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Autore: Iuccy_97    30/08/2019    0 recensioni
[M.I. High]
Blane è sparito e nessuno sa perché. Sembra che tutti abbiano una valida giustificazione per la sua assenza, ma Lenny e le ragazze non si lasciano convincere. E quando neanche Kyle e Susan hanno una risposta soddisfacente, la squadra è pronta ad iniziare un indagine che la porterà nei quartieri settentrionali di Londra e nelle stanze più segrete della difesa inglese.
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L'esercito è tristemente conosciuto per non saper trattare casi delicati. Tra noi e loro c'è la stessa differenza che passa tra un chirurgo e un macellaio.
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Prima/seconda stagione.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il mattino successivo, molto prima dell'orario di inizio lezione, un anonimo furgone lasciò Blane davanti alla Saint Hopes.
Nel freddo e silenzioso mattino di dicembre, il ragazzo attraversò il cortile e scese nel seminterrato dove si trovava l'ascensore segreto. Si identificò con l'impronta digitale e arrivò nel quartier generale dove le due amiche e il capo dell'M.I.9 lo aspettavano già.
-Bentornato in servizio, agente Whittaker.- si congratulò la donna, restituendogli finalmente la matita.
-Grazie signora.- disse Blane -Mi mancava essere qui.-
Rose, seduta al computer, indicò lo schermo.
-Stanno arrivando.- avvisò.
Tutte e tre le donne indossarono dei passamontagna. Lui rimase a volto scoperto in piedi in mezzo alla stanza, fissando le porte dell'ascensore.
Quando queste si aprirono con il solito suono pneumatico, vide Lenny, anche lui camuffato, che scortava Kyle, bendato.
Il bidello fece fare qualche passo in avanti al giovane prima di liberarli gli occhi.
Appena poté di nuovo vedere, il militare fissò suo fratello, vestito di tutto punto nella divisa nera di servizio.
-Blane? Eccoti finalmente.- esclamò, andandogli incontro per stringerlo a sé.
-Kyle... Posso spiegarti tutto, ma non ci crederai.-
-Non potevo credere nemmeno alla telefonata di ieri. Un uomo mi avrebbe aspettato davanti alla tua scuola per portarmi da te... Eppure eccomi qui. Che sta succedendo?-
-Ti sembrerà assurdo, ma ti trovi in uno dei quartieri generali dell'M.I.9.-
-M.I.9, i servizi segreti?- chiese il giovane, confuso.
-Esatto. Mi hanno preso un anno fa, dopo due di selezione e addestramento. E loro sono i miei... colleghi, se così posso chiamarli.-
-Aspetta, aspetta... Quindi tu saresti una spia?-
-Esattamente. Te lo dicevo che sarebbe stato difficile da credere.-
-No, no, non è possibile. Anche se fosse, perché me lo state dicendo? Dovrebbe rimanere tutto segreto.-
-Ed è sempre stato così, signor Whittaker.- intervenne il capo -Ma lei ha mostrato una grande tenacia nelle indagini su suo fratello che dobbiamo fermare prima che intacchi la sua copertura.-
-Tenacia nelle indagini?- esclamò Kyle -Blane è stato prigioniero dell'esercito! Dovevo fare qualcosa!-
-E ti ringrazio di questo.- lo interruppe il ragazzo, cercando di calmarlo -Ma adesso basta, ecco la verità. Se continui ad indagare e a chiedere di me, rischi di mettere in pericolo entrambi. Devo chiederti di fidarti di me.-
Il maggiore lo fissò con uno sguardo imperscrutabile.
-A te sta bene la cosa? La situazione intendo. Essere nei servizi segreti, il pericolo...-
-Come a te stare nell'esercito credo.- lo rimbeccò Blane -Sentire di avere un ruolo e un compito, di essere utili a qualcosa.-
Dato che il più grande esitava, proseguì.
-Solo tu puoi capirlo Kyle. Tu che sei sempre in prima linea. Forse le nostre strade sono simili. Tu con la mimetica e io con questa giacchetta nera. Ma in fondo cosa cambia?-
Il giovane aveva le lacrime agli occhi.
-Di cosa ti occupi?- chiese infine -È pericoloso?-
-Combattimento, supporto e operazioni sul campo.-
-Beh, di sicuro non eri il genio della situazione.- commentò il fratello, prendendolo il giro.
-Lo sapevo che non riuscivi a stare serio nemmeno per un minuto!-
-Ok, adesso la smetto. Ecco, non posso dire di essere entusiasta. Ma d'altra parte capisco. Se a te sta bene, se ti rende felice... allora non mi opporrò. Se ti hanno scelto un motivo ci sarà.-
Blane lo abbracciò di getto e Kyle lo strinse a sé.
-Scommetto che non potrai mai dirmi nulla di tutte le tue missioni o dei gadget strafighi che si vedono nei film, giusto?-
-Giusto.-
-Peccato.-
Si divisero nuovamente.
-Mamma lo sa?-
-Assolutamente no! E non deve saperlo. Piange già abbastanza ogni volta che parti tu. Non possiamo farla vivere con questo peso.-
-Hai ragione.-
Rimasero un po' a guardarsi in silenzio.
Fu puoi Kyle a intervenire di nuovo.
-Ho duemila domande in testa, ma probabilmente non potrai rispondere a nessuna... Mi puoi spiegare però come sei finito nelle mani di Turnman?-
Blane guardo il capo dell'M.I.9, che annuì semplicemente.
-Durante le indagini su una talpa nella quinta divisione hanno fatto delle indagini anche sui parenti e gli amici di tutti voi... E io li ho condotti all'M.I.9. Erano convinti che fossimo fratelli in affari, e che vedessimo le informazioni militari.-
-E tu sei riuscito a scappare due volte all'esercito? Non so se essere o meno fiero di te...-
-Beh, diciamo che nessuna delle tue è andata a buon fine... ma me la sono cavata bene, sì.-
-Potremmo allenarci insieme qualche volta.- disse il maggiore, dando un pugno scherzoso alla spalla del fratello.
-Volentieri.-
-Non voglio interrompere questo momento, ma sì è fatto tardi.- disse Lenny, muovendo un passo in avanti -Devo allontanarla da questa struttura prima che ci siano troppi occhi indiscreti attorno.-
-Certamente.- disse Kyle, annuendo.
-Prima di andare, un'ultima cosa.- lo fermò la donna -Ovviamente lei è venuto a conoscenza di alcune informazioni molto riservate, signor Whittaker. Confidiamo che rimangano tali per il bene suo e di suo fratello. La preghiamo di non parlarne più, nemmeno tra di voi, anche in ambienti che credete sicuri. Casa vostra è stata ripulita di tutte le cimici, ma non si è mai abbastanza attenti.-
-Cimici?- esclamò Kyle.
Blane si illuminò.
-Ecco come hanno avuto quella registrazione! Vi stavano spiando!- esclamò, voltandosi verso le ragazze.
-Va bene così, il tempo stringe.- li richiamò Lenny, porgendo al giovane sergente la benda.
-Le chiedo di coprirsi di nuovo gli occhi, per la sicurezza e la segretezza di questo posto.-
-Certamente.- rispose questo, prendendo il pezzo di stoffa.
Prima di indossarlo, si rivolse ancora al fratello.
-Grazie per avermi detto tutto. Forse non sarò mai tranquillo, ma almeno so che sei qui.-
-Grazie a te per aver capito. Ci vediamo stasera.-
-A stasera.-
Il giovane alzò lo sguardo verso le tre donne accanto alla scrivania.
-Grazie mille a tutti per la possibilità che mi avete dato. Spero di rincontrarvi e di ricambiare il gesto, anche non dovessi conoscervi.-
-È molto bello da parte sua, signor Whittaker. Ma il suo impegno per la difesa del regno è tutto quello che le chiediamo.- concluse il capo.
Kyle sorrise.
-Lo consideri fatto.- disse e finalmente si bendò, lasciandosi poi guidare da Lenny all'interno dell'ascensore.
Quando le porte di furono chiuse, le tre donne si tolsero i passamontagna.
-Blane! Non ci avevi detto che tuo fratello era così figo!-
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo.
-Ti auguro di diventare come lui.-
-Io assomiglio a mio padre, lui a mamma. Non potremo mai assomigliarci.-
Prima che l'amica potesse aggiungere un commento cattivo, Rose intervenne.
-Sei stato coraggioso a dirglielo. E hai scelto bene le parole. Secondo me lo hai commosso.-
-Anche secondo me, agente Whittaker. Siamo orgogliosi di avere entrambi al servizio della nazione.-
Blane sorrise, imbarazzato.
-Io lo sono sempre stato di lui.- mormorò, più ai suoi piedi che verso le tre. La donna infatti non lo sentì.
-Ora salite, prima che notino la vostra assenza a scuola. Se non sbaglio avete un test di chimica da affrontare.-
Blane sgranò gli occhi e si voltò lentamente per salire in superficie, mentre Rose gli batteva delle pacche sulla spalla per confortarlo.
-Hai eluso la sorveglianza di una base militare, pensi di non poter superare una verifica?-
Daisy ridacchiò mentre il ragazzo, che si era posizionato tra le due, scuoteva lentamente la testa.
 
 
 
 
 
Angolo autrice
Eccoci giunti alla fine! I due fratelli si rincontrano e tutti vanno a casa felici e contenti. Più o meno. Forse con una D in più sul registro, ma sono gli inconvenienti della vita.
Adoro la dolcezza con cui parlano della madre, di come non vogliano farla soffrire più di quello che ha già patito fin ora. Spero di averla fatta passare.
Grazie a tutti quelli che hanno letto e si ricordano di questa serie. Un abbraccio!
Spero di tornare presto con altre due brevi fic.
Saluti!!:)
   
 
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