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Autore: Harry Fine    29/08/2019    3 recensioni
[Anime/manga fantasy]
Al mondo ci sono tantissimi ragazzi che soffrono. Oppressi dai bulli, soggetti a violenze e che annegano nella loro disperazione. E in cambio tutti loro ottengono qualcosa di molto speciale. Gli Stick. Oggetti venduti da uno strano sito che dona poteri che gli concederanno la loro vendetta. Almeno fino al giorno dell'arrivo di Tempest, il cataclisma che distruggerà e ricostruirà il mondo da zero. Riusciranno i protagonisti a svelare il mistero dietro il sito per maghi prima che ciò accada?
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: OC
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Alastor fece appena in tempo a mettersi in mezzo con i suoi artigli allungabili prima che i nastri di Meito, le fiamme di Runa e i raggi pietrificanti di Midori travolgessero in pieno Nana.

《Hey, Fermi fermi fermi!》 Disse deviando i colpi appena in tempo col suo stick.

《Che stai facendo? Quella è una degli amministratori!》 Ringhiò Mirai, il fucile già pronto in mano.

《Non è qui per ucciderci. È venuta per prestarci aiuto, quindi state buoni e non costringetemi a sprecare magia inutilmente per tenervi fermi.》 Rispose lui calmo, anche se col suo solito fare strafottente. Non poteva permettere che uccidessero la loro arma migliore.

《Come puoi fidarti di lei!? È un essere infido, di quelli che ti pugnalano alle spalle e poi ridono come dei pazzi!》

《Oh, Xsoro chan, così mi offendi. Dopotutto ti considero un amico di vecchia data come faccio con Ala chan.》 Rispose lei con aria fintamente dispiaciuta e il solito sorriso inquietante in faccia, cogliendo gli altri di sorpresa.

《Di che sta parlando?》 Chiese il gemello biondo al ragazzo, che rimase in silenzio con gli occhi che brillavano minacciosi.

《Se vi sedeste e evitaste di mandare all’aria il mio piano vi spiegherò tutto.》 Disse Alastor, mentre Nana si accomodava vicino a lui con nonchalance.

Gli altri maghi si guardarono per un attimo, indecisi sul da farsi, però poi si sedettero a loro volta, mantenendo però un'aria guardinga e gli stick sempre sotto mano.

《Bene. Adesso permettetemi di spiegarvi. Come vi ho detto, ho chiamato qui Nana perché Tempest è ormai alle porte e ci serve aiuto.》

《Si può sapere perché è venuta in ogni caso? O come fai a conoscerla?》 Chiese Dimitri sospettoso.

《Beh… possiamo dire che mi hanno leggermente cacciata via… o meglio, io stessa mi sono licenziata.》 Rise lei come se nulla fosse.

《È possibile fare una cosa del genere?》 Chiese Hana confusa.

《Beh… tecnicamente no. Ma i miei colleghi non erano esattamente in accordo con le mie idee e metodi e hanno messo bene in chiaro che non avevo più posto tra di loro. Ahimè, hanno provato ad uccidermi più volte, nonostante la mia simpatia. Non che mi dispiaccia essermene andata. Sono tutti talmente seri e noiosi.》

E quello era forse il più grande eufemismo che avesse mai fatto. Si ricordava l'attacco a sorpresa di Ichi dopo che aveva lasciato la base degli amministratori. Le aveva detto che era patetica e l’aveva quasi affettata. Un'esperienza davvero orribile.

《Senti, basta giri di parole. Spiegaci cosa ci fai qui e come fai a conoscere Alastor.》 Disse Runa mentre i suoi occhi rossi mandavano lampi, nonostante la sua solita espressione gelida. Non avrebbe mai perdonato gli amministratori per quello che avevano fatto a Loki, Nana compresa!

《Come sei spaventosa. Chissà se anche il tuo dolce amore aveva paura di te.》 Ridacchiò lei. 《Comunque è presto detto. Io conosco Ala chan perché io stessa ho impiantato il suo stick al posto del suo braccio. Diciamo che lui aveva deciso di fare una sciocchezzuola e io sono intervenuta svolgendo il mio dovere, dandogli la magia per renderlo finalmente felice.》

A quel punto il rosato la strinse a se con un braccio come se fosse stata davvero una vecchissima amica. 《Si. Diciamo che tagliarmi le vene pur di salvarmi dalla mia sfortuna non è stata una grande idea. Fortunatamente lei è intervenuta in tempo e mi ha dato un nuovo braccio e la possibilità di vendicarmi. È da quel momento che sono diventato il suo contatto.》

《Già. Mi ha risparmiato un mucchio di noioso lavoro. Mi ha aiutato a consegnare certi stick, ad osservare alcuni maghi e valutare la loro forza. Non era effettivamente previsto che entrasse a far parte del vostro gruppo, ma se è per questo non avrebbero dovuto farlo nemmeno Xsoro chan e i gemellini ~. Così è la vita, sempre una sorpresa.》 I maghi a quel punto si guardarono sempre più confusi.

Xsorof teneva cocciutamente la testa bassa per non incontrare lo sguardo di Mirai e Meito, a loro volta sorpresi.

《Si può sapere cosa intendi?》 Chiese Dimitri.

《Semplicemente che le cose sono andate diversamente rispetto ai piani di Ichi e del nostro re. In effetti il fatto che siate diventati un gruppo unico è stata una ripresa sgradita per loro. Soprattutto quando avete ucciso Ni e poi Hachi. Osservare le loro reazioni è stato uno spasso 》 esclamò lei ilare, confondendoli ancora di più.

《Ma scusa… erano tuoi simili! Per non parlare del fatto che tu stessa hai provato a farci fuori. Quindi perché…?》 Chiese Hana.

《Perché ho fatto tutto questo? Beh… Diciamo che avevo una fitta nebbia nella testa. Una nebbia che mi spingeva ad obbedire al re anche se pensavo che i suoi progetti fossero troppo stupidi. Ma recentemente qualcosa è cambiato e pian piano quella nebbia è svanita dalla mia mente. Ora sono abbastanza convinta di voler fermare il re.》

《Perché? E, cosa più importante, potresti spiegare cosa è questo “re” di cui stai parlando?》 Chiese Runa, ora incuriosita. Tutte quelle informazioni avrebbero potuto essere menzogne, ma aveva come l'impressione che quell'amministratore fosse più disperato o ambizioso del previsto.

《Per rispondere alla seconda domanda… il re è la maga più sfortunata del mondo intero. Non ho idea di come abbia fatto, ma ha creato lei tutto il sistema di noi amministratori.》

《Quindi… è una semplice persona? Come può una maga sola creare una cosa simile senza aiuto? E poi… com'è possibile che lei abbia creato il sistema degli amministratori se è tramite quello che noi riceviamo i nostri poteri?》 Chiese Midori.

Il sorriso di Nana si allargò ancora di più. 《È molto semplice. Il re non è una semplice umana. È la personificazione di qualcosa di molto più grande. Dello stesso pianeta Terra.》

I maghi sgranarono gli occhi. Persino Runa e Alastor persero per un attimo la loro compostezza. Quella si che era una sorpresa.

《Come sarebbe a dire “personificazione della Terra”!? Come può anche solo essere possibile una cosa simile!?》 Esclamò Meito. Insomma… i pianeti mica potevano personificarsi!

《Che sfortuna, che sfortuna. Significa proprio quello che ho detto. Vedete, la Terra è un organismo vivente e come tale è percorso da una sorta di energia che mantiene vivo il suo ecosistema. Solo che l'intervento troppo… esuberante degli umani ha danneggiato il pianeta e in qualche modo corrotto questa energia, che ha preso in parte coscienza di sé e ha creato una figura fisica per porre rimedio alla situazione. Ma qualcosa deve essere andato storto e adesso il re ha un piano diverso rispetto all'inizio.》

《E cioè?》 Chiese Xsorof.

《È probabile che il progetto iniziale del re fosse quello di scacciare gli umani sa varie aree per ristorarle, ma deve aver capito che finchè ci saranno umani la possibilità che questo succeda ancora rimane. Perciò penso che voglia fare qualcosa all'intera umanità tramite Tempest e l'energia  negativa accumulata col sito per maghi e in qualche modo “cambiarla”, renderla una popolazione che non peccherà mai di ambizione, curiosità, avidità, desiderio o invidia. Ma non potrà neanche provare le sensazioni che causano queste emozioni negative. In poche parole, ridurre tutti quanti a gusci vuoti privi di emozioni e per questo, secondo lei, felici. Ed è anche per questo che me ne sono andata. L’umanità è stupida, è avida, è curiosa, vuole mettere le mani su ogni scampolo di potere che trova. E per questo è interessante. Senza tutte queste emozioni il mondo sarebbe seriamente troppo noioso.》

Un brivido corse lungo le schiene dei maghi. La situazione era ben peggiore di quanto pensassero. Mancava ancora qualche settimana ad agosto, ma questo non significava niente. Dovevano fermare quella pazzia!

《Come possiamo fermarla?!》 Chiese Mirai. Non si fidava ancora di quell'amministratore, specialmente perché non capiva quale potesse essere la sua connessione con Xsorof, ma se tutto quello che stava dicendo era vero era seriamente il caso di intervenire!

《Beh, non si può fare che alla vecchia maniera. Ammazzarla senza pietà. Questo dovrebbe impedire a Tempest di distruggere tutto.》 Rispose semplicemente Nana.

《Ma non rischiamo di distruggere tutto il pianeta? Insomma… se il re è la personificazione della Terra, se la uccidiamo non rischieremo di far fare la stessa fine a tutto il resto?》 Chiese Dimitri.

《Beh… c’è una possibilità non remota che il pianeta esploda appena ammazzeremo il re.》 Disse lei con una risatina.

《Stai scherzando!? Quindi rischiamo di mandare tutto in malora in ogni caso!?》 Urlò Xsorof di colpo. La sua solita espressione allegra era stata sostituita da una parecchio irritata ed in effetti sembrava essere a disagio fin da quando aveva visto Nana.

《Oh, beh… non è neanche detto che riusciremo ad arrivare al re. Non con Ichi a farle la guardia. Vi assicuro che lui è molto diverso da noi altri amministratori. È stato creato da zero dal re in persona, A differenza nostra che rubiamo i corpi ai maghi che terminano la loro vita. Io stessa non ho la minima speranza di vincere contro di lui.》

《E cosa dovremmo fare per eliminarlo allora?》 Chiese Runa, facendo allargare ancora di più il ghigno di Nana.

《Beh, questo ci riporta alla tua precedente domanda, Runa chan. Io sono qui per proporvi un patto. Ormai gli altri amministratori stanno dando la caccia anche a me, quindi degli alleati mi farebbero comodo, e io, anche se non conosco il modo diretto per distruggere Ichi, posso dirvi dove andare per cercare risposte e darvi molte informazioni preziose. Che cosa ne dite?》

《Cioè, vuoi protezione? Chi Ci assicura che non ci pugnalerai alle spalle?》 Sibilò il ragazzo pieno di cicatrici.

《Ma come, Xsoro chan, perché sei così cattivo? Io ti ho salvato dopotutto. Ho dato anche a te uno stick personalmente per ritrovare la felicità.》

《È colpa del sito per maghi se ho perso tutto! Quel maledetto pazzoide ha preso me e tutti quegli altri ragazzini per colpa vostra!》 Gli altri ragazzi si guardarono confusi.

《Xsorof… Ma che stai dicendo?》 Chiese Mirai, il più confuso insieme a Meito. Lui gli aveva raccontato di essere stato rapito quando aveva tredici anni e di aver subito delle torture orribili, per questo aveva ricevuto uno stick, ma non aveva mai detto che era stata colpa del sito per maghi se era finito in quella situazione.

《Ohh, Non ve lo ha detto? Beh, dovete sapere che lui è stato usato, insieme a molti altri ragazzini, come cavia per esperimenti per un certo scienziato folle che aveva in qualche modo scoperto l'esistenza degli stick e stava cercando di replicarli con la tecnologia. Una stupidaggine, ma lui ci ha provato lo stesso, generando degli impianti tecnologici alquanto fallaci, ma in ogni caso impressionanti per gli standard di un umano. Questo ha comportato un massacro di ragazzini e ha attirato la nostra attenzione. Sembrava che quei finti stick stessero in qualche modo interferendo con il re, visto che non poteva usare l'energia di quei poveri sventurati, da noi chiamati Irregolari, quindi io fui inviata ad investigare e distruggere tutto. Ho trovato solo ragazzini morti e molto sporco. Ma poi ho visto il povero Xsoro chan con gli occhi cavati fuori e ormai prossimo alla morte. Così, io stessa ho pensato che fosse uno spreco lasciarlo morire, perciò ho usato la magia per guarirlo ed impiantare il suo stick, ovvero il circuito oculare, al posto di quello finto.》

《BASTA!》 Urlò il diretto interessato, l'unico a non essere rimasto senza parole. 《Che senso ha rivangare tutto questo proprio adesso!?》

Nana rimase calmissima. 《Semplicemente perché il posto in cui quello scienziato ti ha torturato è anche quello in cui troveremo le risposte che ci occorrono. Dopotutto, lui ha studiato gli Stick più a fondo di qualsiasi umano ed è riuscito a replicarli, anche se in modo fallato. Quindi è probabile che tra le sue ricerche si nasconda qualcosa in grado di aiutarci a distruggere almeno Ichi.》

Runa si riscosse dallo stupore rendendola. 《Ne sei sicura?》 Chiese ricevendo un segno affermativo.

《Allora dobbiamo andare subito lì. È la nostra occasione migliore.》 Commentò Alastor, ricevendo varie espressioni di assenso anche dagli altri, mentre Xsorof si rabbuiava ancora di più e Dimitri estraeva una spilla dalla tasca.

《Possiamo usare questa per arrivarci. È la spilla del teletrasporto di Mayumi. L'ho presa dopo che lei e morta. Non si sa mai.》 Disse, guardando poi il giovane dagli occhi blu. 《Non so dove Nana voglia portarci, ho bisogno che tu ci guidi.》

Lui annuì, concentrandosi, mentre tutti poggiavano le mani sul gioiello e la solita luce e strappo allo stomaco cancellavano tutto il resto.

Quando il gruppo riaprì gli occhi, si ritrovarono in un ambiente in penombra che il ragazzo dagli occhi blu avrebbe preferito non rivedere mai più. C'erano muri spogli di granito attorno a loro con vari segni di decadenza, lunghi tagli e crepe su cui spiccavano varie porte spezzate.

C’erano pezzi di macchinari distrutti, siringhe e polvere dappertutto, con un forte odore di chiuso e muffa. Ma La cosa più inquietante era la presenza chiazze scure di sangue rappreso un po' ovunque. Specialmente sul pavimento grigiastro ce n'era praticamente un lago!

《Cosa… cosa è successo qui?》 Chiese Midori

《Quello che vi ha raccontato Nana. Qui ci lavorava uno scienziato che aveva scoperto dell'esistenza degli stick e che voleva a tutti costi replicarli. Aveva catturato tanti ragazzini dalle strade, incluso me, e ci ha fatto di tutto. Ci torturava, drogava, ci sottoponeva a delle operazioni chirurgiche terribili e praticamente nessuno è riuscito a salvarsi. Io sono stato il solo a sopravvivere, per chissà quale motivo. Tutto quello che potevo fare a quel punto era guardare i corpi ammucchiati dei miei compagni di sventura e chiedermi quando sarebbe toccato a me.》 Rispose tetro Xsorof.

《Cosa dovremmo trovare in questo posto? È distrutto.》 Commentò Alastor, osservando con aria critica i pezzi di computer ai suoi piedi. Si era aspettato qualcosa di meglio.

《In effetti Xsoro chan si è dato alla pazza gioia quando ha distrutto questo posto con la magia, dovremmo cercare un po' nelle stanze qui attorno per trovare qualcosa Di integro.》 Rispose Nana, iniziando a guardare oltre le porte sfondate.

I maghi annuirono e fecero lo stesso, mentre Mirai iniziava a seguire il suo amico. Voleva vederci chiaro in tutta quella storia. 《Xsorof… perché non ce lo hai mai detto? Perché non lo hai mai detto almeno a me?》

Lui sospirò. A quel punto doveva parlare. 《Semplicemente perché non volevo ricordare. Questo posto è stato il mio incubo peggiore. Mi ha tormentato anche dopo che avevo ucciso ogni singolo uomo che lavorava quei e dopo che avevo distrutto tutto. Mi ha lasciato ricolmo di odio e paura. Ho provato a convincermi che era tutto finito, ma ormai ero solo. I miei genitori erano morti tempo fa e la sorella che avevo molto probabilmente si è dimenticata della mia esistenza. Non mi era rimasto niente di niente. L'unica cosa che mi ha distratto da tutto questo è stato il vostro arrivo. Quando vi ho incontrati la prima volta avete risvegliato il mio desiderio di giustizia, ma poi siete diventati molto più di questo. Siete diventati degli amici preziosi per me. E quando io e te abbiamo iniziato ad uscire insieme mi sono sentito davvero felice. Non volevo rovinare tutto con i miei brutti ricordi.》

Di colpo sentì il pugno di Mirai prenderlo dritto in testa.

《Ahio! Ma che combini, perché l’hai fatto!?》

《Perché quello che hai detto è una vera idiozia. Xsorof, lo sai che a noi puoi dire tutto. Non ti avremmo mai giudicato per quello che avevi passato, proprio come tu non hai giudicato noi. Io ho ammazzato parecchia gente quando sono uscito da quel bordello e ti assicuro che non ti avrei mai fatto avvicinare a me, fisicamente e emotivamente, se non avessi saputo che eri una persona stupenda. Quindi ti assicuro che se dirai un'altra idiozia simile ti lascerò in astinenza per tre settimane.》 Disse con un sorriso sardonico. Il ragazzo a quel punto scoppiò a ridere.

《Tu sei tremendo!》

《Fa parte del mio fascino.》 Disse lui con un sorriso. Almeno adesso sembrava più rilassato.

《Comunque ti assicuro, io non ho mai collaborato con gli amministratori. Con nessuno di loro. Dopo tutto quello che è successo qui non me lo sognerei mai. Sono qui solo perché ci serve, altrimenti l’avrei già fatta a fette.》

《Non preoccuparti, mi fido ciecamente di te, e non pensare che io la pensi diversamente su di lei. La trapasserei volentieri se potessi. Ma senti… come aveva fatto quello scienziato a scoprire l’esistenza degli stick?》 Chiese lui.

Solo che la voce di Meito li distrasse. 《Ragazzi, venite a vedere che cosa abbiamo trovato!》 Urlò conducendoli in un'altra stanza.

Quest'ultima, a differenza delle altre, non era distrutta e non sembrava neppure una vera e propria cella. Era più simile ad una camera da letto, solo che sembrava abbandonata da anni, vista la polvere, e c'erano delle cose piuttosto bizzarre.

A parte il fatto che era completamente spoglia, sul pavimento c’erano varie macchie di sangue secco, esattamente come sul letto, e sulla parete lì davanti c'era un grosso buco, come se qualcosa l’avesse ritorto e sfondato.

Inoltre l'unica decorazione era una foto, poggiata sul comodino, che ritraeva una ragazza magra sui quattordici anni con una cortissima zazzera nera e ribelle che sorrideva circondata da altre due ragazzine, una dalle lunghe trecce nere e l'altra dai voluminosi capelli biondi, e un ragazzo alto dai capelli castani, tutti altrettanto allegri.

《Chissà chi era. Tu, Xsorof, la conosci?》 Chiese Midori, mentre Nana osservava la foto con una strana espressione… confusa forse?

《No… anche se quando ero prigioniero girava voce che quel pazzo avesse una figlia. Mi pare si chiamasse… Yayoi. Qualcuno diceva persino di averla vista qualche volta e che fosse stata lei a ricevere uno di quei fantomatici Stick. Solo che poi un giorno è sparita nel nulla. Abbiamo pensato tutti che alla fine gli esperimenti che suo padre faceva su tutti noi l'avessero uccisa.》

《Faceva esperimenti persino su sua figlia?!》 Chiese Midori inorridita, portando istintivamente La mano sul pancione.

《A quanto ne so, si. Perlopiù inseriva i suoi Stick falsi nei nostri corpi, ma poi usava droghe, torture o altri stimoli per vedere come reagivamo. E intanto portava avanti le ricerche su quello vero di sua figlia. Ma questo spesso si rivelava troppo da sopportare.》

《Quindi dovremmo trovare quelle ricerche se vogliamo capire cosa fare contro Ichi.》 Disse Runa, mentre Alastor lanciava un'occhiata a Nana, ancora intenta a guardare quella foto. Lei, sentendosi osservata, ripose la cornice al suo posto.

《Direi che Runa chan ha ragione》 disse semplicemente, dirigendosi fuori dalla Camera, seguita da tutti gli altri, che la guardarono confusi. Chissà che cosa le era preso.

Comunque mantennero la concentrazione. Le stanze seguenti erano state tutte distrutte senza pietà, ma dopo averle superate videro una porta di metallo ancora più grossa, che dovettero spingere in tre affinchè si aprisse.

Lì dentro videro uno spettacolo ancora più agghiacciante. La stanza era illuminata da una luce ormai fioca e proprio al centro stava un grande tavolo operatorio, con vari strumenti macchiati di sangue e marchingegni ospedalieri gettati ovunque. A terra poi c’era ancora più sangue che in ogni altra stanza dell'edificio.

《Qui è dove ho ricevuto il mio Stick》 disse Xsorof.

《Già. L'ho trovato sdraiato su quel tavolo con la faccia insanguinata e senza quei bellissimi occhioni blu. Perciò gli ho dato una sistemata e ho lasciato che lui distruggesse questo posto al posto mio. Due piccioni con una fava. Anche se poi mi hanno sgridata per aver lasciato libero un irregolare》 Rise Nana mentre tutti cercavano qualcosa di utile.

《Hey guardate. Questo computer sembra ancora intero.》 Disse Hana, indicando un macchinario dall'aria vissuta, ma comunque funzionante.

Runa a quel punto, dopo che furono certi che quell'affare funzionasse, si fece avanti, iniziando a frugare tra i vari file, fino a quando non trovò una cartella chiamata “Stick 01”. 《Guardare qui. Queste sembrano le ricerche svolte sullo stick di sua figlia.》 Osservò, leggendo i vari risultati.

Da fuori sembrava che non ci fosse niente di strano, ma poi notò che, in una nota, lo scienziato aveva menzionato una cosa strana. Una specie di pellicola di molecole metalliche rivestiva lo stick sia dentro che fuori, anzi sembrava essere il componente principale.

《Polvere metallica? Tutto qui?》 Chiese Midori confusa. Si sarebbe aspettata decisamente di più. Come diavolo avrebbero potuto usare quell'informazione contro Ichi!?

《Aspettate. C'è dell'altro. Sembra che questa non sia semplice polvere. O che almeno non fosse parte dell'oggetto originale. È stata in qualche modo infusa in esso e lo ha in qualche modo modificato, rendendolo magico. È una molecola che nessuno aveva mai visto prima. È una sostanza apparentemente in grado di cambiare ogni cosa al livello molecolare.》 Lesse Runa, ma non potè procedere oltre perché di colpo Xsorof si portò le mani alla testa con un gemito, mentre nei suoi occhi si rifletteva il simbolo dei gemelli del cerchietto di Sarah.

《Xsorof! Che ti succede?!》

《Gli… gli amministratori! Sento… una specie di segnale telepatico che sta dando loro istruzioni. Sanno che siamo qui e temono cosa potremmo trovare. Stanno per sferrare un attacco!》

《Da dove?!》 Chiesero Dimitri e i gemelli, già con gli stick pronti in mano.

《Non… contro noi. Le… le vostre famiglie e i vostri amici! Vogliono loro! Stanno per essere colpiti!》

Hana, Alastor, Dimitri e Runa pensarono con orrore ai loro cari. I genitori della mora e del castano, Keiro, Kazuchi e Asahi, i signori Totsuka e Natsu. Dovevano essere per forza loro gli ignari bersagli. Sarebbero stati ridotti a fettine! Il russo tirò immediatamente fuori la spilla del teletrasporto.

《Presto. Dobbiamo andare prima che sia troppo tardi!》 Disse preoccupato, mentre tutti gli altri mettevano la propria mano sul gioiello.

Con sorpresa dei presenti, anche Midori aggiunse la sua, guardando la mora. 《Ti aiuterò anche io Hana.》 Disse, ricevendo un sorriso sollevato, mentre la luce iniziava ad avvolgere tutto.

《Voi continuate ad indagare più che potete! Ci vediamo tutti a casa mia appena avremo salvato tutti i bersagli!》 Si raccomandò Runa, poco prima di svanire insieme agli altri

   
 
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