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Autore: The Bride of Habaek    21/08/2019    0 recensioni
[Kakuriyo no yadomeshi]
Quando ti piace un fiore, semplicemente lo cogli. Ma quando ami un fiore, lo annaffi tutti i giorni. (Buddha)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Kakuriyo no yadomeshi
Aoi x Odanna


Il Reame Nascosto: Nostalgia di casa
"Buongiorno Maestro!" dice Aoi stiracchiandosi nella sua stuoia.
"Buongiorno a te Aoi, dormito bene?" chiede Odanna sedendosi sulle ginocchia accanto a lei.
"Si, ti ho persino sognato." dice ancora mezza addormentata tra uno sbadiglio e l'altro.
"Veramente? Cosa facevamo nel sogno?" chiede Odanna incuriosito.
"N-niente di importante, era solo un sogno." dice imbarazzata.
"Se non te la sent di narrarmelo non fa niente." aggiunge il Maestro vedendola in difficoltà.
"Ti ringrazio, sei molto gentile." dice Aoi facendo una pausa.
"Ho sognato la nostra prima notte dopo le nozze."
dice tutto d'un fiato. Odanna sorride e lei arrossisce ancora di più vedendolo così sereno e rilassato.
"Io ti osservavo dormire, avevo troppi pensieri per la testa,
ma vederti riposare serenamente in un certo senso rende tranquillo persino me."
"Dovresti prenderti una pausa, potremo fare un viaggio nel Mondo Apparente... sento un po' di nostalgia a volte." dice Aoi.
"Non ti lascerei mai andare da sola, andiamo insieme." dice Odanna come ultima sentenza.
"Ne sono felice. Quando partiamo?" dice Aoi cogliendo la palla al balzo.
"Avviso Genji e faccio preparare un baldacchino." dice lui facendole l'occhiolino.


Aoi: Il Mondo Apparente
E' tutto pronto, parto insieme al Maestro felicissima di potergli mostrare i luoghi e le persone con cui ho vissuto prima che giungessi qui e diventassi la "Moglie dell'Ogre". Per prima cosa passiamo al cimitero per rendere un saluto speciale  nonno Shiro,
senza il quale io e Odanna non ci saremmo mai conosciuti.
Odanna: "Grazie Shiro per avermi affidato tua nipote. E' una ragazza squisita, a tratti spericolata ma dal cuore e dalle mani d'oro.
Dare in sposa la propria nipote per estinguere un debito non è gran bel gesto, ma sono felice che tu l'abbia fatto,
altrimenti non l'avrei mai incontrata ed ora non saremmo qui a porgerti i nostri saluti.
Mi prenderò cura di lei e l'amerò sempre te lo prometto."
Le sue parole proferite con così tanta spontaneità mi confortano rendendomi insicura al tempo stesso.
Sarò in grado di stare al suo fianco? Riuscirò a proteggerlo in caso di avversità pur non possedendo alcun potere?
Odanna: "Qualcosa ti preoccupa mia sposa?"
Aoi: "No, Maestro. Stavo ripensando alle tue parole, ti sono riconoscente." Sei unico.
Odanna: "Ho solo esposto i miei pensieri Aoi."
Aoi: "E' per questo che ti ringrazio. A proposito... torniamo a noi: ci sono così tanti posti che devo ancora mostrarti.
Non restiamo qui impalati!" dico improvvisamente, cercando di svuotare la mente da ogni pensiero negativo,
trascinandolo per una manica.
Odanna: "Va bene, verrò con te ovunque vorrai. Sono a tua disposizione."
Lo porto in giro per il Mondo Apparente, il Maestro mi segue e si entusiasma per ogni luogo legato alla mia vita passata,
infine torniamo nella vecchia casa in cui vivevo isolata dal resto del mondo insieme a mio nonno.
Odanna: "Era un uomo strano Shiro. Viveva in un posto isolato come questo eppure amava così tanto la compagnia.
Nonostante io abbia avuto alcuni screzi nei suoi confronti non riesco ad odialo o a volergli male...
sarebbe un po' come odiare te e sarebbe impossibile, Aoi. Lui fondamentalmente era un brav'uomo,
aveva solo il vizio di essere fin troppo istintivo, a lui non importavano le conseguenze che seguitavano le sue azioni..."
Aoi: "Anche io sono così ai tuoi occhi? Sono come mio nonno?"
Il Maestro prima sedeva dinanzi l'ingresso della mia vecchia dimora ma ora è in piedi,
si avvicina a me con la sua lunga veste di seta nera.
Odanna: "No tu non sei così, sei diversa: pensi prima di agire, anche se alcune volte finisci nei guai per fare di testa tua..."
Aoi: "Non mi piace come suona questa affermazione."
Il Maestro mi sta forse dicendo che sono una ragazzina viziata?
Ho 20 anni, so badare a me stessa e saprò prendermi cura anche di lui.
Odanna: "Aoi ti ho forse offesa?" Mi chiede guardandomi con quei suoi occhi rossi come tizzoni ardenti.
Aoi: "No... cosa te lo fa pensare?"
Odanna: "Il fatto che eviti di guardarmi."
E' così serio che faccio fatica a trovare le parole giuste. Vorrei dirgli molte cose,
ma la mia mente in questo momento è svuotata da ogni pensiero.
Odanna: "Per me sei perfetta così come sei, altrimenti non avrei mai accettato la proposta di Shiro.
Non ti avrei desiderata in moglie se non fossi stata speciale."
Aoi: "Maestro... arigatou."
Finisco fra le sue braccia senza neanche accorgermene... inconsciamente.
Il ciondolo contenente la fiamma dell'Ogre brilla come non mai, emana un calore immenso a contatto con il mio corpo.
Odanna: "Il ciondolo che ti ho donato, vedo che lo porti ancora. Ne sono felice." osserva il Maestro.
Aoi: "E' un dono prezioso. Quando non sei con me risplende e mi ricorda che un frammento di te non mi abbandona mai,
nemmeno quando i nostri corpi sono distanti."
Il Maestro mi alza il mento con le dita, chiudo gli occhi per lasciarmi attraversare da tutte quelle sensazioni... che buon profumo.
Odanna: "Aoi, che ne dici se andassimo alle terme? Shiro un volta mi ha raccontato di un centro termale immerso nella natura,
potremo andare lì..."
Aoi: "Si, sarebbe bello. In realtà è un Onsen* più che un centro termale. La conoscono veramente in pochi."
Odanna: "Mi porteresti lì mia sposa?"
Raggiungiamo la sorgente e l'acqua è caldissima: sembra un'osasi nel deserto.
Il Maestro si immerge indossando un semplice panno che gli cinge la vita coprendo le intimità.
Odanna: "Aoi entra anche tu, l'acqua è bollente!" dice facendomi cenno di raggiungerlo.
Mi immergo nell'Onsen e l'acqua non è solo calda... è così cristallina che posso vederne il fondale.
Odanna: "Dai, vieni più vicino: non mordo." dice ironicamente.
Il Maestro mi afferra per la vita e in un attimo mi ritrovo legata a lui, come per un antico sortilegio.
Aoi: "Maestro forse..." siamo un po' troppo vicini. Che imbarazzo!
Lui continua ad essere gentile noncurante del fatto che la sua vicinanza mi agita, non eravamo mai stati così vicini prima d'ora.
Odanna: "Ho fatto qualcosa che ti ha turbata mia cara? Credevo fosse normale dimostrare affetto verso la propria sposa,
non era mia intenzione metterti a disagio." dice dopo essersi accorto che sono rigida come un manico di scopa in certe situazioni.
Odanna: "Potresti voltarti un attimo? Vorrei insaponarti per bene la schiena."
Il furo (風呂) o ofuro (お風呂 nella sua forma onorifica) è il rituale tradizionale giapponese di purificazione del corpo e
dello spirito dallo stress quotidiano, il Maestro lo pratica da una vita e vuole che lo provi anch'io.
Aoi: "Certo!"
Odanna continua a massaggiare il mio corpo come se fosse una reliquia, mandando via il sapone con dell'acqua calda e fermandosi di tanto in tanto per chiedermi se è tutto apposto e se sto bene. La verità è che sto fin troppo bene, l'imbarazzo iniziale si è tramutato in qualcos'altro... ora desidero che le sue mani affusolate mi sfiorino lasciando un segno indelebile del loro passaggio sulla mia pelle. Il Maestro esegue il rituale di purificazione lavorando il mio corpo come fosse un vaso di argilla, aggiungendo unguenti profumati, spezie, saponi all'aroma d'arancio... è tutto perfetto, mi sembra di essere nello Yomi.
Odanna: "Come ti senti?"
Aoi: "Non mi sono mai sentita meglio in tutta la mia vita..."
Le sue mani scivolano su di me, sono così calde e delicate... quasi dimentico quanto siamo vicini. Siamo soli su di un isola deserta... immersi nel nulla, fra gli alberi e una fonte d'acqua cristallina che riflette i nostri volti invasi dalla felicità.
Aoi: "Vorrei ricambiare la tua gentilezza." dico voltandomi verso di lui, che è immerso nel rito e mi massaggia la schiena accuratamente.
Odanna: "Potresti preparare qualcosa di delizioso per me. Apprezzo tutto ciò che proviene dalle tue mani."
Aoi: "Preparerò un dolce a cui è difficile resistere!" Tutti gli ayakashi lo adorano.
Odanna: "Non vedo l'ora di assaggiarlo, Aoi."
Mi alzo e vado a prepararlo. Quando lo porto al Maestro lo ritrovo seduto nello stesso punto dell'Onsen in cui ci eravamo separati, con le gambe immerse per metà nella fonte e il resto del corpo disteso sull'erba retrostante. Il dolce che ho preparato per lui è essenziale: gelato alla vaniglia con variegato nutella, frutti rossi in pezzi e panna vegetale. Odanna lo divora in pochi istanti e mi ringrazia... forse ho finalmente scoperto quale è il suo cibo preferito, nonché il suo punto debole.
Odanna: "Erano secoli che non degustavo un gelato così dolce e prelibato."
Aoi: "Ne sono entusiasta. Maestro hai un po' di panna..."
Odanna: "Mostrami dove."
Aoi: "Proprio qui..." sul labbro inferiore.
Mi abbasso per togliere con le dita i residui di panna dalle sue labbra, ma quando mi piego verso di lui mi afferra la mano e ad incontrare le sue labbra non sono le mie dita, ma le mie labbra. Rimaniamo fermi in quella posizione per un po'... mentre lascio che ogni cosa segua il corso degli eventi.
Odanna: "Grazie, mia sposa."
E' così che mi sento, come se fossi la cosa più importante. Mi sento amata, desiderata, come non lo sono mai stata.
Mi sdraio accanto a lui e ricambio quel bacio dolce e passionale al tempo stesso. L'incontro tra il sole e la luna che generò miriadi di stelle. Ci lasciamo andare con l'acqua dell'Onsen che ci accarezza la superficie della pelle: in questo istante di eterna bellezza.


L’amore è un desiderio irresistibile di essere irresistibilmente desiderati. (Robert Frost)

* sorgente di acqua calda.




 
   
 
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