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Autore: ViaggioAstrale    02/09/2019    2 recensioni
Near trova una lettera per lui tra le cose recuperate dai cadaveri di Matt e Mello
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello, Near | Coppie: Mello/Near
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Gevanni consegnò a Near uno scatolone.

-È tutto quello che abbiamo recuperato, tutti i loro oggetti personali, come hai chiesto- disse a Near.

-Grazie Gevanni, puoi lasciarmi solo- ordinò l'albino.

Gevanni uscì dalla camera.

Near aprì lentamente la scatola e la prima cosa che prese fu il rosario bruciacchiato di Mello.

In un primo momento ebbe la tentazione di metterselo al collo e nasconderlo sotto la sua larga camicia bianca, ma subito dopo pensò alla faccia schifata di Mello al pensiero che il suo rosario fosse finito nelle sue mani, addirittura addosso a lui, a contatto col suo corpo.

A seguito di questi pensieri lo ripose con cura accanto a sè.

Non gli interessavano particolarmente gli effetti personali di Matt ma aveva chiesto anche i suoi sia per le indagini che per non destare sospetti assurdi chiedendo solo quelli di Mello.

Prese i suoi occhialetti tra le mani e li osservò triste, il vetro di una delle lenti era rotto.

Notò poi nella scatola un piccolo pezzo di carta ripiegata, catalogata tra le cose di Matt.

La prese in mano con curiosità, non sapeva se avrebbe trovato appunti sul caso o qualche tipo di indizio.

Girando il foglio lesse qualcosa di davvero strano: 'Al mio amato Near'.

'Al mio amato Near'? Ma cosa voleva dire? A Near sfuggì un piccolissimo sorriso divertito.

Matt lo prendeva per il culo anche dalla tomba.

L'idea che il contenuto della letterina fosse serio non gli sfiorò neanche l'anticamera del cervello.

Matt anche all'orfanotrofio aveva sempre dimostrato interesse solamente per le ragazze quindi era abbastanza sicuro che fosse qualcosa di comico o un'ultimo scherzo da parte dei due.

Aprì il foglietto e fu sorpreso nel vedere quanto la lettera fosse effettivamente lunga.

 

'Caro Near,

So che sto per morire, anzi mi correggo, farò di tutto per morire così non mi interrogheranno e non avrò nemmeno la minima possibilità di poter dire qualche informazione importante su Mello e sul suo piano. Difenderò i nostri segreti e il nostro duro lavoro fino alla fine. Ma c'è una cosa, una sola cosa che mi sento in dovere di dirti.

So che è importante, è l'unica cosa importante che devo farti sapere prima di morire. Lo sai che sono un tipo sentimentale, lo sono sempre stato. Mi piacciono le storie d'amore e non sento il bisogno di nascondere i miei sentimenti a differenza di "qualcuno".

Ora che ti ho confuso a dovere te lo dirò seriamente, senza altri giri di parola, ti scrivo in nome di Mello, perché lui non lo farebbe MAI. 

Lo sai è troppo orgoglioso, ma io lo conosco meglio di chiunque altro e so che ha bisogno di parlarti anche se lui non lo sa.

Ho sempre saputo che ti amava.'

 

Near si bloccò nella lettura e si sentì mancare, come se il suo cuore avesse smesso di battere all'improvviso.

 

'Ho sempre saputo che ti amava.

Non riusciva ad accettarlo, non poteva accettarlo e quindi mise in piedi tutta la farsa del superarti ad ogni costo e in questo modo geniale poteva continuare a dare sfogo alla sua ossessione e occuparsi di te giorno e notte, senza destare alcun sospetto in nessuno.

Nessuno a parte me.

Lo avevo capito subito.

Il suo continuo e assillante parlare sempre di te, maledirti, tenerti sempre d'occhio.

Erano tutti modi per sfogare la sua frustrazione per l'enorme e inconfessabile peso che portava.

Ieri lui mi ha detto: "Matt, devo confessarti la verità riguardo a Near, perché ho bisogno che almeno una persona al mondo lo sappia".

Gli ho risposto che lo sapevo già, di stare tranquillo perché io lo avevo sempre saputo.

Era sollevato.

Io credo che temesse non solo il tuo rifiuto ma quello di tutto il mondo.

Il punto è che avevo capito anche un'altra cosa Near, che da parte tua non ci sarebbe stato nessun rifiuto. Perché tu lo ricambi.

Non ti interessavi mai a nulla nell'orfanotrofio, quando mi avvicinavo non alzavi mai la testa e ti comportavi così con tutti, tranne Mello.

Alzavi sempre la testa quando Mello si avvicinava.

Ma non è da questo che ho avuto la certezza.

Poteva essere segno di rispetto, o curiosità verso qualcuno alla tua altezza, ma non era così.

Eri il più apatico di tutto l'orfanotrofio e non davi mai segno di nessuna emozione, eccetto quando il corpo di Mello si trovava a meno di un metro da te, indipendentemente dal luogo e dalla situazione, iniziavi a respirare più velocemente come se ti mancasse l'aria.

Era un comportamento apparentemente insensato da parte tua, le prime volte quando lo avevo notato avevo pensato che ti stessi per sentire male, poi ho capito.

E ho capito anche che non sapevate gestirla.

All'inizio volevo dirlo a Mello ma a parte che non mi avrebbe mai creduto, ho pensato che si sarebbe infuriato a morte se avessi smascherato il suo segreto così ben celato.

Probabilmente faceva fatica anche ad ammetterlo a se stesso e sarò sincero, avevo paura di perderlo. Non ho mai toccato questo tasto dolente perché avevo bisogno di tenermi vicino il mio unico vero amico.

Ho sbagliato, ma ormai è troppo tardi.

Il problema è che stanotte ho capito, non me lo ha detto, ma lui sta per morire, proprio come me.

Lui non potrà più dirtelo ma so che avrebbe voluto farlo più di tutto.

Non avete avuto tempo, non abbiamo avuto tempo.

Anche io avrei voluto innamorarmi e invecchiare insieme ad una bella ragazza, dolce, gentile e allegra.

L'unica cosa che posso fare per onorare questo mio desiderio è scrivere una lettera abbastanza strana per te, in nome dell'amore.

Non è un problema se la lettera finirà in mani sbagliate. Non ho dato nessuna informazione riguardante il caso e non nominerò assolutamente nè nome nè luogo dell'orfanotrofio che per quanto ne può sapere qualcuno che legge potrebbe essere una metafora.

In ogni caso, solo tu puoi capire il vero senso e significato di questa lettera.

Non pensare che è stato stupido da parte mia.

Mello muore per te, per salvarti.

Perché l'idea di perderti lo terrorizza, infondo sei l'unica cosa a cui abbia mai tenuto, l'amore della sua fottuta vita, ne sono convinto.

Lui vuole cullarsi nel pensiero che io non morirò ma credo che lo sappia infondo come andrà a finire.

Non mi importa che Mello abbia deciso di sacrificarmi per te.

Non fraintendermi, non morirei mai per te Near, nonostante ti trovi buffo e interessante come persona.

Muoio per aiutare Mello, il mio migliore amico.

Muoio per la sua causa, e per coincidenza la sua causa sei tu.

Renditene finalmente conto.

Stupido idiota.

Avrebbe voluto averti esattamente quanto avresti voluto averlo tu.

Vi siete amati per tutto questo tempo ma siete stati troppo testardi, ottusi e orgogliosi e io non permetterò che Mello continui ad esserlo.

Adesso che ho la conferma definitiva dei suoi sentimenti per te, sarò io stesso a lanciare questa carta.

So che ne hai bisogno.

Perché non c'è essere umano che possa dirsi completo senza amore, almeno è quello che penso io, non so quanto vale l'opinione di un romantico perso.

Spero che non mi odierà per averlo messo a nudo dopo tutto il suo impegno per nascondersi.

Probabilmente con questa lettera ti ho cambiato la vita, perlomeno lasciamelo credere.

P.S. una settimana fa ho trovato la foto che gli hai ridato, quella su cui hai scritto "Dear Mello", la tiene sotto il suo cuscino e penso che domani la porterà con sè. 

Forse infondo è un romantico perso anche lui, ma molto molto infondo.

Addio Near e buna vita per quanto le nostre vite potranno mai essere definite così.'

 

Near si accorse delle goccioline che bagnavano il foglio. Non poteva fermarle, scendevano sempre più veloci dai suoi occhi, rigando il suo viso inespressivo.

Posò la lettera e si mise a frugare nervosamente nella scatola, alla ricerca di quella foto.

Non c'era.

-GEVANNI!- gridò, asciugandosi alla svelta il viso con le maniche della camicia.

-Si, Near? Hai trovato qualcosa di importante?- chiese quello, entrando in camera.

-No, ma voi avete controllato bene tutto il covo di Mello e Matt?! Avete guardato sotto ai cuscini?- chiese.

-Certamente! E non solo sotto ai cuscini ma anche sotto alle lenzuola e ai materassi. Abbiamo messo tutto a soqquadro ma nel covo non era rimasto nulla, tutto quello che c'è nella scatola lo avevano addosso- specificò Gevanni.

-Grazie, puoi andare- rispose Near.

Questo poteva significare solo una cosa, che Mello aveva portato la foto con sè ed era bruciata nel furgone insieme a lui.

Mello aveva portato la foto con sè.

La foto che gli aveva ridato Near.

Mello aveva la foto.

Mello era morto con la foto.

Mello era morto con la foto su cui Near gli aveva scritto.

Mello era morto tenendo vicino ciò che Near gli aveva scritto.

Mello era morto con ciò che aveva di Near.

Per qualche istante Near si sentì stupidamente inebriato dall'idea che anche nei suoi ultimi istanti Mello avesse voluto tenerlo vicino a sè.

Prese il rosario e si accorse che le sue mani tremavano leggermente. Se lo mise al collo, nascondendolo sotto la camicia.

-Ora staremo insieme per sempre Mello, te lo prometto- sussurrò premendoselo contro al petto, mentre lasciava ancora una volta che le sue lacrime scorressero libere.

Ma con quel rosario addosso si sentiva come avvolto in un abbraccio caldo.

Si sentì davvero stupido per essersi lasciato andare così ed essersi arreso ai suoi sentimenti, ma non poteva più fare finta di niente, lo aveva fatto per troppo tempo.

-Se solo dietro quella foto avessi scritto: 'Ti amo Mello', mi sarei reso ridicolo davanti al mondo e a te, ma sono sicuro che se solo l'avessi fatto ora non mi sentirei così male-.

  
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