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Autore: queenjane    29/08/2019    1 recensioni
Attraverso i ritratti, Maria Antonietta nel suo viaggio lungo la vita.. Uno è quando è a Vienna, poi in tenuta da amazzone a Versailles,come giovane delfina. Eccola poi regina.. In tre tempi,mentre suona la sua diletta arpa, vestita alla creola e con i suoi figli,per poi passare alle Tuileries e infine il celebre schizzo di David quando si reca alla ghigliottina..Idea già pubblicata e ripresa, revisionata e corretta..
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Rivoluzione francese/Terrore
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Antonietta fu condotta alla  ghigliottina il 16 ottobre 1793,  di mattina,
nelle ore che precedevano la mattina della sua esecuzione scrisse una lettera alla cognata, Madame Elisabetta . 
 
Scrisse che compiva tale atto per l’ultima volta, che era stata condannata non a una morte vergognosa, ma a raggiungere suo fratello, che era innocente e sperava di mostrarsi ferma e risoluta. Era calma, il suo solo rimpianto era lasciare i suoi bambini, che le affidava.
Aveva degli amici, annotò ancora, l’idea di esserne separata per sempre era un suo incommensurabile rimpianto, sempre li aveva pensati.

 
Venne condotta su un rozzo carro, attraverso una folla plaudente,
una cuffia da vedova sui corti capelli,
le mani legate dietro la schiena,  vestita di bianco,
il colore che per le regine francesi è sempre stato associato al lutto. 
Lungo il corteo, la ritrasse, un breve schizzo il pittore David, che mostrò la sua indifferenza, la sua compostezza, la sua dignità, descritta invece come arroganza dai suoi detrattotori.

THE LAST PIECE


La lama calò sulla sua testa alle 12.15 circa del 16 ottobre 1793

Per la bara sono furono spese sei lire, per tomba e becchini quindici lire e trentacinque soldi,
ecco il funerale che le è toccato, nel cimitero della Madelaine
vicino a  rue d'Anjou, ove Luigi XVI era stato sepolto nel gennaio precedente.

 I suoi pochi effetti personali, come camicie di lino, corsetti in lino, della biancheria,
crespo nero, fazzoletti, una spugna e una scatola di pomata insieme poco altro, furono distribuiti tra le prigioniere del carcere della Salpetriere..


Quando Fersen seppe dell’esecuzione a Bruxelles parve impazzire di dolore, quella data fu sempre per lui un immutato giorno di lutto per quella che, secondo lui, era stata il modello delle regine e delle donne, solo lei Elle, avrebbe occupato il suo cuore fino alla morte.
Sempre si rimproverò l’episodio di Varennes e per curiosa coincidenza della sorte morì nel giugno 1810, ucciso dalla folla inferocita a Stoccolma, che gli imputava di avere avvelenato l’erede al trono.
Non si sposò mai, come aveva promesso a Maria Antonietta.
 
   
 
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