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Autore: Justice Gundam    01/09/2019    3 recensioni
Nel continente di Vesrin, una regione sconosciuta ma tecnologicamente avanzata del mondo di Pokemon, stanno per accadere degli eventi straordinari. Il giovane ricercatore Gary Oak e la piccola coordinatrice Lucinda Berlitz saranno proprio al centro di queste vicende quando saranno chiamati a Vesrin per quella che all'inizio si preannuncia come un'innocua commissione... e che porterà i due giovani allenatori e i loro compagni a confrontarsi con un passato che tutti ritenevano ormai sepolto e dimenticato. Storia iaspirata al fangame Pokemon Zeta / Pokemon Omicron. Ambientata dopo le mie storie "Heart Soul Adventures" e "Best Wishes Reload", la cui lettura è consigliata per comprendere certi elementi della fanfiction. (Cavaliershipping)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gary, Lucinda
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 19 - Una visita poco convenzionale

 

"Okay, Alakazam... ascolta, riesci a farci passare dalll'altra parte?" chiese Kenny con un sorriso rassicurante, indicando il cornicione...      

Il Pokemon Psico sembrò addirittura sorpreso che gli stessero facendo una domanda simile. Come se il suo allenatore potesse dimenticarsi degli enormi poteri mentali di cui Alakazam andava così fiero...

"Ala alakazam!" esclamò il gracile Pokemon Psico. Con una mano, fece cenno ai ragazzi di aspettare, poi si piazzò sull'orlo del cornicione e incrociò davanti a sè i suoi cucchiai, come se si stesse mettendo in guardia per combattere.

Una frazione di secondo dopo, Alakazam scomparve davanti agli occhi del gruppo con appena qualche gioco di luce... e riapparve dall'altra parte, come niente fosse. Si fermò giusto un attimo e tenne uno dei suoi cucchiai fermo davanti a lui, come se stesse facendo dei calcoli... cosa che in effetti era vera, in quanto stava facendosi un'idea di quanta energia avrebbe dovuto usare per trasportare i ragazzi oltre il salto usando Cinesi.

"Alakazam, tutto bene?" chiese Kenny, vedendo che il suo Pokemon stava esitando.

Per fortuna, il Pokemon Psico disse rapidamente di sì con la testa, e si concentrò, sempre tenendo il cucchiaio dritto davanti a sè. Grazie alla sua maestria nel controllo dell'energia psichica, Alakazam raccolse il suo allenatore con la telecinesi, e il ragazzino emise una breve esclamazione di sorpresa quando il suo corpo venne avvolto da una debole luce rosata, e si librò a pochi centimetri da terra, spinto da una forza invisibile. Con estrema attenzione, Alakazam trasportò il suo allenatore dall'altra parte, e lo depose delicatamente accanto a sè.

"Phew... è stato un modo di viaggiare divertente... ma un po' spaventoso!" ridacchiò il ragazzino, e si aggiustò rapidamente i capelli con un gesto della mano. "Grazie, Alakazam! Non volevo certo dubitare di te, lo sai..."

"Alakazam!" rispose Alakazam con un'alzata di spalle e un sorriso ironico. Poi si voltò verso il resto del gruppo, che attendeva pazientemente sul tetto dalla parte opposta, e si concentrò di nuovo per trasportarli sull'altra sponda.

"Comunque, uno alla volta... meglio non strafare, okay?" lo consigliò Kenny. Non era un consiglio di cui Alakazam aveva davvero bisogno, ma annuì in segno di intesa e ringraziamento mentre sollevava Lucinda tramite telecinesi, e la bambina dai capelli blu emise un piccolo grido di sorpresa e si premurò di tenere la gonna abbassata, con una comica espressione di imbarazzo sul viso e tenendo Piplup in braccio con la mano libera!

"Hey! Che nessuno guardi in alto, intesi?" esclamò. Senza farsi distrarre, Alakazam la trasportò accanto a Kenny e la appoggiò sul terreno, poi proseguì con il resto del gruppo, uno alla volta. Gary, Ursula e infine anche Zoey arrivarono dall'altra parte nel giro di pochi minuti, senza fare rumore.

"Okay... e questa è andata bene." affermò Zoey mettendosi a posto. "Ora forza... scendiamo nelle sale principali, e speriamo di avere la possibilità di intervenire."

"Ricevuto..." sospirò Ursula. Il gruppo si disse d'accordo, e Piplup mosse le alette in aria come se stesse praticando arti marziali. Lucinda ridacchiò e gli disse di sì con la testa, per confermargli che avrebbero avuto bisogno anche di lui per la sfida con il Team Olimpo... e uno alla volta, i ragazzi si introdussero nel solaio tramite una finestra, entrando in una soffitta semibuia e polverosa riempita di mobili antichi ormai in disuso e scatole di cartone vuote. Ursula si sfregò il naso con una mano, cercando di non starnutire per tutta la polvere sospesa in aria, e cercò subito un modo per scendere ai piani più bassi...

 

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Atena stava cominciando a perdere la pazienza. I suoi uomini non stavano esattamente facendo il lavoro che era stato loro affidato, ed era ancora impegnata in quelle fastidiose trattative con il capopalestra e l'agente Jenny. Cosa speravano di ottenere? Era sempre più convinta che queste trattative non fossero altro che una messinscena, e che il vero scopo fosse quello di distrarli per coglierli di sorpresa con qualche trucco... tuttavia, le reclute che aveva mandato a controllare i piani più alti non avevano ancora fatto rapporto di alcun problema, e questa atmosfera di incertezza stava dando non poco fastidio alla comandante del Team Olimpo.

"Allora... non si sa ancora niente di questo Chiamatempo?" sussurrò ad una recluta che le stavaaccanto, appeofittando di un breve momento in cui Gideon e il suo Serperior non badavano troppo a lei.

La recluta scosse la testa desolato.  "Mi piacerebbe poterle dare notizie migliori, comandante Atena... ma ancora non abbiamo avuto fortuna." affermò. "Forse sarebbe il caso di guadagnare anche noi un po' di tempo. Posso... posso suggerire di far uscire un po' di ostaggi?"

Normalmente, Atena avrebbe pensato che fare questo sarebbe stata un'ammissione di debolezza, ma in questo caso... doveva ammettere che la cosa avrebbe avuto i suoi vantaggi. Se non altro, avrebbe allentato un po' della pressione che le forze dell'ordine stavano facendo su di loro.

"Hmm... forse hai ragione." rispose infine. "D'accordo... andiamo a dire al capopalestra e all'agente Jenny che accettiamo di liberare alcuni ostaggi. Almeno questo ci darà un po' più di tempo. Vallo a comunicare, presto."

La recluta si mise sull'attenti ed annuì, poi si diresse con calma ma con rapidità verso l'ingresso del museo. Atena guardò con attenzione il suo sottoposto che discuteva con altre due reclute, che poi uscirono dal museo e provvidero a comunicare le decisioni della loro comandante.

"Abbiamo raggiunto una decisione!" esclamò il portavoce deel Team Olimpo. "Abbiamo deciso di liberare cinque degli ostaggi. Perfavore, che tutti si allontanino dall'ingresso! Niente trucchi, capito?"

"Sssserperior!" esclamò il Serperior di Gideon. Il serpente verde si innalzò per un breve tratto, in modo da sembrare intimidatorio, e fissò la recluta dalla corazza di bronzo per dirle che non era nella posizione di dare ordini. Tuttavia, Gideon intervenne e calmò il suo Pokemon con un gesto gentile della mano, per dirgli che per il momento dovevano accontentarsi di quello che erano riusciti a strappare al Team Olimpo.

"Va bene così per adesso, Serperior." disse il Capopalestra. Quando il suo Pokemon disse di sì con la testa, anche se con un pizzico di esitazione, l'uomo si avvicinò appena un po' all'ingresso del museo, quel tanto che bastava per parlare al portavoce del Team Olimpo senza alzare troppo la voce. "Va bene. Possiamo accettarlo. Fate uscire alcuni ostaggi."

La recluta annuì e tornò all'interno del museo per dire che erano riusciti a trovare un compromesso, almeno per il momento. Gideon fece un cenno all'agente Jenny, che disse di sì con la testa e fece cenno alla folla di allontanarsi un po', disponendosi al tempo stesso in modo che potessero intervenire rapidamente in caso il Team Olimpo stesse tentando qualche trucchetto sporco. Il Growlithe dell'agente disse di sì con la testa e si piazzò accanto a Serperior, pronto a combattere se fosse stato necessario. 

Passarono alcuni secondi, durante i quali il capopalestra, la poliziotta e i loro Pokemon attendevano pazientemente che qualcuno uscisse dal museo...

"Che sta succedendo?" chiese un'abitante, che si trovava in quel momento vicino alla poliziotta. "Come mai non è ancora uscito nessuno?"

L'agente Jenny e Growlithe gli fecero cenno di non preoccuparsi. "Non c'è ancora nulla di allarmante. Probabilmente stanno cercando di decidere quanti e quali ostaggi far uscire." rispose. "Per adesso, non allarmiamoci."

Per fortuna, l'attesa spasmodica non durò troppo a lungo. Pochi secondi dopo, alcuni dei turisti uscirono dal museo con le mani in alto, le loro Pokeball custodite in alcuni cestini legati attorno alla vita. Due membri del Team Olimpo, accompagnati da un Fearow e da un Crawdaunt - un Pokemon simile ad una sorta di mostruoso astice rosso con una decorazione dorata a forma di stella sulla fronte - stavano facendo la guardia agli ostaggi, per assicurarsi che non accadesse nulla di sgradito... e nel giro di pochi istanti, gli ostaggi liberati, cinque in tutto, poterono allontanarsi dal museo e correre al sicuro in mezzo alla folla, alcuni di loro andando anche a riabbracciare alcuni dei loro cari che erano rimasti fuori dall'edificio. Le reclute, Fearow e Crawdaunt rimasero sull'uscio a fare la guardia finchè non fu tutto completato, e l'agente Jenny e il suo Growlithe tirarono un sospiro di sollievo quando si resero conto che gli ostaggi erano ormai al sicuro. Se non altro, quella parte era andata bene.

Ora, doveva solo sperare che quei ragazzi riuscissero ad infiltrarsi nel museo e colpire prima che il Team Olimpo mangiasse la foglia...

 

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"La comandante Atena è davvero paranoica. Come le salta in mente che potrebbero esserci degli intrusi che cercano di entrare dal tetto?" chiese una recluta. Due uomini del Team Olimpo, un Gurdurr e un Palpitoad stavano avvicinandosi ad una porta che sembrava essere rimasta chiusa per molto tempo, i cardini arrugginiti e la serratura malmessa. "Io non credo che saranno così pazzi da tentare un attacco a sorpresa, sapendo che abbiamo degli ostaggi."

"Può darsi, ma non possiamo tralasciare nessuna possibilità." rispose l'altra recluta. Il suo Palpitoad emise un gracidio acuto e si avvicinò sospettoso alla porta chiusa. "Palpitoad? C'è qualche problema?"

Il ranocchio si avvicinò alla maniglia e diede un'occhiata attraverso la serratura. Da quel poco che riuscì a vedere, tutto sembrava tranquillo... ma conoscendo il suo allenatore probabilmente avrebbe voluto insistere per dare un'occhiata all'interno.

"Pensi che ci sia qualcuno, qui dentro?" chiese l'uomo, e si avvicinò  con sospetto alla serratura. All'inizio la toccò con una penna che aveva con sè... poi, vedendo che non c'erano trappole, afferrò il pomo della porta e lo girò per aprirla. La porta si aprì con un lieve scricchiolio, e le reclute del Team Olimpo entrarono, trovandosi davanti una corta rampa di scale che arrivava fino ad un solaio polveroso. Con circospezione, uomini e Pokemon entrarono... e videro qualcosa muoversi nella semioscurità della stanza! Allarmati, fecero un salto e si prepararono a combattere quando la figura si rivelò essere un'elegante creatura felina dal mantello nero, con degli anelli dorati che brillavano in maniera inquietante sul suo corpo...

"Un Umbreon?" chiese una delle reclute. Il suo Gurdurr si fece avanti, alzando i pugni e guardandosi attorno... ma la Eevolution di tipo Buio aveva già spento gli anelli del suo corpo, e si era mimetizzato abilmente nell'oscurità. Per sua fortuna, il Pokemon Lotta non era uno stupido come il suo aspetto poteva far credere, e capì subito cheUmbreon stava cercando di tendergli un agguato.

"Gurdurr!" esclamò, facendo un cenno alle reclute e a Palpitoad. Il Pokemon Acqua/Terra avanzò a sua volta e si avvicinò al compagno... poi si fermò accanto alle scale e lanciò un attacco Supersuono, aprendo appena un po' la bocca ed emettendo una raffica di onde sonore ad altissime frequenza che si diffusero rapidamente tutt'attorno.

Umbreon si mosse prontamente e si spostò dal suo nascondiglio, evitando per un pelo di essere colpito dalle onde supersoniche... e nello stesso momento, una sfera di energia verde arrivò da un angolino del solaio e centrò in pieno Palpitoad, che strabuzzò gli occhi e venne scagliato indietro, fino a schiantarsi contro il suo allenatore... e tutti e due rotolarono a terra come due salami, restando a terra con gli occhi trasformati in spirali!

"Ah! Un... un doppio ko?" commentò impressionata la recluta rimasta in piedi. Gurdurr strinse i denti e brandì a due mani la trave d'acciaio che brandiva come arma improvvisata, poi si fece avanti per sfidare chi aveva attaccato il suo compagno... un Maractus dall'aspetto vivace che in quel momento stava uscendo dal suo nascondiglio e si muoveva come se stesse danzando al ritmo di una musica che sentiva soltanto lui.

"Mara mara mara! Ctus ctus ctus!" esclamò l'allegro Pokemon cactus, e agitò le braccia come se stesse suonando le maracas.

"Da... da dove vengono questi intrusi?" esclamò la recluta rimasta in piedi. Gurdurr si avvicinò a Maractus, con tutta l'intenzione di usare il malcapitato Maractus come una pallina da golf... "Avanti, Gurdurr, scovali e dagli una lezione!"

"Psicotaglio, Gallade!" ordinò la voce chiara di Zoey... e una frazione di secondo dopo, un proiettile energetico luminoso a forma di falce di luna piombò addosso al Pokemon Forzaimmane e lo scaraventò addosso ad una pila di scatole di cartone impilate lì accanto, facendole rovesciare! Umbreon emerse dal suo nuovo nascondiglio e atterrò agilmente sulla testa della recluta, con abbastanza impeto da farlo finire con la faccia a terra!

"Aaargh!" esclamò il malcapitato, cercando di rialzarsi, ma il Pokemon Buio, con decisione, spinse giù la testa del malfattore e gli impedì di reagire.

"Umbreoooon!" esclamò Umbreon, ed emise un verso acuto e vibrante per avvertire Gary e i suoi compagni che il pericolo era cessato. Immediatamente, i ragazzi uscirono dai loro nascondigli e tirarono un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, e Zoey andò immediatamente a legare i polsi della seconda recluta.

"Ugh... allora era vero, c'erano degli intrusi..." grugnì lo scagnozzo. "Cosa sperate di fare? Ora la mia comandante sa che siete qui, e manderà un altro bel po' di uomini a prendervi. Non avete idea di quanti siamo!"

"Non molti, oserei dire. Siete qui per il Chiamatempo, vero?" rispose rapidamente Zoey. "E non lo avete ancora trovato, immagino."

La recluta grugnì irritata vedendo che la ragazza dai capelli rossi aveva mangiato la foglia, ma non restò così a lungo e alzò le spalle. "In ogni caso, tra non molto avremo il Chiamatempo, e non avremo più bisogno di restare qui." rispose. "Non so nemmeno io esattamente a cosa gli serva quell'aggeggio, ma state pur certo che darà una marcia in più al Team Olimpo."

"Allora... temo di doverti dare una brutta notizia, bellimbusto!" rispose prontamente Ursula, e disse di no con il dito in direzione della recluta, con il suo Gabite che stava accanto a lei a braccia conserte. "Noi lo abbiamo visto, il Chiamatempo, e voi no... non avete la più pallida idea di cosa cercare, vero? Questo significa che il vantaggio è nostro! Hmhmhmm... allora, come la vogliamo mettere?". La ragazzina di Coronopoli ridacchiò con arroganza, mettendosi un esile dito sotto il mento e alzando la testa per guardarlo dall'alto in basso.  

La recluta non fece alcun commento, ma si limitò a grugnire qualcosa a denti stretti, sperando che almeno i suoi compagni se la tessero cavando un po' meglio di lui...

 

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"Allora, abbiamo guadagnato un po' di tempo..." disse Atena con espressione tesa, lo sguardo che passava dall'esterno al gruppo degli ostaggi, ora ridotto di cinque persone. Due dei suoi sottoposti stavano bloccando la porta d'ingresso, per evitare sorprese. "Ma non ho più sentito nulla da quelli che sono saliti di sopra. C'è qualcosa che non va... dobbiamo fare in fretta e trovare questo benedetto Chiamatempo, o saremo nei guai."

"Stiamo facendo tutto il possibile." rispose una recluta con un sospiro. "Ma non credevamo che avremmo dovuto cercare in questo marasma. E' peggio che un ago in un pagliaio..."

"Aspettate un momento! Forse ci siamo!" esclamò un'altra recluta che, affiancata da un Lickitung, stava passando in rassegna un'altra stanza. Il Pokemon rosa dalla lingua lunghissima stava agitando una mano, per indicare una delle bacheche, nel quale si trovava un oggetto dall'aspetto strano, simile ad uno strano incrocio tra una meridiana e un orologio da polso, che sembrava essere stato costruito con frammenti di cristallo, pietra e marmo... e soprattutto, il quadrante era diviso in più di dodici ore! Ma il particolare che più spiccava, almeno agli occhi di Lickitung, era la strana energia che emanava da esso... un'energia molto particolare, che il Pokemon dalla lingua lunga non aveva sentito da nessun altra parte.

"Licki licki!" Lickitung indicò la bacheca, usando la sua enorme lingua come se stesse indicando con il braccio. Sperando che quella fosse la volta buona, Atena si diresse verso la bacheca che il Pokemon aveva indicato, e osservò con attenzione quello strano oggetto. Incredibile che fosse sfuggito così... era sicura di non averlo visto, la prima volta che aveva passato in rassegna quella stanza. Possibile che lei fosse stata così sventata? Eppure, era sicura di aver rovistato quella sala da cima a fondo...

Atena mise da parte queste inutili preoccupazioni, e andò alla bacheca per controllare. In effetti, si trattava di un oggetto di foggia molto particolare... e anche a guardarlo così, era chiaro che si trattava di uno strumento di misura del tempo. Sarebbe stata pronta a scommettere che era proprio quello il Chiamatempo che stavano cercando... a quel punto, comunque, tanto valeva rischiare e prendere quello che avevano trovato. Quella situazione di stallo non sarebbe durata a lungo...

 

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"Allora... che cosa ne pensi? Cosa faranno quei fetenti? Hanno trovato quello che cercavano?" sussurrò Claire al suo compagno, mentre guardava con la coda dell'occhio Atena e due reclute che si spostavano in un'altra sala. Quello strano Pokemon fluttuante che si faceva chiamare Minior era ancora lì accanto a loro, e li stava tenendo d'occhio... non era il momento di fare mosse strane.

Stewart gettò uno sguardo infastidito a quello strano Pokemon simile ad una meteorite in miniatura, la cui espressione misteriosa non era mai cambiata in tutto quel tempo.  Da dove diavolo veniva, e come aveva fatto il Team Olimpo a procurarsi un Pokemon del genere? Avrebbe voluto saperne di più... forse così gli sarebbe potuto venire in mente qualcosa per sfuggire a quei malviventi e fare qualcosa per mettere in salvo quelle persone...

"Non so niente, Claire... posso solo dire che sembra che siano in fermento..." disse il ragazzino di colore, guardando con stupore Atena e il suo Noctowl che si dirigevano erso un'altra stanza, con passo rapido e quasi eccitato. "Qui sta succedendo qualcosa di grosso, me lo sento..."

"Allarme! Allarme, siamo attaccati... Yahoooooo!" si sentì all'improvviso la voce di una recluta al piano superiore... e dalle scale che portavano là sopra arrivò in volo una recluta che si schiantò a terra e rimase là con gli occhi trasformati in spirali e un grosso bernoccolo sulla testa! Gli uomini del Team Olimpo e gli ostaggi rimasero tutti senza parole e guardarono in direzione delle scale, da dove stavano arrivando tre Pokemon - un Umbreon, un Maractus e un Gallade, tutti e tre in guardia e pronti all'azione!

"Ah! Quelli, non saranno per caso...?" si chiese Claire, le trecce che volteggiavano in aria mentre si voltava verso gli inaspettati soccorritori. Umbreon spiccò un salto enorme ed evitò un Bollaraggio che un Poliwhirl del Team Olimpo cercò di scagliargli contro... e nello stesso momento, Maractus scagliò un'Energipalla contro il Pokemon girino, mandandolo a terra!

"Sembra che siamo arrivati giusto in tempo... come nei più classici film d'azione!" commentò una voce, un attimo prima che Zoey apparisse in cima alle scale, mandando ancora di più in frenesia gli uomini del Team Olimpo! Alcune delle reclute cercarono di raggiungere gli ostaggi, ma dovettero fare i conti con il Gabite di Ursula, che si dimostrò più veloce di loro! Con un balzo degno del predatore che era, il drago-squalo raggiunse il gruppetto di civili e atterrò tra loro e gli uomini del Team Olimpo, impedendo ai criminali di minacciare le loro vittime!

"Accidenti! Presto, prendete gli ost... Aaaaargh! No! Aspetta!" esclamò la recluta più vicina, trovandosi di colpo faccia a faccia con il Pokemon di Ursula. Gabite ghignò e afferrò la recluta per una caviglia, poi la mise a testa in giù e la guardò con un sorrisetto di trionfo! "Ah... ehm... s-salve... sai che... ho sempre... ehm... ho sempre pensato che i Gabite siano... i Pokemon più belli?"

"Bite!" grugnì lo squalo di terra. Il resto del gruppo stava scendendo le scale, e i loro Pokemon si stavano adoperando per tenere a freno gli uomini del Team Olimpo.

"Sì, sono proprio loro! Sono quegli stranieri che pensano di poter venire qui e darci lezioni di gare di Pokemon!" esclamò Claire. "Ammetto però che vederli adesso non mi dispiace..."

"Miiiiinior?" esclamò il Pokemon simile ad una meteora con cui Atena aveva lasciato lei e Stewart. Con uno strano verso, simile ad un trillio, Minior si librò in aria e puntò dritto verso il gruppo di Lucinda, cercando di colpire uno di loro con il suo peso...

"Uh? Attenti! Gallade, ferma quel Pokemon!" esclamò Zoey.

Gallade si mosse in tempo e riuscì a piazzarsi sulla traiettoria di Minior, usando le sue braccia-lame per parare il suo attacco... ma con sua grande sorpresa, si accorse che qualsiasi fosse quella mossa, era di un tipo superefficace contro il suo, e venne sbalzato indietro di alcuni passi, ritrovandosi disteso a terra di schiena a fianco di Zoey, che provvide subito ad aiutarlo. Lo strano Pokemon Meteora si ritirò rapidamente, eseguendo una spettacolare giravolta su sè stesso, e si fermò a mezz'aria, fluttuando minaccioso a pochi metri dal gruppo!

"Che... che razza di Pokemon è? Non ho mai visto niente del genere!" ammise Gary.

"Miiiinior!" esclamò la strana creatura.

Lucinda cercò di prendere in mano la situazione. "Di qualunque cosa si tratti, mi dà l'impressione di essere un Pokemon di Roccia... Maractus, usa un attacco Gigassorbimento su di lui!" esclamò la bambina dai capelli blu. Attorno a lei, la battaglia era già esplosa, e i Pokemon suoi e dei suoi compagni stavano affrontando quelli del Team Olimpo, in netto sovrannumero.

Il vivace Pokemon cactus volteggiò su sè stesso, e la meteora fluttuante emise quello che poteva assomigliare ad un verso di sorpresa, e si dibattè rabbiosamente mentre delle piccole luci verdi uscivano dal suo corpo per passare a quello di Maractus. Tuttavia, il Pokemon fluttuante non subì tanti danni quanti Lucinda si era aspettata, e Minior riuscì a divincolarsi poco dopo, e si lanciò in un nuovo attacco, girado su sè stesso come una trottola! Maractus non si era aspettato una simile reazione da parte dell'avversario, e non riuscì a scansarsi in tempo, venendo colpito e scaraventato dolorosamente a terra!

"Ah! Maractus!" esclamò Lucinda. "Accidenti, quello... non era un attacco Acrobazia, per caso?"

"Pip piplup!" cinguettò Piplup con allarme, scagliando un attacco Bollaraggio contro Minior. Una raffica di bolle d'acqua partì ad altissima velocità contro il nemico, che però eseguì una cabrata e riuscì ad evitare il colpo con agilità incredibile!

"Che velocità... che razza di Pokemon è quello? Alakazam, cerca di tenerlo occupato!" esclamò Kenny. Alakazam intervenne rapidamente e scagliò un attacco Cinesi che riuscì a colpire il Pokemon meteora mentre questo cercava di invertire la direzione e tornare all'attacco! Minior emise un'esclamazione acuta e cercò di divincolarsi, ma il Pokemon Psico si concentrò ancora un po' e lo trattenne dov'era!

"Alakazaaaaam!" esclamò, e aumentò l'intensità dell'energia mentale con cui stava trattenendo Minior, che cercò di liberarsi con tutte le sue forze... mentre Claire e Stewart osservavano con stupore la battaglia che si svolgeva davanti ai loro occhi!

"Accidenti! Non... non credevo che quei ragazzi fossero così in gamba!" commentò il ragazzino di colore. "Avevo l'impressione che fossero bravi nelle gare di Pokemon, ma che potessero affrontare il Team Olimpo..."

"Ma non credo che potranno fare molto contro Atena..." continuò Claire. "Dobbiamo fare qualcosa per dargli una mano, non credi?"

Stewart stava per dire qualcosa... quando un altro gruppo di Pokemon del Team Olimpo arrivò a dare rinforzo ai loro compagni! Dalla sala nella quale Atena era andata a vedere il Chiamatempo, emerse il Lickitung che l'aveva chiamata e usò un attacco Avvolgibotta per afferrare Umbreon con la sua lingua lunga, per poi cercare di stritolarlo come un pitone con la sua preda!

"Eoooon!" esclamò sorpreso Umbreon, e cercò di mordere la lingua dell'avversario per liberarsi dalla sua presa.

"Umbreon!" esclamò Gary. "Attenti, ragazzi, ne stanno arrivando altri... e credo che ci sia anche il capo!"

"Bite, gabite!" esclamò Gabite, distraendosi giusto per un attimo dalle reclute del Team Olimpo per vedere chi fosse arrivato: un gruppo di uomini e donne vestiti in tuniche e corazze di bronzo, e guidati da Atena e dal suo Noctowl. La giovane donna aveva un'espressione decisa e concentrata, e non sembrava per niente sorpresa di vedere quegli intrusi...

"Bene, allora avevo ragione." affermò Atena con un lieve sogghigno, mentre gettava uno sguardo a Minior che stava ancora cercando di liberarsi dalla presa mentale di Alakazam. "C'erano davvero degli intrusi... sfortunatamente, però, il vostro intervento giunge decisamente troppo tardi. Finalmente, siamo riusciti ad avere quello che stavamo cercando, e grazie a questo, i piani del Team Olimpo potranno andare avanti!"

"Cosa? Di che stai parlando...?" rispose rapidamente Ursula... e un attimo dopo, la bambina dai codini a spirale sgranò gli occhi con sorpresa e disappunto: nella mano destra, Atena teneva un oggetto che anche da quella posizione si poteva riconoscere come il Chiamatempo! "Ugh... cavolo, l'hanno preso... hanno trovato il Chiamatempo!"

"Ah, quindi è proprio questo? Grazie per avermelo confermato!" rispose Atena con un sorrisetto borioso, e Ursula strinse i denti in una comica espressione di disappunto. Doveva proprio aprire la bocca per dare aria ai denti...

"La prossima volta, Ursula... evita di dare certe conferme, okay?" chiese Lucinda con sarcasmo.

"Oh, certo, adesso fammela pesare, eh?" fu la pronta risposta di Ursula. Zoey scosse la testa e si massaggiò la fronte.

"E a cosa vi serve questo... Chiamatempo, eh?" chiese Gary, cercando di guadagnare un po' di tempo... ma proprio in quel momento accadde qualcosa che nessuno si aspettava! Uno schianto tremendo, simile al rumore di roccia sgretolata, riecheggiò nella sala principale del museo... e la corazza di pietra che copriva Minior si infranse, sparpargliando pezzi di pietra dappertutto! Dall'armatura emerse una creatura ancora più strana: una sfera luminosa di colore rosso acceso, con gli occhi simili a due vortici bianchi, e cinque spuntoni bianchi che spuntavano simmetricamente dal suo corpo, in modo da assomigliare quasi ad una stella. Una piccola bocca bianca era visibile in mezzo agli occhi, e il suo corpo ora emanava una tenue luminosità... e una sensazione di energia molto più pronunciata!

"Oh, ma guarda... sembra che Minior abbia deciso di fare sul serio!" commentò Atena, e il suo Noctowl si coprì la bocca con un'ala ed emise quella che poteva sembrare una breve risata. "Questa è la sua abilità Scudosoglia, che permette a Minior di passare dalla Forma Meteora alla Forma Nucleo, e di liberarsi di tutte le afflizioni che lo hanno colpito nella forma precedente. Minior, adesso usa Forzantica!"

"Miiiiinior!" esclamò il Pokemon sconosciuto. I suoi occhi si illuminarono, e alcune rocce frastagliate, di dimensioni variabili e apparentemente casuali, apparvero attorno al suo corpo, per poi essere scagliate con un semplice sforzo di volontà. Alakazam si difese incrociando i cucchiai davanti a sè per parare il colpo, e riuscì ad evitare il grosso del colpo, anche se una delle rocce lo colpì alla spalla. Piplup ne approfittò per scagliare un altro attacco, questa volta un Geloraggio che però Minior riuscì ad evitare scagliando una roccia nella traiettoria del colpo.

"Accidenti, qui le cose si mettono male... Gallade, prova ad usare uno Psicotaglio!" esclamò Zoey, indicando Minior.

Atena scosse la testa. "E credete che ve lo lasceremo fare? Noctowl, usa Eterelama su quel Pokemon!" ordinò indicando il Gallade della rossa. Il Pokemon gufo spiccò il volo dalla spalla della donna, mosse le ali e scagliò una raffica di proiettili azzurrini a forma di arco, centrando Gallade alla schiena prima che l'elegante Pokemon Psico/Lotta potesse prendere la mira contro Minior. Gallade emise un'esclamazione di dolore e cadde a terra di schiena.

"Accidenti, adesso siamo nei guai..." esclamò Ursula, cercando di pensare ad un modo di salvare la situazione e rimediare alla sua gaffe di prima. Gabite era impegnato a tenere sotto controllo quelli del Team Olimpo e combattere contro alcuni Pokemon, ma c'erano altri Pokemon che lei poteva mandare in campo...

...ma certo! Che stupida, come aveva fatto a non pensarci prima?

"Ora che abbiamo il Chiamatempo, non abbiamo più niente da fare qui!" esclamò Atena con soddisfazione. "Presto, raccogliamo tutto quello che abbiamo rubato, e tagliamo la corda!"

"Non credo proprio che lo farete!" esclamò la voce di Claire. La bambina con le trecce, approfittando di un momento di distrazione da parte del Team Olimpo e di Minior, e aveva raggiunto la porta d'ingresso. Spingendo con tutte le sue forze, aveva spostato la grossa barra di legno con la quale il Team Olimpo aveva bloccato l'accesso... e nello stesso momento, Stewart raccolse un piccolo estintore e lo usò per infrangere una finestra e lanciare un avvertimento alle persone ancora riunite all'esterno!

"Venite! Presto, venite! Alcuni ragazzi sono venuti a dare una mano! Stanno affrontando il Team Olimpo nel museo!" esclamò il ragazzino di colore, agitando freneticamente una mano. "La porta è aperta! Potete entrare! Adesso, prima che il Team Olimpo contrattacchi!"

Era il segnale che Gideon e l'agente Jenny stavano aspettando. Il Capopalestra fece un cenno con la testa, e Serperior scattò alla massima velocità che gli era possibile verso l'ingresso del museo!

"Serp!" esclamò, e fece scattare la coda verso la maniglia della grande porta di legno, avvinghiandola nella sua presa per poi spalancarla! Immediatamente, Gideon lanciò un'altra Pokeball attraverso la soglia... e il suo possente Torterra si materializzò di colpo nella sala principale e si scagliò contro i nemici, che si ritrovarono ben presto assaliti da più fronti!

"TOOOOOOR!" ringhiò la testuggine, e pestò le zampe a terra per intimorire gli avversari. Il Team Olimpo si ritrasse, comprendendo di non avere più il vantaggio... e Lickitung allentò giusto un attimo la presa su Umbreon, che riuscì a divincolarsi!

"Bel colpo, Umbreon!" esclamò Gary. "Adesso usa Stordiraggio!"

Gli occhi della Eevolution oscura si illuminarono e fissarono quelli di Lickitung, che per un istante cercò di opporsi... ma subito dopo, cominciò a barcollare come se fosse stato ubriaco, e il suo sguardo si fece assente sotto l'effetto dello Stordiraggio di Umbreon. La Eevolution oscura balzò a terra, e Gary diede un altro ordine. "Perfetto! Adesso usa Finta!" esclamò il giovane ricercatore, il cui classico sorriso altezzoso era tornato sul suo viso.

Umbreon serrò gli occhi e scomparve nel nulla per un istante, per poi riapparire sopra a Lickitung che stava ancora cercando di riprendere fiato. Il pokemon dalla lingua lunga vide soltanto un bagliore di anelli dorati prima che la Eevolution oscura gli piombasse addosso, colpendolo con i suoi corti ma aguzzi artigli.

"Tsk..." grugnì Atena, osservando come stava andando la battaglia. Quei due mocciosi che avevano aperto le porte del museo avevano compromesso la sicurezza della posizione del Team Olimpo, e adesso stavano davvero rischiando grosso. Doveva andarsene con il Chiamatempo, quello era l'obiettivo minimo... "Presto, Minior, usa un attacco Acrobazia per disimpegnarti, e poi ce ne andiamo con il Chiamatempo! Noctowl... tu usa il tuo attacco Extrasenso e provoca un po' di scompiglio!"

"Non credere che te lo lasceremo fare!" esclamò Ursula. La piccola ereditiera afferrò una Pokeball e la lanciò, facendo uscire da essa un buffo Pokemon che sembrava una sfera rosa con corte braccia e gambe, due grandi occhioni azzurri e languidi, una bocca sorridente e un ciuffo sulla fronte. "Vai, Jigglypuff! Non lasciarla fuggire!"

"Jigglypuff!"  esclamò allegramente il Pokemon canterino, e Atena sgranò gli occhi in preda all'allarme. Quello sì che era un problema... doveva assolutamente impedire a quel batuffolo vivente di cantare, o sarebbe stata nei guai!

"Ah! Contrordine, Noctowl! Usa un attacco Baraonda e copri il canto di Jigglypuff!" esclamò Atena. 

Il Pokemon gufo lanciò uno stridio acuto nello stesso momento in cui il Jigglypuff di Ursula cominciò a cantare, e cominciò a sbattere le ali freneticamente mentre delle onde sonore azzurre uscivano come un fiume in piena dalla sua gola, e rimbombarono nella stanza con tale violenza che anche il Torterra di Gideon fu costretto a ritirarsi con un'espressione di dolore sul muso! La canzone di Jigglypuff cominciò a risuonare, ma venne immediatamente coperta dalla cacofonia provocata da Noctowl, e per diversi secondi, i due Pokemon restarono in una situazione di stallo. Minior, nonostante fosse infastidito anche lui dal frastuono, eseguì di nuovo il suo attacco Acrobazia e si lanciò contro Torterra, roteando su sè stesso come un vortice in miniatura. La testuggine, lenta ed ingombrante, non potè fare altro che ricevere il colpo ed amortizzarlo come meglio poteva.

"Ugh... adesso, Serperior! Torterra!" urlò Gideon, con le mani sulle orecchie. "Usate Vorticerba... e Sgranocchio!"

Serperior eseguì un rapido movimento con la coda, e scagliò contro Minior una raffica di foglie che volteggiavano con rapidità e precisione, avvolgendo il Pokemon simile ad una meteora in una sorta di tornado, e sballottandolo brevemente per poi scagliarlo via con un'esclamazione di dolore. Torterra scattò in avanti a sua volta, e sferrò una serie di morsi rapidi e precisi che costrinsero Minior a farsi indietro. Ma il Pokemon sferico non accettava ancora di arrendersi... e dopo essersi allontanato di colpo da Torterra, lanciò un nuovo attacco.

Il Pokemon sferico cominciò a girare su sè stesso ancora più velocemente, e il suo corpo venne avvolto da una splendente aura argentata, che si espanse per un breve tratto attorno a lui prima che il Pokemon si lanciasse di nuovo alla carica... ma questa volta, non riuscì ad andare lontano, prima che il Gabite di Ursula intervenisse!

"Gabite, fermalo con Pietrataglio!" esclamò la ragazzina di Coronopoli. "Jigglypuff, continua a cantare! Dobbiamo tenerli impegnati!"

Gabite colpì il terreno con un pugno e fece scaturire da esso una raffica di rocce affilate che volarono con potenza e precisione verso Minior. L'attacco Vortexpalla che Minior stava usando fece sì che le prime pietre si infrangessero su di lui senza fare danni... ma poco dopo, il colpo perse potenza, e Minior fu costretto a fermarsi e venne colpito dagli ultimi due sassi, restando stordito e barcollante a mezz'aria! Jigglypuff, nel frattempo, continuava a cantare, cercando di sovrastare la Baraonda di Noctowl, che però non dava nemmeno lui segno di stanchezza.

"Accidenti, qui si fa lunga..." affermò Kenny.

Lucinda disse di sì con la testa, e notò che il suo Piplup non era sotto tiro. Forse questa era l'occasione giusta. "Sono d'accordo, Kenny. Cerchiamo di velocizzare le cose." rispose. "Piplup, riesci a colpire Noctowl da qui con un Geloraggio?"

"Piplup!" cinguettò il Pokemon pinguino. Per lui era una sfida, e il suo orgoglio non gli consentiva di rifiutare una sfida.

Noctowl era impegnato a mantenere il suo attacco Baraonda, e nè lui nè Atena stavano prestando abbastanza attenzione al resto della battaglia. Bene, decise Piplup, era un'occasione perfetta per sferrare il suo attacco. Il Pokemon pinguino salì agilmente sul corrimano delle scale, prese la mira e scagliò un raggio di energia bianco-azzurrina verso l'avversario, colpendolo in pieno mentre quest'ultimo cercava di aumentare ancora il volume! Colto di sorpresa, il Pokemon gufo emise un acuto stridio di dolore e fu costretto ad interrompere l'attacco... al che, la canzone di Jigglypuff non venne più coperta, e i Pokemon e le reclute del Team Olimpo cominciarono a cadere a terra come sacchi di patate e a ronfare come ghiri! Lucinda e i suoi compagni si coprirono le orecchie per non cadere addormentati a loro volta, e il Minior di Atena emise un verso di disappunto prima di tornare in volo verso la sua allenatrice, alla massima velocità possibile!

"Ah! No, questa non ci voleva!" esclamò Atena, coprendosi le orecchie a sua volta. Ma per farlo, fu costretta a mollare il Chiamatempo, che cadde a terra con un tintinnio... e venne rapidamente afferrato da Umbreon! Il Pokemon Buio prese il prezioso artefatto in bocca e corse verso Gary, mentre Lickitung cercava come poteva di ostacolarlo. Il Pokemon dalla lingua lunga cercò di avvinghiare nuovamente l'avversario... ma la confusione fece effetto, e lIckitung perse l'equilibrio e cascò a terra a faccia in giù, avvinghiandosi la lingua tutt'attorno! "Qu... Qualcuno fermi quell'Umbreon!"

Molti dei Pokemon del Team Olimpo, sfortunatamente per lei, erano già addormentati, o erano troppo impegnati a cercare di restare svegli per fare qualsiasi altra cosa. Un Nidorino e un Lombre si mossero per ostacolare il Pokemon di Gary... ma Nidorino venne investito da uno Psicoraggio scagliato dallo Alakazam di Kenny, e il Gallade di Zoey eseguì un attacco Nottesferza, allungando le lame che aveva sulle braccia, e avvolgendole di luce nera prima di sferrare un fendente poderoso che raggiunse il Lombre nemico e lo mandò a terra!

"Ottimo lavoro, Umbreon!" affermò Gary quando il suo Pokemon appoggiò il Chiamatempo accanto a lui, e il ragazzo accarezzò l'elegante Pokemon nero e dorato sulla testa. Umbreon chiuse gli occhi e fece un'espressione soddisfatta, poi si voltò di nuovo verso il Team Olimpo e fissò Atena con intensità. La donna tenne le orecchie coperte, mentre altri dei suoi uomini crollavano addormentati sotto l'implacabile Canto di Jigglypuff...

"Maledizione..." mormorò tra sè Atena. "Questo non ci voleva proprio... il piano è andato in fumo... tutto quello che possiamo fare adesso è cercare di salvare il salvabile... e ritirarci! Presto! Tutti quelli che possono muoversi, cerchino di scappare da qui!"

"Lady Atena! E il Chiamatempo? E i nostri compagni?" esclamò una recluta.

Atena scosse la testa. "Così com'è, riusciamo a malapena a salvarci noi stessi." rispose. "Presto, non possiamo perdere altro tempo! Avremo altre occasioni!"

"Non fateli scappare! Cercate di catturarne il più possibile!" esclamò l'agente Jenny, mentre faceva irruzione nel museo accompagnata da un Growlithe e un Herdier. Il Pokemon cane-tigre salì sopra uno scagnozzo del Team Olimpo che era a terra addormentato e abbaiò minacciosamente verso quei pochi che ancora si reggevano in piedi.

Atena non perse tempo. Richiamò il suo Noctowl, che era ancora a terra infreddolito, e il suo Minior, poi scappò a tutta velocità verso una delle finestre. Si infilò rapidamente nell'apertura e fece perdere le sue tracce, seguita da un piccolo gruppo dei suoi uomini e dei loro Pokemon.

"Accidenti! Quella donna è scappata!" esclamò con disappunto Kenny.

Gary annuì brevemente. "Sì, ma almeno siamo riusciti a salvare il Chiamatempo. E' stata una vittoria, tutto sommato." disse il ragazzo, e si chinò per raccogliere il prezioso artefatto. Era più pesante di quanto sembrasse a guardarlo così... "Agente Jenny... credo che il Chiamatempo debba essere conservato in qualche posto un po' più sicuro."

"E' vero... pensavamo che sarebbe passato inosservato in questo museo, ma ci siamo sbagliati." rispose Gideon, raggiungendo i ragazzi con passi lenti ma decisi. "Provvederemo subito a trasferire il Chiamatempo in un altro posto più sicuro... ci rivolgeremo alla Lega Pokemon, e vedremo cosa si può fare."

"Ma prima di tutto... credo che dobbiamo ringraziare qualcuno!" affermò ucinda, indicando Claire e Stewart, e strizzando loro l'occhio. I due ragazzini guardarono la bambina dai capelli blu con un misto di stupore e sospetto, forse chiedendosi cosa avesse in mente. "Sono stati loro ad aprire la porta e a permettere alle forze dell'ordine di intervenire. Se non fosse stato per loro, le coseavrebbero davvero potuto complicarsi un bel po'!"

"Eh? Un... un momento, che cosa state..." cominciò a dire Claire, guardando verso il suo amichetto per farsi dare qualche suggerimento... ma vedendo che Stewart, dopo un attimo di esitazione, aveva preso ad accettare i complimenti, decise che non ci sarebbe stato nulla di male nel prendersi le luci della ribalta, almeno per stavolta. "Beh... sì, diciamo che data lasituazione, abbiamo cercato di fare tutto quello che potevamo per aiutare. Correndo noi stessi un serio, rischio, vorrei aggiungere!"       

"Se ne avessimo avuto la possibilità, avremmo senz'altro mandato in campo i nostri Pokemon..." continuò Stewart. "Ma non c'era modo di farlo senza farsi prendere da quei furfanti. Adesso... immagino che li metterete tutti in cella, vero?"

"Sicuramente avremo un bel po' di domande da fare loro. Questo attacco al museo potrebbe essere la nostra migliore occasione di scoprire qualcosa di più sulla loro organizzazione." commentò la poliziotta. Raggiunse una recluta che dormiva distesa sul pavimento, e gli mise le manette. "Una volta che si saranno svegliati, li interrogheremo per sapere qualcosa di più sui piani del Team Olimpo e sulla loro connessione con il Team Asgard. Per adesso... credo che voi ragazzi meritiate un po' di ringraziamenti, dopo che avete aiutato a fermare quei malviventi!"

"Beh... non sarò io a dire di no!" affermò Stewart con un sorrisetto sicuro, mentre con la coda dell'occhio osservava Gary e Lucinda che si davano il cinque, e Ursula e il suo Jigglypuff che si coccolavano. Adesso che li vedeva così, doveva ammettere che davano l'impressione di essere abbastanza simpatici, ma era ancora un po' prevenuto. Dopo che Claire aveva perso contro Lucinda, non poteva fare a meno di vederli in parte come un ostacolo ai loro obiettivi... Non era certo colpa loro, ma Stewart non era certo disposto a rischiare che quegli stranieri mandassero all'aria le sue opportunità di mettersi in mostra davanti a Wilson, e convincerlo del suo valore!

Se non altro, almeno il loro aiuto lo aveva convinto ad avvicinarsi a loro in maniera un po' più amichevole...

 

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Atena era furiosa, e al tempo stesso preoccupata. Il piano era fallito su tutta la linea, e il Chiamatempo gli era sfuggito dalle mani. Sicuramente Zeus non l'avrebbe presa bene... e non poteva neanche restare fuori e cercare di rimediare alla sconfitta subita. Guardando i pochi uomini che le erano rimasti, si rendeva subito conto che non erano sufficienti ad organizzare un contrattacco, certamente non finchè quei mocciosi rimanevano lì ad Onegapoli.

E come se non bastasse, adesso c'era anche il problema di tutte le reclute catturate, che sicuramente sarebbero state interrogate. La giovane donna era abbastanza sicura che i suoi uomini erano abbastanza disciplinati da non rivelare nulla... ma questo non voleva dire che non ci potesse essere qualcuno dotato di minore volontà, che avrebbe finito per cedere alle pressioni della polizia. Un bel po' di nascondigli del Team Olimpo potevano essere stati compromessi... e tutto perchè l'operazione non era andata come lei si era aspettata!

La situazione era effettivamente difficile...  eppure doveva inventarsi qualcosa per rimediare. Zeus non sarebbe stato affatto tenero se fosse tornata alla base dopo una simile disfatta, e doveva in qualche modo trovare qualcosa che la redimesse agli occhi del suo capo...

"Ma attaccare di nuovo quei mocciosi, adesso come adesso... non se ne parla proprio." disse tra sè, facendo una rapida valutazione delle forze che le erano rimaste. I suoi uomini erano altrettanto demotivati, e sedevano qua e là su alcune pietre o tavole di legno, nel bel mezzo della prateria nella quale speravano di far perdere le loro tracce. "I miei uomini sono scoraggiati... si rendono conto anche loro che siamo compromessi. Se solo avessi un modo per sapere dove porteranno il Chiamatempo, e seguirlo... allora forse ci sarebbe una possibilità in più. Accidenti, devo pensarci su..."

Seguita dagli sguardi svogliati di alcuni dei suoi uomini, la giovane donna si sedette su una pietra e permise al suo Noctowl di atterrarle su una spalla. Prese una scatoletta di croccantini per Pokemon, e ne diede alcuni al Pokemon gufo, che li divorò rapidamente. Se non altro, sapere di poter sempre contare sull'appoggio di Noctowl le dava un po' più di confidenza, anche ora che si trovava in un guaio simile...

Atena si fermò per un attimo e corrugò la fronte quando un pensiero emerse nella sua mente. All'improvviso, le sembrò di ricordare qualcosa di importante. Una volta passata Onegapoli, quale sarebbe stata la fermata successiva di quel gruppetto di ficcanaso di Sinnoh? Molto probabilmente Fiangapoli. Era lì che si sarebbe svolta la gara successiva, e lì che si trovava il famoso Collisore a Pokeadroni, con il quale stavano ancora facendo degli esperimenti importanti...

"Hmm... il Collisore a Pokeadroni è un altro elemento importante nei nostri piani. E scommetto quello che volete che quei falliti del Team Asgard vogliono mettere le mani su di esso per primi... Bene, forse ho un'idea di come fare per rimediare. Se facciamo in fretta, le informazioni che la polizia otterrà interrogando i nostri uomini non gli serviranno a niente." riflettè tra sè.

La giovane donna restò un po' a pensare a quello che le era venuto in mente, e Noctowl inclinò la testa da un lato per guardarla negli occhi, e cercare di capire cosa le stesse venendo in mente.

"Sì... certo, come ho fatto a non pensarci prima..." affermò a bassa voce Atena, e un sorriso speranzoso apparve sul suo viso. "Certo... se faccio così, forse ho delle possibilità... e il Team Asgard si ritroverà in braghe di tela... ma dobbiamo muoverci adesso, se vogliamo avere qualche possibilità. Non possiamo permetterci errori, questa volta."

"Owl, owl?" chiese il Pokemon gufo, e avvicinò appena un po' il viso a quello della sua allenatrice, che fece un sobbalzo come colta di sorpresa, e disse di sì con la testa.

"Ah? Sì... sì, Noctowl, tutto a posto! Stavo solo cercando di pensare... e in effetti, adesso penso di avere un'idea per recuperare lo svantaggio che abbiamo!" affermò, e si tirò su di scatto per rivolgersi ai suoi uomini.

"Ascoltatemi!" esclamò, scuotendo di colpo tutti gli scagnozzi del Team Olimpo dallo sconforto in cui erano caduti. Vedere la loro leader che riprendeva il suo piglio sicuro ebbe un effetto rassicurante sul gruppo di fuorilegge, che sentirono le loro speranze ravvivarsi almeno un po'. "Ascoltatemi, uomini! So che non è andata bene, e che adesso siamo in una brutta situazione... ma non abbiamo ancora perso! Adesso dobbiamo ritirarci, raggiungere il rifugio più vicino e riposarci un po'... ma subito dopo, ci dirigeremo verso Fiangapoli! Ho un piano che potrebbe permetterci di ritrovare il Chiamatempo e mettere i bastoni tra le ruote sia al Team Asgard che a quei ragazzini!"

"Cosa? Dice... dice sul serio, comandante Atena?" chiese una delle reclute, aggiustandosi l'elmo di bronzo con tanto di pennacchio rosso che indossava. "E... e di che piano si tratterebbe?"

Atena sorrise lievemente. Anche per lei era una speranza che cominciava a concretizzarsi. "Beh... ancora non c'è niente di deciso, il piano è solo a grandi linee... ma se dovesse andare bene, saremo noi del Team Olimpo ad avvicinarci ancora di più al controllo totale di Vesrin!"            

            

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: Non posso dire di essere troppo soddisfatto di questo capitolo, ma se non altro, credo di aver dato una conclusione decente alla saga di Onegapoli... e tra non molto, i nostri amici partiranno per Fiangapoli, dove li aspetta qualche altra sorpresa, e finalmente vedremo il famigerato Collisore a Pokeadroni, che avrà un ruolo importante nei piani di due team criminali e nella storia in generale.

Ne ho approfittato per introdurre anche Minior, un Pokemon di settima generazione, e vi posso assicurare che lo vedremo ancora in azione molto presto. Tra l'altro, tra non molto ci sarà una parte che darà finalmente il primo piano a Kenny... una per la quale cercherò di fare del mio meglio!

Grazie per la vostra attenzione, e a presto!  

    

                  

  

   

 

  
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