Anime & Manga > Gintama
Segui la storia  |       
Autore: Elgul1    19/08/2019    10 recensioni
Nell'epoca Sengoku nei grandi Damyo di Sorachi, Kubo e Takahashi si accusano momenti di grave pericoloi: tradimenti, guerre e sfiducia regnano sovrani in questo momento di fragile equilibrio. Riusciranno gli eroi dei rispettivi regni a portare una pace a lungo persa e che sembra sempre più lontana e irragiungibile?
Genere: Drammatico, Guerra, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gintoki Sakata, Tokugawa Shige Shige, Tsukuyo
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
La carovana procedeva lenta lungo la via principale che portava alla capitale della regione. Il carro, circondato da oltre venti uomini armati disposti sui lati, era guidato da un uomo alto e dal volto nascosto sotto un cappuccio nero che camminava a passo lento a pochi metri dalla cima del carro. Ogni tanto si guardava attorno incuriosito e, contrariato, sbuffava. - Tutto troppo tranquillo.- Pensò fra sè e sè tirando fuori la mano destra colma di cicatrici da dentro il kimono per far cenno di aumentare il passo e togliersi così quella seccatura.
 
 
-
 
 
Tra i folti alberi del bosco, sulla sinistra, e riparati tra le frasche un gruppo di uomini stava in osservazione senza perdere di vista il loro bottino in movimento che aveva aumentato di poco l'andatura.
 
" Sono loro?" Domandò a bassa voce Usop in cima a un albero da cui aveva una vista completa della strada sotto di lui e con un fischietto attorno al collo. 
Zoro annuì. " Ho contato una ventina di uomini armati oltre al tizio a capo del gruppo. Nessuno mi sembra granché pericoloso." Ammise con fare annoiato il verde sperava ci fosse qualcuno da considerare una vera sfida a quanto pare si era sbagliato? 
 
" Procediamo come al solito..." Disse Rufy estraendo i due tekko dal kimono e iniziando a indossarli sulle nocche. " Usop uccidi quello che guida il carro e poi coprici le spalle  mira ai tizi più vicini alla boscaglia, Sanji e Zoro fianco destro e sinistro, io mi occuperò della retroguardia e tu Franky dell'avanguardia cerca di spaventarli con la tua mole e mandarli in confusione intesi?" Il gruppo, imbraccando le armi annuì e, subito, si mise in posizione sempre mantenendo silenzio.
 
Il cacciatore imbraccò l'arco mirando al cocchiere del carro. Un brivido gli attraversò la schiena fino ad arrivare alla base del collo ogni volta che si trovava in una situazione simile riviveva i momenti passati con suo padre a caccia e, da quando aveva iniziato quella vita, si sentiva sempre spaventato. Uccidere una persona per lui non era come farlo con un animale non era la stessa cosa.
- Non c'e tempo per pensarci.- Riflettè per poi tirare indietro la corda e poi lanciare la freccia. Con un sibilo superò le fronde degli alberi centrando in pieno la testa dell uomo che si affloscio arrestando così il mezzo. E, mentre quello crollava, dal boschetto i compagni si gettarono nella mischia lasciando di stucco i samurai di guardia.
 
 
-
 
 
 
 
Il primo a sferrare l'attacco fu Rufy. Scansò con facilità la lancia della guardia sulla sinistra per poi colpire con un micidiale uno due il volto di quella sulla destra e, mentre il corpo crollava un'altra freccia, finì il povero malcapitato dritto in testa prima che potesse colpire alle spalle il capo della banda. 
" Grazie Usop!" Gridò ridendo per poi gettarsi sul prossimo bersaglio con i tirapugni insanguinati. 

Sanji volteggiava con rapidita evitando gli affondi di spada del suo avversario poi, superato l'ennesimo attacco. si porto dentro la sua guardia e, con un semplice movimento, tagliò la gola al nemico che si accasciò. Avvertì un rumore di passi e, di scatto, scagliò il coltello che fece andare a terra lo spadaccino prendendo in pieno la sua fronte.
" Non oggi..." Borbottò riprendendo la lama e tornando nella mischia diretto verso il prossimo nemico.
 
Zoro si stava annoiando i suoi avversari gli stavano addosso cercando un punto cieco in quello strano tizio con due katane tra le mani.
 
 " Volete impegnarvi?" Chiese loro tranciando la pancia del primo aggressore senza alcun problema e facendolo così accasciare al suolo con le viscere che fuoriscivano dal taglio. " Avevo sentito che i soldati di Kubo fossero forti..." Continuò a dire andando faccia a faccia col secondo per poi eseguire un doppio taglio lungo le braccia dell uomo da cui cominciò a fioccare sangue dalle spalle. " Ma qua vedo solo delle mammolette." Borbottò stizzito mentre parava l'attacco del terzo per poi trapassare da parte a parte il petto con la propria spada sinistra.
Mentre toglieva la lama dal corpo del malcapitato gli altri soldati esitarono ad avvicinarsi. Gli occhi di Zoro saettavano da un uomo all altro e, con un passo avanti, si gettò su di loro come una bestia feroce.
 
" Spostatevi dalla mia strada moscerini!" Ruggì Franky sferrando un colpo col suo martello e sbattendo al suolo due soldati come se nulla fosse. Con la sua mole di oltre due metri non era un problema liberarsi di quegli omuncoli buoni a malapena a resistere a un suo attacco.
Mentre si dirigeva verso il carro notò una figura che, in mezzo a tutta quella confusione, non aveva mosso un singolo dito ma, anzi osservava curioso lo svolgersi della battaglia che, stava vedendo, le loro forze soccombere di fronte a quei ladri.

 
 " Che hai da guardare tu eh?!" Sbraitò il fabbro rivolgendosi a lui mentre la battaglia ormai era agli sgoccioli. " Se vuoi salva la vita vattene pure ma allontanati dal carro." Gli ordinò cominciando ad avvicinarsi. 
Quello mostrò un ghigno sotto il cappuccio che fece, per un secondo, raggelare il sangue del bandito. 
" Andarmene e perchè mai?" Domandò con una nota di confusione nella voce mentre estraeva, da sotto il mantello, una lunga spada che aveva visto giorni migliori viste le sue condizioni sulla lama." Proprio ora che comincia la festa mi sembra quasi assurdo." Concluse.
 Franky si riscosse scuotendo la testa a quell'affermazione. Era solo uno spaccone nulla di più. 
" Adesso ti faccio vedere cosa succede a chi mi sottovaluta!" Ruggì andandogli addosso in pieno. Non appena fu a portata fece calare il martello su di lui ma, non appena l'arma fu a pochi centimetri, quello scarto sulla destra perdendo il mantello che lo ricopriva.
 " Non ti sto sottovalutando..." Mormorò facendo notare la sua mole pari a quella del fabbro come grandezza. " E' solo che non sei alla mia altezza." Replicò ancora trafiggendolo per diagonale dalla spalla destra fino al fianco sinistro e lasciandolo cadere al suolo proprio al sopraggiungere di un uomo dai capelli verdi con le due lame zuppe di sangue.
 
 
-
 
 
Zoro osservò l'avversario di fronte a se. Era alto dal fisico massiccio con i muscoli molto pronunciati. Il viso lungo aveva degli zigomi pronunciati oltre che uno strano ghigno che sembrava più simile a quello di uno yokai che a quello umano. Gli occhi verdi sembravano profondi e vuoti come dei pozzi di cui è impossibile vederne la fine e lunghi capelli ricci e neri gli stavano in una strana acconciatura ma, il tratto più curioso, era  una lunga e sottile cicatrice che correva lungo il lato sinistro del viso e attraverso l'occhio sinistro rendendo così il suo aspetto ancora più sinistro. 
 
" Chi sei?" Chiese il bandito allo sconosciuto. 
Quello ghignò mettendo ancora più in mostra la lunga cicatrice che gli solcava il viso.
" Il mio nome è Zaraki Kenpachi taisho dell'esercito reale del regno di Kubo e tu?" Rispose sollevando la gigantesca spada come se fosse una piuma. 
Il ragazzo dai capelli verdi avvertì dei brividi lungo la schiena. Come se, qualcosa, gli stesse dicendo che quello non era un tipo comune.
 Notò la figura di Franky a terra ancora esanime e, con la ferita al dorso, che perdeva copiosamente sangue oltre a rantolare. - Devo portarlo via da qui.- Pensò fra sè e sè stringendo con forza le spade tra le sue mani. 
" Ti ho chiesto il tuo nome?!" Ruggì il moro scuotendo l'aria con la sua voce possente.              " Roronoa Zoro." Rispose lui distolto dai suoi pensieri. 
Un rumore di passi lo allarmò e, voltandosi, vide la figura di Sanji e Rufy arrivati di corsa. 
" Che diavolo sta succedendo?" Domandò il biondo notando la figura colossale di Franky a terra che respirava a fatica e con tra le mani alcune cassette prese dal carro. 
" Sei stato tu per caso?!?" Ruggì Rufy colmo di rabbia e stringendo con forza le mani le cui nocche divennero bianche facendo cadere il bottino che teneva in mano.
 " State indietro..." Li avvisò Zoro mettendo la spada di fronte a loro.
 " Che vorresti dire con questo?" Chiese Sanji confuso.
 Lo sguardo del verde rimase piantato sulla figura di Kenpachi che non muoveva un muscolo ma anzi ascoltava incuriosito la scena. 
" Questo tipo non è come gli altri..." Disse lui brevemente. " Portate via Franky subito a lui ci penserò io." Aggiunse mettendosi in posizione di lotta.
 Il biondo lo guardò allibito. Voleva sul serio affrontare quel bestione?
 " Ma cosa stai..." 
" Lascia perdere Sanji..." Lo interruppè Rufy prendendo sotto il braccio destro il compagno ferito. " Dammi una mano e portiamolo via forse Chopper può ancora salvarlo." Concluse.
 Il biondo prese il braccio sinistro e, subito, iniziarono ad allontanarsi.
" Allora... possiamo iniziare?" Domandò Kenpachi con un sorriso soddisfatto. 
Zoro annuì. " Grazie per aver permesso che il mio compagno venisse portato via... hai molto onore." Gli concesse il bandito.
 Lui scosse la testa divertito. " Non si tratta di onore..." Indicò il trio che se ne stava andando. " In loro non avvertivo lo spirito che cerco in una vera sfida..." Spostò la spada verso di lui. " In te, invece, si." Concluse.
 Zoro annuì. 
Anche lui, quando compivano rapine e simili,  cercava sempre l'avversario più forte o almeno qualcuno che potesse dargli una vera lotta. Guardò il samurai che aveva davanti quello era una vera sfida. 
 
 
 
Il moro sfrecciò verso di lui a tutta velocità con la spada in pugno sferrando una stoccata frontale. Zoro scarto a destra evitando l'attacco e mirando, con le sue lame, al fianco ma, Kenpachi, si girò di scatto riuscendo a prevedere la sua mossa e attaccando subito con una sferzata diagonale. Zoro, d'istinto, spostò le lame bloccando l'attacco ma venendo sbalzato via dall'impeto del colpo improvviso. 
" Ottima reazione!" Esclamò Kenpachi compiaciuto andando di nuovo addosso caricando un colpo dall'alto con tutte e due le mani sopra l'elsa.
 " Non ti manca l'intuito..." Disse ancora sferrando il fendente che Zoro deviò con la lama di destra e attaccò con quella di sinistra mirando al collo che il samurai scansò spostandosi appena per evitare la lama del suo avversario e attaccare di nuovo con una sferzata diagonale che fu evitata per un soffio.
" E anche le tue spade sono molto buone, ottima fattura oserei dire... Strano per un bandito." Aggiunse attaccando con la spada in diagonale e mettendo nuovamente il verde sulla difensiva. 
" Anche tu non sei affatto male..." Ammise Zoro roteando su se stesso ed eseguendo una serie di stoccate e riuscendo così a fermare l'impeto di Kenpachi per qualche istante e metterlo sulla difensiva.
 " Credevo fossi solo uno sbruffone e invece..." Spiccò un balzo portandosi all'altezza del moro e sferrando un'attacco che quello evitò all'ultimo secondo.                 
" Combatti veramente come una furia." Concluse riprendendo fiato dopo quella serie di attacchi. 
" Sei già sfinito?" Domandò il samurai senza alcuna briciola di stanchezza e attaccando di nuovo.
 Zoro sorrise con gli occhi pieni di determinazione. " Mai stato più eccitato prima d'ora!" Gridò incrociando di nuovo le spade col suo nemico.
 
 
-
 
 
" Non avremo dovuto lasciarlo solo." Disse Sanji ai due compagni.
 " Che avremmo dovuto fare?" Chiese Rufy senza distogliere lo sguardo dal davanti temendo possibili assalitori. 
" Non so forse affrontarlo tutti e tre insieme." Sbottò lui inviperito.
 " Se lo avreste fatto Zoro si sarebbe infuriato. Sai com'è fatto." Lo rimbeccò Usop che, dalle retrovie controllava che nessuno li inseguisse. 
" E se arrivassero altri nemici? Che diavolo potrebbe fare?" Domandò ancora lui.
 Rufy sospirò. Capiva il ragionamento di Sanji ma, in quella frangente, non poteva fare altrimenti. Nonostante fosse lui il capo di quella banda sgangherata sapeva bene che, i singoli membri, avevano i loro obiettivi non poteva ignorare la cosa. 
" Non appena avremo portato Franky in un posto sicuro tornerò indietro mentre Usop andrà a chiamare Chopper e porterò via quel disgraziato oltre all'oro rimasto va bene?" Disse mentre prendevano il sentiero che avevano usato per l'imboscata diretti al raduno. Da lì si sarebbero diretti al loro nascondiglio a Sorachi dove avrebbero avuto un'po di pace. Con la mente tornò al combattimento che si stava svolgendo la sotto sarebbe tornato in tempo a qualunque costo. 
 
 
-
 
 
 
 
Zoro scansò l'ennesimo attacco del suo avversario andando all'indietro. 
" Che c'e? Hai paura di farti male?" Gli domandò il samurai ridendo e attaccando ancora a piena forza. Zoro, preso sul vivo, bloccò l'attacco incrociando le sue lame. 
" Non mi sottovalutare..." Ringhiò a denti stretti il giovane che, con tutta la sua forza, si stava opponendo alla colossale spada che rischiava di calare su di lui da un momento all altro.
 " Non ti sottovaluto anzi..." Kenpachi aumentò la forza nella spada e, sulle sue braccia, le vene iniziarono a pulsare. " Sei una delle sfide migliori che mi sia capitata da tempo." Concluse mentre, a sorpresa, allontanò la spada per poi cercare il colpo pulito all'addome del giovane che, colto alla sprovvista, evitò per un soffio che la spada lo trafiggesse da parte a parte eseguendo una giravolta. 
" Così tanto che voglio anche fare ancora più sul serio." Dichiarò di nuovo mulinando la spada in un affondo che fu deviato per poco dal giovane che, subito, attacco con un fendente diretto al volto. Il moro bloccò con facilità l'attacco e subito contrattacco trovando, ad opporsi la spada sinistra del verde che, immediatemente, sferrò un nuovo attacco con la destra prendendo di striscio la spalla del suo avversario che sorrise.
 " Finalmente mi hai preso, mi domandavo quando sarebbe successo." Ammise il samurai di Kubo fissando con occhi ipnotizzati la ferita appena ricevuta. 
" Che c'e, hai paura?" Domandò Zoro spavaldo buttandosi a capofitto verso di lui con entrambe le spade in un doppio attacco. 
" No, al contrario..." Rispose l altro attaccando a sua volta incurante delle sue spade. Zoro si scosto per evitare quella spada che minacciava di tagliarlo in due. " Ti sfido a fare di meglio!" Concluse attaccando subito con un fendente diagonale che, lo spadaccino, bloccò a stento venendo sballottato contro il carro. Zoro rimase eretto ma a fatica. Che razza di forza aveva quel tipo? 
" Che c'e? Hai finito tutta la tua baldanza ragazzino?" Chiese Kenpachi ghignando e sferrando una nuova offensiva.
Zoro rotolò a terra evitando l'attacco per mirare al fianco del suo avversario che, per nulla preoccupato, si scostò a malapena ricevendo una ferita superficiale sul fianco.
 " Non mi hai fatto nulla!" Gridò a pieni polmoni con una nuova stoccata ancora più veloce. Zoro riuscì a formare una difesa incrociando le lame prima di essere tranciato a metà ma, per il contraccolpo, perse la presa sul terreno e capitombolo al suolo. Sentiva le ossa scricchiolare e anche i polmoni sembravano completamente svuotati. Si rimise in piedi con le gambe tremolanti. 
- E' forte, davvero forte.- Riflettè tra sè e sè mentre Zaraki lo fissava con un sogghigno divertito sul volto sfregiato.  
" Riesci ancora a rialzarti? Magnifico!" Mormorò con un tono euforico buttandosi di nuovo verso di lui. Zoro digrignò  i denti e ando incontro al proprio avversario. Strinse con forza le mani sull'impugnatura di entrambe le lame portandole di fronte a se. Le tre spade cozzarono in una marea di scintille Zoro riusciva a sottostare a quella forza sovrumana che sembrava schiacciarlo sempre di più. Kenpachi aumento la spinta cercando di portare la spada al di la della difesa ferrea del più giovane che si opponeva con tutto se stesso. 
" Andiamo. Muori!" Gridò Kenpachi ridendo. 
" Prima tu!" Ringhiò di rimando Zoro raccogliendo tutta la forza che aveva cercando di resistere a tutta quella pressione. Il samurai stava per dire qualcosa quando, uno scalpitio di cavalli e, un carro a tutta velocità, sfrecciavano verso di lui. Rapido si sposto e, una mano fu tesa a Zoro che, di getto, la agguanto per poi catapultarsi sul carro in quella folle corsa.
" Coraggio tieniti forte!" Gli urlò Rufy mentre tirava le redini di quei ronzini per farli correre ancora più veloce e allotanarsi da li. Mentre si distanziavano Zoro, sul fondo del carro, si girò a osservare la figura di Kenpachi immobile in mezzo alla strada con, ancora, la spada in pugno che lo fissava. - Il nostro duello non è ancora finito Kenpachi Shimura.- Pensò fra sè e sè mentre si dirigevano verso il loro rifugio.








ANGOLO DELL AUTORE: Eccomi col capitolo nuovo del crossover :) finalmente si comincia con gli scontri nel vero senso della parola :D Grazie a chi legge e recensisce a presto.
   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Gintama / Vai alla pagina dell'autore: Elgul1