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Autore: __Gea__    20/08/2019    0 recensioni
È così che lei interpretava l’amore, un meccanismo di condizionamento continuo, un progredire di emozioni e sensazioni che esplodono da una parte e dall’altra, inafferrabili, impossibili da bloccare. Quando ricevono una risposta accompagnatrice esse proseguono nel loro cammino e si impegnano per riuscire ad arrivare lontano insieme.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un sogno è quanto di più pericoloso la nostra mente possa produrre.
I sogni sono in grado di far visualizzare immagini inaspettate, ricche di associazioni assurde e confuse. Sono peggio dei ricordi; i sogni si nutrono di essi e li collocano in contesti differenti. Ciò che viene fuori da un processo di questo tipo può essere rilevante anche al di fuori della propria mente, può influire in modo deciso nella vita di tutti i giorni.
Il fatto che alcuni esseri umani ritengano il proprio sub-conscio parte attiva e integrante del loro ragionamento può costituire un danno incisivo nelle loro vite. Ogni evento, ogni gesto, ogni sensazione, idea, parola, riflessione viene prodotta grazie alle informazioni che il nostro cervello raccoglie. Tali informazioni sono presenti in numero elevato e sono in continuo cambiamento, si trasformano unendosi ad altre; in conseguenza di ciò è spesso complicato distinguere qualcosa di realmente accaduto dalle immagini mendaci prodotte dalla mente.
Ci sono infine volte in cui un semplice dettaglio di un sogno può trasformarsi in una vera e propria ossessione. È un evento che può verificarsi quando la sua presenza in un determinato contesto spaziale e temporale viene letta dalla mente come sbagliata, o da un punto di vista logico, o da un punto di vista morale.
 
È così che è cominciato tutto: tutta colpa di un sogno apparentemente innocuo. Dopo il risveglio da una notte insonne lei era particolarmente confusa. Avendo passato tutta la notte a rigirarsi nel letto cercando di pensare a qualcosa di piacevole da poter sognare, si sorprese quando al suo risveglio l’unica cosa che riuscì a ricordare era il volto di un ragazzo che la guardava negli occhi e sorrideva dolcemente. Non si trattava di una persona qualunque, era qualcuno che lei conosceva bene ma che mai si sarebbe aspettata di incontrare in nessun contesto come quello in cui lo aveva probabilmente immaginato.
Non poteva esserci niente di più sbagliato di ciò che aveva appena visto. Sapeva di aver provato tenerezza, gioia e affetto alla vista di quel viso angelico, tutte sensazioni che purtroppo non poteva permettersi di provare per costui.
 
Cancellando dalla sua mente ogni pensiero al riguardo riprese la sua vita di tutti i giorni, fece nuove conoscenze ed ebbe persino modo di continuare a frequentare l’interessato, senza che il loro rapporto di amicizia venisse in alcun modo intaccato da ciò che le era accaduto.
 
Il caso volle che i loro incontri cominciassero a diventare più frequenti e che la simpatia che entrambi provavano l’uno per l’altro crescesse in modo esponenziale. Ogni volta che lui le si avvicinava, ogni volta che le rivolgeva parola, che le sorrideva, che mostrava atteggiamenti gentili e educati nei suoi confronti, lei non poteva evitare di aggiungere un frammento di storia al sogno che quella notte l’aveva tormentata.
Che si trattasse di frammenti che realmente erano stati da lei creati quella notte o che venissero scelti successivamente perché piacevoli da ricordare non fu più un fattore rilevante. Tutto ciò che lei riusciva a vedere era solo quello che la sua mente aveva da offrirle; era un sogno, un desiderio o un ricordo?
La paura e i sensi di colpa le annebbiavano la mente. Capire quale delle tre opzioni fosse corretta era impossibile.
L’unica certezza era che improvvisamente, in maniera del tutto casuale e irrazionale la sua mente aveva deciso di farle provare sensazioni nuove per quella persona, persona con caratteristiche che mai sarebbero potute andarle a genio.
 
Le domande dunque sorgevano spontanee, alla rinfusa, in ogni istante di tempo: perché solo adesso e in modo così improvviso? Quando è avvenuto questo cambiamento di interessi? E soprattutto, quanto ancora avrebbe dovuto sopportare questo atroce dolore?
La loro relazione era infatti quanto di più indicibile potesse esistere. Oltre all’evidente presenza di un alto livello di incompatibilità caratteriale, c’erano diversi fattori esterni che si opponevano a qualsiasi riscontro positivo nella decisione di portare avanti una situazione così complessa. Era ingestibile: ogni loro incontro stava diventando soffocante, sentivano che ogni giorno necessitavano di un avvicinamento, un contatto sempre più forte, e ciò non poteva accadere, loro non dovevano lasciare che avvenisse.
 
Loro? Come può il sogno da lei effettuato causare degli effetti anche sul soggetto da lei sognato. Esiste forse un collegamento tra le menti umane, che consente loro di cercarsi in una realtà parallela, di trovarsi all’interno dell’immensità di ricordi che le loro menti producono?
No, più plausibilmente sono i nostri corpi a cercarsi e riconoscersi; hanno un linguaggio tutto loro, privo di parole, ma molto più chiaro e deciso di qualsiasi forma di dialogo. Una forma di interesse che si accresce nel tempo non può arrivare da sola; se essa sorge e si porta avanti arrivando al punto da non potersi più arrestare deve necessariamente dipendere dalla partecipazione di entrambe le fazioni.
È così che lei interpretava l’amore, un meccanismo di condizionamento continuo, un progredire di emozioni e sensazioni che esplodono da una parte e dall’altra, inafferrabili, impossibili da bloccare. Quando ricevono una risposta accompagnatrice esse proseguono nel loro cammino e si impegnano per riuscire ad arrivare lontano insieme.
Sentiva che il suo desiderio era cresciuto e che ciò era stato possibile solo dopo aver avuto la certezza di non essere sola, la certezza che dall’altra parte qualcun altro stava percorrendo la stessa strada, che li avrebbe portati verso un abisso profondo, privo di via di fuga.
 
Entrambi erano tuttavia consapevoli che il loro desiderio non bastava. Quello che avevano intorno era loro d’ostacolo. Non c’era niente e nessuno che supportassero la loro causa, tutto sembrava fungere da impedimento. Tutto era un errore, non c’era niente di sensato in quello che stavano provando. Sapevano bene a cosa stessero andando incontro, sapevano che il loro proseguire avrebbe comportato la distruzione di quanto di più puro era rimasto in loro.
 
Scelsero la via meno saggia, quella che li avrebbe condotti a quell’abisso oscuro dal contenuto ignoto.
Lì si sono trovati, assaporati, hanno scoperto che cosa fosse quello che stavano cercando. Hanno capito che la forza generata dalla loro unione sarebbe stata in grado di colmare il vuoto di quel luogo oscuro e senza ritorno, di riscaldare ogni angolo di gelo in esso contenuto. Tutto avrebbe impedito la loro risalita, nessuno mai sarebbe però stato in grado di evitare la formazione di un nuovo mondo, fatto a loro immagine e somiglianza, visto solo con gli occhi di chi ha amato e ha preso la decisione per loro corretta: quella di spingersi avanti senza voltarsi indietro, di proseguire nonostante le complicazioni, di capire la natura di quel sentimento intenso, grande e possente, di lasciare alle spalle tutto ciò che era stato distrutto e tentare di realizzare qualcosa di nuovo e vero.
   
 
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