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Autore: Dauntless_99    25/08/2019    7 recensioni
Christian Grey il più giovane miliardario di tutti tempi non ha sempre avuto la vita facile. In alcune fasi della sua giovane vita ha imboccato delle strade che si sono rivelate essere sbagliate. Mi sono sempre chiesta: che cosa sarebbe successo se accanto a lui ci fosse stata una delle persone più importanti della sua vita? Una persona talmente speciale che solo lei conosce i segreti più oscuri di Grey (prima di Ana) e che gli è stato e gli sarà accanto per sempre.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tiffany POV

Quando Christian decise di trasferire la sede della sua azienda in questo edificio, non sapeva bene cosa fare dell’ultimo piano. Oggi posso essere davvero orgogliosa di ciò che è: un piccolo angolo per rilassarsi con vista su tutta Seattle. Non è solo per me o per Chris o per Ross, ma è aperto a tutti coloro che lavorano in questa azienda e che voglio passare le pause in totale relax. Appena si entra si viene invasi da una quantità enorme di luce che filtra attraverso le tre pareti di vetro, mentre sulla destra vi è un piccolo bar e in centro ci sono tavolini con i divani. D’estate si può anche uscite nel giardino ed io ne approfitto per evadere dal mio ufficio. Nonostante lo abbia arredato a modo mio mi sembra di essere chiusa in una cella.
Sto osservando lo skyline quando una voce mi distrare da questa meraviglia:
“Pensavo che volessi vederci in un posto neutrale.”
“E questo forse non lo è Ana?”
“Non saprei…”
“Tranquilla non siamo in guerra. Ho scelto questo posto così che nessuno ci potesse disturbare e in modo tale che Chris ti possa trarre in salvo da me o così ha detto.”
“Sul serio?” mi chiede incerta.
“Sì” rispondo ripensando alla conversazione avvenuta stamattina tra me e lui.
“Siediti…”
L’atmosfera è diventata un po’ imbarazzante, nessuna delle due parlare per almeno i prossimi cinque minuti; decido ti interrompere il silenzio mettendola a suo agio.
“Ho saputo che siete andati a vedere la mostra del tuo amico Josè. Sono rimasta molto sorpresa dalla sua esposizione peccato che nessun quadro mi attirasse particolarmente.”
“Te lo ha detto Christian?”
“Sì e no. Diciamo che mentre io entravo voi stavate già uscendo.”
“Ci stavi pedinando?” mi guarda sconvolta.
“No, vado spesso in giro per le mostre di fotografia in cerca di qualche quadro interessante da acquistare. Ora che sto rifacendo casa ho un motivo di più, ma non pensavo di vedervi. Ho scoperto solo stamattina che era un tuo amico.” La vedo un po’ perplessa così le indico il quadro appeso sulla parete dove sta il bar.
“Quel quadro è una fotografia stata realizzata da mio fratello qualche anno fa. Ho altri suoi quadri in ufficio, ma anche di altri fotografi. Mi piace vedere come la gente riesca a trasmettere emozioni con un semplice disegno senza bisogno di parole.”
“Scusa non volevo essere scortese. Christian non mi dici molto della sua vita privata, pensavo che almeno di te mi avrebbe detto qualcosa, ma sembra… impenetrabile. Però mi fa piacere che tu abbia apprezzato l’esposizione di Josè.”
“È bravo, ma ha ancora da imparare. Christian invece è fatto così. Ti consiglio ti non forzarlo, ma di lasciare che lui si apra pian piano. Non ha avuto un inizio facile alla vita e si lega molto difficilmente alle persone, ma tu sei speciale Ana. Non ho mai visto il Christian spensierato con altre persone al di fuori della sua famiglia e me, ma tu sei diversa e ho paura che tu possa spezzargli il cuore.”
“Non potrei mai fargli del male. A volte vorrei solo sapere qualcosa in più, ma appena provo a fargli una domanda si irrigidisce e si richiude in se stesso.”
“Come ti ho già detto non ha avuto un inizio facile, forse un giorno te lo dirà se lo vorrà ma fino a quel giorno un passo alla volta.”
“A te ha detto tutto vero?”
“Sì, ma è complicato. Ci sono state delle situazioni che lo hanno portato ad aprirsi con me, ma a volte rimpiango di averle sapute. Nessuno dovrebbe passare quello che ha passato lui.”
“Non capisco, ma forse un giorno capirò. Per ora ascolterò il tuo consiglio. Se non sono troppo indiscreta perché Chris va da uno psicologo? Non mi sembra il tipo di persona che ne abbia bisogno.”
“Non molli eh. Chris mi aveva avvertito che eri una testa dura. Ha a che fare con il suo ingresso in questo mondo: a volte ha degli incubi, ma quando è con te è come se sparissero. Vorrei dirti di più, ma credo che non sarebbe giusto nei suoi confronti. Ho promesso a Chris che avrei riposto a delle tue domande, ma che non sarei scesa nei dettagli.”
“Tra te e lui non ricevo molte risposte, ma questo è già qualcosa.”
“Abbi pazienza.”
“Signorina Tiffany il suo the.”
“Grazie Susy, vuoi un po’ di the Ana?”
“Sì, grazie. Parlami di te.”
“Me chiedo stupita.
“Sì, so che Christian tiene molto a te quindi vorrei cercare di capirti. Quando ti vedo noto che tieni sempre la stessa posizione rigida e la faccia impassibile, ma penso che sotto sotto nascondi qualcosa.”
“Cosa vuoi sapere?”
“Quello che ti va di raccontarmi.”
“Non c’è molto. Mamma è un avvocato mentre papà è uno psicologo. Ci siamo trasferiti a Seattle dopo che mio fratello se ne andato via di casa.” Parlo ma il mio tono è triste.
“Ti manca vero?”
“È mio fratello. Siamo sempre stati insieme, ma poi lui ha deciso di viaggiare e non lo vedo come spesso vorrei.”
“Non sono mai uscita dagli Stati Uniti, ma mi piacerebbe molto. Quella foto lì dove ha scattata?”
Indica la foto appesa e mi ricordo come se fosse ieri il giorno in cui è stata scattata.
“In Amazonia, era l’ultima estate prima della laurea. Penso che sia una delle più belle.”
“È bravo mi ricorda le foto di Josè, ma con qualcosa di diverso.”
“Adora viaggiare e fotografare, ma allo stesso tempo vuole lasciare un messaggio in ogni foto che fa.”
“Se sono tutte così belle mi piacerebbe avere delle sue foto.”
“Parlando di foto mi hai ricordato una cosa.”
Le porgo una scatola rossa con un piccolo fiocco d’orato.
“È un piccolo regalo d’amicizia. Vorrei che lo accettassi come un piccolo segno di pace.”
Apre la scatola e dentro c’è una piccola cornice adatta alla sua scrivania, la foto rappresenta uno scatto rubato di lei e Christian che sorridono durante il ballo.
“Ho pensato che forse vorresti personalizzare la tua scrivania e in segno di pace vorrei che l’accettassi.”
“È bellissima! Grazie.” Si alza e mi coglie alla sprovvista abbracciandomi.
“Il piacere è mio. Spero che un giorno potremmo essere amiche.”
“Anch’io grazie.”
“Bene se non ti dispiace ho del lavoro da finire e scommetto che a Chris farebbe piacere vederti.”
“Oddio. Sono già le sette.”
“Sì, andiamo di porto da lui.”
Lascio Ana davanti all’ufficio di Chris mentre io mi dirigo nel mio. Appena entro nel mio uffico noto Elliot seduto su una delle poltrone:
“Alla buon’ora.”
“Scusa Elliot, ma ero con Ana.”
“Non l’avrai mica torturata spero?”
“No!”
“Conoscendoti. Allora vogliamo finire il progetto della casa?”
“Certo”
 
 
Christian POV
 
Sento qualcuno bussare alla porta. -Strano- penso. A quest’ora sono tutti andati a casa eccetto me e Tiff.
“Avanti” alla porta non c’è Tiff ma Ana.
“Ehi a cosa devo questa tua visita?”
“Ho parlato con Tiffany ed ho pensato di venire qui. Spero di non averti disturbato.” Mi risponde tutta imbarazzata.
“Ho quasi finito, accomodati pure.” Noto che ha una scatola rossa sotto il Braccio: il regalo di Tiff.
“Posso chiederti cosa ti ha regalato?”
“Lo sapevi?”
Annuisco “Mi ha detto che è una specie di segno di pace, però non so cosa sia.”
Apre la scatola e si avvicina a me con una cornice in mano. Riconosco immediatamente la foto. È stata scattata durante il ballo, più precisamente in pista mentre Ana sta facendo una piroetta ed entrambi stiamo sorridendo. Sapevo che quella sera c’erano dei fotografi ad immortale l’evento come ogni anno, ma non avrei mai pensato un gesto così dolce da parte della mia migliore amica.
“È bella vero?” mi chiede con le lacrime agli occhi.
“Ehi non piangere.”
“Scusa”
“Va tutto bene.”
“È solo che Tiff mi ha detto delle cose e vedendo la foto non so…”
“Cosa ti ha detto?” Ora la guardo serio.
“Oh niente contro di me, ma mi ha detto che hai avuto un inizio difficile che hai gli incubi e poi ho visto la foto e…”
Mi rilasso capendo che le ha detto nulla di più.
“È tutto apposto.”
“Si scusa. Hai ragione. Andiamo?”
“Certo, mi preoccupi quando ti metti a piangere all’improvviso.”
“Non volevo d’avvero. È stata una giornata intensa: prima il nostro litigio su New York, poi incontro con Tiffany e ora questi splendido regalo. Penso che siano troppe emozioni in un giorno.”
“A proposito di New York ci ho riflettuto e penso di essere stato un po’ egoista. Se ci vuoi andare vai, ma non mi fido del tuo capo. Ha cambiato troppe volte le sue assistenti.”
“E tu come lo sai?”
Accidenti non avrei dovuto dirlo.
“Chris non avrai mica fatto qualche ricerca spero” “Chris…”
“Ho comprato la SIP” dico tutto in un fiato.
“Tu che cosa? Christian!” mi rimprovera. “Quindi io sto uscendo con il capo del mio capo.”
“Io… mi dispiace. Comunque tecnicamente sono il capo del capo del tuo capo.”
“Perfetto! Ma perché?”
“Io… non è come pensi. Era da un po’ che volevo entrare nel campo dell’editoria ed ho dei progetti in mente e la SIP è il candidato perfetto. Non avevo previsto anche te in tutto questo. Mi dispiace.”
“Io non so che dire e nemmeno che pensare.”
“Non pensare a nulla e vieni qui”
La prendo e la faccio sedere sulle mie gambe e le do un tenere bacio.
“Mi dispiace che tu lo abbia saputo così, ma spero che non ti sia arrabbiata troppo.”
“Un po’ ma penso di chiudere un occhio sta volta, infondo sono affari.”
“Grazie. Ti chiedo di non dirlo a nessuno, per questioni burocratiche.”
“Ok. Quindi Tiffany è anche il nostro avvocato?”
“Sì, preparati a vederla sfilare in ufficio come una regina” Mi viene in mente quella volta che dopo la sua vittoria ha sfilato per mezzo piano manco fosse una modella.
“Io sono seria e tu ridi.”
“Scusa che ne dici di andare?”
“Christian niente più segreti che mi riguardino, me lo prometti?”
“Promesso mademoiselle.”  
Usciamo dal mio ufficio e ci dirigiamo verso Taylor che ci aspetta fuori in auto, ma una Kate arrabbiata ci blocca la strada ad un passo dalla meta.
“Kate che ci fai qui?” le chiede Ana.
“Sto cercando Elliot.”
“Non è qui” risponde Ana. Lei non lo ha visto, ma io sì e poco lontano c’è la sua macchina parcheggiata.
“Penso che sia da Tiffany a parlare del progetto della casa.” Le rispondo in tono pacifico.
“Alle sette di sera Grey? Mi hai preso per stupida?” risponde tutta infuriata.
“Sì, non è insolito. Sai qualcuno per arrivare dov’è lavora sodo.” Sono scocciato dal suo comportamento. Chi si crede di essere?
“Cosa vorresti dire con questo? Che io non lavoro sodo?”
“Mai detto questo, ma ti avverto che se provi ad entrare nella mia azienda in questo preciso momento te ne pentirai.”
“Che paura Grey.” E si dirige verso ingresso.
Taylor che nel frattempo era uscito dalla macchina ad un mio cenno raggiunge Kate, bloccandole ingresso.
“Che fai?”
“Signorina non può entrare?”
“Posso e lo farò”
Ma Taylor è più forte, la prende e la riporta indietro.
“Ana di qualcosa.”
“Mi dispiace Kate, ma Christian ha ragione. Inoltre ti ho già detto che non voglio essere messa in mezzo a questa storia.”
“Ma…”
“Kate ti prego. Se vuoi parlar con Elliot lo possiamo chiamare e farlo scendere.”
Si gira verso di me e prendo il telefono. Cinque minuti dopo Elliot e Tiffany sono giù.
Prendo Ana e Tiffany sotto la mia protezione mentre lascio Elliot discutere con Kate. Un attimo dopo i due salgono sulle rispettive auto e partono verso casa immagino.
“Mi dispiace di avervi rovinato la serata.” Si scusa Tiffany immediatamente.
“Non è colpa tua” le rispondo “e poi non è nemmeno iniziata.”
“Christian ha ragione. Perché non usciamo tutti e tre insieme?” propone la mia dolce Ana.
“Mi piacerebbe, ma devo declinare l’offerta. Devo finire il progetto della casa. Divertitevi ragazzi.” Mi posa un bacio sulla guancia e si dirige verso la sua auto senza darmi tempo di replicare.
Un momento prima di salire si blocca e si rivolge ad Ana:
“Devo chiedere scusa anche a te e voglio metterti in guardia dalle persone come Kate. Le conosco bene e so che è la tua migliore amica, ma per il bene di tutti non darle retta Anastasia. Fai ciò che ti senti di fare e non farti influenzare da lei. Prima dicevo sul serio riguardo alla possibilità di diventare amiche. Buonanotte ragazzi”
Mette in moto e parte.
Tornati a casa vedo Ana un po’ strana.

“Qualcosa ti turba?”
“La faccenda di Kate, Elliot e Tiffany. Lo so che avevamo detto di non farci influenzare, ma come posso non farlo quando Kate è la mia migliore amica?”
“Ascolta Elliot è un tipo un po’ particolare, ma ha la testa sulle spalle e anche Tiffany.”
“Vuoi due siete uguali ma diversi, non so come spigarti.”
“Io e Tiffany?”
“Sì!”
“È vero! A volte lei è impulsiva, mentre io sono più razionale.”
“Ed entrambi maniaci del controllo.” “Ho un brutto prestamento riguardo a questa faccenda.”
“Anch’io, ma mi fido del loro giudizio e fin quando siamo sinceri l’uno con l’altro andrà tutto bene. Intanto possiamo chiuderci nella nostra bolla.”
“Bolla?”
“Oh sì. Abbiamo un weekend lungo davanti e domani vorrei portarti fuori in barca. Che ne dici?”
“Mi piace l’idea. E nessuno ci disturberà?”
“Nessuno. Telefoni spenti e dirò a Taylor di prendersi il weekend libro. Solo io e te nella bolla. Il mondo può aspettare fino a lunedì”
“Ci sto.”
“Bene ora se non ti dispiace vorrei mangiare un tuo capolavoro.”
“Mi metto subito ai fornelli capo.”
“Attenta! Mi ci potrei abituare a questo soprannome” le faccio l’occhiolino e la lascio in cucina, mentre io vado ad organizzare la gita di domani.
 
Angolo della scrittrice:
Buona sera cari lettori,
spero che abbiate passato un bel weekend e un buon ferragosto.
Non ci credo nemmeno io, ma sono riuscita a finire il capitolo come promesso anche se è un po’ tardi.
Ho avuto mille idee per la testa, ho scritto e cancellato, scritto e modificato il capitolo mille volte e non so com’è uscito, quindi ve lo chiedo a voi: Cosa ve ne pare? Ha soddisfatto le vostre aspettative oppure è stato un flop totale? Ma soprattutto vi piace che dedichi un piccolo spazio anche ad Elliot e Tiffany?
Forse in futuro lo modificherò, ma mai dire mai.
Ho tante idee che mi frullano per la testa, ma quando scrivo non rimango soddisfatta al 100% perfino il finale che ho scritto penso che lo cambierò e forse subiranno delle modifiche anche degli avvenimenti della storia originale, ma non lo so.
I vostri consigli mi sono sempre utili e anche se non riesco a rispondere subito ai vostri commenti sappiate che li leggo sempre, mi sono di enorme aiuto.
Io vi ringrazio del sostegno che mi date ad ogni capitolo. 😊
A presto,
Dauntless_99
   
 
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