'arte dove sono esposti i ritratti di tutti i sovrani di Domino.

Mi hanno fatto un discorso molto lungo, dicendo cose del tipo Lorian, sei destinato a grandi cose, oppure, Lorian, questo è il tuo destino, e bla, bla, bla.

Quella solfa non era nuova alle mie orecchie: è da quando sono piccolo che sento continuamente questa filastrocca. Sono molto infastidito e arrabbiato, e non solo per questa vicenda.

Dieci minuti, mio buon amico. Solo dieci minuti sono serviti per determinare il destino di due esseri umani. Io nacqui per primo, mentre Dorian dieci minuti dopo.

Sono il maggiore perché sono nato prima, e diventerò re solo per una questione di orologio.

Una vita in cui io sono stato trattato con i guanti bianchi, mentre mio fratello veniva a malapena considerato. Tutto questo solo per dieci, dannati, minuti.

Non è giusto. Dorian merita una possibilità. Un re dovrebbe essere il migliore tra gli uomini, non il più veloce a nascere.



7 Febbraio, anno 1237, Era del Sole

 

Mio buon amico,

ultimamente mi sento molto confuso. Non importa quanto io mi impegni, non importa le imprese portate a termine, i miei genitori hanno occhi solo per Dorian.

Non capisco cosa stia succedendo: non erano mai stati così in apprensione per lui.

Ovviamente ne sono molto contento: era ora che distogliessero un po' l'attenzione da me per dedicarle anche a mio fratello.

C'è una cosa che non capisco, però: perché non riescono a vederci allo stesso modo sempre? Siamo entrambi loro figli! Siamo... uguali. Nell'aspetto, nelle abilità, per gli dei, anche nel carattere sotto certi aspetti.

Perché, allora, questo comportamento improvviso? Ho forse fatto qualcosa di sbagliato? Li ho forse delusi e ora vogliono usare Dorian per punirmi così?



9 Aprile, anno 1237, Era del Sole

 

Mio buon amico,

non era solo una mia paranoia, qui sta succedendo davvero qualcosa di strano!

Dorian passa sempre più tempo da solo con i nostri istruttori, sono giorni che non ci alleniamo insieme. Ogni volta che provo ad avvicinarlo lui sorride stanco, mi dice che non è un buon momento e va via. Sta diventando sempre più schivo.

Ho quindici anni maledizione, sono abbastanza grande da cogliere questi comportamenti. Rivoglio mio fratello, mi manca.



27 Maggio, anno 1237, Era del Sole

 

Mio buon amico,

finalmente l'arcano è stato svelato. Dorian è... il principe ereditario di Domino. Diventerà re.

Lui... lui che è il fratello minore, lui che è sempre stato ignorato dai nostri genitori.

Io... perché? Non ho forse fatto tutto quello che mi hanno sempre chiesto? Non sono stato perfetto in tutto? È tutta la mia dannata vita che non fanno altro che ripetermi quanto io sia speciale, quanto io sia importante, che un giorno diventerò re, e ora mi gettano via come immondizia!

Dev'esserci un motivo se, di punto in bianco, hanno scelto Dorian come principe ereditario.

Sono sicuro che vogliono usarlo per qualche motivo. Io non... non posso crederci. Non posso. Non voglio.



1 Giugno, anno 1237, Era del Sole

 

Mio buon amico,

a quanto pare, sono un ragazzo irrequieto.

Dicono che ho la tendenza alla ribellione, che spesso faccio di testa mia senza ascoltare nessuno.

Dorian, invece... lui è calmo. È sempre diligente in quello che fa, è accondiscendente. Mio fratello è una perfetta marionetta da gestire, io invece no.

Alla fine, Dorian ha vuotato il sacco e si è confidato con me. Sono chiuso in camera mia da giorni: non faccio che stringere i denti e piangere lacrime che bruciano più del fuoco.

Vogliono usare Dorian per i capricci della corte, vogliono avere il futuro re in pugno esattamente come lo è stato mio padre.

Perché, perché la Stirpe del Drago si è abbassata a essere un vile strumento corrotto di un gregge di pecore codarde?

Io, mio fratello, noi siamo i draghi di Domino. Non possono domarci!



4 Maggio, anno 1242, Era del Sole

 

Mio buon amico,

è arrivato il momento. Ora che ho vent'anni, dopo interminabili allenamenti intensivi, posso finalmente realizzare il desiderio che covo da così tanto tempo.

Domani sarà la festa dell'Ascesa del Drago, il giorno in cui Helios fu scelto dal Drago divino come primo della nostra stirpe.

Dorian verrà investito ufficialmente del titolo di principe erede e lì, interverrò io. Mi appellerò alle antiche usanze e sfiderò a duello il futuro re.

Lo sconfiggerò e prenderò il suo posto, salvando mio fratello da una vita di inganni e Domino da quel circolo di corruzione in cui è invischiata.

Nessuno si aspetta una mossa del genere, i nobili tremeranno tutti al mio cospetto. Il Drago divorerà i parassiti una volta per tutte.



5 Maggio, anno 1242, Era del Sole

...........per gli dei........ oh dei, cosa ho fatto...... che qualcuno mi aiuti, ascoltate le mie preghiere, vi prego.......vi prego.......

 

 

18 Gennaio, anno 1262, Era del Sole

 

Mio caro amico,

non... non aprivo le tue pagine da tanto di quel tempo... vent'anni. Sì, venti. Una vita, praticamente.

Non ho più scritto nulla, nemmeno cosa accadde quel giorno. Uh... penso sia ora di fare i conti col passato. Devo, sì, anche perché questo è il destino che mi attende.

Quando lanciai la mia sfida, come era prevedibile, tutti sudarono freddo; contavano sul silenzio di Dorian, non avevano messo in conto che avrei potuto scoprirli.

Mio fratello era così bello quel giorno. I capelli rossi e gli occhi azzurri erano esaltati dal suo completo regale e dal soprabito di pelle nera ornato in oro: era senz'altro la bella copia di me stesso.

Io, invece, ero così trasandato, lasciato andare all'odio. Non potevo rivelare a nessuno le mie intenzioni, tantomeno a mio fratello: se avessi dichiarato che stavo lanciando la mia sfida per salvarlo e per pulire la corruzione a corte, non lo avrebbero mai lasciato combattere, né lui lo avrebbe fatto di sua spontanea volontà per non ferirmi gravemente.

Ormai era troppo manipolato, così poco sé stesso... mi bolliva il sangue.

Se volevo avere successo dovevo recitare bene la mia parte, quindi dissi che ero lì per riprendere ciò che mi spettava di diritto: io ero il fratello maggiore, la corona mi era dovuta fin dall'infanzia. Mi era dovuta per quei dieci minuti.

Nessuno avrebbe mai dovuto conoscere la verità: sarei passato ai posteri come un usurpatore del trono.

Eppure... nonostante la delusione terribile negli occhi di mio fratello, nonostante la storia avrebbe infangato il mio nome per sempre, mi stava bene. Perché io ero... un drago. E i draghi non si piegano davanti a nulla.

In quanto a potenza e tecnica, ero infinitamente superiore a Dorian; mi allenai come un folle per anni mentre lui veniva preparato a governare, favorendo lo studio accademico a quello bellico. A malincuore, la corte e i regnanti furono costretti ad accettare: erano le tradizioni, dopotutto.

Il futuro re fu spogliato del suo bellissimo soprabito e la nostra arena fu allestita davanti agli occhi di centinaia di popolani.

Dorian mi implorò di non andare avanti, di fermarmi finché ero ancora in tempo; urlò che mi sarei condannato a vita per una corona che non meritava il mio valore. Stava cercando di salvarmi, come io stavo facendo con lui.

Cosa può andare storto, devo solo sconfiggerlo mi dissi, non dovevo uccidere per forza, bastava una resa.

Una resa che... non arrivò mai. Mio fratello non voleva pronunciare quelle parole, voleva proteggermi a tutti i costi, ma io non potevo permetterlo.

I miei colpi diventavano sempre più forti nella speranza che, prima o poi, gettasse la spugna.

Gli urlai: «Dichiarati sconfitto! Fallo, per l'amor degli dei!».

Ma lui si rifiutò. Quel... quel testone. Avevo dato per scontato che, fisicamente, fosse molto più debole di me, ma non lo era il suo spirito.

Lo colpii ancora, ancora e ancora, sempre più forte, sempre più disperato, fin quando... non si mosse più. Io ho ucciso mio fratello, con le mie mani.

Governo ormai da dieci anni; è stato davvero difficile e impegnativo smantellare anni e anni di complotti architettati da nobili corrotti. I tentativi di assassinio, ormai, non li conto più.

Sfortunatamente per loro, sono totalmente fuori dalla portata di chiunque: il mio potere magico è gigantesco.

Niente forgia bene quanto l'odio. E ora, beh... faccio del mio meglio per regnare in modo equo.

Il popolo non sa come prendermi, come era prevedibile, tanto che molti mi vedono come un assassino usurpatore ma, allo stesso tempo, sono colui che ha ripulito la corte e ha riportato la giustizia su Domino.

Oh Dorian... mi manchi tanto, fratello.



5 Maggio, anno 1262, Era del Sole

 

Mio buon amico,

sono eccitato e nauseato allo stesso tempo. In questa data maledetta, il Drago è apparso in sogno: mi ha parlato, ha detto che le mie azioni erano per un fine superiore e che ha sentito continuamente la mia profonda tristezza. Ha avuto pietà di me, e... ha deciso di svelarmi il segreto dei Custodi.

Mi ha spiegato come siamo collegati all'Universo, come siamo parte integrante di esso, e come la Fiamma stessa sia vincolata alla nostra anima.

C'è un modo: posso riportarlo indietro. Oh, Dorian...



23 Ottobre, anno 1265, Era del Sole

 

Mio buon amico,

questi tre anni di ricerche hanno dato i loro frutti. Sono finalmente riuscito a districare la matassa di teorie e formule che mi impedivano di trovare la soluzione a un quesito antico come la creazione.

Manca solo un tassello fondamentale: come posso restituire la vita spezzata? Come faccio a cavarmi la Fiamma dal petto e offrila al drago che custodisce l'anima di mio fratello?

È qualcosa che va oltre le mie competenze, qualcosa di... sì, oscuro. Non credo di avere molta scelta: devo rivolgermi a Priscilla, regina del pianeta Myrkar.



1 Novembre, anno 1300, Era del Sole

 

Mio buon amico,

ieri sono finalmente andato su Myrkar; la regina Priscilla ha impiegato cinque, lunghi anni per esaudire la mia richiesta.

Non mi sono mai fidato completamente della gente di quel mondo, anche per via della loro origine.

L'Universo magico deve essere sempre in equilibrio, una danza continua di magia bianca e nera; quando nacque Eden, in modo uguale e contrario nacque Myrkar.

Se il primo è fonte primaria di energia positiva, il secondo lo è di energia negativa. Questo pianeta è dimora degli esseri magici oscuri più potenti dell'Universo, nonché casa dell'unica stirpe reale che può eguagliarci in potenza.

È difficile liberarsi dei luoghi comuni: il fatto che siano esseri dotati di magia nera non vuol dire che siano malvagi, è qualcosa che non ha nessun tipo di legame con la natura magica.

La loro regina, Priscilla la Tempesta Oscura, è una donna molto particolare e insolitamente gentile. Nonostante ciò, non riesco comunque a stare del tutto tranquillo.

Domino e Myrkar sono alleati da tempo immemore, cosí mi rivolsi a lei per creare un manufatto che fosse in grado di recidere la Fiamma del Drago dal mio corpo. Certo, non pensavo ci impiegasse cinque anni, ma non mi lamento.

È un oggetto molto particolare: si presenta come una normale elsa di pugnale d'oro e ornata di gioielli, ma l'incantesimo oscuro di cui è dotata le permette di riconoscere l'anima spezzata di chi ha dovuto uccidere un consanguineo contro il suo volere.

Se la prendo in mano... una lama spettrale si materializza dall'elsa.

Priscilla asserisce che questa è in grado di proiettare all'esterno la mia Fiamma del Drago: se la pugnalerò, il mio debito sarà ripagato.

Ora sono qui, su Domino, davanti la tomba di mio fratello. Sono pronto.



25 Dicembre, anno 1300, Era del Sole

 

Mio buon amico,

oggi Dorian mi ha costretto a portarlo a pesca.

Fa un freddo cane, ma non ho declinato; spesso dice che il freddo pungente e il caldo intenso lo fanno sentire vivo.

Non ho la più pallida idea di cosa abbia passato da morto. Non vuole parlarmene per nessuna ragione al mondo, ma va bene così: sono cose che un comune mortale non dovrebbe mai sapere.

Ho delegato gli affari del regno ai miei fidati assistenti e ce la siamo svignata, proprio come quando eravamo piccoli; il lago si trova a pochi chilometri dal castello, è diventato il nostro ritrovo abituale.

Noi due, le canne da pesca, e il silenzio.

In queste finestre di tranquillità, ci siamo detti tutto ciò che c'era da dire: le mie vere intenzioni di quel giorno, come l'ho riportato indietro, il dolore patito... tutto, abbiamo parlato proprio di tutto.

Ora è il mio braccio destro. Mi aiuta a governare ed è il mio agente incaricato di tenere a bada le mire espansionistiche della nobiltà.

È perfetto per questo lavoro: ragiona bene, è molto acuto e sveglio, e... beh, è l'unico Custode rimasto che può ancora usare la Fiamma del Drago. Ho sacrificato il mio potere per riportarlo tra i vivi.

A volte, chiede se mi manca tutta quella potenza distruttiva che avevo coltivato con tanta fatica, ma la mia risposta è sempre la stessa.

Il mio adorato fratellino, la parte migliore di me. Non potrà mai essere sostituito dal potere forgiato nell'odio. Mai.

  
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