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Autore: Sanae77    29/08/2019    9 recensioni
Due premi diversi per una vacanza unica.
Chi ha vinto questo premio per meriti calcistici e chi per essersi diplomato.
Curiosi di leggere questa avventura?
Genere: Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Imbarco
 

“Questa vacanza ce la siamo proprio meritata!” dico rivolto ai miei compagni di Nazionale.
Dopo la vittoria del mondiale siamo stati premiati non solo in denaro ma anche con una crociera, e non vediamo l’ora di salire su questa nave per riposarci dagli allenamenti estenuanti che abbiamo sostenuto.
“Francamente Taro, avrei preferito una suite singola” risponde S.G.G.K.
“Il portierone non è mai contento, vuole la stanzuccia singola lui” lo sfotte Ryo, facendo la voce da bambino piccolo.
“Ryo, perché non ti butti subito in mare? Così risparmi una sofferenza a tutti!” risponde stizzito Genzo parandosi di fronte.
“La piantate di rompere voi due, sempre a stuzzicarvi!” li ammonisce il Capitano.
“Spero solo che ci siano anche delle belle ragazze e non solo tardone!” esclama Genzo.
“Ehi, portiere! Non tirare dentro mio marito nelle tue tresche, per favore!” lo rimprovera da dietro Sanae.
“Capitano, ma dovevi proprio portarla Anego? Era proprio necessaria? Siamo qua per spassarcela e loro si portano le donne, che deficienti!” borbotta il portiere mentre si passa una mano sul volto.
“Dai, Genzo, lasciali stare, molti di noi sono liberi: di che ti preoccupi scusa?” lo rimprovero.
“Secondo me Sanae, Yoshiko, Kumiko, Yukari e Yayoi era meglio se non venivano” ammette candido, incurante delle ragazze dietro di lui che stanno aspettando insieme a noi di essere imbarcate.
“Genzo, non rompere, non ti daremo alcun fastidio se vuoi andare a donne!” sbuffa contrariata Anego.
“Avervi intorno è già un dramma! Oltretutto – dice abbassando la voce – Yoshiko e Hikaru si sono lasciati, sai che bel problema ci tiriamo dietro?” ribatte lui stizzito.
Lo ammonisco: “Piantala, Genzo, stai esagerando!”
Lo vedo sbuffare, ma subito interviene anche Kojiro canzonandolo.
“Ehi, portiere, sei acido! Ti auguro di trovarne subito una almeno smetti di rompere le palle.”
“Adesso basta! Zitti tutti!” è il Capitano a parlare e non fiata più nessuno.
“Prego favorite il biglietto.” Lo invita la hostess.
“Ecco, ci sono tutti i nomi dei giocatori della Nazionale Giovanile del Giappone.” Risponde Tsubasa porgendo il foglio.
Dopo aver controllato tutto, finalmente siamo dentro questa nave spettacolare, che ci regalerà quindici giorni di puro relax e divertimento.
 
 
 
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“Niky, i nostri genitori per il diploma ci hanno fatto un regalo magnifico.” Dico mentre osservo questa nave gigantesca, non riesco a contare i piani e quando alzo gli occhi al cielo sfugge alla mia vista.
“Lisa è veramente bellissima!” Esclama Niky al mio fianco.
Siamo in coda per l’imbarco e il gruppo di fronte ci sta mettendo un sacco: che palle!
Poi li guardo, fantasia eh! Sono vestiti tutti uguali e sono stranieri, non riesco a vederli bene, sono di spalle … e che spalle, visto che allungando il collo riesco a vederne almeno un paio belle tornite.
“Visto quei ragazzi laggiù?” mi rivolgo a Niky, indicando con un gesto della testa.
“Quali?” chiede sporgendosi.
“Ora fatti subito beccare, eh!?” l’ammonisco.
“Ah sì, sembra siano una squadra di qualcosa, sono vestiti tutti uguali.”
“Interessante.”
“Interessante cosa? Ricordati chi ti aspetta a casa Lisa.”
“Ah, non stressare, non ho detto nulla a Giovanni, è lui che si è messo in testa idee strane, io sono libera come l’aria.”
“Al porto quando vi siete baciati non mi sembrava per la verità.” Risponde canzonandomi.
“Uh, per un bacio! Ti ripeto: non siamo fidanzati e non crederai mica che stia partendo in crociera con una mia amica senza potermi divertire? Ma anche NO!” rispondo decisa.
“Immaginavo.”
“Prego, porgete il biglietto.” La voce dell’hostessci fa sobbalzare, tra una chiacchiera e un'altra, non ci eravamo rese conto che adesso tocca a noi.
Quindi tiriamo fuori gli incartamenti mostrandoli alla signorina; che dopo averlo controllato ci fa accomodare.
 
 
Attraverso questa passerella che conduce alla nave, è grande, il profumo di mare mi avvolge, il salmastro lo sento sulla pelle mentre varco la soglia dell’imponente imbarcazione.
Percorriamo un corridoio finemente arredato fino alla reception, dove una ragazza, dopo aver preso visone delle nostre prenotazioni, ci indica un cameriere vestito in maniera impeccabile, che ci conduce alla nostra camera.
Ponte cinque stanza 317.
È una cabina doppia, il ragazzo ci mostra come si utilizza la chiave magnetica, poi la inserisce nell’apposita fessura all’interno della parete e le luci si accendono.
La cabina non è grandissima, c’è un letto matrimoniale, il bagno e una piccola console. Lui si congeda e noi iniziamo a disfare le valige che sono state portate in cabina prima del nostro arrivo.
Che servizio, penso.
La stanza è tutta in legno e sopra la testata del letto vedo il grande oblò da dove filtra la luce della mattina.
Finito l’imbarco di tutti i passeggeri ci muoveremo in direzione delle Hawaii con una traversata oltreoceano di due giorni all’andata e due al ritorno, senza mai vedere la terra ferma. È un po’ inquietante questa cosa, ma se volevamo fare questa crociera era l’unica soluzione.
 
Finalmente siamo pronte per uscire a visitare la nave.
 
Con passo deciso andiamo nella hall per farci illustrare i punti di ritrovo, gli spettacoli e le piscine, siamo intenzionate ad andare prima lì.
 
La nave è di una bellezza impressionante finemente arredata in stile classico, ma funzionale.
 
Percorriamo il corridoio centrale per raggiungere le scale che portano al piano superiore, dove si trova una delle piscine.
 
Appena superate le porte scorrevoli compare un ponte tutto in legno, al centro una vasca rettangolare, mentre sullo sfondo vediamo due idromassaggi.
 
Le persone non sono molte, perché in tanti si stanno ancora imbarcando, così decidiamo che prenderemo posto nelle sdraio alla destra della piscina, molto vicine all’idromassaggio.
 
In acqua ci sono un gruppo di ragazze e ragazzi che stanno giocando a palla, mi volto nella loro direzione, credo che siano le persone che avevo notato in fila per l’imbarco.
 
Guardo verso Nicole ed esprimo tutto il mio stupore per ‘tanta grazia’.
“Niky non so se hai notato quei ragazzi in acqua.”
“Zitta, non dirmelo! Ho notato eccome, immagino siano degli sportivi.”
“Già, e che sportivi.”
“Non farti strane idee Lisa, mi sembra che di ragazze intorno ne abbiamo a sufficienza.”
“Ma se la matematica non è un’opinione, non mi pare che possano bastare per tutti.”
“La pianti di fare la cretina!” esclama, mollandomi una gomitata nelle costole.
 
Sorridendo divertite raggiungiamo le sdraio e mettiamo sopra i nostri asciugamani, poi togliamo i vestiti e ci stendiamo a prendere il sole.
 
Credo siano passati soltanto cinque minuti, quando avverto un colpo forte in pieno volto, che mi fa saltare via gli occhiali da sole. Mi sollevo dalla sdraio e, quando porto le mani al naso, mi rendo conto che sto sanguinando.
“Cavolo!” esclamo imbufalita come non mai mentre il mio sguardo di fuoco si orienta in direzione della piscina, è l’unico posto dove ho visto una stramaledetta palla.
 
Si è sollevata pure Niky, la vedo prendere dalla borsa un fazzoletto di carta e porgermelo. Lo afferro malamente mentre mi alzo tamponando il sangue che continua a uscire, ma non me ne curo, sto ancora cercando il colpevole.
 
Poco dopo tre ragazzi si sollevano da bordo piscina e in inglese li sento porgere le loro scuse.
Il primo ad avvicinarsi è un ragazzo carinissimo con occhi nocciola che mi fissa dispiaciuto, mentre lo sento sincerarsi del mio stato di salute.
“Scusami… ho fatto una rovesciata e … ho colpito la palla troppo forte.”
Lo investo: “E TI PARE IL LUOGO DOVE FARE LE ROVESCIATE?”
Lo vedo stranirsi per la mia reazione, mentre gli altri suoi amici ci raggiungono dopo essersi issati dal bordo piscina. Quando sopraggiungono da dietro uno dei due mormora stizzito: “Ehi, ragazzina calma eh, non l’ha fatto di proposito.”
Lo osservo ed… è alto molto più dei suoi amici, ma non m’importa un fico secco. Sempre tamponando il naso, volto il mio sguardo su di lui e fisso i suoi occhi antracite.
“Ragazzina a chi? Sai cosa? Ha parlato l’uomo vissuto, sparisci.” Lo ammonisco.
“Che modi gentili e raffinati per una ragazzina.” Ribatte avvicinandosi e parandosi di fronte.
L’ultima parola l’ha pronunciata per sfottermi, già lo odio questo qua!
Bellino sparisci, non sono né gentile, né raffinata, quindi smamma.”
Adesso è Niky a intervenire, mi conosce bene e sa che non lascerò cadere la questione tanto facilmente.
“Lisa piantala, siamo arrivate da dieci minuti e già pianti grane?”
“Mi ha spaccato il naso quello.” Impreco indicando il colpevole.
“Dai, fai vedere! è un po’ di sangue… non farla lunga.”
Adesso è il ragazzo con gli occhi nocciola a intervenire.
“Scusa, vado a prendere un po’ di ghiaccio.”
“Sì, grazie.” Risponde Niky voltandosi e regalandogli un sorriso.
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo, poi in italiano per non farmi capire dico:
“Eccola è partita con la seduzione.”
“La finisci di fare la cretina?”
Intanto mister simpatia si è zittito ed è qua che continua a fissarci, il suo amico al fianco non ha ancora proferito parola.
“Beh, tu che vuoi?” lo ammonisco di nuovo.
Niky mi prende un braccio e fa sedere sulla sdraio, poi si rivolge allo spilungone.
“Scusala, ma quando sente dolore, perde la ragione.” Si giustifica Niky.
Lo vedo sorridere con la coda dell’occhio per poi esclamare: “Comunque piacere, io sono Genzo.” E fa un inchino verso Niky, quindi anche l’altro si avvicina compie il medesimo gesto ed esclama “E io sono Hikaru.”
Guardo la mia amica smarrita dicendo sempre in italiano: “Che è? una nuova moda?”
“Lisa sono Giapponesi, là si usa così, la pianti di fare la scontrosa.”
“Allora usa anche spaccare il naso alla gente.” Ribatto stizzita.
“PIANTALA!”
Me lo urla, e quando fa così vuol dire che sto davvero esagerando.
 
 
Sbuffo, borbotto, ma mi zittisco, intanto è sopraggiunto il ragazzo dagli occhi nocciola, che si avvicina porgendomi la borsa con dentro il ghiaccio.
Niky mi passa un altro fazzoletto, lo sostituisco, prendo il ghiaccio stendendomi sulla sdraio, chiudo gli occhi e appoggio i cubetti sul naso.
Ed è proprio la voce di mister simpatia ad arrivarmi alle orecchie.
“Aspetta, il ghiaccio si mette così.” Quindi afferra delicatamente la borsa sfiorando le mie dita. Apro leggermente gli occhi, la sua figura incombe su di me, il respiro si spezza mentre sento che con la mano sta spostando la borsa sulla mia fronte.
“Così il sangue si fermerà!”
“Grazie.” Mormoro a fior di labbra.
 
 
Dopo un attimo di silenzio è il ragazzo dagli occhi nocciola a parlare.
“Scusa davvero per la pallonata, e … ecco io mi chiamo Taro.” Si presenta imbarazzato.
“Sì, scusa anche me, perché gli ho passato io la palla e mi sento un po’ responsabile.” Interviene l’amico vicino a mister simpatia, e ora che lo guardo meglio è il più taciturno, ma decisamente ha lo sguardo più profondo che abbia mai visto, sembra quasi turbato.
“Piacere Lisa.” Rispondo sollevandomi leggermente e allungando la mano, prima a uno e poi all’altro, loro rispondono al mio gesto prontamente.
Sorridiamo un attimo, il malinteso è chiarito.
Poi è Genzo a parlare: “Ti conviene restare sdraiata ancora un po’.” Spiega toccando la mia spalla e spingendomi indietro, io lo guardo torva.
Che diavolo tocchi penso.
Lui intuito il mio gesto toglie immediatamente la mano.
 
 
Osservo Nicole che solleva gli occhi al cielo, sta per sbottare per via del mio comportamento, quindi si avvicina minacciosa all’orecchio sussurrando: “Non eri tu quella che si interessava a questi ragazzi? Se continui così se ne andranno stizziti.”
“Niky, francamente per me possono anche togliersi dai piedi, uno in particolar modo non lo posso soffrire.”
“Bene, fattelo piacere, perché il castano è carino e voglio conoscerlo, come ha detto di chiamarsi?”
“Mi pare Taro.” Bisbiglio.
 
 
Veniamo nuovamente interrotte.
“Scusa Lisa, per farmi perdonare posso offrirti da bere?” chiede Taro.
“Davvero ti ringrazio, ma non importa, sta già passando.” Spiego sinceramente, perché con il ghiaccio la situazione è davvero migliorata notevolmente.
“Posso vedere?” è Genzo che si avvicina ancora e prendendo la mia mano, solleva la borsa del ghiaccio.
Lo guardo torva di nuovo ma stavolta se ne frega e prosegue.
“Sei stata fortunata, è una leggera botta.”
“Sei anche dottore per caso?” lo canzono ora.
“No, ma di contusioni me ne intendo parecchio.” Chiarisce sorridendo.
“È il portiere della nazionale giovanile del Giappone Lisa, per quello ne sa molto, gli scontri in aria sono all’ordine del giorno.” Chiarisce Hikaru.
“Ah!” esclamo stupita, tornado a osservare meglio il portiere.
No, decisamente non lo sopporto questo qua.
Mi fissa e sorride. Sbatto due o tre volte le palpebre per capire se mi prende in giro o sta ridendo veramente. Opto per la seconda e decido di regalargliene uno leggero anch’io, giusto per far capire che sotterro l’ascia di guerra.
 
 
 
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Ok, sono belle ed è assodato, penso mentre osserviamo passare due ragazze, una mora e una bionda che ancheggiando sinuose raggiungono le sdraio.
Si sistemano, stendendosi poi a prendere il sole. Passano neppure cinque minuti, respingo la palla di pugno, Hikaru aggancia e passa a Taro che effettua una rovesciata, neanche fossimo alla finale di campionato. Non mi faccio sorprendere e respingo di nuovo, peccato che la palla prenda in pieno una delle due ragazze stese sulle sdraio, il deficiente manca poco e spacca il naso a una delle due.
Scuoto la testa e andiamo a scusarci.
Abbiamo colpito la bionda e quando ci apprestiamo a parlare lei c’investe di parole, ha una lingua molto veloce nel parlare, taglia e cuce a dovere.
 
 
 
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Sono venuto in vacanza perché oramai il mister aveva deciso così, non potevo rifiutare e un po’ di riposo mi ci vuole, ma dopo che Yoshiko e io ci siamo lasciati, forse era meglio se me ne restavo a casa. La lontananza ci ha separato, lei mi ha detto di aver conosciuto un altro ragazzo e che non vuole sentirsi impegnata, che altro avrei potuto fare? L’ho lasciata libera di vivere le sue esperienze, siamo giovani, ed è giusto così. Questa vacanza sarà un disastro, ed è già iniziata malissimo visto che abbiamo fatto male a una ragazza a bordo della piscina. Ci avviciniamo per scusarci e resto un attimo interdetto dalla sua reazione, pensando che una delle nostre ragazze non avrebbe mai reagito così, si vede che non ha una cultura giapponese.
L’amica cerca di calmarla, e ci riesce con fatica, ma quando Taro e io ci scusiamo, ci regala un sorriso e trovo che sia davvero interessante. Il malinteso è chiarito quindi ci congediamo chiedendo alle ragazze se stasera saranno in sala da ballo, dove si terrà uno spettacolo. Ed è mia intenzione di chiedere a Lisa di ballare con me.
 
 
 



I bla bla bla dell’autrice.
 
Allora da dove parto?
Ah sì, ‘sta storia è vecchia come il mondo… nasce di fatto dopo Fuoco Liquido e non ha mai trovato la pubblicazione.
(Sarebbe la mia seconda storia scritta in realtà quindi troverete sicuramente differenze con l'ultima storia scritta, abbiate pietà.
😉)
Perché?
Primo perché è senza titolo e lo resterà finché non lo decideremo insieme.
INSIEMEEEEEE??? Sì, insieme avete capito bene. 😊
Come?
È facile, o puoi suggerirlo mentre fai una reccina o puoi semplicemente mandarmi un messaggio privato se non hai voglia di recensire.
O anche su FB sul mio profilo (https://www.facebook.com/profile.php?id=100009882371688), insomma come vi torna meglio.
Prima della fine della storia metterò i 3 titoli che mi avranno più colpita a votazione, e quello che riceverà il maggior numero di voti diventerà il titolo.
Tipo i giochi in tv per intendersi. Così ci divertiamo insieme e troviamo finalmente un titolo a questa benedetta storia.

Secondo vi confesso che il finale non mi ha mai entusiasmata (sono una cacacazzi con i finali, magari poi a voi piace, boh!). Chissà, mentre pubblico, rileggo la storia e correggo forse trovo ispirazione per un finale più decente. Ci spero.
La storia è scritta e finita, odio chi lascia le storie a metà ed io non voglio certo farlo, ma non garantisco la puntualità settimanale alla quale solitamente siete abituate, perché questo periodo per me è un po’ incasinato, ma vi garantisco che se non saranno 7 gg al max saranno 10.
Insomma dopo questo sclero: Benvenute in questa nuova avventura.
Sanae77
   
 
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