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Autore: ina6882    02/09/2019    0 recensioni
In tutte le fiabe che si rispettino ci deve essere per forza la presenza di un giovane e aitante principe, di bell'aspetto e di altrettanta presenza, che possa con le sue azioni conquistare il cuore di una bellissima fanciulla, per giungere a quell'agognato lieto fine che ben si addice al tipo di storia.
Ma cosa accadrebbe se i personaggi di quella stessa fiaba, all'apparenza normalissimi come in tutte le altre fiabe, si rivelassero invece stupidi e allo stesso tempo comici?
È qui che entrano in gioco i protagonisti di questa storia, all'apparenza come tutte le altre, ma ricca di eventi comici quasi assurdi.
Il principe in questione è Lysandro e spero che la sua storia, ricca di colpi di scena e tante peripezie, che lo porteranno a compiere un lungo viaggio insieme a degli strambi compagni, vi faccia ridere e divertire! Come sempre il lieto fine è scontato, ma questa volta credo che ci sarà un po' più strada da compiere prima di giungervi!
Spero comunque che la noia non vi assalga e che decidiate di accompagnare lo strambo gruppo durante questo viaggio.
Perciò vi auguro buona lettura!
Genere: Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ATTO III

Quando le cose non potrebbero che andare di male in peggio
 
 

Il resto del cammino proseguì senza intoppi. Beh, se si escludono diversi inconvenienti capitati durante il tragitto; ad esempio il momento in cui, il principe, ormai completamente infatuato della giovane compagna di viaggio, volendo dimostrarle il suo amore, si era fermato a raccogliere per lei dei bellissimi fiori selvatici e per poco non stava per essere morso da un serpente al quale aveva pestato accidentalmente la coda. Solo l'intervento del coraggioso Kentin aveva risolto la situazione.
O quando Lysandro si era messo a galoppare all'impazzata per farle vedere le sue capacità di cavallerizzo e per poco non era finito nel letto del fiume, nel momento in cui il cavallo si era arrestato di colpo non volendo in alcun modo fare un salto di cinque metri. Per fortuna, anche quella volta, il cavaliere era intervenuto in tempo evitando la brusca caduta che gli avrebbe certamente rotto l'osso del collo.
O ancora quando la giovane aveva detto di aver fame e Lysandro si era arrampicato su un albero per coglierle qualche frutto succoso e alla fine si erano ritrovati a correre all'impazzata inseguiti da uno sciame di api inferocite che reclamavano la loro privacy per essere state disturbate dalle loro attività quotidiane. In quel caso erano sfuggiti alle punture per un soffio.
Oltre a ciò non bisogna dimenticare le numerose volte che il principe aveva dimenticato la strada e di conseguenza aveva anche fatto smarrire l'intero gruppo, quando aveva deciso, di sua spontanea volontà e senza avvalersi di alcun aiuto, di prendere il comando della situazione e guidare gli altri verso la meta stabilita.
Per fortuna, ancora una volta, l'intervento del cavaliere, unito all'aiuto del ciambellano, avevano risolto la situazione e riportato il cammino sulla retta via. 
In tutto ciò, comunque, il principe non aveva dato il sentore di aver capito quanti guai combinasse ogni volta che prendeva un'iniziativa e questo non aveva fatto che accentuare la collera del cavaliere che mai avrebbe pensato di dover fare da balia ad un giovane uomo. Per fortuna la costanza delle parole del cimbellano e soprattutto, la presenza di una giovane fanciulla nella loro comitiva, era riuscita a farlo trattenere. Dopo tutto era un cavaliere e non avrebbe mai fatto qualcosa di avventato in presenza di una donna. Anche se, a dirla tutta, stava cercando di desistere in tutti i modi, dato che il principe non gli facilitava di certo le cose continuando, quando non si cacciava in qualche pasticcio, a recitare versi e rime auliche e componendo al contempo delle poesie appassionate per la sua giovane innamorata.
Lei, dal canto suo, in un primo momento, era rimasta lusingata da quelle attenzioni, ma dopo un po', nonostante il suo ammiratore si prodigasse in tutti i modi per farle capire i suoi sentimenti, si era rimessa i tappi alle orecchie e aveva ripreso la lettura del suo amato libro.
Per il resto, non vi erano stati altri incidenti e i nostri viandanti avevano proseguito tranquillamente il loro cammino arrivando nel pomeriggio alle soglie del bosco magico.
Impossibile non accennare alla contentezza del principe di fronte al supermento della prima tappa del loro arduo viaggio, tant'è che inevitabilmente non si trattenne dal dire ai suoi compagni: «Eccoci finalmente amici, siam giunti qui sani e felici. Mi lusingo nel costatare, che la prima tappa del viaggio son riuscito a farvi superare. Ma vi prego non affannatevi in ringraziamenti, proseguite piuttosto sempre attenti. Da qui le insidie più ardue saranno, ma son sicuro che non ci abbatteranno ».
Le sue parole erano al contempo ricche di passione perché, con questo, egli voleva ancora una volta ammaliare il cuore di Odette e farla innamorare mostrandole la sua audacia nel compiere una così grande impresa.
Tutto ciò però, come si può immaginare, non impressionò per nulla la giovane immersa nella lettura e l'unico risultato che ottenne fu, piuttosto, far infuriare per l'ennesima volta Kentin, il quale, con quelle parole, si sentì offeso nel profondo. In fondo era stato lui a far in modo che il gruppo giungesse sano e salvo sino a quel punto e l'esaltazione di un sciocco che, con la sua sbadataggiane, aveva in tutti i modi contribuito a rallentare il loro cammino, lo faceva imbestialire; finché dopo l'ennesima esclamazione di Lysandro, non poté fare a meno di sussurrare in tono più che stizzito al cimbellano: « Giuro che se non la smette lo strozzo con le mie mani! ».
A queste parole egli lo guardò strabuzzando gli occhi inorridito.
Possibile che il re avesse affidato suo figlio nelle mani di un pazzo? E cosa sarebbe successo se non ci fosse stato lui a placare di continuo il suo animo?
Durante quel cammino il cavaliere aveva mostrato di possedere ben poca capacità di discernimento per poter comprende che col principe non vi fosse nulla da fare, se non davvero sperare nell'aiuto della fata responsabile di quel pasticcio. Anche se, strada facendo, Nathaniel aveva iniziato a dubbitare un po' della sua convinzione che lei potesse risolvere la situazione. E se quando fossero giunti al suo palazzo ella li avrebbe informati che non vi era rimedio e che l'incantesimo era irreversibile? Al solo pensiero di ciò gli si gelava il sangue nelle vene e la testa iniziava a girargli vorticosamente.
Ma scacciò questi assurdi pensieri dalla mente e, nel momento in cui il cavaliere ribadì le stesse parole con tono più deciso, guardandolo in volto, capì che non stava affatto scherzando, che la sua pazienza era quasi al limite e che quindi sarebbe stato capace di realizzare le sue minacce. Così, preso un respiro, cercò per quel che fosse possibile, di far capire,  ancora una volta a Kentin, quanto fosse importante cercare di assecondare le assurdità del loro padrone, anche solo per compiacere i suoi genitori. Oltretutto, gli fece notare che arrabbiarsi non serviva a niente visto che il principe non si accorgeva minimamente di essere in errore con i suoi comportamenti e alla fine, dopo un lungo discorso, il cimbellano fu felice di costatare di esser riuscito, ancora per una volta, a sedare l'animo turbolento del cavaliere.
Proseguirono, poi, il cammino, addentrandosi nel bosco magico e, poco dopo, giunsero in una piccola radura dove decisero di accamparsi.
Il cielo, nel frattempo, si era tinto di una bellissima tonalità di rosa misto ad arancione e viola. Sembrava il dipinto di un bravissimo artista che aveva colto il momento più bello di quella giornata imprimendolo sulla tela. Il tramonto aveva creato un'atmosfera quasi unica e irripetibile e i nostri quattro viandanti si fermarono per un po' a contemplare l'evento distesi sulla soffice erba; finché Lysandro non volle nuovamente dedicare, anche a quel momento, le sue parole cariche di passione. Ciò contribuì a far svanire in un solo istante, quella magica atmosfera. Odette si rimise a leggere il suo libro, il ciambellano si affrettò a controllare la mappa per il viaggio del giorno successivo e Kentin si alzò all'improvviso e andò a cercare della legna per accendere un fuoco. Alla fine, quando non vi era più nulla da fare, si sdraiarono tutti intorno a quella tremula fimma e stanchi si addormentarono.
Quella notte, però, nel bosco magico ci fu un avvenimento strano. Erano più di mille anni che ciò non si verificava; un'aura trasparente carica di magia si sollevò avvolgendo come un mantello tutto il bosco. Tutto, al suo passaggio, mutava: ciò che era distorto si raddrizzava, ciò che era in modo si tramutava in altro e ciò che sembrava, spesso finiva per diventare realtà. L'aura magica non risparmiva nulla e la sua magia si abbatteva su tutto e neanche i nostri viandanti furono risparmiati, mentre ignari di ciò che accadeva intorno a loro dormivano placidamente.
Poi, così com'era comparsa, scoparve non lasciando la minima traccia del suo passaggio se non ciò che la magia aveva trasformato.

 

#

 
Il sole splendeva già alto nel cielo, gli uccelli già cinguattavano allegri sui rami degli alberi, alcuni fiori della radura avevano cambiato colore nella notte, ma sempre cercavano di rivolgere le loro corolle al sole che filtrava leggermente tra le verdi fronde sovrastanti.
Un piccolo ruscello che sgorgava pian piano vicino la radura, nella notte si era riempito di acqua fino a diventare un bel fiume rigoglioso di pesci che nuotavano trasportati dalla lieve corrente. Molti alberi avevano cambiato posizione, molte fronde si erano riempite di frutti e fiori, nuovi sentieri erano sorti e altre creature erano comparse, in quella notte carica di magia.
Il primo dei nostri viandanti a svegliarsi fu Nathaniel. Disteso nel suo piccolo cantuccio, aprì pian piano gli occhi, si stiracchiò assonnato e fece un grande sbadiglio. Il resto del gruppo ancora dormiva, quando lui si alzò e traballando, quasi ad occhi chiusi, si recò al fiume per rinfrescarsi. Non si accorse per nulla dei cambiamenti avvenuti intorno a lui quella notte, e neanche si rese conto che il fiume in cui stava immergendo le mani, la sera precedente non esisteva. Anzi. Continuò a lavarsi il viso, ma fu quando aprì gli occhi che si rese conto di ciò che era successo.
In quel momento un urlo quasi spettrale si sollevò nel bosco spaventando tutti gli animali e anche Kentin, Lysandro e Odette che si svegliarono di soprassalto.

 
 
 
 
 
 

Eccomi qui... sono tornata!!! E ora qualcuno di voi dirà "ma chi se ne frega?" oppure "Chi è questa qui?"... 
E avete ragione ragazzi... è da secoli che sono sparita ma dopo questo lunghissimo periodo di assenza rieccomi con questo terzo atto!
credo che oggi il mio "piccolo spazio"sarà più lungo del previsto e spero soprattutto di ricordare come funziona l'editor di efp per evitare di fare disastri ^v^" devo dire che ho trovato proprio il momento migliore per sparire eh?... avevo appena iniziato a capire come pubblicare i capitoli senza impazzire e adesso mi ritrovo punto e a capo... vabbhè... XD

Cooomunqueee... non sapete quanto mi faccia falice questo ritorno!!!
Erano anni che non scirvevo qualcosa e, se devo essere sincera, questo nuovo atto, che spero avrete letto, prima di leggere i miei sproloqui pomeridiani, è stato scritto un secolo fa e mai pubblicato... mamma mia la mia pigrizia ha preso il sopravvento per così tanto tempo che mi sento in colpa con me stessa per aver permesso che ciò accadesse... spero di essere davvero più presente perchè questo periodo di assenza mi è servito tanto per riflettere e capire che ho bisogno di scrivere! E' proprio una necessità la mia! Mi rendo conto che scrivendo dò sfogo a tanti dei miei pensieri che altrimenti mi farebbero iniziare a pensare e rimuginare a volte sul nulla. Per questo scirvere mi aiuta... ogni personaggio si prende un po' di me ma allo stesso tempo mi lascia una gioia dentro che credevo di aver dimenticato quando anni fa abbandonai ogni speranza di continuare... ma ho capito che non tutto è perduto quando lo si desidera ed quindi rieccomi qui a rompere di nuovo! XD

Ci tenevo ad informarvi inoltre che ho intenzione di proseguire anche un'altra mia storia che ho nel cuore da sempre "Una lettera a Df"... spero accorrerete numerosi a rivederla prima del prossimo aggionamento che spero arriverà a breve... e ora senza spammare altre storie concentriamoci di nuovo su questa ^o^"

Spero con tutto il cuore che questa storia stampalata continui a piacere almeno un po'. È parecchio distorta lo so, ma posso dirvi che siamo solo all'inizio e che dal prossimo atto le cose cambieranno, se non peggioreranno ^v^"
In realtà, dato l'andamento strambo della vicenda, spero non vi sorprendiate più di tanto se le cose, dal prossimo aggiornamento, andassero anche peggio di adesso. XD
Per il momento sappiamo solo che è accaduto qualcosa al nostro ciambellano.
Cosa sarà? Per scoprirlo vi do' appuntamento al prossimo atto che non tarderà ad arrivare, promesso! ^v^
Ringrazio ancora chi si è spinto fin qui e chi commenterà se ne ha voglia
Un grande saluto a tutti da una felcissima
Ina ^//U//^

Non ci posso credere sono tornataaaaaa!!!! \^O^/

   
 
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