E presi un respiro profondo permettendo al freddo parigino di riempirmi i polmoni... avrei voluto che, con quel respiro, 
sarei stata capace di riempirmi anche la ferita che stava lacerando il mio cuore solo nel vedendoti andare via, avrei voluto che
quel freddo pungente mi avesse risvegliata, mi avesse portato il coraggio per correrti incontro e sentire ancora il profumo 
della tua colonia ma rimasi lì, impassibile mentre il vento notturno danzava attorno a me smuovendomi i corti capelli neri 
come la pece, danzava mentre io ero immobile cercando, ancora, quel contatto visivo con i tuoi occhi blu-oceano.
E' quasi buffo come va la vita a volte, no? Nel momento dell'addio, in quel esatto momento tu ti voltai verso di me con quel 
tuo sorrisetto beffardo in viso ed io capì, capì che anche tu avresti voluto fare esattamente la stessa cosa; corrimi 
incontro, amore mio, stringimi fra le braccia, annienta la paura.


Quella notte rimase impressa nella mia mente e nella mia anima, mi macchiò, sì macchiò la mia anima bianca come una tela, macchiò
il mio cuore che, fino ad all'ora non aveva mai amato e pensare che tutto è iniziato come in una di quelle banali 
storielle d'amore dei vecchi film. 
Io ti vidi, il famoso Agente H. perfetto nel suo completo e pensai solo a quanto spocchioso 
potevi essere ma la realtà era che riempivi ogni stanza in cui entravi con il tuo carisma e tutti ne erano rapiti, fra l'invidia
degli uomini e lo stupore delle donne di ogni pianeta tranne me - almeno all'epoca - ero l'unica donna in tutta la galassia, 
probabilmente, che non ti guardava con gli occhi dell'amore, della lussuria ed ho sempre pensato che forse, era stato 
anche per questo motivo che tu ricambiavi questo sentimento.
Abbiamo letteralmente salvato il Mondo, insieme ma cos'è in confronto alle avventure che ho sognato per una vita che tu
mi hai fatto vivere? 
Ho sognato la luna Henry, l'ho sognata e bramata. Ho sognato le stelle, ho immaginato pianeti, esseri alieni, ho fantasticato
su viaggi spaziali per anni senza esser creduta e poi sei arrivato tu, non sei mai stato il "principe azzurro", non ne 
avrei nemmeno bisogno di uno, lo sai, non ho alcun bisogno di essere salvata (andiamo ho trovato i "Men In Black" da sola!)
e tu l'hai capito, non sei mai stato uno di quegli uomini spocchiosi con cui ero solita uscire, non sei mai stato quello che 
credevo all'inizio che tu fossi.
Sai cosa ricordo con più gelosia? Quella pazza notte nel deserto in Marocco. 
Era la mia prima missione, era la prima volta che vedevo, sentivo e provavo qualcosa del genere e in quel freddo tipico del 
deserto in piena notte, io non sono mai stata così bene.
All'epoca non conoscevo ancora il tuo nome ma ti avrei affidato la mia vita, anche mentre ci punzecchiavamo discutendo su di 
chi sia stata la colpa di quel primo fallimento e in quel momento, per la prima volta, io ti ho guardato in modo diverso
e li ho notati, sì li avevo già visti prima ma quella notte li ho notati.. I tuoi occhi blu-oceano.
Henry, mi manca il fiato solo al pensiero, è questo l'amore?

Combatto mostri, incontro alieni, incontro esseri che hanno percorso anni luce, che hanno visto "cose" che io le persone normali non potrebbero nemmeno mai immaginare, hanno visto colori e forme inspiegabili, hanno visto nascere e morire pianeti, stelle... Aaah, ma ti immagini, mh? Ti immagini la reazione di qualcuno che non sa a tutto ciò? A volte però, cose impensabili succedono, come questo, questo battito accellarato, quella sensazione che mi danno i tuoi occhi blu-oceano.

Ricordami sempre, Henry.