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Autore: BeautyLovegood    31/08/2019    5 recensioni
Come si sa, Crowley È il più grande fan dei Queen mai esistito e non può assolutamente perdersi il film dedicato a loro. Aziraphale preferirebbe leggere un buon libro, ma figuratevi se Crowley non lo trascina con sé al cinema!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ecco la fanfiction che avevo già nominato varie volte!
Spero che sia di vostro gradimento!





 

Crowley si guardò allo specchio per l’ennesima volta.

Era, come sempre, affascinante nel suo completo nero e i capelli rossi tenuti in su con un po’ di gel aumentavano il suo fascino demoniaco, ma l’agitazione lo rendeva insoddisfatto del suo aspetto.

- Avanti, idiota di un demone, datti una regolata! Non sarà mica un parto, quello lo lasci alle donne!- protestò Crowley ad alta voce con il suo riflesso, poi prese il cellulare e chiamò Aziraphale.

- Pronto?

- Angelo, preparati che tra dieci minuti sono da te. Stasera ti portò al cinema.

- Al cinema? E a vedere che cosa?

- Ooh, un film che so che ti piacerà!

Aziraphale stava per ribattere che doveva lavorare su alcuni libri, ma Crowley aveva già chiuso la comunicazione.

L’angelo sospirò e rimise al suo posto la prima edizione del Paradiso di Dante Alighieri.

- A te penso più tardi.- disse al libro.

Crowley arrivò alla libreria puntuale come un orologio svizzero.

Aziraphale si era messo il suo completo bianco migliore, ma appena Crowley lo vide, scosse la testa contrariato e schioccò le dita.

- Ma che…

Aziraphale urlò dallo spavento. Il suo amico demone aveva scambiato i suoi abiti bianchi con un look da rockstar stile anni 70.

- Con i capelli più lunghi sembreresti un Brian May biondo!- disse Crowley soddisfatto e ridacchiò per la sua battuta.

- Brian May? E chi sarebbe?- chiese Aziraphale osservando sospettoso il suo nuovo look.

- Tecnicamente lo conosci da un bel pezzo, ma stasera avrai la possibilità di conoscerlo meglio. Avanti, andiamo!- disse Crowley e salì sulla sua Bentley con il suo amico angelo. Durante il viaggio, ascoltarono Who wants to live forever e I want to break free e Crowley, invece di concentrarsi sulla sua guida spericolata, cantò insieme a Freddie. Essendo un demone, era più bravo a ballare che a cantare, ma il suo cantante preferito era la sua eccezione alla regola. Aziraphale non poté fare a meno di sorridere e si unì al “duo”. Ormai, sapeva a memoria tutte le canzoni dei Queen.

Crowley si fermò vicino alla Wembley Arena, di fronte al Wembley Stadium, dove c’era praticamente mezza Londra, o addirittura mezza Inghilterra, in fila per l’anteprima mondiale di…

- Bohemian Rhapsody? Il film?- disse Aziraphale notando l’enorme locandina rettangolare arancione e viola con al centro un Freddie Mercury intento ad esibirsi davanti ad un pubblico immenso.

- Esatto, angelo! Non posso assolutamente perdermelo! Dopotutto, ho dato il mio contributo, soprattutto per la scelta dell’attore, non sai quanto sia stato faticoso!- disse Crowley, poi schioccò le dita e si ritrovò seduto in prima fila con Aziraphale davanti ad un enorme schermo. Crowley girò il capo alla sua destra e vide Rami Malek, Brian May, Roger Taylor e persino John Deacon.

Dovette stringere la mano di Aziraphale per controllare la sua emozione nel rivedere i suoi musicisti preferiti dopo tanto tempo. Li considerava degli amici, ma non lo avrebbe mai ammesso né con se stesso né con nessun altro. Era stato a tutti i loro concerti sin dal debutto e persino al funerale di Freddie.

Non aveva mai dimenticato la lacrima che era uscita dal suo occhio sinistro mentre dava il suo ultimo saluto al suo idolo. Sperava che finisse all’Inferno, così si sarebbero potuto vedere qualche volta e diventare grandi amici, ma persino lui sapeva che una voce come la sua apparteneva al Paradiso ed era giusto che tornasse lì.

E quando venne a sapere che si stava lavorando ad un film sulla storia dei Queen, fece di tutto per dare il suo contributo indiretto al progetto. Per poco non ridusse in cenere l’attore Sacha Baron Cohen e il regista Bryan Singer per tutte le volte che lo facevano incazzare perché non si comportavano bene, fino a quando arrivò il giovane Rami Malek e lo conquistò proprio come aveva fatto con Brian e Roger. Gli diede pure un bacio sulle labbra, ma glielo fece subito dimenticare con uno schiocco di dita.

- Crowley? Sarebbe quello Brian May?- chiese Aziraphale notando i lunghi e grigi capelli ricci del chitarrista.

- Bingo! Meno male che il tuo cervello funziona ancora, angelo.- disse Crowley un po’ acido.

Quando iniziò la proiezione, il demone rimase con gli occhi incollati allo schermo per tutto il tempo.

Ogni volta che Rami Malek cantava, non poteva fare a meno di seguirlo, ricevendo delle proteste da parte delle persone dietro di lui, ma risolveva il problema con il solito schiocco, costringendoli a non rivolgergli più la parola per tutto il film.

Quando arrivò l’ultima scena, quella del concerto del Live Aid nel 1985, Crowley prese per mano Aziraphale e lo costrinse a cantare con lui e la band.

- Se guardi attentamente, puoi vedere anche me in mezzo a tutta quella gente!- disse il demone preso dall’adrenalina. Aziraphale alzò gli occhi al cielo, ma accettò di cantare Bohemian Rhapsody, Radio Ga Ga, Hammer to Fall e We Are the Champions con il suo amico. Dopotutto, in quanto angelo, aveva una naturale voce celestiale. In particolare, durante We are the Champions, i due amici si strinsero in un mezzo abbraccio insieme al vero Rami e ai veri Brian, Roger e John e poi… Crowley posò le sue labbra su quelle di Aziraphale, proprio durante la fase finale dell’esibizione, quella in cui l’adrenalina era a mille. Fu come toccare il Paradiso tutti insieme, come se Aziraphale e Crowley avessero liberato le loro ali bianche e nere per volare insieme fino a raggiungere Freddie. Tecnicamente, Aziraphale poteva farlo… ma non Crowley.

E quando il demone si rese conto di questa realtà, si staccò dall’angelo, si bloccò e smise di cantare, persino durante i titoli di coda che permettevano al pubblico di godersi ancora due canzoni, Don’t stop me now e The show must go on.

- Crowley, va tutto bene?- gli chiese Aziraphale preoccupato, ma lui lo zittì. Anche se non cantava, voleva godersi lo stesso quelle ultime due canzoni.

Ci furono molte lacrime durante l’ultima parte di The show must go on, seguite da una standing ovation così lunga che quando Crowley schioccò le dita per tornare nella sua Bentley insieme ad Aziraphale, quest’ultimo si sentì come se fosse stato lontano dalla sua libreria per un giorno intero.

- Crowley, che cosa è successo?

Aziraphale si riferiva sia al bacio che all’umore del suo amico.

- Stai zitto, angelo!- disse Crowley a denti stretti e guidò come un pazzo fino a Soho. L’impianto stereo rimase muto per tutto il viaggio.

- Crowley, ti ringrazio per la serata, ho apprezzato molto il film e mi sono divertito, ma non ho intenzione di scendere da questa macchina finché non mi dici che cosa ti è successo durante l’ultima scena. Sei passato da euforico a cupo in una frazione di secondo! E mi hai pure baciato! Non che non mi sia piaciuto, ma dobbiamo discuterne!- disse Aziraphale serio, poi si toccò la bocca, sconvolto per le ultime parole che aveva detto. Solo in quel momento, si rese conto di avere ancora il sapore di Crowley sulle labbra e arrossì.

- Se proprio vuoi saperlo, angelo, ho fatto la figura del rammollito stasera. Mi sono quasi comportato come un… un… angelo!- disse Crowley prendendo a pugni il volante.

- Intendi dire che eri fe…- tentò Aziraphale, ma Crowley lo afferrò per il colletto e si avvicinò con rabbia al suo volto.

- Stai zitto! I demoni non sono mai felici!- sbraitò furioso, poi lasciò andare l’amico.

- Io direi che ti sei fatto prendere dalla nostalgia. È normale, Crowley. Anche io a volte ho nostalgia per…

- Io non provo nostalgia per niente, angelo. Non guardo mai indietro!- si giustificò Crowley, anche se sapeva di mentire.

- E che mi dici di quel bacio?- chiese Aziraphale toccandosi di nuovo le labbra.

Crowley appoggiò la fronte sul volante, esausto e confuso.

- Non cercare significati nascosti, angelo. Mi sono fatto prendere dal momento.

- Crowley, sarò anche ingenuo, ma non sono un idiota.- disse Aziraphale piuttosto offeso.

L’impianto stereo si accese da solo e nell’aria della macchina si diffuse Love of my life.

Aziraphale alzò le mani prima che Crowley lo accusasse di qualcosa che non aveva fatto.

Il demone ascoltò la canzone, poi si tolse gli occhiali e guardò Aziraphale.

- Ricordo tutte le volte che ho sentito questa canzone dal vivo… cantavo insieme a Freddie e immaginavo… di stringerti la mano.

Per Crowley fu come aver fatto scoppiare una bomba dentro il suo cuore di pietra.

Aziraphale arrossì, ma poi sorrise e prese la mano di Crowley, facendolo diventare più rosso dei suoi capelli.

- Visto che siamo in vena di confidenze, ne ho una anche io: quando Freddie è morto, ho avuto modo di stargli vicino mentre raggiungeva il Paradiso. Era molto gentile e allegro, proprio come un angelo, e approfittai dell’occasione per parlargli di te e della tua passione per lui. Fu molto colpito nel sapere di aver toccato persino il cuore di un demone. Mi disse di dargli un bacio da parte sua.

Il viso di Crowley divenne da rosso a bordeaux.

- Ha… ha detto così?- sussultò timidamente.

- Ti mentirei mai, caro?

Freddie stava ancora cantando Love of my life per loro, ma con le labbra attaccate a quelle dell’angelo, Crowley era diventato sordo.

Non era sicuro della sincerità di Aziraphale. Aveva davvero parlato con Freddie o era solo un trucco per baciarlo di nuovo?

- Diceva anche che gli sarebbe piaciuto fare di più con lui.- aggiunse Aziraphale subito dopo aver concluso il bacio.

- Adesso so che mi stai mentendo! Ma sai che ti dico? All’angelo!- disse Crowley e rimise in moto per portare l’angelo nel suo oscuro ed elegante appartamento.

- Sei sicuro, Crowley?- chiese Aziraphale timidamente.

- Mi sembra che tu lo sia, angelo, perciò lo sono anche io.- rispose Crowley mentre lo aiutava a togliersi la giacca.

L’angelo chiuse gli occhi e tese le orecchie.

- Grazie…- sussurrò felice.

- Non c’è di che, tesoro!- esclamò una voce che sentì soltanto lui.

- Angelo? Va tutto bene?- chiese Crowley.

Aziraphale riaprì gli occhi e abbracciò il demone.

- Mai stato meglio.- concluse.

Crowley sorrise soddisfatto e schioccò le dita. Il suo stereo si accese e nell’aria si diffusero le canzoni più romantiche dei Queen che accompagnarono i due per tutta la notte, mentre ballavano e si amavano come non avevano mai fatto in tutta la loro lunghissima vita.

Ancora una volta, i Queen avevano fatto centro!






E spero che valga anche per me con voi!
A presto!
 
  
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