DORIAN E
LORIAN, I DRAGHI GEMELLI
11
Agosto, anno 1232, Era del Sole
Mio buon
amico,
oggi
è il
compleanno mio e di mio fratello Dorian! Compiamo dieci anni e, presto,
potremo
iniziare l'addestramento alle arti magiche!
Dicono che
la Fiamma del Drago sia molto difficile da padroneggiare, per questo
è
necessario cominciare a studiarla fin da giovanissimi.
Se devo
essere sincero, ho un po' paura... e se non riesco a controllarla? E se
non ci
riesce mio fratello? I nostri genitori sembrano così
impazienti di farci
iniziare, spero vada tutto bene. Sono molto oppressivi, soprattutto nei
miei
confronti.
A volte ho
la sensazione che ignorino troppo Dorian. Non fanno altro che dirmi
quanto io
sia importante per loro, mentre a mio fratello non rivolgono mai parole
del
genere.
Gli adulti
non li capisco proprio. Nonostante tutto, non vedo l'ora di iniziare!
20
Settembre, anno 1233, Era del Sole
Mio buon
amico,
è
già
passato un anno, è proprio volato via. Il nostro
addestramento procede bene:
ora so creare piccole palle di fuoco e sono in grado di guarire in
fretta da
ferite leggere, e Dorian è al mio stesso livello.
Dicono che
sono progressi notevoli per due bambini di undici anni, a quanto pare
abbiamo
un grande potenziale.
Mi sento
molto orgoglioso, sia di me stesso, sia di mio fratello! Gli istruttori
non
fanno altro che ripetermi quanto io sia speciale, che tutti si
aspettano molto
da me.
Dicono che
devo impegnarmi molto perché, da me, dipenderà il
futuro del regno. Dicono che
diventerò addirittura re!
Non saprei
dire se sono seri oppure no, ma io non ci do peso. Tutto ciò
che voglio fare è
rincorrere Dorian nel castello lanciando lingue di fuoco.
Più
di una
volta abbiamo incendiato le tende. So che non lo dovremmo fare, ma
è troppo
divertente!
12
Dicembre, anno 1236, Era del Sole
Mio buon
amico,
oggi i
miei genitori mi hanno portato nella galleria d'arte dove sono esposti
i
ritratti di tutti i sovrani di Domino.
Mi hanno
fatto un discorso molto lungo, dicendo cose del tipo Lorian, sei destinato a grandi cose,
oppure, Lorian, questo
è il tuo
destino, e bla, bla, bla.
Quella
solfa non era nuova alle mie orecchie: è da quando sono
piccolo che sento
continuamente questa filastrocca. Sono molto infastidito e arrabbiato,
e non
solo per questa vicenda.
Dieci
minuti, mio buon amico. Solo dieci minuti sono serviti per determinare
il
destino di due esseri umani. Io nacqui per primo, mentre Dorian dieci
minuti
dopo.
Sono il
maggiore perché sono nato prima, e diventerò re
solo per una questione di
orologio.
Una vita
in cui io sono stato trattato con i guanti bianchi, mentre mio fratello
veniva
a malapena considerato. Tutto questo solo per dieci, dannati, minuti.
Non
è
giusto. Dorian merita una possibilità. Un re dovrebbe essere
il migliore tra
gli uomini, non il più veloce a nascere.
7
Febbraio, anno 1237, Era del Sole
Mio buon
amico,
ultimamente
mi sento molto confuso. Non importa quanto io mi impegni, non importa
le
imprese portate a termine, i miei genitori hanno occhi solo per Dorian.
Non
capisco cosa stia succedendo: non erano mai stati così in
apprensione per lui.
Ovviamente
ne sono molto contento: era ora che distogliessero un po' l'attenzione
da me
per dedicarle anche a mio fratello.
C'è
una
cosa che non capisco, però: perché non riescono a
vederci allo stesso modo
sempre? Siamo entrambi loro figli! Siamo... uguali. Nell'aspetto, nelle
abilità, per gli dei, anche nel carattere sotto certi
aspetti.
Perché,
allora, questo comportamento improvviso? Ho forse fatto qualcosa di
sbagliato?
Li ho forse delusi e ora vogliono usare Dorian per punirmi
così?
9
Aprile, anno 1237, Era del Sole
Mio buon
amico,
non era
solo una mia paranoia, qui sta succedendo davvero qualcosa di strano!
Dorian
passa sempre più tempo da solo con i nostri istruttori, sono
giorni che non ci
alleniamo insieme. Ogni volta che provo ad avvicinarlo lui sorride
stanco, mi
dice che non è un buon momento e va via. Sta diventando
sempre più schivo.
Ho
quindici anni maledizione, sono abbastanza grande da cogliere questi
comportamenti. Rivoglio mio fratello, mi manca.
27
Maggio, anno 1237, Era del Sole
Mio buon
amico,
finalmente
l'arcano è stato svelato. Dorian è... il principe
ereditario di Domino.
Diventerà re.
Lui... lui
che è il fratello minore, lui che è sempre stato
ignorato dai nostri genitori.
Io...
perché? Non ho forse fatto tutto quello che mi hanno sempre
chiesto? Non sono
stato perfetto in tutto? È tutta la mia dannata vita che non
fanno altro che
ripetermi quanto io sia speciale, quanto io sia importante, che un
giorno
diventerò re, e ora mi gettano via come immondizia!
Dev'esserci
un motivo se, di punto in bianco, hanno scelto Dorian come principe
ereditario.
Sono
sicuro che vogliono usarlo per qualche motivo. Io non... non posso
crederci.
Non posso. Non voglio.
1
Giugno, anno 1237, Era del Sole
Mio buon
amico,
a quanto
pare, sono un ragazzo irrequieto.
Dicono che
ho la tendenza alla ribellione, che spesso faccio di testa mia senza
ascoltare
nessuno.
Dorian,
invece... lui è calmo. È sempre diligente in
quello che fa, è accondiscendente.
Mio fratello è una perfetta marionetta da gestire, io invece
no.
Alla fine,
Dorian ha vuotato il sacco e si è confidato con me. Sono
chiuso in camera mia
da giorni: non faccio che stringere i denti e piangere lacrime che
bruciano più
del fuoco.
Vogliono
usare Dorian per i capricci della corte, vogliono avere il futuro re in
pugno
esattamente come lo è stato mio padre.
Perché,
perché la Stirpe del Drago si è abbassata a
essere un vile strumento corrotto
di un gregge di pecore codarde?
Io, mio
fratello, noi siamo i draghi di Domino. Non possono domarci!
4
Maggio, anno 1242, Era del Sole
Mio buon
amico,
è
arrivato
il momento. Ora che ho vent'anni, dopo interminabili allenamenti
intensivi,
posso finalmente realizzare il desiderio che covo da così
tanto tempo.
Domani
sarà la festa dell'Ascesa del Drago, il giorno in cui Helios
fu scelto dal
Drago divino come primo della nostra stirpe.
Dorian
verrà investito ufficialmente del titolo di principe erede e
lì, interverrò io.
Mi appellerò alle antiche usanze e sfiderò a
duello il futuro re.
Lo
sconfiggerò e prenderò il suo posto, salvando mio
fratello da una vita di
inganni e Domino da quel circolo di corruzione in cui è
invischiata.
Nessuno si
aspetta una mossa del genere, i nobili tremeranno tutti al mio
cospetto. Il
Drago divorerà i parassiti una volta per tutte.
5
Maggio, anno 1242, Era del Sole
...........per
gli dei........ oh dei, cosa ho fatto...... che qualcuno mi aiuti,
ascoltate le
mie preghiere, vi prego.......vi prego.......
18
Gennaio, anno 1262, Era del Sole
Mio caro
amico,
non... non
aprivo le tue pagine da tanto di quel tempo... vent'anni.
Sì, venti. Una vita,
praticamente.
Non ho
più
scritto nulla, nemmeno cosa accadde quel giorno. Uh... penso sia ora di
fare i
conti col passato. Devo, sì, anche perché questo
è il destino che mi attende.
Quando
lanciai la mia sfida, come era prevedibile, tutti sudarono freddo;
contavano
sul silenzio di Dorian, non avevano messo in conto che avrei potuto
scoprirli.
Mio
fratello era così bello quel giorno. I capelli rossi e gli
occhi azzurri erano
esaltati dal suo completo regale e dal soprabito di pelle nera ornato
in oro:
era senz'altro la bella copia di me stesso.
Io,
invece, ero così trasandato, lasciato andare all'odio. Non
potevo rivelare a
nessuno le mie intenzioni, tantomeno a mio fratello: se avessi
dichiarato che
stavo lanciando la mia sfida per salvarlo e per pulire la corruzione a
corte,
non lo avrebbero mai lasciato combattere, né lui lo avrebbe
fatto di sua
spontanea volontà per non ferirmi gravemente.
Ormai era
troppo manipolato, così poco sé stesso... mi
bolliva il sangue.
Se volevo
avere successo dovevo recitare bene la mia parte, quindi dissi che ero
lì per
riprendere ciò che mi spettava di diritto: io ero il
fratello maggiore, la
corona mi era dovuta fin dall'infanzia. Mi era dovuta per quei dieci
minuti.
Nessuno
avrebbe mai dovuto conoscere la verità: sarei passato ai
posteri come un
usurpatore del trono.
Eppure...
nonostante la delusione terribile negli occhi di mio fratello,
nonostante la
storia avrebbe infangato il mio nome per sempre, mi stava bene.
Perché io
ero... un drago. E i draghi non si piegano davanti a nulla.
In quanto
a potenza e tecnica, ero infinitamente superiore a Dorian; mi allenai
come un
folle per anni mentre lui veniva preparato a governare, favorendo lo
studio
accademico a quello bellico. A malincuore, la corte e i regnanti furono
costretti ad accettare: erano le tradizioni, dopotutto.
Il futuro
re fu spogliato del suo bellissimo soprabito e la nostra arena fu
allestita
davanti agli occhi di centinaia di popolani.
Dorian mi
implorò di non andare avanti, di fermarmi finché
ero ancora in tempo; urlò che
mi sarei condannato a vita per una corona che non meritava il mio
valore. Stava
cercando di salvarmi, come io stavo facendo con lui.
Cosa
può andare storto, devo solo sconfiggerlo mi
dissi, non dovevo uccidere
per forza, bastava una resa.
Una resa
che... non arrivò mai. Mio fratello non voleva pronunciare
quelle parole,
voleva proteggermi a tutti i costi, ma io non potevo permetterlo.
I miei
colpi diventavano sempre più forti nella speranza che, prima
o poi, gettasse la
spugna.
Gli urlai:
«Dichiarati sconfitto! Fallo, per l'amor degli
dei!».
Ma lui si
rifiutò. Quel... quel testone. Avevo dato per scontato che,
fisicamente, fosse
molto più debole di me, ma non lo era il suo spirito.
Lo colpii
ancora, ancora e ancora, sempre più forte, sempre
più disperato, fin quando...
non si mosse più. Io ho ucciso mio fratello, con le mie mani.
Governo
ormai da dieci anni; è stato davvero difficile e impegnativo
smantellare anni e
anni di complotti architettati da nobili corrotti. I tentativi di
assassinio,
ormai, non li conto più.
Sfortunatamente
per loro, sono totalmente fuori dalla portata di chiunque: il mio
potere magico
è gigantesco.
Niente
forgia bene quanto l'odio. E ora, beh... faccio del mio meglio per
regnare in
modo equo.
Il popolo
non sa come prendermi, come era prevedibile, tanto che molti mi vedono
come un
assassino usurpatore ma, allo stesso tempo, sono colui che ha ripulito
la corte
e ha riportato la giustizia su Domino.
Oh
Dorian... mi manchi tanto, fratello.
5
Maggio, anno 1262, Era del Sole
Mio buon
amico,
sono
eccitato e nauseato allo stesso tempo. In questa data maledetta, il
Drago è
apparso in sogno: mi ha parlato, ha detto che le mie azioni erano per
un fine
superiore e che ha sentito continuamente la mia profonda tristezza. Ha
avuto
pietà di me, e... ha deciso di svelarmi il segreto dei
Custodi.
Mi ha
spiegato come siamo collegati all'Universo, come siamo parte integrante
di
esso, e come la Fiamma stessa sia vincolata alla nostra anima.
C'è
un
modo: posso riportarlo indietro. Oh, Dorian...
23
Ottobre, anno 1265, Era del Sole
Mio buon
amico,
questi tre
anni di ricerche hanno dato i loro frutti. Sono finalmente riuscito a
districare la matassa di teorie e formule che mi impedivano di trovare
la
soluzione a un quesito antico come la creazione.
Manca solo
un tassello fondamentale: come posso restituire la vita spezzata? Come
faccio a
cavarmi la Fiamma dal petto e offrila al drago che custodisce l'anima
di mio
fratello?
È
qualcosa
che va oltre le mie competenze, qualcosa di... sì, oscuro.
Non credo di avere
molta scelta: devo rivolgermi a Priscilla, regina del pianeta Myrkar.
1
Novembre, anno 1300, Era del Sole
Mio buon
amico,
ieri sono
finalmente andato su Myrkar; la regina Priscilla ha impiegato cinque,
lunghi
anni per esaudire la mia richiesta.
Non mi
sono mai fidato completamente della gente di quel mondo, anche per via
della
loro origine.
L'Universo
magico deve essere sempre in equilibrio, una danza continua di magia
bianca e
nera; quando nacque Eden, in modo uguale e contrario nacque Myrkar.
Se il
primo è fonte primaria di energia positiva, il secondo lo
è di energia
negativa. Questo pianeta è dimora degli esseri magici oscuri
più potenti
dell'Universo, nonché casa dell'unica stirpe reale che
può eguagliarci in
potenza.
È
difficile liberarsi dei luoghi comuni: il fatto che siano esseri dotati
di
magia nera non vuol dire che siano malvagi, è qualcosa che
non ha nessun tipo
di legame con la natura magica.
La loro
regina, Priscilla la Tempesta Oscura, è una donna molto
particolare e
insolitamente gentile. Nonostante ciò, non riesco comunque a
stare del tutto
tranquillo.
Domino e
Myrkar sono alleati da tempo immemore, cosí mi rivolsi a lei
per creare un
manufatto che fosse in grado di recidere la Fiamma del Drago dal mio
corpo.
Certo, non pensavo ci impiegasse cinque anni, ma non mi lamento.
È
un
oggetto molto particolare: si presenta come una normale elsa di pugnale
d'oro e
ornata di gioielli, ma l'incantesimo oscuro di cui è dotata
le permette di
riconoscere l'anima spezzata di chi ha dovuto uccidere un consanguineo
contro
il suo volere.
Se la
prendo in mano... una lama spettrale si materializza dall'elsa.
Priscilla
asserisce che questa è in grado di proiettare all'esterno la
mia Fiamma del
Drago: se la pugnalerò, il mio debito sarà
ripagato.
Ora sono
qui, su Domino, davanti la tomba di mio fratello. Sono pronto.
25
Dicembre, anno 1300, Era del Sole
Mio buon
amico,
oggi
Dorian mi ha costretto a portarlo a pesca.
Fa un
freddo cane, ma non ho declinato; spesso dice che il freddo pungente e
il caldo
intenso lo fanno sentire vivo.
Non ho la
più pallida idea di cosa abbia passato da morto. Non vuole
parlarmene per
nessuna ragione al mondo, ma va bene così: sono cose che un
comune mortale non
dovrebbe mai sapere.
Ho
delegato gli affari del regno ai miei fidati assistenti e ce la siamo
svignata,
proprio come quando eravamo piccoli; il lago si trova a pochi
chilometri dal
castello, è diventato il nostro ritrovo abituale.
Noi due,
le canne da pesca, e il silenzio.
In queste
finestre di tranquillità, ci siamo detti tutto
ciò che c'era da dire: le mie
vere intenzioni di quel giorno, come l'ho riportato indietro, il dolore
patito... tutto, abbiamo parlato proprio di tutto.
Ora
è il
mio braccio destro. Mi aiuta a governare ed è il mio agente
incaricato di
tenere a bada le mire espansionistiche della nobiltà.
È
perfetto
per questo lavoro: ragiona bene, è molto acuto e sveglio,
e... beh, è l'unico
Custode rimasto che può ancora usare la Fiamma del Drago. Ho
sacrificato il mio
potere per riportarlo tra i vivi.
A volte,
chiede se mi manca tutta quella potenza distruttiva che avevo coltivato
con
tanta fatica, ma la mia risposta è sempre la stessa.
Il
mio
adorato fratellino, la parte migliore di me. Non potrà mai
essere sostituito
dal potere forgiato nell'odio. Mai.