Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: elelcomplains    28/08/2019    0 recensioni
Il titolo è tratto dall'omonimo disco dei Whitesnake
[DioxPucci] [CanonVerse]
Spoiler per lo story arc "Heavy Weather" (Stone Ocean)
Dopo aver subito il lutto più importante della sua vita, il giovane Enrico Pucci si avvicina sempre di più all'uomo incontrato tempo prima
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Dio Brando, Enrico Pucci
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Importante:
I protagonisti di questa storia sono un ragazzo di sedici anni e un vampiro che, stando ai dati ufficiali, ha più di centoventi anni. Leggete a vostra discrezione


Da quando l'uomo misterioso se ne era andato Pucci non riusciva per qualche motivo a darsi pace. Quell'incontro, anche se era durato pochi minuti, gli aveva decisamente cambiato la vita. Per una ragione a lui ignota avrebbe voluto pregarlo di restare, anche solo per un po', solo per chiedere il suo nome, per chiedergli a cosa servisse quella punta di freccia che ormai il giovane parroco conservava come il suo tesoro più prezioso. 

Aveva più volte pensato di chiamarlo, ma come avrebbe potuto giustificarsi? Avrebbe detto che aveva solo voglia di rivederlo e conoscerlo meglio? Inoltre, un tipo del genere avrebbe interrotto la sua ricerca in giro per il mondo per far visita a un ragazzino qualunque? 

Nonostante tutte queste domande che si poneva quando non riusciva a conciliare il sonno, e forse anche causa della sua insonnia, Pucci sperava con tutto il cuore che un giorno l'uomo si ricordasse di lui, e ogni giorno al tramonto si fermava per qualche minuto in più nella cappella dove si erano incontrati, in attesa di vederlo sbucare fuori dal nulla. Soprattutto dopo che, a partire da quel nero giorno, il mondo aveva cominciato a crollare davanti ai suoi giovani occhi.

Infatti, dopo che aveva deciso di intromettersi nella relazione di sua sorella, tutto aveva cominciato ad andare nel verso sbagliato: prima quegli uomini a cui aveva affidato il compito di separare lei e Weather avevano impiccato quest’ultimo a un albero, e quando la giovane aveva trovato quello che credeva essere il cadavere del suo fidanzato si era gettata dal dirupo vicino, ponendo fine alla sua vita. La morte di Perla aveva devastato Pucci, si malediva per averla portata al suicidio con le sue azioni, aveva implorato Dio di riportarla in vita, a qualunque costo, ma mentre stringeva ancora tra le braccia il cadavere della sua amata sorella sentì la voce dell’uomo, che ripeteva le stesse parole del loro incontro. «Tu credi nella forza di attrazione? Credi che ci sia una ragione negli incontri?» «Se lo vorrai… vieni a incontrarmi». Dal profondo del suo cuore si mosse qualcosa, il desiderio di incontrarlo di nuovo si fece più forte che mai, e proprio in quell’istante dalla tempia di Perla uscì un disco con sopra impresso il suo viso, e la punta di freccia gli entrò nel petto, e di nuovo sentì la voce dell’uomo. «Una vita perduta non potrà mai tornare indietro… ma se tu lo vorrai… se pregherai intensamente… la sua memoria potrà essere tua. I suoi ricordi… questo sarà il tuo risveglio».

Pucci aveva incontrato l’uomo, Dio, pochi giorni dopo essere stato dimesso dall’ospedale. Lo trovò nella sua stanza, nell’angolo più buio, nonostante il sole fosse già tramontato. Non gli chiese neanche come fosse riuscito a trovarlo o perché si trovasse in camera sua, tanto era stato assalito da un turbine di emozioni anche contrastanti. Era felice, era estremamente felice, ma il lutto recente contrastava questo sentimento, portandolo ad accogliere il suo ospite con un semplice sorriso di circostanza. Non sapeva cosa dire o fare, era troppo impegnato a cercare di nascondere il ragazzino con i propri sentimenti e le proprie fragilità che in fondo era, ragazzino che venne in parte fuori quando Dio lo accolse tra le braccia, come la più amorevole delle madri e al contempo il più tenero degli amanti. Il giovane non era solito piangere, non aveva pianto neanche quando sua sorella se n’era andata, ma a contatto con il corpo di Dio alcune lacrime amare lasciarono i suoi occhi, e il vampiro lo lasciò sfogare mentre gli carezzava i corti capelli bianchi. 

Da quel momento la vita di Pucci cambiò di nuovo, lentamente ma inesorabilmente: quando Dio non c’era ne sentiva la mancanza, quando riceveva una sua lettera il cuore cominciava a battere più velocemente, e un calore particolare si diffondeva nel petto quando il vampiro bussava alla finestra della sua stanza in piena notte. Il ragazzo cominciò a pensare di essere innamorato, pensiero che in prima istanza rifiutava con tutto se stesso, al quale si opponeva con tutta la sua forza di volontà. Non riusciva ad accettare di aver ceduto così facilmente alla tentazione, a nulla servivano i discorsi che sentiva di sfuggita da alcuni suoi compagni su come fosse naturale a quell’età provare dei sentimenti del genere, a nulla servivano le giustificazioni su quanto un amore non carnale non fosse peccaminoso che la sua mente creava. Era tormentato da questo quesito, e diviso tra il lasciarsi andare all’amore puro e spirituale che provava per Dio e i limiti che essere un futuro sacerdote comportava. A questo dilemma pose fine Dio quando, una fredda notte dell’inverno del 1988, baciò il ragazzo -aiutato anche dalla possibilità di fermare il tempo-. Quest’ultimo si aggrappò al vampiro come un’ancora di salvezza, quasi come a non voler lasciarlo andar via, forse impaurito all’idea che i discendenti di Jonathan potessero ucciderlo. «Tornerò quando mi sarò liberato di loro» promise, poi sfiorò con le labbra la fronte del giovane e sparì nel buio.

I giorni passarono, lenti, inesorabili, e di Dio nessuna traccia. Il 1988 lasciò il posto al 1989, gennaio lasciò il posto a febbraio, poi a marzo, ma Dio continuava a non farsi vivo. E fu un giorno d’aprile che il giovane si rassegnò al fatto che il vampiro era stato sconfitto, non l’avrebbe mai più rivisto né avrebbe mai più sentito la sua voce. Era rimasto di nuovo solo, e  quella volta non c’era nessuno a consolarlo. Era solo con il suo dolore e il suo desiderio di vendetta, ma soprattutto con la determinazione di terminare ciò che con Dio aveva cominciato: non importava se ci sarebbero voluti giorni, mesi o anni, la strada per il Paradiso sarebbe stata ultimata, e il desiderio del suo amato sarebbe stato finalmente esaudito.


Note dell'autrice:
Be', che dire? Dopo una gestazione di due mesi e mezzo finalmente è finito anche questo vero e proprio reato. Adoro questa ship con tutta l'anima e sentivo il bisogno di dedicare qualcosina anche a loro due. Stavolta non sodavvero cosa aggiungere se non "grazie di essere arrivati fino alla fine (spero) sani e salvi". Come al solito ringrazio la mia beta reader Husbanfo e ci vediamo alla prossima storia, che spero non sia un reato come questa.

   
 
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