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Autore: kohay90    22/08/2019    1 recensioni
Con passo fermo si diresse sotto coperta dove molto probabilmente stavano ancora dormendo, si girò intorno cercando la sua figura ma non c’era, salì di nuovo sul ponte e lo vide mentre era impegnato a raccogliere dei mandarini dalle piante di Nami.
Gli si avvicinò e senza che riuscisse a percepire la sua presenza lo prese per un braccio costringendolo a voltarsi, cosi facendo tutti i mandarini che aveva raccolto caddero a terra, quest’ultimo rimase attonito dal suo comportamento ignaro di tutto quanto...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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SalveXDD, oggi vi presento una nuova storia. Anche questa volta o cambiato i personaggi è una ZoSan, o voluto provare a scrivere qualcosina su questi due personaggi che adoro^^ spero vi piaccia. buona letturaXDD. 




Per amore farei qualsiasi cosa.




                                                                                                             L’amore è davvero un sentimento strano, 
                                                                                                           difficile da capire e facile da sentire…






Quando entrò nella cucina quello che vide lo lasciò a dir poco scioccato, gli si avvicinò preoccupato non era mai successo o per meglio dire non l’aveva mai visto in questo stato. 
Inizialmente pensò fosse ubriaco, ma non vedeva in giro nessuna bottiglia di vino o altro, solo una piccola boccetta abbandonata sul tavolo.
Lo scosse leggermente, la delicatezza non era il suo forte ma in un momento come quello doveva cercare di esserlo, finalmente ebbe un segno da parte sua, sentì un lamento leggero come quando dormi e lentamente ti svegli, lo aiutò ad alzarsi per poi farlo sedere su una sedia e prese un bicchiere d’acqua porgendoglielo. 
Egli alzò lo sguardo incontrando il suo e con un sorriso a trentadue denti lo sentì dire.
<< Ti amo Zoro!>> sorrise dolce.
<< Eh?>> chiese scioccato con un sopracciglio alzato.
Che stava dicendo?
Era forse uno scherzo? 
Molto sicuramente si!
<< Ti amo Zoro.>> di scatto si alzò e gli saltò addosso, lo spadaccino non essendo preparato cadde sul pavimento portandosi il cuoco con se. 
<< Ai… si può sapere che cavolo ti è preso?>> tentò di scrollarselo di dosso senza nessun successo. << Ehi, mollami stupido cuoco!>> ringhiò furioso.
Il cuoco non voleva saperne di scostarsi anzi se possibile impresse più forza in quell’abbraccio bloccando ogni sua via di fuga, poi per niente spaventanto sorrise e senza preavviso lo baciò, un contatto dolce e delicato che durò poco, troppo poco a parer del cuoco.
Quando si staccò da quel contatto guardò il povero spadaccino che era rimasto scioccato e allo stesso tempo imbarazzato, sorrise dolce e imbarazzato, cosi pensando che gli fosse piaciuto si stava nuovamente avvicinando per dargli un altro bacio quando a quel punto Zoro iniziò a gridare in preda al panico.
Quando sentirono le sue urla il resto della ciurma si precipitò nella cucina per capire cosa stava succedendo, possibile che quei due iniziassero a litigare appena svegli? 
<< Si può sapere che cavolo sta succedendo? Come fate a litigare già di prima mattina?>> fu la navigatrice a parlare mentre entrava in cucina seguita da Rubber, Usop, Nico Robin e Chopper, ma la scena che videro ebbe il potere di bloccarli sulla porta, tranne il capitano che rideva. 
Zoro era a terra, mentre Sanji vi era inginocchiato in mezzo alle gambe dello spadaccino con un baccio avvolto attorno alla sua vita per aiutarlo a tenere il busto alzato e con altro invece bloccato sul pavimento per avitare di cadere, mentre tentava di baciarlo. 
<< Che sta succendendo qui?>> gridarono in coro gli altri, tranne il capitano che non smetteva di ridere.
Un ora dopo Chopper osservava attentamente lo stato di Sanji, apparentemente il cuoco sembrava stare bene, nulla era cambiato almeno esteriormente, l’unico problema era che a quanto sembrava era stranamente innamorato dello spadaccino.
Notò una piccola fiala sul tavolo e ne assusò attentamente il contenuto, aveva un odore dolciastro. 
<< Allora?>> chiese Zoro spazientito, era stanco di quella situazione quello stupido damerino si era seduto accanto a lui e lo osservava tutto innamorato, mentre dalla sigaretta uscivano delle nuvolette di fumo a forma di cuore. 
Questo se possibile lo infastidì ancora di più. 
<< Non lo so, potrebbe essere dovuto al contenuto di questa fiala, ma devo fare degli esami per capire che cosa sia, dall’odore dolce posso intendere che sia una specie di pozione d’amore visto come si comporta Sanji.>> prese alcuni libri sfogliando le pagine pensieroso, cercando qualche indizio. << Ma sinceramente non so se esiste una cosa del genere.>> sospirò. << farò degli esami per capire di cosa si tratti e trovare cosi un antidoto, l’unica cosa che possiamo fare adesso e cercare di assecondarlo.>>
<< La fai facile tu…>> gridò furioso spavendado la piccola renna.<< sono io quello che deve sopportare tutto questo non voi.>> 
<< E’ innaturale vederlo cosi, insomma guardate… ieri faceva il cascamoto con Nami e Nico Robin e adesso invece stravede per Zoro.>> disse il cecchino preoccupato.
<< Beh… quello che possiamo fare e aspettare che Chopper trovi un antidoto a questa… come dire, cosa.>> sbuffò seccata la rossa. 
<< Qual è il problema? Sanji è innamorato di Zoro io non ci vedo nulla di strano.>> concluse il capitano beccandosi un pugno in testa dal suo vice. << Andiamo Zoro non è la fine del mondo.>> continuò ancora questa volta il pugno lo ricevette dalla navigatrice.
Infastidito il ragazzo in questione notò che Sanji non aveva smesso nemmeno per un momento di osservarlo, con uno sguardo pieno di amore e dolcezza che a lui diede enormente fastidio, non era tanto il fatto che avrebbe dovuto sopportare le conseguenze ma il fatto che quello che provava al momento per lui non era vero amore.
Infastidito si alzò e uscì dalla cucina, doveva allontanarsi e l’unco modo che aveva per non pensarci era quello di allenarsi, almeno lo avrebbe tenuto lontano qualche ora, 
“Magari tutta la giornata…” pensò mentre cercava un posto tranquillo per allenarsi. 
Purtroppo però i suoi progetti andarono in fumo, il cuoco l’aveva seguito quando avvertì la sua presenza si voltò irritato.<< Cosa vuoi?>> 
<< Starti accanto, non posso?>> disse sfoggiando un sorriso dolce che ebbe il potere di spiazzarlo.
<< Non puoi!>> disse infine voltandosi per nascondere l’imbarazzo.
<< Stai andando ad allenarti? Posso assistere ai tuoi allenamenti?>> chiese ancora.
<< Non puoi.>> rispose seccanto mentre si stava allontanando.
In tutta risposta il cuoco gli corse contro e lo abbracciò da dietro le spalle. << Dai ti prego, prometto che non ti darò fastidio.>> disse ancora.
Sospirò rassegnato ormai non si poteva tornare indietro. << Va bene…>> rispose staccandosi da quell’abbraccio a mo di piovra. 
Mentre Zoro si allenava, Sanji guardava meravigliato quel corpo stupendo, i muscoli che flettevano a ogni movimento, la pelle color caramello coperta da una leggera patina di sudore e il torso completamente nudo lo rendevano un piatto delizioso e invitante. Sanji avrebbe voluto toccarla e baciarla quella schiena, senza rendersene conto si leccò le labbra mentre guardava la sua preda con uno sguardo famelico e lussurioso.
Sentì un brivido correre dietro la schiena, poteva sentire su di se lo sguardo femelico del biondo, il suo sesto senso gli avvisava una situazione pericolosa.
<< Smettila di guardarmi, mi irrita!>> sbottò infastidito.
<< Perché? sto solo guardando come ti alleni.>> rispose alzandosi.
Voleva toccarlo.
Doveva toccarlo.
Era diventato una sorta di ossessione, mentre lentamente si avvicinava alla sua preda.
<< Lo sento come mi stai guardando è ti informo che non mi sta piacendo!>> conlunse abbassandosi per poggiare i pesi a terra, avrebbe iniziato una serie di flessioni, ma quando si alzò inspiegabilmente si trovò intrappolato tra le sue braccia mentre sentì le labbra di Sanji fiorargli il collo. 
Sentì un altro brivido dietro la schiena.<< Che… c.. che… stai facendo?>> balbettò stranamente imbarazzato.
<< Tu non immagini quanto un semplice movimento come questo, ti renda cosi sensuale.>> con un altro bacio gli sfiorò la spalla, mentre le mani iniziavano a vagare sui pettorali scolpiti del compagno scendendo lentamente più giù.
<< A… avevi de… detto… no… avevi promesso che non mi avresti dato fastidio.>> 
Disse Zoro afferando le sue mani per bloccarle.
Sanji sorrise malizioso mentre sensuale passò la lingua dietro al collo questo piccolo espediente gli permise di librare le mani continuando a scendere verso il basso, 
<< Come puoi solo pensare che io stia buono, buono come un bambino quando davanti a me si prensenta uno spettacolo simile.>> disse mentre lasciava una scia di baci lungo la schiena intanto che le mani erano arrivate all’abbottonatura dei pantaloni. 
<< Sanji smettila…>> non era un ordine quansi un sussurro imbarazzato ed eccitato al tempo stesso.
<< Mai…>> ghignò malefico, sapeva che quella situazione gli stava piacendo, e che era tutta una bugia per nasconderlo, se avesse giocato bene le carte giuste di li a poco sarebbe stato suo, cosi lentamente gli slacciò i pantaloni giocando un po’ con l’elastico dell’intimo. Sentì sei gemiti mal trattenuti e i suoi muscoli rilassarsi,
“Ottimo!” pensò era segno che aveva ormai ceduto, insinuò le mani nell’intimo e stava quasi per raggiungere il suo frutto proibito quando un urlo familiare lo distrasse permettendo cosi a Zoro di sfuggirgli. 
<< SANJI HO FAME!>> gridò il capitano.
Il cuoco in questione sbuffò irritato e anche un po’ deluso, ci era andato cosi vicino, da una tasca dei pantaloni prese il pacchetto di sigarette portandosene una alla bocca per poi accenderla mentre guardava lo spadaccino ricomporsi.
“Salvato dal capitano.” pensò Zoro mentre tentò di allontanarsi, ma prontamente venne bloccato dal cuoco che lo baciò questa volta fu un bacio diverso, passionale e lo spadaccino ancora intontito da quella situazione si lasciò trasportare.
<< SANJI! IO HO FAME, DOVE SEI?  SMETTILA DI POMICIARE CON ZORO E PREPARAMI DA MANGIARE!>> l’urlo disumano di Rubber lo costrinse a sciorere a malincuore il contatto da quelle labbra carnose è invitanti, proprio come le aveva sempre immaginate e a fior di labbra disse,<< Continuiamo dopo.>> per poi fiorargli le labbra con la lingua. 
Questo gesto bastò per far rinvenire Zoro che infastidito si allontanò dal biodino, 
<< Noi due non continuiamo proprio nulla, te lo scordi idiota! >> disse afferrando con rabbia la maglia e allonatandosi il più possibile dal cuoco. 
Ok adesso più che mai doveva stargli lontano, si diresse in bagno una doggia gelata era quello che ci voleva. Una volta in bagno chiuse a chiave la porta dietro di se, aveva paura che anche li dentro si sarebbe trovato il cuoco è questa volta non sarebbe riuscito a fermarlo. Velocemente si spogliò aprì l’acqua e vi si gettò senza aspettare che si riscaldasse, era quello che voleva. 
Iniziò a pensare, doveva stargli lontano. 
Ma come?      
Era impossibile sulla Merry ovunque sarebbe andato lo avrebbe facilmente trovato, il che era un problema serio, non che gli dessero fastidio quelle attenzioni in cuor suo era innamorato di quello stupido ma appunto tutto quello che stava facendo era falso, sapeva che quel damerino una volta ripresosi da quella stupida situazione e una volta saputo quello che sarebbe successo, molto probabilmente anzi al cento per cento lo avrebbe preso a calci per un intero mese o forse per tutta la vita oppure l’avrebbe cucinato e servito hai compagni e, non avrebbe potuto fermarlo perché effettivamente aveva tutte le ragioni per farlo.
Sbuffò sconsolato tra tutte le donne che esistevano a questo mondo proprio di quel damerino maniaco delle donne doveva innamorarsi? Certo che l’amore funziona davvero in modo strano, molto strano.
Chiuse l’acqua e uscì dalla doccia e si asciugò velocemente, rimanere in quel bagno sarebbe stato inutile, una volta vestito uscì dal bagno rassegnato al suo destino, l’unica cosa che poteva fare al momento era quella di aspettare e resistere alle tentazioni di quel damerino.
A pranzo avrebbe voluto sprofondare nei più bui e tetri meandri della terra dalla vergogna, quando preparatogli il pranzo il cuoco si sedette accanto a lui e voleva aiutarlo a mangiare, << Coraggio Zoro di A…>>  proprio come una coppietta di fidanzati mentre in sottofondo si sentivano le risate e i fischi provocatori dei compagni. 
<< Si avanti Zoro di A…>> lo prese in giro Usop mentre gli altri ridevano.
Quest’ultimo lo annotò nella sua mente, appena finita quell’assurda situazione gliel’avrebbe fatta pagare a tutti quanti e con gli interessi.
Poi durante il pomeriggio quando si recò sotto coperta per restare da solo, ne approfittò per riposare ma, dopo qualche minuto se lo ritrovò steso accanto a lui che piacevolmente lo coccolava. 
Scesa la sera toccava a lui i compito di vedetta e se lo ritrovò anche li che lo aspettava con una coperta pronta a coprire entrambi per il freddo della notte, sospirò sconsolato più tentava di allontanarlo più quest’ultimo non lo mollava un secondo. 
Sperò che Chopper trovasse presto un antidoto per quella follia.
Passarono altri tre giorni da quel momento e ormai la spadaccino si era abituato a quella situazione assurda, conscio del fatto che se avesse cercato di allontanarlo le sue attenzioni sarebbero state più pressanti, entrò nella cucina dove trovò il dottore alle prese con il microscopio.
<< Giorno Chopper.>> disse sbadigliano, il cuoco stranamente stava ancora dormendo.
<< Buon giorno Zoro.>> sorrise codiale la piccola renna.
<< Sei riuscito a trovare un antidoto?>> chiese mentre versò due bicchieri di acqua uno per se e uno per la renna.
<< Beh… è questo il punto…>> rispose dubbioso.
<< Quale punto?>> 
<< Il fatto è che non c’è bisogno di nessun antidoto…>> lo spadaccino lo guardò attonito e preoccupato allo stesso tempo, possibile che non sarebbe più tornato quello di un tempo? 
<< Spiegati meglio. La situazione è cosi grave?>> si sedette di fronte a lui.
<< No, il fatto è che… stando a quello che ho visto con il microscopio e le analisi che ho fatto in quella fiala non c’è altro che uno sciroppo ai frutti rossi.>>
<< Eh?>> 
<< Si insomma è un composto di frutti rossi, fragola, lampone, uva rossa…>> 
<< Lo so cosa significa non elencarli tutti.>> continuò quasi sull’orlo dell’ira.
<< Bene, quindi come avrai capito non c’è bisogno di un antidoto. Questa cosa mi ha portato una cofusione nella testa, se è un semplice sciroppo perché Sanji si comporta cosi?>> chiese ingenuamente la piccola renna.
Ma certo adesso era tutto chiaro.
Quel maledetto bastardo l’aveva preso in giro per tutto quel tempo, e adesso sicuramente se la stava ridendo con gli altri.
Damerino pervertito!
Zoro sentì una rabbia crescere dentro di lui, come un fuoco che divampa indisturbato, l’aveva preso in giro, l’aveva umiliato e soprattutto gli aveva mentito. 
<< Gli altri sanno di questa… cosa…>> disse cercando di rimanere calmo.
<< Non l’ho ancora detto a nessuno… volevo parlarne prima con Sanji.>> rispose pensieroso.
<< Non farne parola con nessuno, per quanto riguada il cuoco…>> fece una pausa prima di alzarsi e dirigersi verso la porta aprendola per uscire dalla cucina,<< gli parlerò io.>> concluse mentre uscì dalla stanza senza aspettare nessuna risposta. 
Era stato uno stupido, si era innamorato di un maledetto idiota mentre quest’ultimo si era divertito a giocare con i suoi sentimenti. 
Con passo fermo si diresse sotto coperta dove molto probabilmente stavano ancora dormendo, si girò intorno cercando la sua figura ma non c’era, salì di nuovo sul ponte e lo vide mentre era impegnato a raccogliere dei mandarini dalle piante di Nami.
Gli si  avvicinò e senza che riuscisse a percepire la sua presenza lo prese per un braccio costringendolo a voltarsi, cosi facendo tutti i mandarini che aveva raccolto caddero a terra, quest’ultimo rimase attonito dal suo comportamento ignaro di tutto quanto.
<< Dimmi…>> sibilò Zoro a denti stretti.<< ti sei divertito?>> 
Sanji non riusciva a capire. << Di cosa stai…>>
<< ZITTO!>> gridò mentre i suoi occhi si specchiarono furiosi in quelli dell’altro.
A quel punto Sanji capì era stato scoperto, era inutile mentire ancora.
<< Ascolta io… posso spiegare…>> provò a dire ma venne di nuovo bloccato dallo spadaccino.
<< Bene, io sono qui per questo. Com’è che un semplice succo di frutti rossi di ha fatto questo effetto?>> chiese ironico mentre stringeva la presa. << Mentre tu ti divertivi, io come uno stupido stavo per…>> 
“Stavo per cedere perché ti amo.” avrebbe voluto dirgli ma non lo fece non gli avrebbe dato anche questa soddisfazione.
<< Non lo fatto per questo!>> disse Sanji, non aveva mai voluto prenderlo in giro c’era un motivo per cui l’aveva fatto.
<< PERCHE’ L’HAI FATTO!>> gridò ancora Zoro mentre stava per sferrargli un pugno dritto in faccia, ne aveva tutto il diritto no?
<< Perché… perché io… IO TI AMO!>> gridò tutto d’un fiato.
Nel sentire quelle parole Zoro bloccò il colpo guardandolo attonito.<< Cosa hai detto?>> chiese pensando di non aver capito bene.
<< Che ti amo…>> disse in un sussurro poi lo guardò dritto negli occhi e continuò dicendo, << non sto mentendo, ero stanco di nascondere quello che provo per te. Però avevo paura che se te l’avessi detto tu molto probabilmente mi avresti respinto, cosi ho inscenato questa stupida bugia per poterti stare accanto…>> involontariamente dai suoi occhi iniziarno a scendere delle lacrime, aveva fatto la cazzata più grande della sua vita, a causa di questo Zoro lo avrebbe odiato per tutta la vita. << ma la cosa mi è sfuggita di mano.>> abbassò lo sguardo pronto a essere colpito, infondo lo meritava era stato un bastardo su tutti i fronti, aveva giocato con i suoi sentimenti e l’unica cosa che poteva fare adesso era quella di subire i pugni che lo spadaccino molto probabilmente gli avrebbe dato.
Ma questo non successe, nel cuore dello spadaccino c’era una confusione di sentimenti ed emozioni.
Era felice?
Certamente.
Era imbarazzato?
Al cento per cento.
Era confuso? 
Molto probabilmente.
Era arrabbiato? 
Sicuramente. 
Anche se quest’ultimo andava lendamente spegnendosi, dopo aver capito che quello stupido di un cuoco aveva messo in scena tutta questa cretinata per lui, lasciò la presa sul suo braccio e delicatamente gli accarezzò il viso, non riusciva a credere a quello che stava facendo, lui Roronoa Zoro invece di pestarlo come si meritava gli stava accarenzzando il viso, proprio lui l’ex cacciatore di taglie, quello sempre freddo e impassibile stava dimostrando affetto per quell’idiota.
L’amore è davvero un sentimento strano, difficile da capire e facile da sentire. 
Sorrise.
D’altra parte Sanji non si aspettava una reazione simie, tutto ma non quello e quando alzò gli occhi per incontrare quelli di Zoro per poco il suo cuore non perse un battito.
<< Davvero?>> lo sentì chiedere.
<< Non sto mentendo.>> rispose questa volta più sicuro, infondo era la verità.
<< E’ per dirmi questo, hai fatto tutta questa scenata?>> chiese avvicinandolo a se.
<< Per amore farei qualsiasi cosa.>> rispose sincero mentre avvolgeva le braccia intorno al collo dello spadaccino, in tutta risposta lui l’ho avvolse in un abbraccio stringendolo di più a se.
<< Stupido torciglio.>> disse per poi baciandolo prima dolce e poi coinvolgerlo in una danza passionale.
Mentre infastidita dalle urla, la Navigatrice ormai sveglia salita sul ponte notò i due nel suo frutteto. << Ehi voi due! Queste cose fatele da un’altra parte, non nei miei mandarini!>> 
Colti in fraglante i due ragazzi si separarono. << Scusami Nami- Chan prometto che non accadrà mai più.>> disse il cuoco allontanandosi dallo spadaccino saltellando felice. 
Finalmente aveva avuto ciò che desiderava oltre al suo sogno, certo aveva dovuto mentire per questo, era stato un gioco vile e spietato, mentire non è certo la soluzione migliore ma quando si è veramente innamorati si è disposti a fare qualunque cosa, anche se molte volte non è la cosa giusta da fare.
È voi...
Per amore non fareste anche voi qualsiasi cosa? 

 
 
 

                                                         
  
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