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Autore: MrFortvne    24/08/2019    1 recensioni
Quando il demone Evelynn progetta la Landa degli Evocatori, un'arena mortale in cui due squadre composte da cinque campioni l'una devono affrontarsi a vicenda, la vita di Sarah, conosciuta come Miss Fortune, e dei suoi amici Ezreal, Qiyana, Akali, Ashe e Nunu, cambia drasticamente.
Questa storia è per veri fan del gioco. Ecco un estratto del primo capitolo in cui viene introdotta Annie.
Mi giro verso Qiyana e noto che sta leggendo un libro. Alzo un sopracciglio «È questo cos'è?»
Lei mi mostra la copertina, il libro si intitola "La bambina oscura". La guardo, sbuffando.
«Eh? Seria? Credi davvero a quella storia?» prendo il libro e lo lancio in aria.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Ahri, Akali, Ezreal, Miss Fortune, Sona
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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LEAGUE OF FACTIONS
 
Capitolo I
 
Crisi
 
 
MISS FORTUNE
 
 
Ricordo quando ero una ragazzina spaventata armata di pistola, che uccideva ogni uomo le si avvicinasse, sia malintenzionato che non. Mi scappa sempre una risatina se penso ai cervelli esplosi sui muri della città. Forse sarò sadica? Pazienza. In questo mondo bisogna sempre essere armati e pronti a premere il grilletto. Se non lo sei... non faccio spoiler!
 
Il bersaglio non è ancora stato localizzato, ma credo che mi ritroverò presto a inseguirlo. Io sono molto, molto veloce, riesco a correre anche coi tacchi, ma in questo caso sono costretta a camminare come i nonnetti nelle tombe. Infatti sono ferma, seduta a bere un drink al bar, e per quanto questo cocktail al passion fruit sia buono, la situazione è piuttosto snervante. Queste sono le missioni che detesto di più, perché potrebbero essere risolte con un bang!, ma prima ci sono troppi innocenti, poi c'è un bambino che potrebbe rimanere traumatizzato dalla scena, e blah, blah, blah. Finito il drink resto nella stessa posizione, e Qiyana si siede accanto a me. Alzo lo sguardo per farle capire quanto sia fastidiosa la sua presenza.
«Che c'è, non mi vuoi?» dice giocando con l'anello che porta sul pollice.
«Non è che non ti voglio, cara Qiyana. È che nessuno ti vuole» ridacchio io, adoro infastidirla.
«Le uniche persone che non mi vogliono sono le mie sorelle e il resto della mia famiglia. Lo so che tu stravedi per la piccola e letale Qiyana» gioca con il suo riccio ciuffo bianco.
«L'importante è esserne convinti. Io credo che me ne andrò» mi alzo in piedi e do una sistemata ai pantaloni, leggermente impolverati. Qiyana scatta verso di me con un salto e mi afferra il braccio «Non puoi abbandonare la missione» il tono più serio che io abbia mai sentito. Mollo la sua presa «Io posso eccome, mia cara Qi-» una bomba esplode nel bar in cui eravamo sedute e noi voliamo in aria. Sbatto contro un muro, e, dopo aver sputato una decina di colpi di tosse, premo sull'auricolare e con voce rotta, avverto «Rinforzi» tossisco «Ora!»
Mi alzo in piedi e vedo Qiyana liberarsi della sua mantella, rivelando il suo enorme anello ambientale sulla schiena, che afferra tra le mani e incanta di fuoco con la roccia. Io la guardo, facendole un occhiolino. Ed eccole lì, la mina vagante e la ribelle: Jinx e Xayah. Afferro le mie due pistole e faccio due passi avanti.  Guardo Qiyana e le faccio segno di stare ferma, per il momento. 
«Scusate,Fishbones vi ha spaventate?» ghigna Jinx. 
«Avresti dovuto ucciderle, Jinx, incapace» dice Xayah, con aria annoiata. 
«Non che tu sia tanto meglio, Xayah. A proposito, non ci vediamo da molto. Che ti ha regalato Rakan per San Valentino?» rido io. 
Lei guarda per terra, rimanendo in silenzio.
«Ma Rakan è morto!» urla Jinx.
In quel momento, tra le urla della folla, e tra la tensione di chi sarà a fare la prima mossa, mi fermo un attimo a riflettere sulla morte di Rakan. Non che mi importi, sia chiaro, però sarà strano sapere che non si dispererà quando oggi il corpo esile di Xayah sarà totalmente bucherellato.
«Voglio farti un favore, nemica cara. Oggi te lo farò rivedere» Qiyana salta improvvisamente in aria, sorprendendo sia me che le nostre avversarie, prima che la bomba fumogena di Akali scoppi sul terreno, impedendo a tutti di vedere e capire cosa stia accadendo. Provo ad avvicinarmi a loro, ma mi accorgo che Xayah sta lanciando piume a raffica in giro, perciò provo a ripararmi su un muretto. Sento Akali sfoderare il suo pugnale e il suo kunai «Jinx, matta e tatuata male, che tristezza» dice, facendomi scappare una delle mie solite risatine isteriche.
Quando il fumo svanisce, mi alzo di scatto, ma un colpo di Fishbones mi costringe a ritornare nascosta. Mi rialzo. Jinx si ferma a guardarmi, delusa dal suo mancato colpo.
«Ehi Fishbones, come hai fatto a non prenderla?» carica un altro colpo.
«La fortuna non aiuta gli stolti» dico, iniziando a sparare colpi a raffica, scoppiando a ridere. Nel mentre, noto senza alcun piacere che Xayah e Jinx sono state soccorse da Shyvana. Qiyana le si scaglia contro, e, dopo aver incantato il suo anello di erba, scompare nell'ombra, per poi riapparire e colpire Shyvana alle spalle, stordendola con l'anello incantato d'acqua. Io fermo le ondate di proiettile e scappo in direzione di Akali, per aiutarla a combattere Xayah. 
«Xayah, sonotroppo veloce, troppo forte!» esclama Akali, saltandole addosso e pugnalandola al cuore. Tuttavia lei blocca il colpo con le sue piume, infilzandone un paio sul braccio destro di Akali, che si ritira immediatamente. Xayah si rialza, provando subito a colpirla ancora, ma io sparo una serie di proiettili in aria, che la rallentano per qualche secondo, in modo che io possa stenderla con un calcio sulla schiena. Akali ricompare e la prende sulle spalle. Mi giro verso Jinx, che spara un mini proiettile vicino me, che colpisce la gamba di Akali, dato che io lo schivo. Sparo un'altra raffica di proiettili, per poi avvicinarmi all’assassina per teletrasportarci alla base. Aspetta un attimo... Qiyana! Eccola lì, correre verso di noi, provando a scappare dalle grinfie di Shyvana, trasformatasi in drago. Io guardo per terra, pensando se effettivamente vivere abbia un senso dopo questa ridicola scena.
«Eccomi!» Qiyana ci raggiunge e avviamo subito il teletrasporto, nonostante Shyvana stia correndo verso di noi. L'imperatrice dai capelli bianchi si mette in posa, fingendosi addolorata.
«Piante, o piante, portatemi via da questa tediosa battaglia» dice. Proprio quando Shyvana apre la bocca per divorarci, saltando verso di noi, riappariamo in base. Mi giro verso Akali.
«Stai bene?» chiedo.
«Sì» risponde freddamente, continuando a camminare con Xayah sulle spalle e il braccio e la gamba gocciolanti di sangue. Pff, antipatica. Mi siedo per terra e mi tolgo il cappello, ho bisogno di riprendermi prima di rivedere tutti al quartier generale. Alzo lo sguardo verso Qiyana, notando che le manca qualcosa.
«Dov'è l'anello ambientale?» chiedo, sgranando lo sguardo.
«Ehm... » guarda per terra lei «Me ne serve uno nuovo».
«Un altro? È il sesto questo mese. Il sesto» commento, seccata.
Lei si mostra dispiaciuta per la mia battuta, così mi alzo in piedi e le do una pacca sulla spalla «Qiyana, sei stata bravissima oggi. Hai tenuto testa a Shyvana, che è un nemico bello grosso, e tu sei una nostra assassina da poche settimane». Le sorrido e lei mi guarda, singhiozzando.
«Grazie! Grazie mille Sar- Miss Fortune!» esclama, commossa, abbracciandomi. Forse avrei dovuto stare zitta. 
«Okay ma... non spingiamoci troppo oltre» mi stacco io. 
«Hai ragione, scusami. Andiamo dagli altri, orge un banchetto in mio onore» si guarda intorno, quasi spaesata «Ma ci serve qualcosa da festeggiare. Aspetta, ho un'idea» mi guarda.
«Annientiamo i nemici» completo la frase io, caricando la pistola. 
 
«Buongiorno, Champion. Per accedere alla Legends Room, recita una frase qualsiasi» comunica il bot della porta blindata. 
«Salpiamo!» esclamo io ad alta voce, nonostante sia tremendamente annoiata da questa giornata. Butto per terra le pistole e tolgo il cappello, tenendolo in mano. 
«Voce campione riconosciuta, Sarah, Miss Fortune» la porta d'accesso si apre e io e Qiyana entriamo. Garen e Ashe stanno studiando qualcosa al database, mentre Akali scende nei sotterranei per rinchiudere Xayah in cella. 
«Bentornati!» si avvicina Ashe «È andata bene la missione?»
Io mi siedo sul tavolo, appoggiando il cappello accanto a me «Sì, ma abbiamo rischiato parecchio» dico, provando a ricordare dove si trovi il frigo. Ho una sete assurda. 
«È il lavoro, Sarah. L'importante è che stiamo tutti bene, dobbiamo esser pronti nel caso stiano progettando un attacco» si avvicina Garen.
Io gli sorrido, scettica «Pensate davvero che Xayah parlerà? L'obiettivo era prendere Jinx. Quella è pazza da far paura e ci avrebbe detto tutto. Purtroppo, oggi non ero al massimo delle forme» mi alzo, avendo visto il frigo dietro di me. Lo apro e prendo una birra, che inizio a bere immediatamente.
L'arciera mi guarda, con un'espressione preoccupata.
«Vuoi ancora mollare?» mi chiede Garen, guardandomi serio. Poggio la birra sul tavolo e lo guardo, con sguardo determinato.
«Mai. Porterò a termine la missione e combatterò fino a quando non morirò in battaglia». Noto Qiyana, dietro di noi, urlare contro due Evocatori, rovinando questo momento in cui volevo sembrare una persona coraggiosa.
«Servi, la mia portantina. Servi?»schiocca le dita davanti alle loro facce. Ashe e Garen scoppiano a ridere, io mi avvicino a lei.
«Sono Evocatori, questi due nobili signori» guardo i due uomini, sorridendo.
«Oh, perdonatemi, che figura. Devo fare tutto da sola!»
«Non preoccupatevi, può capitare a chi è nuovo» se ne vanno nel laboratorio.
Qiyana alza lo sguardo, seccata «Odio essere presa sempre per "quella nuova", e poi non ho ancora capito chi siano questi Evocatori».
Garen smette di ridere e la guarda sorridendo, avvicinandosi a lei.
«Qiyana, siamo stati tutti etichettati così. Ma nessuno di noi è stato forte e in gamba quanto te, all'inizio». L'imperatrice arrossisce e risponde con un tenerissimo "g-grazie".
«Per quando riguarda gli Evocatori, vieni qui» Ashe si avvicina al database e fa partire un ologramma, che mostra varie immagini in sequenza.
«Gli Evocatori sono nostri alleati che lavorano affinché le nostre missioni non falliscano, anzi. Costruiscono le nostre armi, progettano i nostri costumi, e nelle battaglie più importanti e sanguinolente, loro ci controllano e ci avvisano in caso di pericoli imminenti che possano costarci la vita» finisce lo spiegone. I tre si mettono a discutere riguardo alcune azioni importanti compiute dagli Evocatori, ma io non sono affatto interessata, perciò finisco la mia birra e ne prendo un'altra, dirigendomi in camera mia, che si trova al piano di sopra.
«Chiamatemi quando dobbiamo torturare Xayah» urlo salendo le scale. Mi sento davvero strana ultimamente. Queste piccole battaglie, tra campioni nemici, mi stanno distruggendo. Prima ho mentito ad Ashe e Garen. Chi vorrebbe fare questa vita? Chi? Uccidere e rischiare la vita, ogni giorno. Eppure l'ho sempre fatto. Ho sempre messo in gioco me stessa, ricevendo grandi soddisfazioni, ma anche grandi cicatrici. Le più dure... sono quelle che non puoi vedere.
 
4 anni prima
«Ti piacciono le mie pistole?» sparo un proiettile ad un pirata, facendogli saltare in aria il cervello «Shock, e... ah!» faccio lo stesso col suo amico, che fino a qualche istante indietreggiava, provando a sfuggirmi. Mi giro e vedo la nave andare in fiamme, ma non me ne faccio un problema. Afferro la corda e mi butto in mare, sicura che andrà tutto bene. E infatti è così. Nami mi avvolge in una bolla d'acqua che mi permette di andare sott'acqua con lei. 
«Missione compiuta!» la guardo, sorridendo. Lei ride, alzando lo sguardo per vedere la nave nemica in fiamme. 
«I mostriciattoli delle maree non erano male, uno in particolare mi ha dato filo da torcere» mi spiega lei, nuotando verso la riva, anche se la strada da fare sembra ancora molta. Nuotare mi stanca parecchio, ma non posso fermarmi. 
«C'era anche quel coso, Fizz?» le chiedo. 
«No, per fortuna. Mi avrebbe uccisa senza che me ne accorgessi. È un assassino formidabile, io sono solo di supporto qui» risponde.
«Se non fosse per te... Non sarei riuscita a fare niente, né oggi, né in tutte le altre missioni passate» dico io, guardando in basso. Lei sorride ed entra nella mia bolla, abbracciandomi. 
«Io ti sopporterò per sempre, Sarah». Io ricambio l'abbraccio, chiudendo gli occhi. 
Poi succede tutto così in fretta.
La bolla scoppia e Nami viene tirata via da qualcosa. La pressione mi spinge in superficie, ma nuoto verso il basso, cercando la mia amica. La vedo, bloccata dall'ancora del titano delle profondità: Nautilus. La stanchezza svanisce di colpo, sopraffatta dalla paura di perdere Nami. Nuoto più veloce verso di lei, e vedo l'enorme armatura del titano avvicinarsi, per finire la mia amica. Ma ci arrivo prima io a lei. Provo a spingere l'ancora, invano, è troppo pesante. Lei, che aveva gli occhi chiusi, li riapre e mi guarda, sorridendo. Il mare viene riempito da altre gocce d'acqua: le mie lacrime. Le accarezzo il viso e provo a tirarla via, per qualche secondo. Nonostante l'aria inizi a mancare e il mio viso stia diventando viola, continuo a cercare di salvarla. Vengo interrotta dalla sua presa e dalla sua voce fioca che sussurra un "grazie". Così, con una mossa, mi intrappola in un'altra bolla d'acqua, e mi spinge lontanissimo da lei, con un'onda suprema.
«Nami!» urlo io, disperata. 
 
Qualche giorno dopo, sui giornali della città girava la notizia ufficiale: lo spirito delle maree era scomparso. E io sono rimasta per dieci minuti a pensare a quel terribile giorno, davanti alla porta della mia camera. 
«Buongiorno, Sarah. Per accedere alla tua camera, recita una frase qualsiasi» comunica il bot, per l'ennesima volta. 
«Sono confusa» sussurro, ed è la verità.
«Voce campione riconosciuta. Buon riposo, Sarah» la porta d'accesso si apre e, dopo la mia entrata, si chiude immediatamente. Mi guardo allo specchio, non riconoscendomi. Che fine ha fatto la Sarah cattiva e spietata dello scorso anno? -Quella che cercava vendetta per la morte di molti suoi alleati e della sua migliore amica? Sto forse diventando bipolare o lo sono già diventata? Mi spoglio del mio solito costume da battaglia: camicia bianca, corpetto nero, tacchi e pantalone attillato. Avrò lasciato il cappello sul tavolo della Legends Room. Mi stendo sul letto, indossando solo la biancheria, sono stanca e fa caldo. Stringo il mio cuscino e provo a dormire. Ci riesco, mi addormento dopo pochi minuto. 
Qualcuno che bussa alla porta mi sveglia. Mi metto seduta, poi mi giro verso la porta sbuffando e urlando «Chi è?»
«Ci siamo tutti giù!» risponde una voce che non riesco a riconoscere. Mi alzo dal letto e apro la porta, ma non vedo nessuno davanti a me. 
«Qui sotto!» esclama la stessa voce, che riconosco, stavolta. Abbasso lo sguardo e vedo la testa arrossata di Nunu, proprio in mezzo alle mie... Merda! Rientro in camera e chiudo la porta, mi ero dimenticata di essere in biancheria! Apro l'armadio e indosso una maglia nera e una gonna dell'omonimo colore. Rimetto i tacchi e apro la porta, Nunu mi guarda e sorride «Niente male» dice, riferendosi a me in biancheria. Io mi abbasso e metto una mano sulla sua spalla, stringendolo leggermente «Se non vuoi finire nel grosso sedere di Willump, non raccontare questa storia a nessuno, d'accordo?» gli sussurro nell'orecchio. 
«C-certo... Magari si potrebbe rifare qualche altra volta però» ridacchia il bambino pervertito. Sto per mollargli un ceffone, ma la voce di Akali mi interrompe. 
«Sarah, Nunu, seguitemi». Obbedisco insieme a lui, ma solo dopo avergli lanciato un'occhiataccia mortale. Come se non bastasse, vederlo indossare una t-shirt con la faccia di Zyra stampata sopra, mi fa salire il crimine. Che società terrificante. E indossa pure il cappello di lana, con questo caldo. Che bambino tremendo. Preferisco allontanarmi dalla piccola peste e avvicinarmi ad Akali, nonostante sia la persona più scontrosa e antipatica al mondo. 
«Come ti senti?» mi guarda con la coda dell'occhio. Rimango sorpresa dalla sua domanda. 
«Ti interessa davvero?» sorrido io. A lei scappa una piccola risatina, ma si schiarisce subito la voce «Certo che mi interessa». Io sospiro.
«Mi sento... strana. Sono stremata, vorrei soltanto che questa battaglia finisse, in qualche modo» mi sfogo. Lei si ferma all'istante e mi sbatte al muro, mettendomi una mano sulla spalla. 
«Sarah» mi guarda seriamente «Io ti capisco davvero, ma devi capire che non si torna indietro. Noi abbiamo bisogno di te, ma se questa non è più la vita che vuoi, ritirati» si stacca e riprende a camminare. Rimango immobile, con le lacrime agli occhi, a pensare al suo breve discorso. E mentre Nunu si ferma a guardarmi, nascosto dietro una lampada, arriva Ezreal, che gli scompiglia i capelli e mi saluta con la mano sorridendo. Nota il mio stato d'animo e si avvicina, preoccupato.
«Sarah, va tutto bene? Cosa è successo?» mi fermo a fissare il suo volto, angelico. Mi asciugo le lacrime col braccio e lo abbraccio «Non va per niente bene, Ez» lui mi stringe a sé. Rimaniamo così intimi per qualche secondo, prima di essere separati da Akali.
«Vi muovete? Questo non è un club di supporto» ci da le spalle e riprende a camminare. Ez la guarda male, urlandole contro «Ma perché devi sempre comportarti così?»
Lei si ferma un attimo, girandosi leggermente «Non sono qui per fare amicizia». Caspita se ha ragione. Sto scambiando questo posto, la famosa Lega delle Leggende, per un posto in cui piagnucolare dalla mattina alla sera. Sarah, riprenditi! Sono sempre stata una combattente! Ho ucciso interi eserciti in compagnia di due pistole! Devo mettere da parte le mie emozioni, per ora. Quando tutto sarà finito, potrò godermi la vita, o piangermi addosso. Ma io non voglio vivere con dei rimorsi. Non abbandonerò mai i miei alleati. Io non...!!!
«Sarah, andiamo o no?» Ez mi prende la mano, accarezzandola per tranquillizzarmi. Io arrossisco «Certo, andiamo prima che Akali ci decapiti col suo kunai» ridiamo entrambi.
«Già, hai ragione. Ora non abbiamo tempo per parlare, ma dopo tu mi spieghi tutto, okay?»
Ez è semplicemente fantastico. Si è sempre preoccupato così tanto per me. Anche gli altri lo fanno, sia chiaro. Ma lui... è speciale. E credo che senza vestiti lo sia ancora di più!
Scendiamo le scale, con dietro un Nunu ficcanaso, ritrovandoci con tutti i nostri alleati.
In ordine, abbiamo Ahri e Qiyana che si sistemano il trucco guardandosi allo specchietto, Yi, Garen e Graves discutono riguardo la caccia ai poro, Sona aiuta Tristana a suonare l'ukulele, e Ashe e Akali sono posizionati davanti al database. Lascio immediatamente la mano ad Ezreal, prima che gli altri ci vedano e inizino a fare battute.
«Un attimo di silenzio, prego» ordina Akali, mutando tutti. 
«Oggi, Sarah, Qiyana e Akali hanno rischiato la loro vita in missione. Non hanno solo tenuto a bada i nemici, ma hanno anche rapito Xayah!» spiega Ashe, entusiasta. Tutti applaudono, facendomi arrossire. Mi giro verso Qiyana, che mi sta guardando, sorridente.
«Non bisogna sottovalutare questa risorsa. Perciò, tre di voi, andranno ad interrogarla, cercando di farle sputare fuori ogni cosa che sa» interviene Garen «Chi si offre?»
Vengono scelti Graves, Ez, ed ovviamente Akali. Essendo ancora pomeriggio, molti ne approfittano per riposarsi. Io però resto nella Legends Room a seguire l'interrogatorio dalle telecamere di sicurezza, in compagnia di Qiyana, Ahri e Sona. Dopo una buona ora di frecciatine tra i quattro, sembra che qualcosa stia per smuoversi, ma Xayah non sembra affatto intenta a parlare. Una noia mortale. Quando Akali brandisce il suo kunai per torturarla, Sona spegne il televisore. Io alzo le spalle «Proprio ora che le cose si facevano interessanti».
Mi giro verso Qiyana e noto che sta leggendo un libro. Alzo un sopracciglio «È questo cos'è?»
Lei mi mostra la copertina, il libro si intitola "La bambina oscura". La guardo, sbuffando. 
«Eh? Seria? Credi davvero a quella storia?» prendo il libro e lo lancio in aria. 
«Ehi, che fai!» lei si rialza e lo riprende con un scatto fulmineo «Voi ci credete?» chiede l'imperatrice guardando Ahri e Sona. 
«Certo che ci credo, pensa che una volta l'ho pure vista» spiega Ahri, mentre Sona fa cenno di sì. 
«Davvero?» Qiyana mi butta giù dalla sedia e si siede al mio posto, così ingenua da non capire che le due ragazze la stanno prendendo in giro. Vorrei rialzarmi, ma il pavimento è anche piuttosto comodo, perciò resto qui. 
«Già. Indossava un lungo vestito nero ed un mantello viola, ma le mancavano gli occhi! Portava due bende!» spiega Ahri, con un tono di voce piuttosto spaventoso. 
«Inquietante. E l'orso invece?» continua a chiedere Qiyana, e Sona si mette a mimare gesti mostruosi. Io me la rido, di nascosto. Mentre loro parlano, sento una strana sensazione. 
«Sono qui» sussurra una voce disturbante al mio orecchio. Mi giro verso la direzione del suono, davanti al televisore. Eccolo lì, il riflesso di quella schifosa creatura. Mi guarda. 
«Tutti i tuoi amici stanno per morire» dice, mandandomi un bacio, prima di sparire. Che significa? È uno scherzo? 
«Ehi, tutto bene?» mi scuote Ahri. 
«È Evelynn. Sta di nuovo giocando con la mia testa. Non capisco come faccia» metto una mano sulla fronte, che mi fa malissimo. 
«Beh, lei è qui dopotutto... » confessa Ahri. 
«Cosa?! Lei è qui? Non l'abbiamo uccisa?» mi alzo, furiosa, e mi dirigo verso le celle, seguita dalle tre ragazze. 
«Non avrei dovuto dirtelo, lo avevo promesso» inizia a dare di matto Ahri.
«Avremmo dovuto ucciderla» dico io. Mi fermo un attimo per afferrare una spada dal nascondiglio delle armi. E così, dopo aver effettuato l'accesso alla porta blindata, entro nella stanza del mostro. 
«Evelynn!» lei è seduta, e guarda per terra, con aria neutra. Punto immediatamente la spada sulla sua fronte, penetrando nel campo di forza. 
«Sarah, mi fa piacere rivederti» alza leggermente lo sguardo lei, rimanendo impassibile all'appuntita arma davanti a sé. 
«A me no, affatto. Ora spiegami che significa quella frase» ordino io, tremando. Per un attimo mi chiedo dove siano finite le tre ragazze, ma lascio immediatamente perdere. 
«È un gioco, no?» si alza e gira per l'area protetta dal campo. 
«Smettila di giocare con me, o ti uccido. Lo giuro!» urlo io. Lei ride e scompare, entrando nella sua forma demoniaca. 
«Che ne dici di un bacio?» sento la sua voce dappertutto, rimbomba nella mia testa. 
«Da te? Preferirei morire» continuo a tremare «Dimmi che significa quella frase» ripeto «O ti ammazzo». 
Lei riappare dall'ombra, correndo verso il campo di forza e restando attaccata lì «Ti prego, fallo! Poni fine ai miei incubi!» esclama, quasi disperata. E se io lo facessi? Se la accontentassi? A chi importerebbe della sua morte? Magari Ashe si arrabbierebbe, dato che potremmo venderla e farci pagare in essenze. Ma va, chi se ne frega! Sto per pugnalarla con la spada, quando la voce di Ashe mi interrompe. 
«Basta!» prende la mia spada e la butta a terra. 
Vorrei arrabbiarmi con lei e urlarle contro, ma mi limito a versare un paio di lacrime amare e a parlarle. 
«Perché me l'avete nascosto?» singhiozzo. 
Ashe si avvicina e mi abbraccia «È un'importante risorsa, Sarah. So come sei fatta e che non avresti esitato ad ucciderla, scusa>> mi stringe lei. Io mi stacco, asciugandomi le lacrime. 
«Ha detto che voi state per morire» dico. 
«Mh? In che senso?» si volta verso di lei l'arciera.
«Sai, Ashe. Certe volte bisogna stare attenti a chi si porta in base. O meglio, a cosa» ridacchia Evelynn. 
«Oh, no» Ashe guarda un attimo il pavimento, poi sembra realizzare qualcosa e corre via. Io mi avvicino all'uscita. 
«Sei debole» dice Evelynn, prima che io chiuda la porta. Raggiungo Ashe, che attiva le videocamere di sorveglianza all'interrogatorio.
È Xayah, il problema? Ma Evelynn ha parlato di oggetti... che significa? Ashe mi pone questa stessa domanda. Provo a pensare a cosa voglia dire, ma non mi viene niente in mente. Raggiungiamo immediatamente gli altri, dopo aver avvisato la Lega che potrebbero esserci attacchi nemici da un momento all'altro. 
«Che ci fate qui?» chiede Akali appena ci vede entrare.
«Evelynn ci ha detto di stare attenti alla nostra prigioniera, e a qualcosa che ha portato qui dentro» spiega Ashe. Ez si avvicina a me e mi prende la mano, accarezzando il viso.
«Hai pianto, vero?» sussurra, amareggiato.
«Aw, ma che carini» ghigna Xayah, ricoperta di tagli su tutto il corpo, per mano di Akali. 
«Non ho tempo per i giochetti. A che gioco giochi?» Graves tira un pugno sul tavolo. Lei sobbalza leggermente.
«È ovvio che bisogna stare attenti ai prigionieri. Se fossero persone affidabili non sarebbero qui» ridacchia Xayah. Ashe si avvicina e si siede su tavolo.
«Seriamente, Xayah. Vuoi davvero che questo accada?» dice, guardandola dritta negli occhi.
«Io non so nemmeno di cosa tu stia parlando. E comunque, il mondo va così: guerre e pace, guerre e pace» risponde lei, sorridendo. 
Akali afferra un pugnale e lo infilza in mezzo al pollice e all'indice della ribelle. 
«Le guerre sono caotiche, ma le mie uccisioni sono precise». Ez mi fa cenno di uscire dalla stanza con lui, ed io obbedisco. 
«Ora tu mi spieghi cosa succede» mi dice. Io lo guardo, sentendomi quasi in colpa per farlo sentire in colpa. 
«Che succede? Sono solo stanca, Ez. Quando la loro lega sarà cenere, mi prenderò una pausa di qualche millennio. Vale a dire, per sempre» dico io. Lui sorride e si avvicina di due passi a me, che lo guardo negli occhi. 
«Lo siamo tutti, Sarah. Vivere con continue paure e ansie, di morire, di non riuscire a salvare i tuoi amici, è orribile. Ma qualcuno dovrà pur fare questo lavoro, no? E quel qualcuno... » si avvicina ancora. 
«Siamo noi» finisco la frase io, prima che lui mi afferri i fianchi e mi baci appassionatamente. Io rimango ferma, per poi portare una mano sul suo viso e ricambiare il bacio. Dopodiché ci stacchiamo e lui, essendo più alto, poggia la sua fronte sulla mia. 
«Volevo farlo da tanto» dice. 
«Ti stavo aspettando» rispondo io, staccandomi da lui, prima che qualcuno ci veda. Ma eccola lì, la peste. 
«Ehm, Nunu» mi avvicino a lui, pronta a picchiarlo a sangue. Akali esce dalla stanza, zoppicando. Ez si avvicina a lei «Ehi, che succede?» le chiede, tenendole il braccio. 
«È da stamattina che mi fa malissimo la gamba, ho un taglio, infatti» si lamenta lei. Io e Ez ci scambiamo uno sguardo serio. 
«Uhm, fammi controllare» dico io, abbassandomi all'altezza della sua gamba. Trovo la ferita, sottile. Ma c'è una strana luce, si accende e si spegne sul mio viso. Metto un dito nella ferita e... 
«Un localizzatore» porto le mani nei capelli, cadendo per terra e pensando a quello che accadrà a breve. Ez inizia ad urlare «Localizzatore! Prepariamoci alla battaglia!»
Sento Ashe dire a Xayah «Ti è andata male stavolta» prima di chiudere la porta. 
Come ci è arrivato lì quel localizzatore? Ora capisco... 
 
Mi giro verso Jinx, che spara un mini proiettile vicino me, che colpisce la gamba di Akali, dato che io lo schivo.
 
Mai sottovalutare quella psicopatica. Ez e Graves mi aiutano a rialzarmi, mentre Akali si strappa via con un pugnale il localizzatore e lo schiaccia, distruggendolo.
«Radunate tutti» ordina Ashe «Fate evacuare gli evocatori. E preparatevi alla battaglia».
Ci raduniamo tutti nella stanza d'allenamento, e indossiamo i nostri costumi. Io non ho dubbi riguardo la mia scelta. Lo dedico a Nami, il mio costume da Capitana Miss Fortune. La più tra noi cazzuta è sicuramente Akali con la sua armatura da cacciatrice di teste, ma il più sexy è Ezreal col suo costume Arcade. Che braccia! Tristana si avvicina a me, lanciando il suo cannone per aria, per poi riprenderlo.
«Questa è la mia pistola calibro 357. E le tue dove sono? È un razzo quello che hai in tasca?» mi chiede, facendomi scappare una risata isterica.
«Le mie sono proprio qui» dico, sfoderando le mie due armi da fuoco. Ashe, che indossa il suo costume della foresta di Sherwood, inizia un altro dei suoi discorsi motivanti. Mi guardo intorno, tutti i campioni, armati, pronti a combattere. Sono carica, stranamente. E bipolare, soprattutto. Le nostre ragazze sono così belle, Sona Pentakill è davvero uno schianto. I nostri uomini invece, se la cavano abbastanza.
«Perciò, campioni» continua il discorso Ashe, prima di essere interrotta da uno degli evocatori rimasti.
«Un'astronave sta arrivando. Potrebbero arrivare dei missili» dice. Immediatamente, si diffonde la confusione tra noi. 
«Tutti fuori dalla base! Uscite allo scoperto e riparatevi nella giungla!» urla Garen. Nunu e Willump Demolitori iniziano a correre, dopo che il bambino è salito sulle spalle dello yeti «Willump!» urlo io, attirando la sua attenzione «Un passaggio?» Lo yeti afferra me e Qiyana.
«Oh, finalmente un servo decente» commenta la ragazza. Seguiti da Ahri Elderwood, usciamo dalla base, mentre continuo a guardare gli altri correre, ansiosa. Ci dividiamo in squadre. Io, Yi, Nunu e Willump ed Ashe; Garen, Sona, Akali e Qiyana; Tristana, Graves, Ahri e il mio Ez. Spero vada tutto bene.
«Avventuriamoci nella foresta, forse progettano un'imboscata» ordina Ashe. Mi giro, per guardare Ez, che mi tranquillizza con un occhiolino e un sorriso.
«Una mente concentrata può perforare la pietra» Yi mi mette una mano sulla spalla «Concentrati, Sarah». Ha ragione. Seguo nella foresta i miei alleati, pensando soltanto al mio obiettivo: stare attenta e uccidere tutti i nemici. Ashe invia il suo spirito del falco in un punto della giungla «Rivelami ciò che è nascosto». Il falco illumina la zona, ma non c'è nessuno.
«Sembra tutto troppo tranquillo» dico io, un momento prima che l'astronave nemica appaia, e, inizi a sparare missili alla nostra base, che salta in aria. Vedo Tristana cadere nelle profondità, ed Ez si teletrasporta, scomparendo anche lui. Tutti cercano di ripararsi, mentre noi scappiamo. Mi do uno schiaffo da sola, basta pensare agli altri.
«Ti colpisci da sola? Stai impazzendo, Sarah» Katarina è a qualche metro di distanza da noi, accompagnata da Poppy, Kayn e.. Lux? Da quando la sorella di Garen fa parte della loro fazione? Vorrà dire che ucciderò anche lei.
Inizia il divertimento.
 
 
Anticipazioni Capitolo II: Libera
La battaglia ha immediatamente inizio. Lux attacca e affronta Sarah, e Yi e Ashe combattono Katarina e Poppy. Mentre Nunu e Willump vengono soccorsi da una misteriosa bambina, Ezreal prova a salvare i campioni schiacciati dalle macerie della base, e Akali e Sona affrontano i nemici. 
 
Note
Grazie mille per aver letto questo capitolo! Spero di riuscire a continuare questa storia, sempre se a qualche psicopatica in grado di leggere tutte queste pagine ci sia. Nei prossimi capitoli progetto di introdurre nuovi campioni e molte sottotrame.  Ci tengo a precisare che questa storia non segue le storyline originali di ogni champ. 
Se vi va di giocare con me, il mio nick è MrFortvne.
Ci si vede!
   
 
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