Anime & Manga > Violet Evergarden
Ricorda la storia  |      
Autore: The Bride of Habaek    20/08/2019    0 recensioni
"Gli uomini sono artefici del proprio destino: possono commettere sempre gli stessi errori, possono fuggire costantemente da ciò che desiderano, e che magari la vita gli offre in modo generoso; oppure possono abbandonarsi al destino e lottare per i propri sogni accettando il fatto che si presentano sempre nel momento giusto."
- L'Alchimista di Paulo Coelho -
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gilbert Bougainvillea
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sinossi: Se il Maggiore Gilbert fosse andato in coma dopo la battaglia finale e, successivamente, avesse perso ogni ricordo legato a Violet cosa sarebbe accaduto?

Do you remember me?





Dietfried: "Fermati Gilbert! Dove credi di andare???"
La voce del Generale rimbomba lungo il corridoio come l'eco di mille spari.
Violet: "Che cosa sta succedendo?"
Svolto l'angolo e mi scontro con un uomo alto ed esile, quando alzo lo sguardo e lo riconosco rimango pietrificata come se avessi fissato medusa. Non riesco a credere ai miei occhi... no è impossibile, non può essere lui.
Violet: "M- Maggiore Gilbert, sei veramente tu??"
Strizzo gli occhi incredula rivedendolo dopo tanto tempo, credevo che non lo avrei mai più rivisto, invece eccolo qui dinanzi a me.
Gilbert: "Chi siete voi? Ci conosciamo?"
Mi guarda come se non mi avesse mai vista prima d'ora.
Violet: "Maggiore, sono Violet Evergarden abbiamo combattuto insieme..." siamo quasi morti sul fronte, come puoi esserti dimenticato di me?
Dietfried: "Violet!"
Il Generale mi prende per un braccio e mi trascina in un angolo allontanandomi da lui.
Dietfried: "Gilbert è stato molto male dopo la battaglia, è entrato in coma per diversi mesi, ora è in riabilitazione ma ha rischiamo lo "stato vegetativo". Il dottore dice che ha dei vuoti di memoria, amnesia molto probabilmente..."
Non avevo mai visto suo fratello così preoccupato.
Violet: "Cosa posso fare per lui? Voglio aiutarlo." Desidero che si ricordi di me.
Dietfried: "Il Medico dice che Gilbert ti ha rimossa dalla sua mente nel momento in cui la bomba è esplosa e sei svenuta. Temendo il peggio la sua mente ha reagito al trauma cancellandoti dai suoi ricordi. Il dolore che avrebbe provato vedendoti morire dinanzi ai suoi occhi lo avrebbe ucciso di conseguenza."
Violet: "Capisco. Se non fosse stato per il Maggiore io..." Non sarei qui adesso.
Dietfried: "Non pensarci più, quel che è stato è stato. Troveremo un modo per fargli tornare in mente ogni cosa creando dei nuovi ricordi, se lo merita."
Violet: "Ne sono certa. Grazie di cuore Dietfried."
Mi congedo dal Generale dopo aver soffocato il dolore dentro di me, raggiungo il Maggiore che ora passeggia lungo il viale alberato della sua villa con le mani conserte e lo sguardo perso tra le fronde dei suoi pensieri.
Gilbert: "Puoi avvicinarti se vuoi." Dice mentre osserva il cielo stellato in cerca di risposte, accorgendosi della mia presenza.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio stringendolo forte, incapace di trattenere la felicità e l'entusiasmo nel saperlo vivo.
Violet: "Ti chiedo scusa Maggiore, ma sono così felice di rivederti." Dico lasciando scendere giù qualche lacrima, lui in quel  frangente mi guarda confuso e un po' spaesato.
Gilbert: "Vorrei tanto ricordare... Vorrei potermi ricordare di te ma non ci riesco, o almeno non ancora. Posso chiederti che tipo di relazione c'era tra di noi? Spero di non chiedere troppo." Dice guardandomi negli occhi.
Violet: "Lavoravamo insieme nell'esercito, mi hai insegnato tutto ciò che bisogna sapere per vivere degnamente e con coraggio e poi..." è successo che ci siamo innamorati, ma come faccio a dirglielo se non ricorda nemmeno il mio nome?
Gilbert: "Capisco. Sei Violet giusto?"
Violet: "Si esatto! Ti è venuto in mente qualcosa?" Ti ricordi di me?
Gilbert: "No sfortunatamente, ho solo sentito mio fratello Dietfried mentre ti chiamava. Tutto qui."
Il suo sguardo è malinconico come la prima volta che mi ha vista in quello sgabuzzino di casa Bougainvillea. Un silenzio imbarazzante si interpone tra di noi, poi lui si avvicina e ricambia il mio abbraccio riscoprendo una rara forma di malinconia. Gilbert prende la mia mano meccanica e la porta su un punto indistinto del suo cuore.
Gilbert: "Lo senti anche tu? Quando siamo così vicini qualcosa si muove dentro di me... è come un antico richiamo. Non so come spiegare..." dice arrossendo, mentre posa l'altra mano sulla sua benda nera coprendo l'occhio martoriato.
Violet: "In realtà esiste una spiegazione, ma le parole non basterebbero."
"Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose."
- L'Alchimista di Paulo Coelho -
Gilbert: "Fai ciò che ritieni giusto Violet. Voglio ricordare ogni cosa: nel bene e nel male." Dice riponendo in me piena fiducia mentre spera in un miracolo.
Lo bacio sperando che il mio amore possa riportarmi il Maggiore di un tempo. Lui inizialmente sgrana gli occhi rimanendo perplesso dinanzi a quel gesto istintivo.
Violet: "Scusami... forse sono stata un po' troppo avventata." Dico arrossendo dopo essermi sbilanciata verso di lui.
Il Maggiore mi guarda accigliato all'inizio, ma poco dopo lo vedo diverso... è come se una miriade di diapositive avessero appena attraversato i suoi occhi passando dalla sua mente. Gilbert sorride e il suo volto sembra come illuminato da una nuova luce. Mi cinge le spalle con le mani e aggiunge: "Ora mi ricordo di te! Come ho fatto a dimenticarti?"
Mi guarda e i miei occhi sono lucidi e bagnati dalle lacrime che scorrono a fiumi sulle mie guance. Gilbert mi attira a sé e ci baciamo con passione, lasciando da parte il passato col suo dolore. Il mio cuore batte così veloce da togliermi il respiro, i suoi baci sono intensi e avvolgenti, rispecchiano la sua tenacia e il suo spirito combattivo. Quante cose vorrei dirgli... non immagina nemmeno lontanamente quanto mi sia mancato, quanto ho sofferto credendo fosse morto sul fronte. Non esistono parole capaci di esprimere i miei sentimenti: quanto lo amo, tutto ciò è incontenibile e va oltre ogni logica.
Gilbert: "Sono tornato, niente potrà più separarci." Dice ad un certo punto staccando le sue labbra dalle mie.
Credevo che non avrei mai potuto udire queste parole direttamente dalla sua bocca.


Gilbert: "Qualcosa non va?"
Violet: "Sei sicuro che non sia un sogno?"
Gilbert: "Credi che riusciresti a percepire tutte queste sensazioni se non fossi reale?"
Il Maggiore mi accarezza le braccia lasciando scivolare le dita sulla mia pelle, provo a chiudere gli occhi e a riaprirli, lui è ancora qui e mi sorride.
Gilbert: "Vuoi sposarmi?" Dice piegandosi su un ginocchio.
Gilbert: " Non mi sono procurato l'anello ma..."
Violet: "Si, lo voglio!"
Gilbert: "Violet?!?"
Violet: "Voglio stare con te per il resto dei miei giorni." My only love.
Finché morte non ci separi.

Fine.



 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Violet Evergarden / Vai alla pagina dell'autore: The Bride of Habaek