28/08/2019
0 recensioniEd il passato legò a sé il futuro
Cammina, un piede davanti all’altro e la strada sarà sempre più lontana, quella casa non sarà più la sua, quel passato non le apparterrà più
Cammina e la sera avanza, il bosco con le sue ombre le tiene compagnia mentre vuole raggiungere il villaggio… non potrà fermarsi mai, dovrà essere sempre in moto, sempre le scarpe logore a calzarle i piedi mai riposare perché anche se non lo ha ancora capito, presto i suoi incubi cominceranno a coprirle il sole durante il giorno e la sua nuova vita sarà solo una pallida imitazione di quella vecchia.
Un dolore lancinante la fa ripiegare su se stessa, come un foglio di carta lasciato bruciare dal fuoco. Lo sente, Edward la sta richiamando ai suoi doveri, come una cosa sola dovevano vivere, come un’unica anima sarebbero stati accolti dalla loro famiglia eterna nella morte.
No!
Si rialza, tenta di correre ma ricade a terra; la vuole, non potranno adempiere al loro unico scopo e per questo dovranno pagare, ma insieme. Cerca di scappare, strisciare sul fondo umido degli alberi, con le mani si avvinghia al terreno ma quel dolore che non era il suo era più forte di lei. Sta soffrendo Edward e per quanto lei voglia lasciarsi alle spalle ogni cosa, per quanto lo detesti sente di appartenergli più di quanto apparterrà mai a nessun’altro essere umano, più di quanto fosse appartenuta a Sean. Aveva sempre cercato di nascondere quel piccolo e incessante martellio nel corpo, ma il desiderio verso suo fratello era qualcosa d’innaturale per il mondo e naturale, se non necessario, per la sua famiglia.
Lo ripugnava quell’essere pallido e gracile, dagli occhi smorti e senz’anima, pronto a giudicarla e a limitarla in ogni propria azione eppure in fondo al proprio io, in un punto di cui nemmeno lei era a conoscenza, c’era lui e solo lui. Sean era stata una passione dolce e intensa, certo, ma non le era penetrato nell’anima, una lieve carezza e nulla più; quel posto aspettava soltanto a Edward.
È ferma ora, sa cosa deve fare: si alza in piedi togliendosi le foglie dal vestito, stirandolo con le mani poi torna indietro. Lo trova ancora sul letto, gli altri abitanti della casa sono usciti dal loro nascondiglio, lo hanno attorniato ma lei si fa spazio: lo deve raggiungere e loro lo sanno; ad ogni suo passo si ritirano.
Edward la guarda, gli occhi ormai quasi spenti. «Rachel?» un sussurro.
«Shhhh!», gli è sopra, con una mano gli accarezza la testa ed infine un bacio d’addio.
L’acqua sommerse tutta la magione, i corpi dei due gemelli furono trovati avvinghiati in un abbraccio unico, per sempre.
Note: non guardo spesso film horror ma questo mi ha colpito per la sua... bruttezza nel finale. Davvero, buona trama ma finale assurdo e lasciato a metà. Sto cercando, con due piccole storie di dargli un senso (almeno per me)
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