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Autore: sg199885    29/08/2019    1 recensioni
tutto sembra scorrere per il meglio nella dimensione magica: il legendarium è stato sigillato, Celina ora è una fata, le Trix sono scomparse e le nostre eroine finalmente sono diventate professoresse ad Alfea.
tutto perfetto no? ma se sulla terra, durante una festa solenne nel castello delle fate arrivasse un indesiderato ospite? e se portasse con se un segreto sconveniente direttamente dal passato delle fate terrestri? e se le trix tornassero alla carica manovrate dal male più oscuro che le nostre fate abbiano mai affrontato?
una maledizione, un nuovo potere e tante avventure, amori e sorprese in questo nuovo anno per le nostre sei fate preferite
***
fanfiction dedicata a ZATANNA, mia mentore e ispiratrice.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Roxy, Sorpresa, Trix, Winx
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO SESTO:
LA MAGIA SELVAGGIA


NEL CAPITOLO PRECEDENTE:
ROXY, GRAZIE AD UNA PROVA DI UMILTA’ GUADAGNA UN NUOVO POTERE MISTERIOSO, SPEZZA LA MALEDIZIONE DELLA STREGA SU SE STESSA E SCONFIGGE IL PHONE ORG, TUTTAVIA LE SETTE FATE NON SANNO NULLA DI QUESTA NUOVA TRASFORMAZIONE E, DOPO AVER SCOPERTO IL SUO LEGAME CON L’ANTICO REGNO DI ANIMALIA, LA REGINA NEBULA LE INDIRIZZA AD ALFEA PRESSO UNA FATA CHE SI SCOPRE ESSERE STATA LA PRESIDE AL TEMPO IN CUI FARAGONDA ERA UN’ALLIEVA! L’ANZIANA FATA QUINDI FA DONO ALLE WINX ED ALLA FATA DEGLI ANIMALI DELLE PIETRE DEI RICORDI, OGGETTI MAGICI IN GRADO DI VIAGGIARE INDIETRO NEL TEMPO, MA ANCHE LE TRIX SI SI SONO MESSE ALL’OPERA PER CATTURARE I RANGER RIMASTI IN CIRCOLAZIONE E, MENTRE IL RAPPORTO TRA LE TRE SORELLE SI FA SEMPRE PIU’ TESO, FLORA E BLOOM RISCOPRONO UN PROFONDO LEGAME D’AMICIZIA.
 
 
Le Winx, Roxy, gli specialisti, Faragonda, Griselda e Selina si erano radunati al centro del cortile di Alfea per la partenza delle sette fate per il passato: erano tutti emozionati e un po’ preoccupati, Stella si crucciava di non avere abbastanza energia per rifornire se stessa e le amiche del look adatto ai viaggi nel tempo (come se ne esistesse uno apposito), ma Bloom non faceva che prestare attenzione a tutte le sdolcinatezze, le raccomandazioni e le fesserie varie di quel baccalà di Elia… si domandava come potesse essere stata tanto cieca da non notare quell’espressione cupa e disinteressata sul volto di Flora, oppure come potessero non notarla tutti in quel momento, e ne concluse che forse il loro legame dopo tanti anni si doveva essere per lo meno allentato, anche se temeva potesse essere del tutto sciolto. Probabilmente l’avrebbe già arrostito se non glielo avesse chiesto la fata dei fiori stessa di evitarlo, forse perché sospettava che il suo interesse fosse più che altro un distrattore dalla latitanza di Sky.
L’ultimo agghiacciante pensiero che le balenò il mente prima che la preside richiamasse l’attenzione di tutti fu che c’era una consistente possibilità che anche il suo di fidanzato potesse essere diventato un maledetto porco fedifrago, ma non era quello esattamente il momento di farsi trasportare da una gelosia che si sperava essere infondata.
-Winx, siete pronte?- chiese l’anziana fata e tutte annuirono disponendosi in cerchio intorno a lei come gli aveva spiegato lei stessa.
-potete cominciare con l’incantesimo, voi altri indietro- ordinò Griselda facendosi da parte.
-giostra del tempo, storia infinita…- disse la fata degli animali facendo confluire la sua energia nella pietra dei ricordi.
-supremo fuoco che crei la vita…- aggiunse la custode della fiamma del drago imitandola.
-magia della musica, crea la melodia- pronunciò Musa attivando la propria gemma.
-spirito della natura, crea l’armonia- le fece coro Flora.
-onde dell’oceano, create l’eufonia- sospirò ispirata la principessa di Andros.
-tecnomagia, crea l’energia!- proclamò Tecna facendo vibrare di piccole scosse la propria pietra.
-luce del sole, ora risplenda!- concluse Stella mentre la sua si inondava di luce.
-CHE IL CERCHIO MAGICO S’ACCENDA!- recitarono in coro mentre un potente anello d’energia magica le avvolgeva spargendo polvere di fata tutto intorno
-e che il varco del tempo dal cielo discenda- sospirò la preside mentre tutta quella potenza magica si concentrava su di lei, concentrata fino alle lacrime, e le sette fate scomparivano lasciando dietro di se solo una pesante vibrazione nelle sue orecchie.
-buona fortuna, ragazze- si augurò seria la vicepreside aggiustandosi meglio gli occhiali sul viso.
 
***
 
 
Nel centro della radura appena fuori selva fosca un lampo d’energia si scagliò dal cielo sulla terra in un impatto sordo, materializzando le sette eroine in un atterraggio non proprio morbido.
-direi che la traiettoria è da revisionare, ma almeno siamo tutte intere, no?- constatò con uno sbuffo Tecna cercando di essere positiva.
-se non fosse che indosso un abito che ho già messo ben DUE volte si, tutto sommato è ok…- bofonchiò Stella ripulendosi la divisa da scolaretta che un tempo credeva essere il non plus ultra del fashion e, mentre tirava un sospiro per risistemarsi il cerchietto nei capelli, sentì la mano pesante della principessa di Andros tirarla da una parte.
-attenta!- le disse concitata un attimo prima che una creatura, simile ad un uccello evanescente, volasse in picchiata proprio dove un attimo prima si trovava la sua testa per riprendere quota con ampi battiti d’ali subito dopo.
-ma che cos’era?!- sbottò shockata la fata del sole, mentre l’attenzione di tutte veniva attirata da una voce che sbraitava:
-Soul Bird, aspetta, non andare!- si affannava una giovane ragazzina con una capigliatura cotonatissssssima fin troppo familiare che terminava in una lunga treccia castana agitando le braccia al cielo; le sette fate avrebbero voluto soffermarsi più di un secondo sulla figura dell’ovviamente loro piccola preside che correva, ma furono distratte dall’enorme stormo di corvi neri, starnazzanti e minacciosi che le volò sul capo quasi spingendola a terra per la mole del vento che creavano e la superò all’inseguimento del volatile avvolto da un’aura d’energia magica color smeraldo.
-lasciatelo stare!- ringhiò rimettendosi in equlibrio mentre il blocco si faceva sempre più vicino disegnando un’ampia parabola nel cielo per piombare sull’uccello, quindi provò a spaventarli con un raggio d’energia azzurra in cui concentrò tutte le sue forze. Le Winx rimasero basite dinanzi a cotanto insolita lotta, osservando come tutti i corvi presero a sbattere nervosamente le penne per creare una corrente che deviò il raggio incantato rispedendolo alla mittente; Aisha fu la prima a percepire l’effettivo pericolo destata dal suo istinto di sopravvivenza e, con ampie falcate degne di un velocista, si precipitò su Faragonda buttandola a terra un istante prima che il fascio le centrasse entrambe.
-Roxy fa’ qualcosa!- supplicò isterica la fata del sole splendente mentre si copriva il capo con le mani impaurita.
-non posso, non riesco a comunicare con loro!- si giustificò la fata sentendo un grande mal di testa paralizzarla quando cercava di entrare in contatto con i corvi, come se una forza oscura e temibile li guidasse e li schermasse.
-sarà anche potente, ma non è una fata completa. Non ce la può fare da sola!- puntualizzò Musa mentre si riparava il viso sferzato dal vento.
-coraggio Roxy, prova a parlare alla loro natura- le suggerì Flora tendendole la mano.
-cerca un ordine superiore, pensa razionalmente- le intimò la fata della tecnologia porgendogliela anche lei.
Roxy esitò un attimo e poi si alzò afferrandole entrambe ed irradiando in loro la sua energia –insieme!- disse e tutt’e tre si concentrarono.
-ARMONIA DEL CREATO- recitarono e un’onda di energia si disperse verso lo stormo evidenziando un’aura tetra che lo avvolgeva e lo schermava e la infransero in una serie di piccoli frammenti che caddero leggeri come una pioggia nera disperdendo gli uccelli che sembravano essere tornati calmi.
Una piccola scheggia precipitò sfiorando la mano di Bloom e su questa il marchio maledetto si illuminò di una luce opaca.
-è la stessa magia nera…- dedusse bisbigliando tra se e se accovacciandosi mentre fissava quella piccola fiammella spegnersi piano piano nel prato verde; le venne in mente che anche la strega era “esplosa” e il marchio derivava da un ustione di fiammelle simili a quella, poteva essere una coincidenza? Il loro nemico poteva stare tramando nell’ombra da così tanto tempo?
-grazie mille, mi hai salvata- disse la studentessa del passato tirandosi su aiutata da Aisha.
-non c’è di che, Faragonda, a che servirebbero le amiche altrimenti?- le rispose accorgendosi immediatamente della gaffe e si poggiò una mano sulle labbra maledicendosi da sola.
-come conosci il mio nome, scusa?- le chiese l’altra facendosi subito sospettosa.
-semplice no?- si intromise solare Stella –noi siamo le winx e veniamo dal fu…-
-da uno scambio culturale!- la frenò Tecna pestandole vigorosamente il piede –siamo anche noi studentesse di Alfea- precisò mentre la fata del sole saltellava qua e là tenendosi la scarpa firmata che inguantava il piedino dolorante tra le mani.
-capisco…- disse Faragonda distendendo l’espressione –per fortuna c’eravate voi, altrimenti mi sarei fritta da sola, sono così maldestra!- ridacchio grattandosi la nuca –purtroppo però il Soul Bird è scappato…
-che ha di speciale questo animale?- le chiese seria Roxy avvicinandosi.
-il Soul Bird è un animale fatato potentissimo, capace di guarire qualsiasi malessere del corpo e dello spirito, purtroppo però è molto diffidente e costruisce il suo nido solo dove regna l’equilibrio tra le forze magiche, e mai nello stesso posto, quindi ora che è scappato non saprei proprio dove andarlo a cercare…- le spiegò la studentessa sconsolata.
-ma perché ci tieni tanto, non capisco- la incalzò la fata dei fluidi.
-vedete, la preside Mavilla qualche giorno fa ha ricevuto delle brutte notizie dal suo pianeta natale, la terra, e la tristezza l’ha fatta cedere in una brutta malattia, non ha forze, non mangia, non esce dalle sue stanze… pensavo che avrei potuto aiutarla in qualche modo se fossi riuscita a raccogliere per lei anche solo una delle sue piume miracolose!
-Faragonda- le intimò la custode del fuoco del drago avvicinandosi seria –io posseggo poteri curativi, portaci dalla tua ehm, cioè… nostra preside e potrò aiutarla.
-davvero?! Fareste questo per noi?- gioì la giovane Faragonda illuminandosi –grazie mille!- rise saltandole al collo.
-non c’è di che- replicò seria e preoccupata la giovane custode del fuoco del drago, -non c’è di che…-

 
***
 
Le otto fate camminavano tranquille per i corridoi di Alfea dirette alle stanze della preside Mavilla quando udirono due voci chiamare in coro Faragonda.
-dove sei sparita brutta zuccona?! Tutti i professori si sono lamentati della tua assenza, di questo passo non sarai mai una fata completa!- la rimprovero una sua compagna.
-Griselda, non fare la precisina ora, smettila di urlare, piuttosto, chi sono le tue amiche?- si intromise l’altra.
-Griselda, GRISELDA?! No, non ci credo, credevo che quelle due si portassero almeno due secoli di differenza!- commentò shockata Stella.
-come prego?- chiese curiosa la giovane ispettrice.
-non fate caso alla nostra amica- si giustificò prontamente Tecna pestando l’altro piede della povera fata del Sole splendente, -è caduta sbattendo la testa durante il viaggio e ora dice cose senza senso, siamo studentesse in scambio culturale.
-Griselda, Kalshara, lei potrà guarire la preside Mavilla!- informò entusiasta le amiche la giovane preside  indicando Bloom, -le sto portando da lei!
-frena Faragonda, per quanto siamo tutte preoccupate per la preside, non ti stavamo cercando solo perché eravamo preoccupate per te,- la smorzò Griselda schioccando le dita e facendo piovere addosso alla malcapitata una valanga di libri che la sommersero, -questi sono tutti i saggi che i professori ci hanno detto di portarti e che dovrai leggere e riassumere entro domani come punizione per la tua assenza ingiustificata.
-che cosa?! Non ce la farò mai anche stando sveglia tutta la notte!- piagnucolò la ragazza emergendo dalla coltre di carta antica.
-per gli alti salti di Re Salmone, se il corpo docente fosse ancora lo stesso, in base a tutti lunedì che abbiamo bigiato credo che ci saremmo diplomate nel duemilacredici…
-perché, quelli in cui ci siamo presentate in post-sbronza? Ancora mi ricordo di quando Musa vomitò nel cappello di Wishgitz!- commentarono sottovoce Aisha e Flora.
-dai, non disperare, ti aiuterò io, e Griselda accompagnerà le tue amiche alle stanze presidenziali- la consolò l’altra fata così che il gruppo si separò mentre la giovane ispettrice brontolava per quanti preziosissimi minuti di studio quella faccenda le stava facendo perdere.
Dopo pochi altri minuti di cammino giunsero finalmente davanti alla porta di una camera da letto e Griselda le liquidò dicendo che la signora Barbatea la stava aspettando in biblioteca.
-cioè, fatemi capire, Barbatea è ancora più vecchia di quel dinosauro di Faragonda?? Ma cos’è, hanno costruito la scuola su un buco nero?
-basta scemenze Stella, e bussa a questa cactus di porta!
-e bussaci tu Flora!
-no tu!
-no, TU!
-Basta litigare!- le zittì Roxy, -busserò io.- Concluse e, mentre poggiava la mano sul pomello, un brivido le percorse la schiena: un pericolo si stava avvicinando.

 
***
 
-sei davvero convinta che quelle strane ragazze guariranno la preside? Non mi fido di loro…- chiese Kalshara intenta a scrivere su un foglio di pergamena.
-attenta che la scrittura sia simile alla mia… io invece mi fido tantissimo, oggi, mentre inseguivo il Soulbird, mi hanno salvata da uno stormo di corvi impazziti!- le rispose concitata Faragonda mentre leggeva e, grazie ad un piccolo incantesimo che aveva trasformato la sua mano sinistra in destra, scriveva due temi contemporaneamente.
-SEI ANDATA A CACCIA DEL SOULBIRD SENZA DIRMI NIENTE?!- sbottò offesa l’altra fata.
-scusa, è che non ho fatto in tempo ad avvisarti prima che Griselda si svegliasse, e poi non volevo mettere nei guai nessuno, comunque ormai quell’uccellaccio è volato via e non credo lo rivedremo molto presto…
-sai…- disse Kalshara a bassa voce facendo attenzione che non ci fosse nessuno d ascoltare, -io so che la preside nasconde un libro magico in cui è scritto tutto degli animali fatati, sicuramente quel tomo proibito saprà dove si trova adesso quell’uccello incantato! Potremmo approfittare del fatto che l’ufficio è deserto per…
-vuoi scassinare l’ufficio della preside?!- le chiese dubbiosa la giovane fata.
-lo facciamo per lei, no?
-mmm, d’accordo, andiamo… ma facciamo in fretta prima che qualcuno ci scopra!- decise alla fine la seconda alzandosi senza prestare troppa attenzione al ghigno furbo e cattivo che si era dipinto sul viso affilato dell’amica.

 
***
 
-s… si può?- chiese dubbiosa la fata degli animali entrando seguita dalle altre winx.
-cof cof, avanti-rispose con un fil di fiato la donna dal letto, senza neanche la forza di aprire gli occhi.
-signora preside, noi siamo le Winx, siamo qui per aiutarla- la informò Bloom mentre la fata della natura le posava una mano sulla fronte infondendo in lei le poche energie magiche rimaste. –è il dolore a farle male al cuore- diagnosticò.
-signora preside, sappiamo che soffre perché ha ricevuto cattive notizia dalla terra, e io credo anche di sapere cosa sta accadendo, lei è addolorata perché la regina morgana è stata sconfitta dagli stregoni del Cerchio Nero, vero?- le chiese la fata del fuoco del drago e, al solo pronunciare di quel nome, l’anziana donna si lamentò stringendosi il petto.
-Mavilla,- le sussurrò Bloom facendosi più prossima alla fata, -noi veniamo dal futuro e sappiamo cosa succederà… lei è Roxy, è la figlia della regina Morgana, grazie a lei gli stregoni saranno sconfitti!
La preside aprì debolmente gli occhi posando lo sguardo su Roxy, questa le strinse la mano e subito l’energia fluì tra le due creature magiche dipingendo un’espressione estasiata sul viso della maggiore.
-mi avete salvato la vita!- sospirò l’anziana fata mettendosi a sedere nel letto, -cosa posso fare per voi giovani fate venute del futuro?
-lei ci può aiutare a salvare le nostre di vite, perché ora come ora siamo spacciate…- le spiegò poco delicatamente Aisha.

 
***
 
Kalshara usò una delle sue unghie affilate, quasi animalesche, per forzare la porta della presidenza; -è stato facile!- gongolò Faragonda introducendosi quasi saltellando, ma su subito bloccata dall’amica che l’afferrò.
 -aspetta!- l’avvertì l’altra estraendo una penna dalla tasca, la lanciò in mezzo allo studio e immediatamente questa venne carbonizzata da un cerchio di fuoco verde che comparì dal nulla a circondare la scrivania. –se l’ha protetta il libro deve essere nel cassetto- rifletté- adesso vai, Faragonda!
-cosa?! Perché io; vuoi farmi arrostire?- replicò contrariata l’altra.
-è un cerchio della fiducia- precisò la prima.
-e cosa ti fa credere che la preside si fidi di me che sono la più pasticciona?- chiese scettica la giovane futura preside.
-intuito…- le rispose vaga alzando un sopracciglio e la spinse con una poderosa pacca sulla spalla facendola cadere, sorpresa ed incolume, aldilà del cerchio. –ora muoviti!- le intimò.
Faragonda ancora turbata si mise a frugare nei cassetti della scrivania e il suo sguardo si illuminò quando, all’aprire dell’ultimo, notò un grande tomo dall’aria antica, lo prese tra le mani e percepì come un brivido la potenza della magia che racchiudeva. –forza, andiamo da Griselda, lei lo saprà leggere di sicuro!- gongolò e oltrepassò l’amica ma, prima che potesse muovere un passo fuori dalla presidenza, una sfera di fuoco la colpì alle spalle facendola cadere a terra svenuta, il libro volato per terra lontano da lei.
-scusai tanto “amica mia”, ma nella scalata al potere non ci sono mezze misure- si scusò l’altra studentessa aprendo il libro e recitò la formula sulla prima pagina:
dalle profondità della terra io ti invoco
dall’alba al tramonto ti chiamo
potere antico e ignoto
magia selvaggia rispondi al mio richiamo
rivestimi di potenza inaudita
perché diventi per me vittoria ogni sfida
che io regni imbattuta
e sia Kalshara la strega selvaggia più temuta!

 
***
 
-Signora preside, nel futuro un nemico potente ha rubato i nostri poteri, maledetto le fate della Terra e donato poteri spaventosi alle nostre nemiche storiche, le tre streghe chiamate Trix. La nostra unica speranza è quella di conquistare un potere antico e dimenticato di cui solo lei può dirci qualcosa.- spiegò lapidaria Tecna.
La fata fece per parlare ma, prima ancora della prima sillaba, un boato risuonò nell’aria e un terremoto scossa la scuola facendo barcollare le fate sui loro tacchi vertiginosamente fashion; la preside saltò giù dal letto e si precipitò alla finestra per notare il panico dilagare nella scuola mentre grandi crepe si aprivano nelle pareti e, dal pozzo, fuoriusciva una densa corte di fumo nero ed energia verde, che si librava nell’aria e si dirigeva alla presidenza sfondando la grande vetrata.
-che sta succedendo?- chiese la fata della musica.
-non lo so, ma lo scopriremo.- E con uno sciocco di dita teletrasportò se stessa e le giovani ragazze nel suo studio e subito notò la studentessa svenuta per terra.
-Faragonda, ragazza mia, cosa hai fatto?- le chiese chinandosi su di lei.
-mi spiace… kalshara… mi ha ingannata!- si giustificò prima di svenire nuovamente e, solo allora, l’attenzione di tutti si spostò sulla densa nuvola di fumo nero che si diradava mostrando l’orrenda figura dell’ex fata tramutata in una creatura umanoide sulla cui fronte spiccava un lungo ed affilato corno.
-perché hai evocato la magia selvaggia? Ti sei trasformata irrimediabilmente in un Org!- le chiese l’anziana donna.
-mia cara preside, io desidero il potere, un potere che una semplice fata non può ottenere!- e, detto questo, si tramutò in un’aquila volando via.
-Winx, la situazione è tragica! La magia che ha rubato Kalshara era la magia Selvaggia, che costituiva le fondamenta di Alfea, se non la fermiamo subito, la scuola crollerà!
-bene, e io che mi ero quasi illusa che viaggiare nel tempo fosse abbastanza folle di per se, e invece no! Una bambina esagitata si trasforma in un gattone volante e, stranamente, la scuola sta per andare a pu**ane!- si lagnò Stella.
-Roxyyyy…- la chiamò Flora e la giovane guardiana non poté che trasformarsi in un vortice di luci e colori e volare all’inseguimento del rapace.
-ma quello è…- disse incredula la preside ma venne bloccata dalla fata del sole:
-le spiegazioni dopo, adesso ci dia un passaggio dove sta andando la pazza!- ordinò Bloom e si teletrasportarono tutte su luogo della battaglia.

 
***
 
Le fate comparvero accanto ad un piccolo laghetto vicino la scuola mentre la battaglia già imperversava: la fata degli animali aveva preso a bombardare l’aquila con sfere d’energia verde costringendola ad atterrare ritrasformandosi.
-SUPREMO SPIRITO SELVAGGIO!- urlò attaccando ma la nemica alzò la mano rispedendo il raggio di energia magia alla mittente che cadde al suolo.
-Roxy è potente, ma è inesperta.- commentò sulle spine musa mentre il sudore freddo le attaccava la frangia alla fronte.
-non credi che basti questo a sconfiggere una Duchessa Org come me?- la derise Kalshara mentre la giovane fata si rialzava, appena in tempo per alzare uno scudo contro il raggio di energia nera che le veniva sparato contro.
-CARAPACE INFRANGIBILE!
Ma lo scudo di Roxy si professò tutt’altro che infrangibile iniziando a cedere sotto la potenza del colpo avversario.
-che cosa possiamo fare per aiutarla?- parlò ancora la fata orientale.
-la magia selvaggia è potente ma instabile, non esiste ordine che possa controllarla, Kalshara si è condannata!- spiegò la più anziana.
-Flora! Corri!- gridò la fata della tecnomagia correndo verso Roxy illuminata dalla parola “ordine”.
Le due fate si posero al fianco della guerriera posandole le mani sulle spalle, -correte al riparo!- si preoccupò ma loro rimasero salde al loro posto.
-ancora una volta Roxy, insieme, possiamo prendere il controllo della magia selvaggia e rubarla a quel mostro!- la incoraggiò la fata dai capelli viola e tutte e tre lanciarono di nuovo il loro incantesimo di convergenza: -ORDINE SUPERIORE!- invocarono in coro e un’onda d’energia rispedì l’attacco alla mittente che, tra urla e gemiti, si trasformò in una statua di pietra mentre il potere defluiva dal suo corpo; con uno sforzo immane le tre fate indirizzarono tutta quell’energia di nuovo nel pozzo di Alfea e, finalmente, le scosse di terremoto cessarono.
-ce l’hanno fatta! E anche stavolta noi non ci siamo sbattute per niente!- esultò la bionda.
-già, non ci siamo sbattute proprio per nulla…- ripeté pensierosa la fata del fuoco del drago.

 
***
 
Era ormai il tramonto e il loro tempo nel passato stava per scadere; le sette fate, pietre dei ricordi alla mano, stavano fuori del cancello di Alfea che la direttrice, affiancata da Faragonda e Griselda, iniziasse il suo racconto.
-bene ragazze mie, è arrivato il momento di delucidare, per quanto mi sia possibile, i vostri dubbi… il potere immenso che avete visto oggi scatenarsi è la Magia Selvaggia, l’energia magica e indomita che pervade la natura e gli dà vita e forza, così indomabile che nessuno può possederlo senza perdere il controllo; le uniche creature magiche in grado di utilizzarla solo gli animali fatati detti Wildzords, che sono in grado di trasferirlo a noi fate tramite il legame Bonding. Queste creature mitiche erano abitanti dell’antico regno terrestre di Animalia, distrutto millenni orsono dalla stessa magia selvaggia che, corrotta dalla cattiveria nel cuore degli umani, ha dato vita a creature oscure dette Org.
-ma signora preside, io non ho stretto nessun legame con questi animali fatati…- chiese scettica la fata degli animali.
-probabilmente la tua natura di fata delle creature ti ha permesso di acquisire questo potere senza instaurare un Bonding con un Wildzord in particolare, ma con tutti i loro spiriti, rendendoti così la ninfa suprema del potere perduto!
-una ninfa, io!?- chiese ancora incredula.
-è giunto il momento Mavilla, ci dica il nome di questo potere.- concluse la fata dei fluidi.
-il potere perduto delle fate è il Butterflix, perduto ormai dalla caduta di Animalia.- le informò la direttrice.
-quando ci ha maledette, la strega ha detto che le fate si erano macchiate di un crimine contro l’antico regno e che sono state le streghe a sconfiggere e sigillare sotto terra gli Org, è vero?- incalzò allora Tecna.
-purtroppo si… le fate terrestri abbandonarono la battaglia spezzando il legame con gli animali ancestrali, ma nessuno sa come sia finita quella guerra magica… solo una leggenda viene tramandata da generazioni tra noi fate terrestri… si narra che cinque Wildzords e la principessa di Animalia siano stati messi in salvo in una fortezza nel cielo e che siano addormentati nell’attesa di nuovi guerrieri che li risveglino e si uniscano nella lotte finale contro MasterOrg, il comandante supremo delle forze oscure.
Le sette fate avrebbero voluto fare altre domande, ma in quel momento le loro pietre brillarono e nel cielo si aprì il varco che le avrebbe riportate a casa: il tempo era scaduto.
-buon viaggio di ritorno Winx, appena sarete scomparse io cancellerò la memoria del vostro passaggio in questa scuola per evitare di cambiare il futuro, ma un’ultima cosa voglio dirvi prima che andiate: cercate aiuto nella vostra lotta, perché il nemico è temibile!- le avvertì urlando le ultime parole, metre le giovani fate venivano rapite verso il cielo.
NEL PROSSIMO CAPITOLO:
LE WINX SONO TORNATE A CASA E, INDECISE SUL DA FARSI, PRENDONO VIE SEPARATE: ROXY SI LASCIA GUIDARE DALLA VOCE DI ANIMUS, CHE LE HA SALVATE NELLA FORESTA, LE WINX SI AFFIDANO AI SOGNI DI BLOOM IN CUI SEMBRA ESSERE LA STREGA STESSA CHE LE HA MALEDETTE A DARGLI UNA SPERANZA METTENDOLE IN CONTATTO CON UN MISTERIOSO GUERRIERO: ZANAKU

 

   
 
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